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Boldrini: “La montagna al centro del dibattito parlamentare

” La Presidente della Camera dei Deputati, on. Laura Boldrini, con una lettera inviata al Presidente dell’integruppo parlamentare per lo sviluppo della montagna on.Enrico Borghi, ha assicurato che i temi dello sviluppo delle aree montane e rurali italiane “saranno presto messi al centro del dibattito parlamentare”.
“Il nostro Paese -scrive la Presidente Boldrini nella lettera di risposta a una precedente missiva dell’on. Borghi- vanta un immenso patrimonio di bellezze naturali, la cui integrita’ deve essere salvaguardata anche per consentire alle generazioni future di goderne.
Sono quindi fermamente convinta della necessita’ di una politica che, ponendo al primo posto la tutela del territorio e dell’ambiente, si adoperi per il recupero e la valorizzazione di aree e siti presenti nel nostro Paese di grande importanza”.
“Per questo motivo -conclude la Presidente della Camera- mi impegnero’, nei limiti delle mie competenze, affinche’ tali temi siano messi presto al centro del dibattito parlamentare”.
E in questa direzione va registrata l’avvenuta ufficializzazione, nella giornata odierna, dell’on. Enrico Borghi come relatore del disegno di legge sui piccoli comuni e le aree montane e rurali il cui percorso inizia questa settimana alla Camera.
Da segnalare, infine,che stamane si e’ svolto un colloquio tra l’on. Borghi e il ministro della coesione territoriale prof. Carlo Trigilia.
Al centro del colloquio la programmazione del fondi UE 2014/2020 e la strategia nazionale delle aree interne, che sara’ al centro di un seminario dell’integruppo parlamentare per lo sviluppo della montagna nelle prossime settimane, e la necessita’ di coinvolgere in maniera forte i Comuni montani, le loro Unioni e il territorio.

COMITATO VCO PER CIVATI SEGRETARIO

Le cose cambiano, cambiandole, anche nel Vco In vista del futuro congresso del Partito Democratico, intendiamo comunicare ufficialmente la nascita del comitato “Vco per Civati Segretario”.
Pensiamo che sia giunto il momento, nel Partito Democratico e nel paese, di rompere gli indugi e di confrontarsi, senza paura, con il popolo del centrosinistra che si sente sempre più tradito e lontano dalla politica.
Pensiamo che il Partito Democratico abbia bisogno di uno slancio, di andare oltre i suoi errori e le sue sconfitte, di mettere in gioco le proprie energie migliori. Superando l’esperienza del governo delle larghe intese, dopo la legge di stabilità e la legge elettorale.
Pensiamo che il vero senso di responsabilità stia nel liberare il paese dal continuo ricatto, portato avanti dal Pdl, per salvare il proprio leader, dimenticandosi che la legge è uguale per tutti. Non si può cambiare il paese assieme a chi lo ha portato alla situazione in cui siamo ora.
Vogliamo un Partito Democratico nuovo, in grado di far sentire la voce di iscritti ed elettori. In grado di coinvolgerli davvero, di iniziare con loro un confronto aperto e sincero. A partire dalle risposte che ancora vogliono sentire. Quelle sui 101, sull’IMU, su Alfano e su molte altre scelte che non hanno condiviso.
Vogliamo un Partito Democratico in grado di rappresentare in modo efficace e coerente il campo dei riformisti in Italia. Capace di riformare una sinistra larga, moderna, che possa andare da Prodi a Rodotà, con coraggio, senza timore di perdersi. Perché ora, ci siamo già un po’ smarriti.
Vogliamo cambiare le cose, cambiandole assieme.

Per farlo, vogliamo Pippo Civati segretario.
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SIETE TUTTI INVITATI ALL’INCONTRO PUBBLICO DEL COMITATO CHE SI TERRA’ VENERDI’ 27 SETTEMBRE A VERBANIA presso Villa Olimpia (Salone Papini) alle ore 21, CON LA PRESENZA DI DANIELE VIOTTI, REFERENTE REGIONALE della mozione.

VERBANIA: Niente paura…si continua! Giovedì 26.09 a Renco

Parola d’ordine: Apertura! Le quattro mura di partito non sono più sufficienti ed il bene comune è troppo prezioso per regalarlo alla rassegnazione. Quindi, ancora e sempre, Verbania Niente Paura!
Primarie e candidature sono pezzi di un puzzle più grande nel quale assumono vitale importanza la partecipazione, i nuovi volti ed il programma alle prossime elezioni comunali.
Spingiamoci oltre la paura per un futuro incerto, osiamo di più, condividendo sogni, progetti, ideali e speranze per costruire la nostra prossima Verbania!
AIUTACI, PARTECIPA, CONDIVIDI… OCCUPA IL TUO SPAZIO , partecipa al secondo appuntamento.  TI ASPETTIAMO GIOVEDI’ 26 SETTEMBRE ALLE 21 PRESSO IL CENTRO SOCIALE DI RENCO.

Cordiali saluti, Circolo PD Verbania

http://prossimaverbania.wordpress.com/2013/09/22/verbania-niente-paura-si-continua/

Partito Democratico
Coordinamento provinciale VCO
Via Roma 24, 28921 Verbania
Tel. 0323 401272
web: www.partitodemocratico.vb.it
mail: info@partitodemocratico.vb.it
skype: partito.democratico.vco
twitter: Democratici vco

Assemblea aperta del Comitato “Adesso VCO” Per Matteo Renzi: venerdì 27 settembre

Si svolgerà venerdì 27 settembre, alle ore 20.45, presso il Centro culturale Il Cerro in fr. Ramate a Casale Corte Cerro, un’assemblea pubblica del Comitato “Adesso VCO” per Matteo Renzi segretario nazionale del PD:
Saranno presenti Andrea Ballarè sindaco di Novara e Antonella Trapani segretario provinciale PD del VCO.
Clicca qui per il link alla pagina facebook del Comitato Per info comitatovcopermatteorenzi (chiocciola) gmail.com
Il Comitato riprende il percorso dopo le primarie per le elezioni Politiche.
Dopo l’assemblea nazionale del Partito Democratico a Roma del 21 e 22 settembre è necessario fare il punto sulla scelta di Matteo Renzi di candidarsi alla guida del Partito Democratico attraverso primarie aperte.
Per questo la nostra riunione è convocata dopo l’assemblea nazionale: per conoscere tempi, modalità e regole.
Tutti possono partecipare; iscritti, simpatizzanti, semplici cittadini.

 

Senza paura verso il congresso

Alla vigilia dell’Assemblea Nazionale del Partito Democratico vorrei, in quanto parte del gruppo dirigente del partito condividere alcune riflessioni.
Dalla sconfitta alle primarie moltissimo è cambiato, ma una cosa resta immutata: il Pd si prepara ad un importante appuntamento e ancora una volta non ha deciso con quali tempistiche e con che metodo.
Da quanto apprendo leggendo svariati articoli il gruppo dirigente uscente vorrebbe anticipare i congressi provinciali e di circolo, anche se il nostro mandato termina il prossimo anno, e limitare la platea degli elettori ai soli iscritti, anzi la proposta iniziale avrebbe previsto che anche il segretario regionale fosse eletto dai soli iscritti.
Per la verità, questo dibattito è presente fin dagli inizi della vita del Pd perché se è vero che gli ultimi segretari di circolo sono stati eletti dai soli iscritti, è altrettanto vero che i primi segretari furono eletti con primarie aperte.
Non sarei segretario se non credessi nel valore degli iscritti e capisco che se si vuole far partecipare maggiormente le persone, è necessario dare loro qualche potere in più. Tuttavia mi domando se anche oggi vale questo principio, visto che i dati del tesseramento sono molto negativi rispetto a quelli del 2012 e ancora più negativi rispetto a quelli dei primi anni, nonostante la segreteria Bersani avesse puntato molto sull’idea di un partito strutturato o forse per colpa di questo.
Sì, perché quell’idea di partito è propria di chi ha militato nei partiti precedenti, ma poco o per nulla appartiene ai nuovi democratici. Quello che mi permetto di porre all’attenzione dei membri dell’assemblea nazionale è se in questo momento storico un partito che vuole essere federale, rappresentare i territori, essere presente in tutti i comuni, deve limitare la partecipazione della scelta dei gruppi dirigenti locali ai soli iscritti, sempre meno e sempre meno rappresentativi.
Capisco che si arriverà ad una mediazione, ma sono convinta che ogni volta che il Pd si chiude in se stesso, e lo fa sempre quando si trova davanti ad un potenziale cambiamento le cui incognite non consento di prefigurare uno scenario preciso, allontana potenziali elettori. Basta essere intimoriti, impauriti, preoccupati, è necessario affrontare il cambiamento.
Per questo mi sento di poter sostenere una proposta che azzeri tutti i livelli dirigenti del partito democratico e che con pari regole e metodi, scelga il segretario nazionale ed il coordinatore del più piccolo circolo del partito con primarie aperte.
Così facendo saremo costretti a puntare sulle proposte e non solo sulle alleanze interne e sulle persone. Alla fine di una giornata di votazioni il Pd si ritroverà con una più definita linea politica e con dirigenti radicati sui territori e potrà continuare nella costruzione di quel progetto politico che tanto entusiasmo la sinistra nel 2009.

Antonella Trapani, segretario provinciale PD VCO

A RISCHIO L’AUXOLOGICO DI PIANCAVALLO (e 400 posti di lavoro).

Esprimo viva preoccupazione per le possibili conseguenze che il nuovo piano di rientro sulla sanità della Regione Piemonte può determinare sugli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) piemontesi.
In Piemonte esistono oggi due IRCCS: l’Auxologico di Piancavallo e la Clinica Maugeri a Veruno, mentre è in corso di definizione il riconoscimento del terzo istituto, il Centro tumori di Candiolo.
Da tempo in Piemonte, come nel resto di Italia, gli IRCCS ricevono un sostegno economico per una attività che non è solo di cura. In Piemonte questo si concretizzava in una maggiorazione del 13% del valore delle attività di cura e riabilitazione svolte.
Nel piano di rientro ci sarebbe non solo la riduzione del 3% del budget rispetto al 2012 anche per queste realtà, come per tutte le attività private, ma anche l’eliminazione della maggiorazione del 13%. Quale azienda può sopravvivere se di colpo gli viene tolto il 16% del fatturato?
Il tema è di vitale importanza per il VCO perché il ruolo che Piancavallo svolge, come la Clinica Maugeri, non è diretto per la maggior parte al soddisfacimento di bisogni sanitari piemontesi, ma le aree di provenienza per queste strutture coinvolgono tutte le altre regioni.
Un tale provvedimento rischia di avere conseguenze pesanti nel VCO, perché questa sanità è un pezzo importante del suo sistema economico. Rischia di essere pregiudicata una grande opportunità occupazionale (a Piancavallo lavorano circa 400 persone tra medici, infermieri e personale ausiliario).
Il rischio vero infatti non è soltanto che l’investimento a Verbania non vada avanti, ma che venga pesantemente messa in discussione la stessa presenza nel VCO, con conseguenze sul sistema economico gravi, visto che storicamente un pezzo dell’economia del VCO guarda ai servizi alle persone in ambito sanitario, e non solo.
Di questo ho ripetutamente parlato da mesi con l’assessore regionale Cavallera, ma ad oggi non è stata fornita alcuna risposta in termini di certezze; l’assessore ha posto un quesito all’ufficio legislativo del ministero della sanità.
Su questo tema voglio richiamare l’attenzione delle istituzioni del VCO, sapendo che oggi è ancora possibile intervenire per scongiurare il peggio, mentre un domani si rischia solo di esprimere il solito muro del pianto per un territorio che ogni giorno perde forza economica e capacità di lavoro.

UNA DICHIARAZIONE DI ALDO RESCHIGNA, capogruppo PD in Consiglio regionale