Il Sottosegretario di Stato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, prof. Claudio De Vincenti, ha provveduto con proprio decreto a nominare l’onorevole Enrico Borghi proprio Consigliere speciale con funzioni di coordinamento in fase attuativa della Strategia Nazionale delle Aree Interne.
In tale veste, l’on. Borghi avra’ il compito di assicurare le funzioni di coordinamento operativo della Strategia Aree Interne per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, attraverso il ruolo del “Comitato nazionale Aree Interne” nella guida strategica e tecnica del processo di attuazione della SNAI, in diretta collaborazione con il Sottosegretario prof.Claudio De Vincenti e in raccordo con il Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’incarico verrà svolto a titolo gratuito, e rispetta le prerogative dei contingenti di cui all’articolo 6 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 aprile 2015.Roma, 8 luglio 2016
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VENETO BANCA: ISTITUIRE COMMISSIONE D’INCHIESTA
Accertare fino in fondo le responsabilità di chi ha portato Veneto Banca e Popolare di Vicenza sull’orlo del fallimento.
Non solo: estendere in futuro, se ci fossero le medesime condizioni, le misure volte al ristoro degli investitori dei quattro istituti di credito in liquidazione anche agli investitori delle due banche interessate.
E infine introdurre misure di tutela delle imprese esposte con affidamenti presso Veneto Banca e Popolare di Vicenza che si trovano oggi in crisi di liquidità.
E’ quanto si è impegnato a fare il Governo che ieri in aula alla Camera ha accolto, durante la conversione in legge del Decreto Banche, l’ordine del giorno predisposto dal Partito Democratico e sottoscritto dai deputati Rubinato, Borghi, Ginato, Moretto, Rotta, De Menech, Mognato, Zardini, Naccarato a cui ha aggiunto la firma anche il deputato Palese del gruppo Misto Conservatori e Riformisti.
“Senza l’intervento del fondo Atlante, messo in campo con l’assenso del Governo, oggi ci troveremmo dinanzi ad un gravissimo rischio per l’intero settore del credito del Paese – osserva l’onorevole Enrico Borghi, capogruppo Pd in VIII commissione a Montecitorio – considerato che la distruzione del valore delle due popolari venete, che coinvolgono anche il territorio della ex Banca Popolare di Intra, ammonta ad almeno 10 miliardi di euro. Ci sono migliaia di risparmiatori e imprese, per la maggiore parte vittime di scelte gestionali e meccanismi fraudolenti oggetto di indagine da parte della magistratura, a cui è dovuta una risposta di giustizia. Per questo il primo passo deve essere l’accertamento delle responsabilità: le indagini devono essere fatte bene e presto, anche rafforzando le risorse umane e strumentali necessarie all’operatività degli uffici giudiziari che stanno indagando i vertici aziendali, e istituendo una Commissione d’inchiesta parlamentare”.
Ciò che preoccupa i firmatari dell’ordine del giorno sono anche le ricadute che la crisi dei due istituti di credito sta provocando sul tessuto produttivo dei territori interessati. “La stringente necessità di reintegrare il capitale delle banche in questione – spiegano gli stessi – può comportare la richiesta di rientro immediato da affidamenti bancari commerciali a imprese che in molti casi avevano dei fidi garantiti anche attraverso le azioni che la medesima banca costringeva ad acquistare quale condizione del prestito. Noi riteniamo invece che nessun rientro anticipato possa essere previsto a favore di istituti che conoscevano il reale valore delle azioni poste a garanzia e chiediamo che siano messe in atto tutte le iniziative di tutela anche attraverso i meccanismi di garanzia e co-garanzia previsti dalle leggi vigenti”.
On. Enrico Borghi
Roma, 29 giugno 2016
AVANTI IN AUTONOMIA PERSEGUENDO IL PROGRAMMA AMMINISTRATIVO 2014.
Nella serata del 16 giugno l’Assemblea del Circolo PD di Verbania ha approvato a larga maggioranza il documento con cui nei giorni scorsi la segreteria cittadina ha severamente censurato le dichiarazioni sul partito democratico rese a Eco Risveglio dal sindaco Marchionini e “ha impegnato il Gruppo Consiliare del partito ad agire in Consiglio Comunale in maniera autonoma, raccordandosi organicamente con gli organi del Circolo PD di Verbania per assicurare la realizzazione dei contenuti del programma amministrativo proposto ai cittadini nelle elezioni comunali del 2014”.
Con questa decisione il Circolo chiede alla propria rappresentanza in Consiglio Comunale di avviare una nuova fase politica caratterizzata dall’elaborazione di proposte che in maniera sistematica e coerente diano graduale e progressiva attuazione ai punti più qualificanti del programma 2014-2019 elaborato in occasione delle “Comunali” di due anni fa, divenuto poi Programma di Mandato al momento dell’insediamento della nuova compagine amministrativa. L’azione del PD si tradurrà nella produzione di specifici atti amministrativi e nell’eventuale integrazione di quelli proposti dalla Giunta al Consiglio Comunale, nella convocazione delle Commissioni consiliari per l’approfondimento dei contenuti deliberativi propedeutico alla loro approvazione da parte del Consiglio, nell’acquisizione puntuale di materiale tecnico e di informazioni su tematiche complesse attraverso la segreteria generale e i dirigenti di dipartimento, nell’elaborazione di contenuti programmatico-progettuali di più ampio respiro in grado di ricostruire – dopo gli anni della grande crisi socio-economica, della fallimentare esperienza amministrativa destro-leghista e del commissariamento del Comune – una riconoscibile e realistica “idea di città”.
Verbania 17 giugno 2016
Da oggi non si pagano più Imu e tasi. Meno tasse
il 16 giugno si pagano le tasse. Non un giorno di festa, quindi. Ma quest’anno se ne pagano meno. Quasi venti milioni di famiglie italiane da oggi non pagheranno la Tasi sulla prima casa così come non pagheranno Imu e Irap agricola e Imu su imbullonati.
Nello stesso giorno le imprese che hanno assunto lavoratori a tempo indeterminato vedranno una riduzione dell’Irap come mai prima.
E’ una riduzione di tasse senza precedenti negli ultimi vent’anni. Lo abbiamo fatto e continueremo a farlo per colmare il deficit di futuro che l’Italia ha accumulato e che ha una misura molto concreta: il livello degli investimenti, pubblici e privati, sceso drammaticamente dal 2011 al 2014.
Il 2015 è stato l’anno dell’inversione di tendenza, con il recupero dell’1% di PIL: il 2016 dovrà essere l’anno della ripresa consolidata
Si è fatto molto per tagliare le tasse e per cambiare il Paese: dagli 80 euro alla decontribuzione sui neoassunti al super ammortamento, dalla fine dell’Imu agricola e sugli imbullonati al nuovo regime dei minimi per le partite Iva. Ma non solo: accanto alla partita economica c’è quella legata ai diritti civili, alla pubblica amministrazione, alle riforme istituzionali, agli investimenti su scuola, ricerca, cultura, settori sui quali fino ad ora si era abbattuta più di tutti la scure dei tagli.
Stiamo colmando il deficit economico ma soprattutto quello di futuro che il nostro Paese ha accumulato in questi anni. E vogliamo farlo insieme a tutti quelli che hanno a cuore il cambiamento necessario perché l’Italia riparta.
Il 16 giugno è un giorno in cui un altro passo è stato fatto.
Cordiali saluti
PD VCO
I FONDI PER I POVERI ITALIANI CI SONO, E I PROFUGHI NON SOTTRAGGONO RISORSE A CHI HA BISOGNO
Nel dibattito innescato dalla “questione immigrati”, interviene il deputato Enrico Borghi, capogruppo del Partito Democratico in commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera.
“Alcune prese di posizione -osserva Borghi- vorrebbero portare il dibattito su una contrapposizione tra i poveri e i bisognosi italiani e i profughi, come se questi ultimi sottraessero risorse ai primi. Al netto della capziosità della contrapposizione, essa semplicemente non è vera, perchè esistono le cifre della legge di stabilità a parlare chiaro. Nella legge di bilancio 2016, infatti, si è assistito ad uno stanziamento a favore del sociale e della lotta alla povertà come non si assisteva da anni: su questi capitoli i Comuni possono attingere, anche attraverso i rispettivi consorzi dei servizi sociali, per far fronte ai bisogni derivanti dalla complessità della situazione sociale. Sono i numeri a parlare in tal senso”.
La misura pìù importante, e nuova, in questa direzione è stata infatti l’istituzione del ” «Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale» : 600 milioni di euro per l’anno 2016 e di 1.000 milioni di euro a decorrere dall’anno 2017, per attuare misure concrete di aiuto e sostegno alle persone che si trovano in difficoltà economica. Per quest’anno 220 milioni di euro saranno destinati ad incrementare l’autorizzazione di spesa necessaria per l’assegno di disoccupazione. I rimanenti 380 milioni andranno a consolidare la carta acquisti sperimentale garantendo in via prioritaria “interventi per nuclei familiari in modo proporzionale al numero di figli minori o disabili” , tenendo conto della presenza, all’interno del nucleo familiare, di donne in stato di gravidanza accertata. Il tutto sarà regolamentato con decreto ministeriale.
Dal 2017 – anno in cui inizia lo stanziamento fisso di un miliardo di euro – è previsto un intervento ben più strutturale, essendo prevista infatti l’introduzione di “un’unica misura nazionale di contrasto alla povertà, correlata alla differenza tra il reddito familiare del beneficiario e la soglia di povertà assoluta.”.
A questo vanno aggiunti i “fondi sociali”, che sono stati tutti incrementati. Il Fondo per le non autosufficienze, infatti, ha registrato un incremento di 150 milioni rispetto ai 250 già previsti dalla legge di stabilità dello scorso anno, e conta su 400 milioni.
Stesso trend per il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali che vede un accantonamento pari a 312 milioni e 589 mila euro per il 2016 (e per i due anni a seguire).
Confermati anche i finanziamenti per Fondo Nazionale per il servizio civile (115,730 milioni) e per il Fondo Nazionale Infanzia e Adolescenza (28,794 milioni).
Tutti fondi nuovamente rifinanziati dai governi di centrosinistra, dopo che i governi Berlusconi e Monti li avevano profondamente decurtati e infine azzerati, e tutte risorse destinate a cittadini italiani in condizioni di particolare difficoltà.
Nella legge di stabilità 2016 di rilievo, inoltre, il nuovo stanziamento di 90 milioni per finanziare la legge sul “dopo di noi” che la Camera sta votando proprio in queste ore (a sostegno delle famiglie con disabili), il fondo per il contrasto alla povertà educativa dei minori finanziato per 100 milioni all’anno sul triennio 2016-2018, a cui naturalmente si aggiunge la conferma dello stanziamento complessivo del fondo nazionale per la sanità, attestatosi nel 2016 in 111 miliardi con un incremento di 1.285 milioni di euro rispetto al 2015.
“Le spese per l’accoglienza dei profughi -conclude Borghi- non sottraggono pertanto nulla ai diritti dei nostri cittadini bisognosi, ma al contrario da un lato estendono diritti a chi non ne ha ed è oggetto di protezione internazionale, e dall’altro si configurano anche come spese preventive in materia di sicurezza e coesione sociale, in quanto senza questi stanziamenti non avremmo un governo della complessa situazione. Certamente il rischio per i cittadini aumenterebbe anzichè diminuire, se seguissimo le mode di chi sostiene che non bisogna gestire i flussi migratori. Aggiungo, per amore di verità, un’ultima considerazione: tutte le risorse pubbliche impegnate nella gestione dei migranti, che vengono sostenute anche da fondi europei, vengono spese a favore del mercato interno, ovvero vengono spese in Italia e consentono di creare -a favore di Italiani- lavoro, reddito e consumo interno. Si può naturalmente opinare, dissentire o avere altre opinioni. Ma questi sono i dati reali, dai quali non bisognerebbe discostarsi soprattutto quando si hanno pubbliche responsabilità”.
Chiamparino a Domodossola sabato alle 17.30: si discute di sanità e del futuro della città
Link al volantino dell’incontro con CHIAMPARINO e link al volantino sula tema Sanità, no alle balle.
Un incontro per fare chiarezza sul tema della sanità e dell’ospedale, e per discutere dei progetti futuri e delle proposte di Mariano Cattrini per la città di Domodossola.
Tutti i cittadini sono invitati a parteciparewww.marianocattrini.it
Si vota al ballottaggio domenica 19 giugno dalle ore 7 alle 23