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Show Room a Crevoladossola: serve davvero?

image A seguito della conferenza stampa in cui il PD di Crevoladossola ha denunciato lo stato d’abbandono della struttura "Show Room della Pietra" in Villa Renzi, l’amministrazione guidata dal Sindaco Della Pozza ha rilasciato una serie di interviste e dichiarazioni per giustificare le sue scelte.
Su queste esternazioni c’è molto da dire e da puntualizzare.
Ad esempio è evidente che si gioca sulle cifre quando si afferma che l’importo delle opere è di 266 mila e non 303 mila euro (chiunque ha un minimo di esperienza amministrativa infatti sa che alle opere si aggiungono sempre gli oneri di progettazione, oneri che in questo caso sono circa 38 mila euro – delibera 20/12/2006 N. 164 – rendiconto finale).Occorre inoltre rimarcare come si sia cercato, ancora una volta, di scaricare sull’amministrazione provinciale responsabilità che non gli competono e che la provincia ha giustamente rigettato pubblicamente con un comunicato stampa. Tra l’altro ricordiamo che è vero che il progetto è stato approvato e finanziato dalla provincia, (delibera n. 95 del 10 aprile 2003) ma in quel periodo la provincia era amministrata da una giunta di centro destra presieduta dal Dott. Guarducci e nella maggioranza del consiglio provinciale sedeva anche il Sig. Della Pozza, già allora Sindaco di Crevoladossola.
Premesso che non ci convincono le prese di posizione del sindaco e che confermiamo in blocco le nostre critiche, ci sembra giusto ragionare su un aspetto fondamentale che in tutta la vicenda non è emerso in modo adeguato: ossia la reale utilità dell’opera in questione.
Questo show room della pietra doveva "creare quei servizi aggiunti indispensabili per lo sviluppo e il mantenimento di mercati" ossia realizzare un ambiente espositivo multimediale a disposizione delle aziende private che vogliono valorizzare i loro prodotti; inoltre rendere disponibile a professionisti (architetti e ingegneri) degli strumenti per la progettazione con l’uso del prodotto lapideo locale (stampanti, software di progettazione et..).
Chiarito questo nascono spontanee alcune domande.
Aziende e professionisti hanno veramente bisogno di una struttura di questo tipo e soprattutto è giusto che una struttura di questo tipo sia finanziata con soldi pubblici?
Non è mai stato chiarito se le associazioni di categoria sono interessate o no a sfruttare la struttura o se questa è destinata ad essere la solita sala che si usa due volte l’anno,magari per scopi diversi da quelli originali.
Inoltre non si capisce se le aziende (che sono i beneficiari finali) sono pronte a contribuire alla gestione.
Altra questione: perché non si vuole ammettere che la struttura è stata collocata in locali non adatti in quanto un tempo utilizzati per rimesse e cantine e quindi umidi?
Il Sindaco afferma che si sta per risolvere il problema dell’impermeabilizzazione e si provvederà a tinteggiare, ma questi interventi che non sono gratuiti con quali soldi saranno pagati?
In sintesi ci pare che non ci sia stata, e non ci sarà, una grande attesa per l’apertura di questa struttura. E’ ovvio che se a qualcuno si offre una sala riunioni più che decorosa a costo zero, gli si fa un favore, ma è un favore che la collettività paga salata.
Ribadiamo che se si realizza un’opera di questo genere bisogna anche pensare che oltre ai costi di realizzazione occorre spendere soldi per riscaldarla, illuminarla e gestirne l’apertura e il tutto va rapportato alla sua reale utilità rispetto ai cittadini.
Quando poi si scopre che una delibera della giunta del comune di Crevoladossola (N. 24 del 2/3/ 2005 – approvazione proposte esecutive) approva le proposte esecutive del contratto di allestimento dello show room e che in queste proposte si trovano "tavoli realizzati da artigiani ad uso conferenza su disegno" che assieme ad un paio di scrivanie e qualche altro arredo realizzano un costo di 15.990 euro, a prescindere dalla realizzazione effettiva, si ha decisamente l’impressione che i soldi pubblici siano spesi con troppa leggerezza.

PD Crevoladossola
Ufficio Stampa
Pd Vco

Il sostegno provinciale per le bonifiche a Domodossola

image Anche la Provincia è soddisfatta per i primi interventi di recupero di zone degradate a Domodossola. “Soddisfatti perché quegli interventi li abbiamo finanziati e sollecitati” spiega l’assessore all’Ambiente, Gianni Desanti, che coglie l’occasione per fare una veloce cronistoria della vicenda. Da anni la Provincia aveva individuato Nosere, Boschetto e Badulerio come aree bisognose di ripulitura e riqualificazione, tanto da stanziare 80.000 euro sia per uno studio di fattibilità molto approfondito (censimento di tutti gli abbandoni e definizione di dettaglio degli interventi di prevenzione, di rimozione dell’immondizia e riqualificazione), sia per concreti interventi di prevenzione al discarico abusivo (posa di telecamere e sbarre).

 Nel gennaio 2006, su iniziativa e proposta della Provincia, fu sottoscritto un protocollo d’intesa con il Comune di Domodossola che s’impegnò, a fronte degli 80.000 provinciali, a finanziare altri interventi per 70.000 euro, da realizzarsi entro il 31 dicembre di quell’anno a cura del Comune.
“Preso atto della mancata realizzazione degli interventi comunali, la Provincia ha rinnovato il protocollo, sottoscritto a settembre 2007, e che prevede la conclusione degli interventi di prevenzione, rimozione rifiuti e riqualificazione delle aree entro il prossimo settembre” dice Desanti, che conclude: “Prendo atto con soddisfazione che finalmente sono stati avviati i primi interventi programmati, e auspico che si realizzino nel più breve tempo possibile per riqualificare un’area sicuramente interessante per il territorio ossolano”.

Villadossola: verso le elezioni… amministrative.

Da pochi giorni il Partito Democratico ha definito la propria struttura organizzativa locale a Villadossola. Un coordinamento formato da 10 uomini e 10 donne con a capo nel ruolo di coordinatore Paolo Ravaioli, sta affrontando anche la difficile e contemporanea situazione amministrativa del paese.

Viste le numerose e incontrollate voci che attribuiscono al neonato Partito Democratico ora questa scelta ora un’altra ci pare giusto segnalare che:
– il Partito Democratico a Villadossola intende svolgere un ruolo di primo piano nelle vicende politiche del paese e non intende delegare a nessuno compiti che la partecipazione di una moltitudine di uomini e donne alla sua costruzione ha sicuramente così inteso;

– tra questi compiti c’è la volontà di costruire una lista che potrà raccogliersi sotto al simbolo del Partito Democratico così come di altro simbolo. Sarà il coordinamento che definirà democraticamente nella giornata di lunedì 3 marzo le caratteristiche di questa scelta;

– in ogni caso la lista promossa dal Partito Democratico potrà solo avere le caratteristiche di una compagine aperta al contributo di tutti coloro che intendono operare per un metodo amministrativo partecipato, innovativo, fuori da un’idea di formazione delle scelte frutto di contrattazione privata prima che di valutazione del bene pubblico;

– saremo pronti per tempo, pur nelle oggettive difficoltà a poterci confrontare ampiamente con i cittadini nel processo di formazione delle linee guida del nostro programma, a fornire agli stessi gli elementi di valutazione delle nostre proposte affinché essi possano adeguatamente considerare il loro voto il 13 e 14 aprile prossimi;

– le scelte di uomini e donne che saranno indicati a concorrere alle elezioni considereranno la necessità di produrre un cambiamento sostanziale della classe dirigente con prevalenza agli elementi di competenza, innovazione che quelle scelte esprimeranno;

– il coordinamento nella data indicata di lunedì 3 marzo esprimerà anche la proposta di candidatura a Sindaco, seguiranno nei giorni immediatamente successivi, anche in base alle determinazioni in materia di tipo di lista che sarà deciso di attuare, le indicazioni circa i componenti della lista;

– in questo momento gli organismi dirigenti del Partito Democratico, in modo trasparente, stanno raccogliendo le disponibilità di molte persone che ringraziamo sinceramente per la passione, il senso di responsabilità e la voglia che ci stanno dimostrando nel voler contribuire a dare a Villadossola l’amministrazione che le tradizioni democratiche della nostra comunità ci impongono;

– tutte le disponibilità espresse ed altre che probabilmente lo saranno nelle prossime ore, ivi compresa quella del Sig. Marzio Bartolucci che la stampa ha segnalato come probabile candidatura a Sindaco – a dimostrazione della trasparenza del percorso che stiamo seguendo -, ci sono state date con riserva, in attesa possano essere meglio concordate le linee programmatiche e quindi sottoscritte o meno dagli interessati e in attesa che gli organismi preposti possano esprimersi in totale libertà e in ossequio al loro ruolo per l’approvazione definitiva.

Abbiamo ritenuto doverose queste sottolineature visto il propagarsi di notizie a volte imprecise, comprendiamo l’esigenza di avere informazioni, soprattutto da parte dei cittadini di Villadossola, ma le regole della democrazia hanno delle necessità, e noi, pur riconoscendo che esistono altre strade praticate in politica, non ne vogliamo praticare altre.

Coordinamento territoriale
del circolo Villadossola-Pallanzeno
del Partito Democratico

GIORGIO GRAFFIETI
responsabile della comunicazione