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Costituito il Comitato “Basta un Sì Cusio Mottarone”

Adriano Ecclesia
Adriano Ecclesia

Ieri sera, 1° Agosto 2016, presso i locali dell’Albergo Croce Bianca in Omegna si è costituito il “Comitato Basta un sì Cusio Mottarone” a sostegno del “SI’” nell’imminente prossimo Referendum Costituzionale.

Un gruppo di Cittadini di diversa estrazione sociale e politica hanno condiviso l’urgenza di costituirsi in questo Comitato, che in data odierna ha fatto domanda per l’adesione alla Rete Nazionale dei Comitati Basta un Sì”, perché ritengono irrinunciabili le riforme proposte alla Cittadinanza con questo Referendum e per radicare nel proprio territorio questa convinzione.

Il Comitato è stato costituito da un gruppo originario di persone composto dagli Omegnesi Alessandro e Giovanni Rondinelli, Alberto Soressi, Mario Cavigioli, Gianni Desanti e Germano Visconti, dai Gravellonesi Adriano Ecclesia e Mattia Nobili, dal Casalese Claudio Pizzi e dal Bavenese Giancarlo Zoppi.

L’intenzione è quella di operare il coinvolgimento della Cittadinanza nell’area che comprende i Comuni di Omegna, Casale Corte Cerro, Gravellona Toce, Baveno e Stresa nonché nelle zone limitrofi con l’organizzazione di incontri e banchetti e il coinvolgimento dei social media.

Il Direttivo del Comitato è composto dal Coordinatore Adriano Ecclesia, dal Vice Coordinatore Giovanni Rondinelli e dal Segretario/Tesoriere Mario Cavigioli.

“Penso sia importante uscire dalla contrapposizione politica e far capire a tutti che questa riforma costituzionale va davvero nella giusta direzione per far finalmente progredire l’Italia dopo decenni di immobilismo snellendo i meccanismi e i costi della politica – ha sottolineato Adriano Ecclesia Coordinatore del Comitato. Ci impegneremo per spiegare a quante più persone possibile che non dobbiamo perdere questa occasione.”

Il Comitato Basta un si Cusio Mottarone indice inoltre una Conferenza Stampa di presentazione per Giovedì 4 Agosto alle ore 13.00 presso l’Albergo Croce Bianca in Omegna alla quale invita i giornalisti del territorio e tutti i Cittadini che fossero interessati a partecipare.

Il Comitato “Basta un Sì Cusio Mottarone”

Responsabilità su Madonna di Campagna, ora si cambi passo su strategie urbanistiche.

Madonna di campagnaNella serata di ieri il gruppo del PD ha votato in Consiglio comunale la variante che interessa il piano di  rigenerazione urbana di via Madonna di Campagna che prevede l’atterraggio della metratura cubica della ex Squassoni in Via alla Bolla  e la realizzazione di alcune delle opere previste in area cimitero e campo sportivo di Suna.

Lo ha fatto per responsabilità, nell’interesse nella Città, intervenendo sulla variante in maniera migliorativa stabilendo che nulla, oltre l’attuale piattaforma per i bus, sarà destinabile a parcheggio.

Rileviamo tuttavia con forte criticità che il parcheggio dei pullman sia in tutto e per tutto  difforme rispetto all’indirizzo politico espresso dal Partito Democratico nel luglio 2015 in cui si chiedeva  di ottenere un piccolo parcheggio di auto a ridosso su via Acquetta, quindi sull’area degradata dal deposito, illegale e continuo, da parte di ditte che hanno  riversato per anni avanzi di catrame sull’area.

– Mai abbiamo desiderato i bus in quell’area, a fianco di un campo sportivo dove i bambini vanno a giocare.

– Mai abbiamo pensato ad una piastra di cemento così grande proprio  dove probabilmente serve intervenire con una vasca sotto terra per raccogliere le acque pluviali e quelle del rio Acquetta che invadono le cantine dei cittadini del quartiere e creano problemi di sicurezza significativi.

– Mai abbiamo voluto un impatto di cemento così prepotente che provoca oltre tutto aumento delle temperature in questi giorni caldi.

Riteniamo il percorso mal gestito dalla Giunta comunale.

Un percorso che doveva essere di urbanistica concertata, sul quale avevamo ritenuto si potesse giungere a risultati interessanti.      Come lo pensavamo per la farmacia comunale al Caterina Alvazzi,   o per lo spostamento di mezzi di Conser Vco da Via Perassi a Viale Azari nella proprietà privata a ridosso della sede della ex municipalizzata.

Risultati deludenti quelli a cui assistiamo.

Ci preme rilevare che il piano di rigenerazione urbana di Madonna di campagna è un intervento contenuto  se considerato all’interno di un quadro complessivo in cui risultano evidenti le necessità della città di recuperare vaste aree degradate che presentano un livello di difficoltà d’intervento certamente maggiore rispetto a questo singolo caso.  La sinergia col privato può facilitare  le possibilità di intervento e di risoluzione di numerosi problemi con effettivi vantaggi per il pubblico, a patto che le Istituzioni e gli organismi democratici della città riescano ad esprimere chiari indirizzi politici e di reale interesse generale.

Pensiamo, ad esempio, a sfide ambiziose che certamente in questa Città dovranno essere affrontante, come quella relativa all’area Acetati.

Bene, se le modalità di conduzione politica saranno analoghe a quelle adottate per il piano di rigenerazione di Madonna di Campagna, bisognerà riconoscere che la strategia dell’Assessorato all’Urbanistica non è in grado di ridisegnare e valorizzare la città nel modo più opportuno.

Segreteria Partito Democratico di Verbania

SICUREZZA VIABILITA’ CUSIO E VALSTRONA:L’ON. BORGHI PROMUOVE VERTICE IN PREFETTURA

frana valle stronaLe questioni relative alla sicurezza della viabilità nel Cusio e in Valle Strona saranno al centro di un vertice che verrà convocato dal Prefetto del Verbano Cusio Ossola, Iginio Olita, su sollecitazione dell’on. Enrico Borghi, capogruppo del Partito Democratico in commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati.
A seguito delle rimostranze dei giorni scorsi da parte dei Sindaci della Valle Strona sullo stato di conservazione della strada provinciale che collega la valle con Omegna, e della situazione relativa alla sicurezza della viabilità nella galleria di Omegna, dopo un confronto con il sindaco di Omegna Adelaide Mellano e il presidente della provincia del Verbano Cusio Ossola, Stefano Costa, il parlamentare ha deciso di investire direttamente il rappresentante del governo sul territorio chiedendo l’immediata convocazione di un vertice al quale partecipino tutte le amministrazioni coinvolte: comuni, provincia, Regione Piemonte, Anas e Stato.
Nelle prossime ore il Prefetto diramerà una convocazione a tutte le parti, per un vertice che si terrà con ogni probabilità nel pomeriggio di lunedi prossimo.
“Nel recente decreto che abbiamo approvato alla Camera -osserva il parlamentare ossolano- vi è stato uno stanziamento aggiuntivo di 100 milioni a favore della viabilità provinciale, e di 48 milioni per il finanziamento delle funzioni fondamentali delle Province.
Ho fatto approvare dall’aula due ordini del giorno con i quali si riconoscono da un lato la peculiarità montana della provincia del VCO e dall’altro i sovracosti strutturali della viabilità provinciale montana.
Ora dobbiamo operare affinchè su queste basi il governo redistribuisca tali risorse non sulla base del semplice chilometraggio, ma riconoscendo chi ha veramente bisogno ed inserendo nei costi standard la specificità della viabilità nei territori montani.
E’ il caso della provincia del VCO, e dentro di essa della Valle Strona che è obiettivamente -insieme alla Valle Cannobina- la zona che presenta le maggiori criticità sul versante della viabilità e che giustamente attende risposte che devono arrivare.
Ringrazio il Prefetto per aver prontamente dato riscontro a tale sollecitazione, per una riunione che deve vedere il necessario coordinamento delle pubbliche amministrazioni per dare risposte dovute alla cittadinanza”.
Roma, 26 luglio 2016

Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi martedì 19.07 ad Omegna

matteo renziLa notizia è giunta improvvisa: il premier Matteo Renzi, visiterà domani martedì 19 luglio lo stabilimento Alessi di Crusinallo di Omegna.
Atteso per le 12.10, in arrivo da una visita allo allo stabilimento “Cimberio” di Berzonno di Pogno (No); Renzi terrà un breve incontro con la proprietà e -pare – con alcuni imprenditori della zona. Previsto anche un incontro con le maestranze dello stabilimento cusiano. Un vista breve, della durata di un’ora circa che vedrà il primo ministro ripartire subito alla volta di Napoli per una visita alla fondazione Telethon di Pozzuoli. Un incontro, quello di Omegna, ristretto e stabilito all’ultimo momento. Oggi, intanto sono in corso sopralluoghi delle forze dell’ordine e dell’ufficio stampa di palazzo Chigi per mettere a punto norme di sicurezza e protocollo.
Articolo verbanonews.it

L’ON.BORGHI INCARICATO SPECIALE DEL GOVERNO PER AREE INTERNE

On. Enrico Borghi
On. Enrico Borghi

Il Sottosegretario di Stato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, prof. Claudio De Vincenti, ha provveduto con proprio decreto a nominare l’onorevole Enrico Borghi proprio Consigliere speciale con funzioni di coordinamento in fase attuativa della Strategia Nazionale delle Aree Interne.
In tale veste, l’on. Borghi avra’ il compito di assicurare le funzioni di coordinamento operativo della Strategia Aree Interne per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, attraverso il ruolo del “Comitato nazionale Aree Interne” nella guida strategica e tecnica del processo di attuazione della SNAI, in diretta collaborazione con il Sottosegretario prof.Claudio De Vincenti e in raccordo con il Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’incarico verrà svolto a titolo gratuito, e rispetta le prerogative dei contingenti di cui all’articolo 6 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 aprile 2015.Roma, 8 luglio 2016

VENETO BANCA: ISTITUIRE COMMISSIONE D’INCHIESTA

veneto bancaAccertare fino in fondo le responsabilità di chi ha portato Veneto Banca e Popolare di Vicenza sull’orlo del fallimento.
Non solo: estendere in futuro, se ci fossero le medesime condizioni, le misure volte al ristoro degli investitori dei quattro istituti di credito in liquidazione anche agli investitori delle due banche interessate.
E infine introdurre misure di tutela delle imprese esposte con affidamenti presso Veneto Banca e Popolare di Vicenza che si trovano oggi in crisi di liquidità.
E’ quanto si è impegnato a fare il Governo che ieri in aula alla Camera ha accolto, durante la conversione in legge del Decreto Banche, l’ordine del giorno predisposto dal Partito Democratico e sottoscritto dai deputati Rubinato, Borghi, Ginato, Moretto, Rotta, De Menech, Mognato, Zardini, Naccarato a cui ha aggiunto la firma anche il deputato Palese del gruppo Misto Conservatori e Riformisti.
“Senza l’intervento del fondo Atlante, messo in campo con l’assenso del Governo, oggi ci troveremmo dinanzi ad un gravissimo rischio per l’intero settore del credito del Paese – osserva l’onorevole Enrico Borghi, capogruppo Pd in VIII commissione a Montecitorio – considerato che la distruzione del valore delle due popolari venete, che coinvolgono anche il territorio della ex Banca Popolare di Intra, ammonta ad almeno 10 miliardi di euro. Ci sono migliaia di risparmiatori e imprese, per la maggiore parte vittime di scelte gestionali e meccanismi fraudolenti oggetto di indagine da parte della magistratura, a cui è dovuta una risposta di giustizia. Per questo il primo passo deve essere l’accertamento delle responsabilità: le indagini devono essere fatte bene e presto, anche rafforzando le risorse umane e strumentali necessarie all’operatività degli uffici giudiziari che stanno indagando i vertici aziendali, e istituendo una Commissione d’inchiesta parlamentare”.
Ciò che preoccupa i firmatari dell’ordine del giorno sono anche le ricadute che la crisi dei due istituti di credito sta provocando sul tessuto produttivo dei territori interessati. “La stringente necessità di reintegrare il capitale delle banche in questione – spiegano gli stessi – può comportare la richiesta di rientro immediato da affidamenti bancari commerciali a imprese che in molti casi avevano dei fidi garantiti anche attraverso le azioni che la medesima banca costringeva ad acquistare quale condizione del prestito. Noi riteniamo invece che nessun rientro anticipato possa essere previsto a favore di istituti che conoscevano il reale valore delle azioni poste a garanzia e chiediamo che siano messe in atto tutte le iniziative di tutela anche attraverso i meccanismi di garanzia e co-garanzia previsti dalle leggi vigenti”.

On. Enrico Borghi
Roma, 29 giugno 2016