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La clamorosa barzelletta di Montani e Preioni sulla sentenza del TAR per l’ospedale nuovo.

La clamorosa barzelletta del senatore Montani e del consigliere regionale Preioni in merito alla sentenza del TAR sull’ospedale nuovo. Il TAR non ha bocciato il nuovo ospedale a Ornavasso. Cirio e Icardi hanno delegato alla coppia leghista la programmazione della sanità nel VCO. E questo, purtroppo, non fa ridere.

Si riesce solo a ridere leggendo il comunicato stampa della coppia targata Lega, formata dal senatore Montani e dal consigliere regionale Preioni, nel quale affermano che il TAR (il tribunale amministrativo del Piemonte) «ha bocciato l’ospedale nuovo e unico di Ornavasso».

Si rimane increduli di fronte al comunicato stampa nel quale, i due rappresentanti delle istituzioni, non si accorgono che il TAR ha deciso solo di non esprimere un giudizio su un ricorso presentato da società concorrenti nella progettazione del nuovo ospedale visto che l’opera in quel luogo, per un annuncio dell’attuale giunta regionale, (forse) non si farà più.

In poche parole: la regione Piemonte con il Presidente Cirio e Icardi annuncia a ottobre che l’ospedale non si farà, il TAR ne prende atto affermando che non emette una sentenza poichè la Regione non vuole fare più l’ospedale ed invece, i nostri due baldi leghisti, se ne escono con la barzelletta fantasiosa che il TAR avrebbe bocciato l’opera.

Anche i mass media, nei loro commenti al comunicato stampa leghista, hanno evidenziato “che il tribunale amministrativo non è entrato nel merito di nulla e tanto meno, non essendo suo compito, ne ha soppesato la validità. Il Tar si è limitato a pronunciare una sentenza con cui azzera il contenzioso insorto attorno alle modalità ha gestito la gara per individuare il progetto fattibile e preferibile”.

Una dichiarazione nella quale poi attaccano tutti: sindaci, forze politiche, categorie economiche e sociali e chi sostiene l’utilità dell’ospedale nuovo baricentrico, anche con dichiarazioni offensive verso la categoria dei medici come la frase contro … «la levata di scudi di alcuni medici, cui consiglieremmo di stare in corsia anziché fare politica».

Quello che è certo è che non c’è uno straccio di documento che illustri, a quattro mesi dall’annuncio, quale sarà la proposta della Regione Piemonte in materia. Cirio e Icardi hanno delegato alla coppia leghista la programmazione della sanità nel VCO. E questo, purtroppo, non fa ridere.

La Segreteria
Partito Democratico
Coordinamento provinciale VCO

“POLSTRADA A DOMODOSSOLA: NON RISULTANO DECISIONI. LAVOREREMO PER SALVAGUARDARE PRESENZA IN OGNI CASO”

“Con riferimento ad alcune notizie diffuse da organi di stampa, e alle dichiarazioni rese dal senatore Montani, relativi a supposte decisioni già avvenute di chiusura del presidio di Polizia Stradale di Domodossola, ho avuto modo di appurare attraverso i vertici locali e nazionali della Polizia e del Ministero dell’Interno che non risultano essere stati adottati provvedimenti che confermino quando asserito in tali notizie.
Personalmente, risulta peraltro di difficile comprensione una “riorganizzazione” che contempli al tempo stesso la chiusura di Domodossola e di Borgomanero -come annunciata da tali fonti-, soluzione che sguarnirebbe completamente dal servizio e dal presidio una significativa porzione di territorio addirittura su due province nella quale sono note ed evidente le esigenze di servizio da parte della Polizia Stradale per la presenza di numerose infrastrutture viabili e un flusso di traffico notevole.
Sul punto di questione, la posizione dello scrivente e del Partito Democratico è nota: la particolarità del territorio del Verbano Cusio Ossola, che non solo risulta essere orograficamente e morfologicamente molto complesso ma che addirittura vede al proprio interno stagionalmente picchi di traffico estremamente rilevanti in connessione con i milioni di presenze turistiche e con il fatto di essere anello di congiunzione di due cantoni elvetici, impone la presenza di un presidio della Polizia Stradale nei termini conosciuti sin qui.
Alla Lega ricordo che se siamo arrivati sin qui con il presidio aperto, nonostante i problemi di organico della PS siano presenti da tempo, è proprio per l’azione del Pd, e che tali problemi di organico non sono stati per nulla risolti -anzi- nei quindici mesi nei quali il super ministro dell’interno Salvini si è occupato del dicastero del Viminale. Per cui rimandiamo al mittente le lezioni di chi ha solo acuito il problemi, dopo tanta vuota retorica sulla sicurezza, e lavoriamo per salvaguardare la presenza della Polizia Stradale di Domodossola in ogni caso”.

Lo dichiara in una nota l’onorevole Enrico Borghi, della presidenza del gruppo Pd alla Camera dei Deputati

Una sanità di qualità per il VCO. Incontro con Beatrice Lorenzin Lunedì 10 febbraio Gravellona Toce

Una sanità di qualità per il VCO. Incontro con Beatrice Lorenzin
Lunedì 10 febbraio 2020 ore 21, sala polifunzionale Buon Pastore (asilo comunale via Umberto del Signore 5) #GravellonaToce
No alla privatizzazione del Castelli a Verbania. No a un ospedale di serie B in Ossola. Si a un nuovo e unico ospedale di qualità baricentrico per tutto il VCO.
Incontro con l’on. Beatrice Lorenzin già Ministro della Salute
Interviene Enrico Borghi parlamentare PD
Partecipano
Alice De Ambrogi segretario PD VCO
Giovanni Morandi sindaco Gravellona Toce
Silvia Marchionini sindaco di Verbania

Organizza il Partito Democratico del Verbano Cusio Ossola

Sul futuro della sanità nel nostro territorio siamo al fai da te

Sul futuro della sanità nel nostro territorio siamo al fai da te. Insieme per un Dono presenta uno studio di fattibilità mentre la regione Piemonte latita e non produce nessun documento formale.

L’associazione Insieme per un Dono ha promosso uno studio di fattibilità per dimostrare che l’area per il futuro ospedale nuovo annunciato, a parole, a Domodossola sorgerà su un terreno geologicamente consono. Affermano che la relazione è stata prodotta da uno studio di “professionisti neutrale” (!?).
Siamo, permetteteci la battuta, all’improvvisazione più assoluta.
Da una parte c’è la strumentalizzazione a carico di una associazione che, sulla carta, dovrebbe rimanere indipendente dai partiti e fare solidarietà e, invece, continua a gettarsi come in passato nell’agone politico attraverso il suo referente, il vice sindaco di destra di Bognanco Davide Bonacci.
Studio di fattibilità che, speriamo, sia stato prodotto gratuitamente e non con i sodi di una associazione di solidarietà sostenuta da tanti cittadini ossolani.
Un medico, Davide Bonacci, che al posto di provare a ragionare su quali servizi sanitari realmente servono a tutti i cittadini del VCO diventa curiosamente geologo per sostenere che il terreno indicato va bene, senza nemmeno citare il nome dello studio “neutrale”; studio che certamente si sarà ricordato di inserire nella relazione anche la presenza della centrale a metano che impedisce, senza il suo costoso spostamento, di sviluppare qualsiasi progetto in merito.
Un vice sindaco (di destra) che promuove studi di fattibilità al posto dell’ente preposto, ovvero la regione Piemonte guidata da amministratori (di destra). Sembra una barzelletta.
Sono passati 100 giorni dall’annuncio fatto dal Presidente Cirio a Tecnoparco e nemmeno un pezzo di carta è emerso dalla regione Piemonte: solo annunci e parole contraddittorie (come ad esempio il tempo per fare il nuovo ospedale: cinque anni per il Sindaco di Domodossola Pizzi, dieci per il capogruppo della lega Preioni).
Ad oggi l’unico documento ancora esistente e ufficiale è quello del 2015, in cui i Sindaci del VCO, a larga maggioranza, hanno deciso per il nuovo e unico ospedale baricentrico nella bassa Ossola.
Dalla Regione ancora il vuoto assoluto.
Anzi no: le fidanzate di consiglieri regionali locali, come affermano nero su bianco organi di stampa in questi giorni, hanno trovato posto in regione come collaboratori di un assessore. Questi si, son fatti concreti! 
PD Domodossola

Nuovo ospedale a Domo costruito sul gasdotto? il Pd interpella Pizzi

Sarà all’ordine del giorno del Consiglio comunale di giovedì  30 gennaio, l’interpellanza firmata dai consiglieri PD Davide Bolognini e Rosario Mauro dedicata al nuovo ospedale.
Come Partito Democratico eravamo e siamo convinti della necessità di un nuovo ospedale, unico e baricentrico, che sia al servizio di tutta la popolazione della provincia del Verbano Cusio Ossola e pertanto che debba avere la condivisione di tutto il Territorio del VCO“, premettono i due consiglieri, rimarcando come dopo la presentazione del piano sanitario del VCO, lo scorso ottobre al Tecnoparco “da allora la Regione non abbia prodotto alcun Atto Ufficiale per rivedere il precedente Piano Sanitario che prevedeva la realizzazione di un nuovo ospedale baricentrico nel territorio del Comune di Ornavasso ed il potenziamento della medicina territoriale con le Case della Salute nei vari Territori, a cominciare dai siti dei due ospedali oggi esistenti, San Biagio e Castelli”. Sono trascorsi quattro mesi durante i quali “si sono susseguite da parte di autorevoli rappresentanti regionali e nazionali vicini a questa Amministrazione una serie di dichiarazioni in contrasto tra loro ed anche in contraddizione con ciò che era stato annunciato al Tecnoparco”.

L’interpellanza prosegue: “Anche il Sindaco di Domodossola, in pubbliche dichiarazioni, ha affermato che starebbe sottoscrivendo un Protocollo d’ Intesa con la Regione Piemonte per l’avvio delle opere di realizzazione del nuovo presidio ospedaliero”, tuttavia “da notizie di stampa è emerso come, differentemente da quanto per mesi annunciato dal primo cittadino domese e dai vertici regionali, il sito potenzialmente interessato dal nuovo presidio ospedaliero presenta notevoli criticità che potrebbero rendere più difficoltoso, se non addirittura inficiare, le opere di cui sopra. Di tali difficoltà, la più importante e preoccupante, risulta essere la presenza del gasdotto di proprietà SNAM che è sicuramente incompatibile con la costruzione di un nuovo presidio ospedaliero”.

“Il Sindaco di Domodossola ha rassicurato pubblicamente la cittadinanza affermando che ha avuto la disponibilità di SNAM allo spostamento del richiamato gasdotto, ma tale affermazione non trova riscontro in nessun atto ufficiale né da parte di SNAM né da parte della Città di Domodossola per quanto di conoscenza degli interpellanti, scrivono Bolognini e Mauro, da qui la lista delle domande a cui cercano risposta dal sindaco. Eccole:

– Se è a conoscenza che presto verrà redatto un nuovo Piano Sanitario per il VCO e che atti formali abbia ricevuto da parte della Regione Piemonte in tal senso;
– Se pensa di rendere partecipe e in quale forma il Consiglio Comunale circa il nuovo Protocollo di Intesa;
– Se il declassamento del Castelli e/o la chiusura del punto nascite domese avverranno prima della realizzazione dell’ ospedale NUOVO;
– Se conferma che bastino cinque anni per la costruzione di un nuovo ospedale tra Domodossola e Villadossola;
– Se è in grado di presentare al Consiglio Comunale Domese gli atti formali che garantiscono la Città di Domodossola rispetto alla disponibilità di SNAM a spostare il richiamato gasdotto;
– Se può garantire il Sindaco di Domodossola al Consiglio Comunale che gli inevitabili oneri derivanti dallo spostamento del gasdotto non saranno a carico delle casse comunali e, nel caso, su quale soggetto ricadrà l’onere economico di tali opere.

Da Ossola 24

Dal Governo 3.920.000 euro ai comuni del VCO

Ripartono gli investimenti pubblici dei Comuni. Il governo ha stanziato con due diversi decreti 3.920.000 euro per le opere nei comuni del VCO.

Ne da notizia il deputato ossolano Enrico Borghi (Pd) sottolineando l’inversione di tendenza.
“I piccoli comuni, per i quali abbiamo approvato un’apposita legge nella scorsa legislatura di cui sono stato relatore ora possono intervenire per mettere in sicurezza scuole, strade ed edifici pubblici oltre a poter programmare altre opere utili ai cittadini”.

I contributi per tutti i Comuni, ai sensi del decreto del Capo Dipartimento per gli affari interni e territoriali del 14 gennaio 2020, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, varieranno in proporzione alla popolazione residente (alla data del 1° gennaio 2018) da 50mila euro, previsti per i Comuni con popolazione fino a 5mila abitanti, a 250mila euro per quelli con più di 250mila abitanti (70mila nella fascia fra 5 e 10mila abitanti, 90mila per la fascia da 10 a 20mila abitanti; 130mila nella fascia da 20 a 50mila abitanti; 170mila nella fascia da 50 a 100mila abitanti, 210mila nella fascia da 100 a 250mila abitanti).

In aggiunta, i 41 comuni del VCO con popolazione fino a mille abitanti riceveranno un ulteriore contributo di 11.597,90 euro ciascuno per un totale di 475.573.90 euro.

“Si tratta di misure destinate a investimenti”, conclude Borghi , “indipendenti dal contributo di solidarietà per il quale solo nel 2020 il governo ha stanziato altri 100 milioni di euro per tutta Italia che saranno ripartiti nelle prossime settimane”.