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Legalità e regole. Le organizzazioni criminali tra Lombardia e Piemonte. Incontri a Verbania

Il tempo è adesso. Quale futuro per il V.C.O.? E’ questo il titolo della serie d’incontri organizzati dal Centro Natale Menotti di Verbania.  Cinque Temi affrontati con due incontri separati: in uno un relatore nel secondo una tavola rotonda che si svolgeranno tutti al “Il Chiostro” di Verbania.
Legalità e regole. Le organizzazioni criminali tra Lombardia e Piemonte. Colonizzazione e contrasto
venerdì 4 maggio, ore 21 relatori invitati Marco Nebiolo giornalista di Narcomafie, Mario Portanova giornalista de Il Fatto Quotidiano
venerdì 11 maggio, ore 21 Tra illegalità diffusa e cultura mafiosa: segni e segnali: tavola rotonda con Valerio Cattaneo presidente Consiglio Regionale, Maria José Fava referente regionale di Libera Piemonte, Domenico Rossi referente provinciale di Libera Novara. Coordina Andrea Dallapina, direttore di EcoRisveglio

“Se non ora, quando?”. “Indignatevi!”.
Il tempo è adesso. La domanda e l’esclamativo, risuonati provocatoriamente nelle piazze e tuttora reclamati,, focalizzano l’urgenza di prendere consapevolezza, per dare risposta con una visione lungimirante della società e un discorso sulla polis, delle parole chiave ricorrenti: solidarietà comunitaria e accoglienza, crisi e precarietà, ambiente e risorse collettive, legalità e regole di convivenza.
In agenda sono, per un loro adeguato approfondimento e opportuna gestione politica, cinque temi suggeriti dall’attualità, trattati ciascuno in due incontri: il primo affidato ad un esperto professionista, in forma di lezione breve seguita da dibattito; il secondo in forma di tavola rotonda, con la partecipazione di attori e testimoni locali, riferito alla situazione locale.
L’interesse per la cosa pubblica e la voglia di un domani per il V.C.O., compatibile con la sua storia e coerente alla sua vocazione territoriale  (indipendentemente dalle definizioni istituzionali), sollecitano l’analisi e il confronto.
Un libero discorso quindi, da cittadino a cittadino, riconoscendo la priorità del “bene comune” che vuol dire costruire politiche incentrate sull’utilità sociale.

GIA’ SVOLTI

-Primo dei 5 temi affrontati sarà “Il federalismo non tradito. Quel che rimane in fondo al sacco” con partenza venerdì 3 febbraio dalle ore 21 con relatore Stefano Ceccanti, senatore del PD, costituzionalista all’Università La Sapienza. – A seguire venerdì 10 febbraio dalle ore 21 tavola rotonda con Enrico Borghi, sindaco di Vogogna, Michele Marinello. consigliere regionale, Massimo Nobili, presidente Provincia V.C.O., Claudio Zanotti, consigliere comunale Verbania. Coordina Andrea Dallapina, direttore di EcoRisveglio

– 2) Immigrazione oltre i luoghi comuni. Domande e risposte su l’Italia che verrà
venerdì 24 febbraio, ore 21 relatore, Maurizio Ambrosini sociologo, Università di Milano
venerdì 2 marzo 2012, ore 21 tavola rotonda con Mohamed Amin Arid imprenditore, Karim Fael immigrato di seconda generazione, Rocco Minerva docente Istituto Cobianchi, Renato Sacco parroco di Cesara e Consigliere nazionale di Pax Christi. Coordina Vincenzo Amato giornalista La STAMPA

3) Mercato del lavoro e vocazioni territoriali. Dal lavoro dipendente al lavoro intraprendente, venerdì 23 marzo, ore 21 relatore Walter Passerini,giornalista LA STAMPA e Vicedirettore Scuola di Giornalismo Università di Milano
venerdì 30 marzo, ore 21 tavola rotonda con Luca Caretti segretario CISL del VCO, Maurizio Colombo segretario Camera di Commercio VCO, Elisa Gagliardi Presidente dei giovani industriali API di Vco, Novara, Vercelli. Coordina Carlo Bologna, giornalista La STAMPA

4 Dopo il referendum sull’acqua. Ridefinire la gestione del bene comune
venerdì 20 aprile, ore 21 tavola rotonda con Massimo Di Bari, Forum italiano dei movimenti per l’acqua, Gianni De Santi responsabile ambiente Pd Vco, Lucio Pizzi assessore all’ambiente provincia Vco, Gianluca Iervasi presidente Idrablu Spa, Sebastiano Gallina presidente di Acque Nord Srl e Acque Novara Spa. Coordina Davide Illarietti giornalista

1° maggio a Ghiffa con il PD

In collaborazione con Polisportiva RED – Ronco di Ghiffa, tradizionale 1° maggio organizzato dal circolo PD di Ghiffa.
Ospite della giornata l’associazione LIBERA – contro le Mafie.
Ecco il programma:
Ore 10,00     Ritrovo per stare in compagnia
Ore 11,00    Aperitivo con Antipasti con assaggi di salumi vari
Ore 11,15    Esibizione della Banda Musicale Ghiffese
Ore 12,30  pranzo,  MENU’  Antipasto con salumi nostrani assortit, Polenta con Brasato al Barolo e Gorgonzola
Ore 13,30    Incanto delle Torte del 1° maggio
Ore 16,00     Estrazione della Sottoscrizione a Premi

a soli 15,00 €

1° maggio 2012: manifestazione provinciale a Verbania

Appuntamento il 1° maggio 2012, festa del lavoro, alla manifestazione provinciale  del v.c.o. a Verbania.
Il programma prevede alle ore 9,30  il concentramento a Palazzo Flaim a intra per poi svolgere il tradizionale corteo dalle 9,45 per le vie cittadine.
A seguire alle 11,00 comizio in piazza Ranzoni tenuto da un rappresentante delle segreterie  regionali di cgil – cisl – uil.
Le lavoratrici, i lavoratori, i pensionati, i giovani, i cittadini tutti sono invitati a partecipare.
Invitiamo i simpatizzanti del Pd a partecipare ed a “concentrarsi” alle spalle dello strscione del PD provinciale.

Ricordando Teresio Piazza

Pubblichiamo uno scritto di Gianni Desanti che tratteggia la figura dell’ex sindaco di Omegna morto due giorni fa.

L’amicizia con Teresio è di lunga data e risale a ben prima degli anni con cui abbiamo avuto comuni responsabilità amministrative a Omegna. Lui era un animatore dell’Oratorio quando lo frequentavo da ragazzo, con lui ho condiviso sia il percorso di comunità parrocchiale quando don Sergio Chiesa era parroco, sia le attività del Consiglio di Quartiere, sia l’idea che la nostra scuola media di Crusinallo fosse un laboratorio dove sperimentare uno stretto rapporto tra attività didattica e partecipazione dei cittadini (basti ricordare l’autogestione della mensa, il tempo pieno e la nascita dei corsi a indirizzo musicale).
Mi piace però ricordarlo soprattutto per lo stretto rapporto di collaborazione che ho avuto con lui nelle vicende politico amministrative della nostra città.
Teresio, dopo un’originaria militanza nella sinistra DC e una non troppo coinvolgente esperienza di consigliere comunale negli anni 60, aveva preferito per lunghi anni dedicarsi al suo lavoro di bancario, alle attività sociali, ai ragazzi della Virtus e del CSI.
Un uomo sempre in camicia e cravatta non poteva certo identificarsi con la rivoluzione culturale post ’68, ma la sua sensibilità non poteva neppure esimerlo dall’essere disponibile alle nuove idee della “partecipazione dal basso” e perfino a quelle di un “moderato dissenso cattolico”.
La crisi della DC negli anni ’80, sia pure con qualche tormento interno, lo ha avvicinato alle istanze della sinistra e perfino spinto ad accettare di candidarsi come indipendente nelle liste del PCI. Eravamo all’inizio degli anni ’90: io, che avevo pure venti anni di meno, avevo già consumato lo spirito ribelle del dissenso e maturato cinque anni di esperienza amministrativa con Alberto Buzio, mentre Teresio continuava a fare il Direttore di Banca. C’era ancora Pasqualino Maulini che, per il dopo Buzio, nel frattempo candidatosi ed eletto consigliere regionale, non suggeriva nessuna avventata rivoluzione generazionale con qualche post sessantottino, bensì una tranquilla transizione che mettesse insieme la sinistra con il mondo cattolico. Teresio era la persona ideale.
Fu eletto consigliere comunale e nominato Sindaco (non c’era ancora l’elezione diretta da parte dei cittadini). Quella fu un’esperienza breve e tormentata poiché tutti noi, poco avvezzi al patteggiamento e alle mediazioni tra partiti, non reggemmo e il Comune di Omegna vide il rapido susseguirsi di maggioranze spurie e di altri due Sindaci (Deriu e Quaretta) e infine – per la prima volta – il commissario prefettizio.
Dopo quell’esperienza troncata in modo piuttosto traumatico (Teresio nel frattempo aveva subito una grave malattia da cui peraltro si riprese molto bene), quando si doveva far scegliere per la prima volta il Sindaco dai cittadini e non più dai partiti, ci trovammo tutti d’accordo nell’indicarlo in quel ruolo. Venne eletto per due mandati di fila (otto anni) in capo a due amministrazioni di centro sinistra e per quattro anni fui il suo vice Sindaco.
L’esperienza vissuta insieme (non solo con me, ma con tutti gli assessori delle sue due Giunte) fu caratterizzata da un lavoro intenso durante il quale, ovviamente, ci furono momenti splendidi, ma anche critiche e tormenti: furono gli anni dell’area Pietra da riconvertire, del Piano Regolatore da risistemare, della tremenda alluvione del 1996 da cui riemergere, della costruzione del Forum e della Ludoteca e, poi, della rifondazione del Premio Letterario della Resistenza, della realizzazione della passeggiata a lago e di quella sul Nigoglia. Ma anche della nascita della nuova Provincia e della difesa dell’ospedale di Omegna con la costituzione del Centro Ortopedico di Quadrante.
Teresio era una persona discreta e riservata e si trovava a lavorare invece con collaboratori estroversi, talvolta irrequieti e smaniosi, ma per trovare il giusto equilibrio era la persona adatta. Talvolta doveva essere spronato a compiere delle scelte ma, una volta convintosi, era assolutamente determinato.
Era sempre presente, aveva un ottimo rapporto con i dipendenti comunali e non mancava di occuparsi personalmente, talvolta anche con il suo portafoglio, di situazioni di precarietà e disagio che difficilmente potevano essere affrontate con le procedure burocratiche. Per questo, per la sua disponibilità e per l’attenzione rivolta anche ai problemi che non potevano sempre essere risolti (ma che era almeno doveroso ascoltare), è stato forse il Sindaco più amato, rispettato e stimato da tutti, amici e avversari.
Dopo i due mandati da Sindaco, non ha smesso di occuparsi dei problemi sociali ricoprendo l’incarico di Presidente e poi di consigliere della Casa di Riposo Massimo Lagostina. Intensa anche l’attività di collaborazione con la Casa della Resistenza di Fondotoce. Aveva aderito, in modo convinto e fin dalla fondazione, al Partito Democratico che certamente individuava come la sintesi dei suoi convincimenti politici e ideali.
In questi ultimi anni, dopo la scomparsa del fratello e della cognata con cui viveva, nonostante l’affetto e le premure dei nipoti, si era ritrovato un po’ solo e di questo soffriva, ma anche recentemente – fino al giorno prima di andarsene – ha voluto “esserci” e addirittura darci una mano in questa campagna elettorale.
Grazie Teresio, di tutto.
Gianni Desanti

Elezioni ad Omegna: incontro con Livia Turco

A pochi giorni dall’appuntamento con le elezioni amministrative del 6/7 maggio ad Omegna icontro pubblico organizzato dal circolo omegnese.
Lunedì 30 aprile alle ore 21.00 presso il cinema Oratorio ad Omegna incontro pubblico con l’onorevole Livia Turco, membro della Commisione Affari Sociali e responsabile del Forum immigrazione del Pd.
Partecipano all’incontro Maria Adelaide Mellano candidata a Sindaco, Antonella Trapani segretario provinciale PD, presiede Marco Travaglini coordinatore circolo PD Omegna
Evento facebook cliccando a questo link

Consorzi sociali. Il Partito Democratico domese replica al Pdl: solo demagogia

Il capogruppo Pd in seno al consiglio comunale replica alla conferenza stampa con cui il Pdl domese ha chiesto il ritiro della delibera consiliare relativa al futuro del Ciss.
Damiano del Barba spiega:  “amara coincidenza – spiega – la conferenza stampa del PdL in seno e la manifestazione dei comitati a sostegno dei servizi sociali che ha portato centinaia di persone a sfilare per le vie cittadine.
Mentre questi chiedevano a politici e amministratori il massimo impegno nel trovare delle soluzioni alla drammatica situazione in cui versano i consorzi dei servizi sociali, parte della minoranza consiliare domese contestava formalmente una di queste.
Soluzione prospettata dal sindaco di Domodossola all’ultimo consiglio comunale sulla base di un elaborato dell’Assemblea del CISS e del tavolo tecnico appositamente costituito, frutto di un lavoro condiviso dai rappresentanti dei vari comuni e appartenenti a tutte le forze politiche.
Rattrista che alcuni politici non colgano l’essenza del problema, ma discettino su cavilli di norme e regolamenti, rischiando di fare opposizione non solo all’amministrazione domese, ma anche agli utenti e agli operatori dei servizi sociali. Ci sarà modo di spiegarci nel prossimo consiglio comunale.
Nel frattempo tutta la mia solidarietà al presidente del consiglio comunale
“.

PD ufficio Stampa