Tutti gli articoli di Alberto Nobili

Il Pd aderisce alla manifestazione a Domo contro il coprifuoco: “Senza simboli e bandiere”

Il PD aderisce al sit-in Not In My Name – Tutti in piazza per i diritti – di venerdì 21 giugno alle ore 20.01 a Domodossola (piazza del Municipio) contro il coprifuoco: “Senza simboli e bandiere”.

La Maggioranza dell’ Amministrazione domese compie una giravolta sul tema dei Migranti. Ora la Lega cittadina, andando contro la linea della Lega nazionale, sostiene la necessità del lavoro obbligatorio per i migranti presenti sul territorio cittadino. Ricordiamo che la Lega ha sempre sostenuto che gli immigrati rubassero il lavoro agli autoctoni e che la manodopera a basso costo falsasse il mercato del lavoro.
Noi siamo convinti della necessità di mettere in campo strumenti efficaci che consentano di uscire da una logica emergenziale ed il lavoro è certamente un passaggio fondamentale nel percorso di integrazione.
E’ evidente che perseguire l’ obbiettivo dell’ integrazione è l’ unica strada che può garantire sicurezza e stabilità sociale alle nostre Comunità. Non si tratta di buonismo ma di realismo ed è necessaria la concretezza degli atti. Nei limiti concessi dalla crisi che permane nel Paese, il CISS, con il quale la Prefettura si è convenzionata per la gestione dei migranti, attiva tirocini lavorativi di 12 ore/settimana, attingendo dalla quota dei 35 euri giornalieri e ciò avviene dopo i primi due mesi di permanenza. I settori di impiego prevalente sono la cura del verde nei Comuni di accoglienza e, soprattutto, attività nella ristorazione (lavapiatti). Non è molto, ma è un passo concreto. In tutti i casi, data la fragilità delle situazioni, è necessario che queste azioni possano svilupparsi con le dovute attenzioni e controlli.
E’ altresì evidente che tutto deve avvenire in un clima di sufficiente serenità: il mestare nel torbido, con atti di vera istigazione all’ odio ed alla paura in tutte le sue forme, è un segno di irresponsabilità. Il PD cittadino condivide la preoccupazione dei molti che vedono nel becerismo dell’ idea del coprifuoco il seme del “pogrom”.
Per quelli che sono indifferenti, è concreto il rischio di replicare ciò che Hanna Aredt definì la “banalità del male”, quale completa inconsapevolezza sul valore delle proprie azioni. Il PD cittadino parteciperà, senza simboli né bandiere, alla manifestazione indetta dai ragazzi venerdì.

Comunicato Stampa PD Domodossola

Tasse al 5% per i frontalieri sulle prestazioni pensionistiche

Esprime grazie all’approvazione definitiva della “Manovrina” da parte del Senato su cui si è impegnato il deputato ossolano del Partito Democratico Enrico Borghi: “Ringrazio i colleghi senatori ed il Governo- spiega- per aver approvato la Manovrina mantenendo al suo interno quanto ottenuto a seguito del mio emendamento alla Camera sulla tassazione per i lavoratori frontalieri. Finalmente – continua Borghi – si risolve una volta per tutte una questione molto delicata. Da troppi anni i lavoratori frontalieri stavano aspettando una risposta sulla tassazione delle prestazioni pensionistiche, incluso il cosiddetto Secondo Pilastro”.
Grazie all’emendamento Borghi, infatti, tali prestazioni saranno tassate al 5%, anziché l’ordinaria tassazione Irpef che prevede aliquote progressive per scaglioni di reddito, a partire dal 23% per arrivare al 43% sui redditi più elevati. Altra misura diventata legge dello stato, prevista dall’emendamento,  quella relativa all’esonero dell’obbligo di dichiarare in Italia i conti correnti detenuti all’estero esclusivamente per l’accredito degli stipendi. Esonero previsto anche per il coniuge e i familiari di primo grado: “Sono particolarmente soddisfatto per questi due importanti risultati ottenuti – conclude il parlamentare democratico – non é stato facile portare all’attenzione della politica romana un tema così delicato come quello dei lavoratori frontalieri. C’è ancora tanto da fare, lavoreremo in sinergia con la Provincia del Vco e il tavolo dei lavoratori frontalieri con la consapevolezza che oggi possiamo finalmente dire di aver “portato a casa” un risultato fondamentale”.

Migranti: no ai proclami. Si alla risoluzione dei problemi

Crediamo opportuno entrare nel merito della questione migranti in Ossola col nostro punto di vista. Il problema della gestione migranti è evidentemente non solo locale, ma nazionale ed europeo, su cui molto si discute spesso attraverso stereotipi e luoghi comuni. Il compito dell’amministratore e della politica in generale è però quello di operare per risolvere i problemi e su questo ognuno di noi è chiamato a fare la sua parte; ciò detto è evidente che per molti la questione migranti è diventata invece un’opportunità per avere copertura mediatica e facile consenso a livello locale e nazionale.

Noi siamo e saremo sempre dalla parte di chi lavora per risolvere i problemi e a livello locale auspichiamo che questa questione torni a essere oggetto di confronto e di collaborazione. Le linee ministeriali che parlano di accoglienza diffusa con il contributo di tutti gli enti sono l’unica soluzione praticabile per gestire la vicenda, ma è evidente che se si inizia una gara a chi alza di più i toni e a chi spara l’affermazione più sensazionale, si crea un clima per cui nessuno sarà disponibile a mettersi in rete per una serena collaborazione fra le amministrazioni.

In Ossola lo scorso mese di dicembre sul tema dei migranti sì e incrinato profondamente il rapporto fra le amministrazioni del CISS Ossola e quella ferita non si è ancora rimarginata. Basta ripensare alle dimissioni del presidente del CdA Allegri che correttamente non accettò di farsi strumentalizzare, al recente ed altrettanto corretto comunicato che l’attuale CdA ha diramato per chiarire che il CISS ha GIA’ regole precise sulla gestione dei richiedenti asilo, ed alle difficoltà manifestatesi recentemente nel secondo rinvio dell’assemblea per nominare il nuovo CdA.
Non possiamo non segnalare anche l’incoerenza fra chi da un lato pretende che i servizi sociali si occupino in maniera esclusiva della gestione migranti e dall’altro lato occupa lo spazio mediatico con atteggiamenti di intolleranza al limite del consentito per un amministratore locale.

Vorremmo che la politica locale tornasse sui livelli di normale confronto e di risoluzione dei problemi prima che sia troppo tardi e solidarizziamo con chi vuole dimostrare che esistono modi diversi e più consoni di approcciarsi alla vicenda.
Domodossola e l’Ossola non meritano di vivere la paura e chi amministra ha certo il dovere di dare sicurezza, ma la storia è piena di esempi di chi ha scientificamente cavalcato e alimentato la paura per i propri fini politici.

 

La segreteria provinciale del PD

Una legge per dire no al cyberbullismo. Incontro a Domodossola

Una legge per dire no al cyberbullismo.
E’ questo il titolo dell’incontro pubblico per la presentazione della legge, appena approvata alla Camera dei Deputati, in materia di prevenzione del CYBERBULLISMO.
A Domodossola venerdì 16 giugno alle ore 20.45 c/o l’ hotel Corona con la presenza della Senatrice Elena Ferrara, prima firmataria della legge.

Interverranno anche

  • Paolo PICCHIO, padre di una vittima di cyberbullismo.
  • Marilena GUGLIELMETTI, criminologa.
  • Simonetta SIEGA, referente C.T.I. Domodossola.
  • Augusto VISCONTI, responsabile progetto prevenzione bullismo e cyberbullismo del Liceo Spezia.

Introduce e modera:
Davide Bolognini, Capogruppo PD Domodossola.

Tutte le info sula legge cliccando a questo link 

Organizza il circolo  PD di Domodossola.

Maurizio Frisone al ballottaggio ad Omegna

Guarda già al ballottaggio di domenica 25 giugno il candidato sindaco del centro sinistra Maurizio Frisone nel commentare i risultati di ieri. “Il mio dato, del 29%, era sostanzialmente atteso: devo essere onesto nel dire che mi ha sorpreso Marchioni, che non pensavo arrivasse a prendere cosi’ tanti voti al primo turno. Evidentemente la sua campagna elettorale, molto dura nei toni, ha avuto il risultato sperato. Dobbiamo rimontare, ma ci sono i margini per vincere al ballottaggio: faccio appello a tutte le persone che si riconoscono nel centrosinistra e che mi auguro scelgano me al secondo turno. Credo sarebbe un delitto consegnare Omegna alla destra“.
Link ai risultati del I turno (cliccare qui).

Sindaco Pizzi: basta parole incendiarie e strumentali

Forte critica quella espressa dalla segreteria e dal gruppo consiliare del PD di Domodossola sulle recenti dichiarazioni del primo cittadino Lucio Pizzi e la sua intenzione di richiedere il rientro dei migranti nelle strutture che li ospitano per le ore 20, sfociata in un esposto al Prefetto:
Amministrare è l’ arte del lavorare in silenzio per il bene della propria città- così dal PD- ed amministrare bene è la capacità di farsi apprezzare anche senza show mediatici. Purtroppo, il sindaco di Domodossola non ha ancora compreso che le parole del primo cittadino, o di chiunque ricopra un ruolo istituzionale, non hanno lo stesso peso di parole e pareri espressi da privati cittadini al bar.
In questa amministrazione sembrano fare a gara presidente del consiglio e sindaco con dichiarazioni ed atteggiamenti che, se continuamente fomentati, potrebbero sfociare in episodi di grave intolleranza e di ordine pubblico.
Pensavamo che già fosse grave l’ intervento censorio del presidente del consiglio domese di arrogarsi il diritto di decidere a chi e per quanto tempo dare la parola durante le sedute del consiglio comunale, con minaccia di espulsione di membri delle minoranze. Tuttavia, ora è difficile trovare parole adeguate per commentare le recenti dichiarazioni pubbliche del Sindaco sul coprifuoco (tutti ritirati dopo le ore 20…) per i richiedenti asilo presenti sul territorio domese, unito al divieto per i richiedenti asilo provenienti da città limitrofe ad entrare in Domodossola la sera.
Intanto si continua irresponsabilmente a sottostimare – disconoscere e minimizzare- l’ allarme sociale causato dal grave disagio giovanile: lo sballo nei fine settimana, il cyberbullismo ecc. Questi atti da arruffa-popolo sono pericolosi perché si configurano quali istruzioni ad agire. E’ probabile che la dura fatica del ben amministrare risulti una pietanza indigesta e viene più comodo deviare l’ attenzione dai problemi reali, alzando cortine fumogene, solleticando gli istinti più bassi del proprio elettorato. I domesi – molti anche tra coloro che lo hanno votato – non sono così stupidi e si renderanno conto di quanta fuffa sta dietro a questi proclami da podestà. L’ invito che ci sentiamo di rinnovare al sindaco è quello di deporre la penna e di iniziare a lavorare. Intanto, il gruppo consiliare del PD, tenuto conto dell’ oggettiva gravità di questi fatti e delle loro possibili ricadute in termini di ordine pubblico, ha doverosamente inoltrato un esposto al Prefetto”.

Segreteria PD Domodossola