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I dibattiti alla festa de l’Unità della Lucciola dal 3 al 17 agosto

Torna, come ogni anno, la Festa de l’Unità. La Lucciola 2019. Festa regionale PD Piemonte. Dal 3 al 17 agosto 2019 “Nessun Dorma” La Festa della Lucciola.
Di seguito l’elenco dibatti politi pubblici ai quali siete invitati a partecipare.
Il programma completo su www.lalucciola-villadossola.it

# Sabato 3 agosto ore 18:00
Dialogo con Gianni Cuperlo della Segreteria Nazionale PD e Brando Benifei capo delegazione PD all’europarlamento. L’Italia e la Sinistra: quale futuro per il Partito Democratico?

# Domenica 4 agosto ore 18:00
Dialogo con Chiara Braga (deputato PD), Michele Miravalle (Responsabile Europa, Sostenibilità Ambientale e Giustizia PD Piemonte) e i giovani di “future for friday”. L’impegno del PD per un’Europa, giovane, forte, aperta, democratica e ambientalista

# Lunedì 5 agosto ore 18:00
Ore 18:00 Confronto tra Debora Serracchiani (deputato PD, capogruppo in commissione lavoro). Le proposte del PD per il mondo del lavoro, confronto con e CGIL , CISL e UIL

# Martedì 6 agosto ore 18:00
Dialogo tra Paolo Furia (Segr. Regionale PD), Alessandro Alfieri (Senatore PD) e Domenico Quirico (inviato di guerra de La Stampa). La polveriera mediorientale e i riflessi sull’occidente.

# Mercoledì 7 agosto ore 17:30
Dibattito tra Jacopo Custodi (dottorando in scienze politiche), Gloria Nucera (giornalista) e Bakary Sama. Decolonizzare il pensiero: storie di immigrazione ed integrazione

# Giovedì 8 agosto ore 18:00
Dibattito tra Andrea Giorgis (deputato PD e responsabile istituzioni segreteria nazionale Pd); la prof.ssa Anna Maria Poggi (ordinario di diritto costituzionale dell’Università di Torino), on. Federico Fornaro (capogruppo LeU) e on. Chiara Gribaudo (vice capogruppo Pd) e on. Enrico Borghi. Incontro su: Quali Riforme per una nuova Italia?

# Venerdì 9 agosto ore 18:00
Dialogo tra Emanuele Fiano ed Enrico Borghi (deputati PD). Il PD dall’opposizione in Parlamento al Governo del paese

# Sabato 10 agosto ore 18:00
Dibattito tra gli onorevoli Enrico Borghi (PD), Cristian Romaniello (Mov. 5 Stelle), Antonio Locatelli (rappresentante frontalieri) e CGIL, CISL e UIL. Lo stato delle relazioni Italia-Svizzera e le novità per il frontalierato

# Giovedì 15 agosto ore 18:00
Dibattito tra Roberto Giachetti ed Enrico Borghi (deputati PD). La ricetta progressista per il Partito Democratico

Inoltre

# Martedì 6 agosto evento sindacale in collaborazione con le segreterie provinciali e regionali di SPI CGIL e AUSER; FNP CISL ANTEAS; UILP UIL ADA
Ore 10:00 Dibattito sul tema: Welfare opportunità di sviluppo in un’economia che ristagna ed una popolazione che invecchia.
Ore 12:15 Pranzo di tutti i pensionati, ORE 15:00 Danze in balera con Lando Landi

# Lunedì 12 agosto Giornata della Solidarietà
Ore 12:00 BENVENUTO e PRANZO degli ospiti, ore 14:00 Giochi con GSH Seempione 82 asd, intrattenimento musicale e danze in collaborazione con AnfasVCO,
Ore 16:30 “Anch’io sono capace” i ragazzi raccontano le loro esperienze, ore 18:00 PREMIAZIONEdei Campioni Italiani GSH Sempione 82

Accuse false da on. Cristina. I fondi per la statale 34 sono fermi perché il Ministero non ha firmato la Convenzione.

Accuse false e immotivate dall’onorevole Cristina. I fondi per la messa in sicurezza della statale 34 sono fermi perché il Ministero non ha ancora firmato la Convenzione.

L’onorevole di Forza Italia Mirella Cristina prima di lanciare accuse immotivate e false dovrebbe occuparsi del problema della strada statale 34, cosa che non ha mai fatto nella sua veste di parlamentare, visto che l’inghippo sta tutto al Ministero delle Infrastrutture che da oltre un anno non è certo guidato dal PD.

Veniamo ai fatti.

La Regione Piemonte inserisce nel programma FSC Piemonte 25 milioni di euro per la sistemazione dei versanti della strada statale 34, tale programma viene approvato dal CIPE (organismo governativo per  la programmazione economica) quando ministro delle infrastrutture era Graziano del Rio del PD.

Successivamente la Regione avvia incontri con il Ministero delle Infrastrutture per la definizione della convenzione di attuazione dell’intervento e, nel frattempo, cambia il Governo ed il ministro delle infrastrutture.

Faticosamente la Regione arriva a concordare la convenzione che viene approvata con delibera di Giunta nel febbraio di questo anno ed inviata al Ministero perché possa essere sottoscritta, cosa che ad oggi non è avvenuta per responsabilità evidente del Ministero delle Infrastrutture.

Quindi nel denunciare i ritardi del Ministero delle infrastrutture e nel condannare la politica bugiarda della onorevole Cristina le consigliamo, se vuole essere utile al territorio, al posto di rivolgere accuse false al PD di fare quello che ha fatto l’onorevole Enrico Borghi: e cioè di sollecitare il ministro competente Toninelli a firmare la convenzione senza aspettare di nominare, forse, l’ennesima commissione di esperti.

Aldo Reschigna— 

Partito Democratico
Coordinamento provinciale VCO

Tagli del Governo. Fusioni, quasi dimezzati i fondi ai comuni di Borgomezzavalle e Valle Cannobina

Prosegue la politica di tagli orizzontali operata dal governo.
È di oggi la notizia che l’esecutivo nazionale non darà tutti i contributi a cui hanno diritto i Comuni che si sono fusi. Un taglio incredibile e feroce che da nel VCO fa particolarmente male perché colpisce due tra le realtà più fragili del territorio, come la Valle Cannobina e la Valle Antrona che con la scelta delle popolazioni e l’impegno finanziario dello Stato avevano avviato riforme sulla dimensione dei comuni.
Le amministrazioni interessate subiranno una sforbiciata fino al 40 per cento rispetto ai fondi previsti. A subirne le conseguenze saranno i servizi e quindi i cittadini. In Parlamento il governo non ha voluto sentire ragioni e ha bocciato tutte le nostre proposte di incrementare il fondo, ma non per questo ci fermeremo nella nostra battaglia. Per il VCO sarà una mazzata che coinvolge gli abitanti di Borgomezzavalle (nato dalla fusione tra Viganella e Seppiana) e Valle Cannobina (nato dalla fusione di Cavaglio Spccia, Cursolo Orasso e Falmenta).Bastavano poco più di 30 milioni per tutti i comuni d’Italia (lo 0,004 del bilancio del settore pubblico) per risolvere la questione, ma per salvare i comuni dalla finanza allegre su fa cassa sui piccoli enti della nostra montagna.
Ecco la tabella dei contributi ripartiti nel 2019 che equivale a circa il 60 per cento di quanto stabilito in precedenza dal governo del Partito democratico:

Fusione di Borgomezzavalle: 100.676 euro (contro i 134.000 previsti)
Fusione di Valle Cannobina: 100.433 euro (Contro i 179.644 euro previsti).
Il governo non può cambiare le carte in tavola, infrange di un patto fatto con le comunità e i territori. Non è serio. Questi fondi vanno immediatamente ripristinati.

On. Enrico Borghi
ufficio di presidenza gruppo PD

La FeSTA della LUcciola diventa festa regionale del PD

Pd, la festa regionale va in provincia
I Dem scelgono di partire dalla val d’Ossola per il via al rilancio del partito Il segretario Furia: ” Ogni anno girerà in un zona diversa del Piemonte”
Una festa dell’ Unità che guardi fuori da Torino, in quelle aree del Piemonte dove la Lega doppia il Pd, dove i Dem devono fare i conti con la sconfitta più pesante, in una mappa amministrativa che in cinque anni ha cambiato quasi totalmente colore. Due soli capoluoghi sono amministrati dal centrosinistra: Cuneo, che non è andata al voto a maggio e Verbania dove Silvia Marchionini ha vinto di stretta misura.

L’ appuntamento è all’ inizio di agosto e la location sarà inedita per il partito abituato a festeggiarsi a Torino: dal 3 al 17 agosto i Dem si sposteranno a Villadossola, Comune di 6600 abitanti, che da sempre organizza una festa molto partecipata e un tempo anche molto corteggiata dalle figure nazionali del partito. Il titolo, emblematico per l’ invito a darsi una mossa, l’ ha voluto il segretario regionale Paolo Furia: « La nostra festa si chiamerà “Nessun dorma” e mi auto- denuncio subito per il plagio.

Era il nome voluto dai Giovani Democratici per un appuntamento del 2011, quando il segretario dei Gd era Fausto Raciti, ma ho chiesto l’ autorizzazione a usarlo. Me l’ hanno data e sono contento perché è un’ idea che mi piace».

Sarà ovviamente invitato Nicola Zingaretti, ci saranno rappresentanti del partito nazionale cooptati per lanciare un segnale proprio nella zona del Piemonte dove la sconfitta è stata più pesante. Soprattutto, racconta Furia «Vorremmo portare a Villadossola l’ intera rete dei nostri amministratori, tutti i sindaci del Pd, anche quelli del Torinese, per uno scambio di esperienze corale. Credo sia indispensabile uscire da Torino per andare a riconquistare la fiducia delle persone che hanno dato il loro voto alla Lega».

La festa non sarà un momento autoreferenziale in cui si parlerà del partito. La scelta è tematica: «Nessun Dorma sarà dedicata alla sostenibilità, in tutte e tre le sue declinazioni: economica, ecologica e sociale». Due settimane di dibattiti con esperti e con momenti ludici a intervallare le riflessioni: «Vorrei organizzare anche concerti, fare in modo che ci sia la possibilità di restare qualche giorno per godersi un posto dove in agosto si aprono le seconde case.

La struttura organizzativa c’ è già. L’ occasione era dunque ghiotta per un innesto per la festa del partito. Che nell’ idea dei vertici regionali d’ ora in avanti sarà itinerante, ogni anno un posto diverso in una diversa provincia del Piemonte.

Monica Canalis, vicesegretaria del partito, sottolinea la difficoltà del momento politico: « Qui non è tanto che c’ è un Piemonte 1 e un Piemonte 2. Piuttosto, il voto di maggio e dei ballottaggi ha confermato che c’ è una cesura netta fra i Comuni oltre i 15mila abitanti e quelli piccoli dove praticamente non esistiamo». La scelta tematica dovrebbe accendere l’ interesse: « Credo sia il caso di affrontare temi concreti: agricoltura biodinamica, green economy, tutela ambientale, anche diritti umani, Europa. Argomenti che possano appassionare più delle dinamiche interne sul futuro del nostro partito ».

Domani. alla prima direzione regionale dopo il voto, Paolo Furia porterà un documento ” per il rilancio” che è stato discusso ieri durante la segreteria regionale. Oggi invece in via Masserano è convocata la direzione provinciale. La prima occasione per affrontare il dibattito sul cantiere da avviare in vista delle elezioni del 2021, quando i torinesi andranno al voto per eleggere il sindaco/la sindaca della città. E al percorso da avviare in quella direzione, quando già si moltiplicano i candidati del centrosinistra, sarà dedicata la festa dell’ Unità provinciale in calendario a fine agosto.
Articolo la Repubblica Torino

Il voto per Silvia Marchionini al ballottaggio del 9 giugno.

Come si vota
Per votare SILVIA MARCHIONINI è semplice, basta fare una croce sul suo nome già scritto sulla scheda. Non bisogna scrivere nessun nome. Si vota domenica 9 giugno 2019 dalle ore 7 alle 23. Porta un documento d’identità e la tessera elettorale.

Guarda il volantino come si vota

In questi 5 anni l’amministrazione comunale ha investito 36 milioni di euro sulla città. Tra le principali opere: i lavori alla stazione ferroviaria, la pista ciclo pedonale Fondotoce-Suna, il nuovo lungolago a Pallanza, la sistemazione del patrimonio culturale e turistico della città con la riapertura del Museo del Paesaggio e di villa San Remigio, l’avvio del cantiere di restauro di villa Simonetta e molto altro.
Verbania è ripartita. Ora si tratta di continuare a cambiare e non riconsegnare la città a chi l’ha portata al commissariamento qualche anno fa. Se vincesse Albertella, alcuni protagonisti di quella stagione disastrosa ritornerebbero a governare la città con la regia del senatore leghista Montani e dell’ex sindaco dimissionario Zacchera. Inoltre crediamo che Verbania non meriti che il riferimento politico principale della destra locale sia il commissario della Lega, l’ossolano e neo consigliere regionale Preioni, che vuole l’ospedale a Domodossola relegando a Verbania la sola sanità privata.
# Avanti tutti
Le nostre proposte per l’Amministrazione 2019/2024:
# nei prossimi due anni vedremo realizzati: la riqualificazione della piazza del mercato a Intra con un parcheggio sotterraneo e più posti auto, il nuovo porto, la nuova spiaggia in zona Tre Ponti, il nuovo parcheggio (e poi la sistemazione di Piazza Adua) a Fondotoceuna città ancora più curata, pulita e accogliente;
# introduzione della tariffa puntuale per i rifiuti (per pagare solo ciò che si produce)
# completamento della ciclabile sul lago da Suna a Intra
# più qualità urbana con nuova pavimentazione, arredi e verde sul lungolago di Pallanza e il rifacimento del lungolago di Intra
# a Suna un nuovo parcheggio vicino al lungolago e il progetto per rivitalizzare bellezze artistiche come Palazzo Cioja
# dal riuso degli spazi una sfida per nuovi posti di lavoro (a partire dall’area Acetati come spazio verde, del benessere, del divertimento)
# riqualificazione di spazi per il turismo come l’Eden e la Colonia Motta
# investimenti per il miglioramento della mobilità urbana
# continuare a promuovere grandi eventi e più iniziative nelle zone della “movida” per i giovani#
per lo sport e il tempo libero il progetto per una nuova piscina

SILVIA SINDACO. DI NUOVO.

Fallimento Mercatone Uno – Interrogazione di Borghi : “Di Maio spieghi cosa è successo e perché il MISE non è intervenuto per tempo”

Fallimento Mercatone Uno – Interrogazione a risposta immediata in Commissione Lavoro dal Partito Democratico. Borghi tra i primi firmatari : “Di Maio spieghi cosa è successo e perché il MISE non è intervenuto per tempo”

Intervento dei deputati democratici sulla delicata vicenda del fallimento del Mercatone Uno che interessa una rete complessiva di 55 punti vendita in tutta Italia e circa 1800 lavoratori.

Tra i primi firmatari dell’interrogazione indirizzata al Ministro del Lavoro Luigi Di Maio c’è il deputato ossolano Enrico Borghi.

“È una situazione delicatissima e dai tratti drammatici – commenta Borghi – abbiamo chiesto al Ministro Di Maio di attivarsi per far chiarezza su quanto successo all’interno della Shernon Holding ed individuare le precise responsabilità in ordine al fallimento. Da quello che risulta non sono stati pagati oneri previdenziali per oltre 8,7 milioni di euro oltre a non aver rimborsato i fornitori per circa 60 milioni di euro.”

“Ora occorre tutelare le migliaia di famiglie che saranno duramente colpite da questo fallimento – continua il segretario d’aula dei democratici – certo è francamente inaccettabile che il Ministro competente e il Ministero fossero stati messi a conoscenza già dall’Ottobre del 2018 della situazione e non siano riusciti nemmeno a convocare il tavolo di crisi se non oggi quando ormai i lavoratori dovranno subire le conseguenze oltre che di una proprietà irresponsabile anche di non essere stati tutelati dal Ministero competente”

Foto La Stampa VCO