In una conferenza stampa tenuta lunedì 8 febbraio, (potete vedere servizio televisivo cliccando qui) nella sede provinciale di via Roma a Verbania, il Partito Democratico del VCO ha sintetizzato le posizioni in merito ad un tema delicato come quello della gestione dell’Acqua nella nostra provincia.
La sintesi è 1) No al governo Berlusconi ed alla sua scelta di privatizzare l’acqua 2) Forte critica a PdL e Lega del VCO che, con le loro ultime scelte premiano Novara e penalizzano il VCO 3) Le false promesse del centro destra che aveva promesso di non aumentare il costo dell’acqua (ed ovviamente ha fatto il contrario).
Nel nostro Ambito Territoriale Ottimale (l’ATO), corrispondente alle Province di Novara e del Verbano Cusio Ossola, si rischia di smantellare il prezioso lavoro svolto nel precedente ciclo amministrativo che ha attuato la legge Galli e la normativa regionale con l’assegnazione della gestione dell’intero ciclo idrico integrato alla società interamente pubblica Acqua Novara VCO.
Entro la fine di quest’anno verrebbe meno questa scelta, si dovrebbe procedere a gara oppure scegliere un patner privato. Esiste una possibile deroga per aree particolari che dovrebbero essere riconosciute come tali dall’ Autority sulla concorrenza. In ogni caso vale la pena di confermare il nostro impegno per il controllo pubblico della gestione del ciclo idrico integrato. (segue)Inoltre, in queste ultime settimane, la gestione dell’ATO, da parte del centro destra, si è caratterizzato da elementi contraddittori e gravi in prospettiva che vale la pena di evidenziare.
Vi ricordate gli slogan della Lega e della PdL? Per tutto il 2008 e poi in campagna elettorale: “nessun aumento di tariffa!”; “basta carrozzoni mangiasoldi”.
Dimenticate tutto! Vinte le elezioni e accomodatisi nei posti di comando dei cosiddetti “carrozzoni” (Presidenza dell’Ato, Consigli di Amministrazione delle Società di Gestione), che cosa hanno scoperto? Che i “carrozzoni” non esistono, ma si tratta di aziende operative che svolgono servizi fondamentali; che l’aumento delle tariffe era graduale, ragionevole e finalizzato a fare importanti investimenti. Ora loro aumentano le tariffe del 12% e diminuiscono il contributo alle Comunità Montane e alla cooperazione internazionale.
La questione più grave è però un’altra: si prevede non più l’avvicinamento graduale alla tariffa unica d’Ambito, ma la differenziazione delle tariffe a seconda delle singole zone “omogenee”. Qui si nasconde un rischio gravissimo per il VCO, che farà invece la felicità del Novarese: nella nostra provincia il gettito tariffario sarà decisamente basso, perché abbiamo un terzo degli abitanti della provincia di Novara. Ma i costi di investimento, di manutenzione e di gestione sono molto più alti che nel Novarese, perché abbiamo acquedotti, fognature e depuratori che servono molta montagna (tanti chilometri, pochi utenti e pochi ricavi). Senza i soldi delle bollette del Novarese (tanti utenti, molta pianura, pochi costi e alti ricavi) le nostre zone “omogenee” si troveranno a pagare bollette molto più alte.
E’ interessante notare l’evoluzione delle tariffe comunali medie dal 2007 (inizio della gestione ATO del centro sinistra) al 2009 (tariffa recentemente approvata dal centro destra) in alcuni Comuni:
Novara da 0,800 a 0,884 + 084
Casale C.C. : da 0,850 a 1,046 + 196
Verbania: da 0,950 a 1,155 + 205
Omegna: da 0,850 a 1,109 + 259
Villadossola: da 0,770 a 1,046 + 276
Inizialmente la differenza tra tariffa minima e massima era di soli 150 millesimi di €/mc, ora è di 261 millesimi di €/mc. Invece di diminuire (avrebbe dovuto essere uguale entro il 2011) aumenta… Anche i piccoli Comuni di montagna (che avevano una tariffa agevolata di 0,770 €/mc, ora hanno una tariffa uguale (!!??) a quella della città di Novara.
In campagna elettorale Lega e PdL volevano separarsi da Novara perché dicevano che da noi l’acqua sarebbe costata di meno, ingannando i cittadini e gli elettori; Novara li ha presi in parola, con il risultato che, già da ora ma ancor più in futuro, l’acqua costa molto di meno da loro e molto di più da noi! In sostanza Lega e PdL subiscono il dictat della Provincia e del Comune di Novara (peraltro anch’essi di centro destra), non sono più in grado neppure di sostenere quel delicato, importante e utile compromesso che la gestione del centro sinistra delle due Province aveva fin qui assicurato e che loro avevano demagogicamente criticato. Basta, al proposito, leggere le ipocrite e imbarazzate dichiarazioni di voto dei rappresentanti locali del centro destra che ingoiano il rospo del voto a favore a delibere dell’ultima Conferenza dell’ATO svoltasi il 12 dicembre 2009 che, evidentemente, sono in contrasto con quanto hanno sempre sostenuto:
…Il Presidente Nobili prosegue dichiarando che tale soluzione costituisce una mediazione necessaria per chiudere il bilancio 2009…
… Interviene il signor Dalla Pozza, rappresentante della Comunità Montana Antigorio Divedro Formazza, anticipando il proprio voto favorevole esclusivamente per senso di responsabilità e segnalando la propria insoddisfazione in merito alla gestione del servizio idrico nei territori rappresentati …..
… Interviene il signor Zaccheo, rappresentante della Comunità Montana Valle Ossola, manifestando il proprio disagio nell’esprimere questa votazione. …….
Interviene il signor Airoldi, rappresentante della Comunità Montana Alto Verbano, esprimendo insoddisfazione in relazione alla riduzione dei fondi alle Comunità Montane ma sottolineando che questa scelta è la conseguenza di una situazione critica definita sul territorio negli anni scorsi.
Inoltre, cosa ancor più grave perché ipoteca anche il futuro, votano questi documenti di indirizzo:
· prendere atto che, alla luce del primo periodo di gestione del servizio, l’obiettivo di giungere alla omogenizzazione delle tariffe entro il 31/12/2011, previsto nella deliberazione n°16 del 14/12/2006, non è coordinabile con i principi di equità e progressività degli incrementi tariffari sul territorio;
· stabilire per quanto sopra che, a partire dal 2010 si applicherà un regime di separazione tariffaria finalizzata al raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario di ciascuna area gestionale, fatto salvo il contributo previsto dalla normativa regionale a favore delle Comunità Montane.
Si lamentano, ma votano a favore di condizioni ben peggiori di quelle mediate e ragionevoli della gestione di centro sinistra.
Novara continuerà a pagare poco, il VCO dovrà pagare sempre di più. Per questo ringraziamo la Lega e il PdL.
Di fronte a questa situazione, è nostro compito essere capaci di spiegare alla gente come stanno realmente le cose, chiedere ai media di essere attenti e obiettivi nel riportare quanto avviene, svelare la demagogia del centro destra, senza peraltro infilarci in un opera puramente distruttiva che potrebbe portarci a qualche effimero vantaggio elettorale, ma andrebbe a discapito dei cittadini. In altre parole non demonizzare equi e giustificati aumenti tariffari, puntare sull’unificazione delle tariffe e delle varie società gestionali entro il 2011 come previsto dall’accordo di programma dei Comuni, riuscire a mantenere il controllo pubblico della gestione.
Una prima proposta è quella di chiedere ai Consigli Comunali di non accettare la modifica dell’accordo di programma a suo tempo stipulato in occasione della costituzione di Acqua Novara VCO.
Segreteria provinciale PD VCO