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Ingresso a pagamento nei parchi regionali: l’ultima di Cota

Il capogruppo del Pd in consiglio regionale interviene sull’ipotesi di introdurre l’ingresso a pagamento nei parchi: “Che il sistema dei parchi piemontesi sia una ricchezza per l’’intera regione e possa rappresentare anche una occasione di sviluppo, in piena green economy, è un dato di fatto e, anche solo per questo, meriterebbe una ben diversa attenzione da parte della Giunta regionale.
Che però, di fronte alla scarsità di risorse, si pensi di introdurre un ingresso a pagamento a uno o più parchi naturali, come ha ipotizzato oggi il presidente Cota, ci pare solo un modo per mettere le mani nelle tasche dei cittadini piemontesi. Non è certo con una tassa di ingresso che si risolve il problema. Si ottiene solo il risultato di allontanare i cittadini dal godere degli ambienti naturali protetti che la Regione ha costruito in tanti anni di lavoro e di impegno.

Dichiarazione di Aldo Reschigna, capogruppo regionale

Il TAR ha sospeso la caccia in Piemonte: e’ il risultato della liberalizzazione del centrodestra

La sentenza con cui il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) ha sospeso il calendario venatorio e con esso l’esercizio della caccia nella nostra regione conferma le preoccupazioni che avevamo reso pubbliche verso la politica di liberalizzazione della caccia perseguita dall’assessore Sacchetto e dal governatore Cota.
Dimostra anche che a voler tirare troppo la corda si finisce per danneggiare le stesse categorie che si vorrebbero privilegiare.
Il risultato delle scelte sbagliate del centrodestra e di Cota è ora sotto gli occhi di tutti: da una parte si rischia di rendere ingestibile la stagione venatoria, dall’altra il mancato contenimento di alcune specie porta con sè l’aumento dei danni in agricoltura e l’incremento degli incidenti stradali, spesso con gravissimi esiti per le persone.
Noi abbiamo sempre sostenuto la necessità di un governo dell’attività venatoria che salvaguardi l’ambiente e la fauna, ma ne permetta il contenimento là dove è in evidente e pericoloso sovrannumero, garantendo così anche l’attività agricola e la vita umana. E’ l’unico modo per realizzare una equilibrata gestione faunistica e del territorio.
La decisione del Tar è una chiara conferma

PD VCO
Ufficio Stampa 

Danni maltempo nel Verbano. Nessuna polemica, ma no a nuove tasse.

Non intendo sottovalutare la gravità dell’evento che sabato sera ha colpito Verbania, Baveno, Stresa e Ghiffa e nemmeno utilizzare tutto ciò per polemiche politiche che lascio volentieri ad altri, perché quando una comunità è colpita occorre che ognuno faccia tutto ciò che serve per riprendere velocemente un cammino.
Quello che però voglio evitare è il ricorrere a facili soluzioni e meno che meno far sempre pagare il prezzo direttamente o indirettamente sulle tasche dei cittadini, soprattutto in questo momento.
Per queste ragioni dico a Valerio Cattaneo che prima di applicare nuove imposte o tasse (perché’ incrementare le accise sulla benzina è, di fatto, una nuova imposta) facciamo applicare le leggi che ci sono e che la giunta regionale non sta applicando.
Infatti, il 26 luglio del 2011 la regione Piemonte ha approvato una legge che dando applicazione ad una precedente del 1993 (la n.47) sostituisce la imposta regionale sui carburanti affermando, all’art.2, che i proventi di tale imposta sono destinati al finanziamento degli interventi necessari a fronteggiare eventi calamitosi verificatesi nel territorio regionale.
La legge di bilancio per l’anno 2012 prevede conseguentemente in entrata, per la prima volta, l’importo di 27 milioni di euro al capitolo 12185r, derivante dalla imposta regionale sul consumo delle benzine (art.2 legge regionale 11 del 2011); legge ricordo che destinava i proventi per far fronte agli eventi calamitosi verificatisi nel territorio regionale.
Sapete quante di queste risorse sono destinate per tali eventi nel bilancio della regione Piemonte: zero euro.
La giunta regionale fa approvare una legge che prevede una nuova entrata per finalizzarla ad interventi quali quelli accaduti sabato sera e poi invece usa le risorse per altri scopi. Una cosa non corretta.
Sono queste le ragioni per cui dico a tutti coloro che oggi propongono un ulteriore incremento delle accise sui carburanti, di far prima applicare la legge che questa giunta regionale ha voluto e che questa giunta regionale non sta rispettando.
Sono queste le ragioni per cui ieri ho voluto rappresentare che non possono sempre essere i cittadini a pagare sempre.
Se i 27 milioni di euro di euro ritornano alla destinazione che la legge prevede non abbiamo bisogno di nuovi incrementi del costo dei carburanti per finanziare i danni che sono davanti nostri occhi.
Colgo l’occasione per ritornare su un tema.
A Verbania è stato modificato il paesaggio dopo sabato sera e questo mi sembra il problema principale: stravolti i lungo laghi di Intra e Pallanza, i parchi interni Villa Taranto e villa San Remigio.
Condivido il messaggio forte di una città che vuole e deve ritornare velocemente alla normalità e che deve dire a chiare lettere che non fra un anno o due anni, ma che l’anno prossimo Villa Taranto riaprirà perché diventi il simbolo della voglia di andare avanti e semmai essere ancora di più elemento della nostra offerta turistica.

Aldo Reschigna
capogruppo Pd in consiglio regionale

 comunicato stampa di lunedì 27 luglio

È indubbia l’eccezionalità dell’evento atmosferico che si è verificato sabato sera in particolare in alcune zone di Verbania e a Baveno. Lo scenario che si è manifestato domenica mattina ha reso a tutti evidente la gravità della situazione.
Rispetto alla situazione verificatasi nel nostro territorio credo sia opportuno individuare percorsi e obiettivi chiari. Il primo percorso è quello dell’esatta quantificazione dei danni pubblici e privati e la puntuale verifica di tutto ciò che non è coperto da polizze assicurative. In secondo luogo occorre un intervento urgente che ripristini il sistema dei parchi e dei giardini che è elemento fondamentale dell’offerta turistica del lago Maggiore.
Le drammatiche situazioni in cui versano ilgiardino botanico di Villa Taranto e Villa San Remigio sono priorità urgenti che vanno affrontatenon dimenticando che Villa Taranto è di proprietà dello Stato e che Villa San Remigio appartienealla Regione Piemonte e che, quindi, degli interventi indispensabili e urgenti devono farsi carico ledue proprietà e non certo gravare sulle tasse dei cittadini aumentando l’accise sui carburanti.

Faccio questa considerazione perché è bene non dimenticare che l’unica conseguenza delladichiarazione dello stato di calamità sarebbe proprio la possibilità per la Regione di aumentarel’accise sulle benzine per finanziare gli interventi di ripristino. Ma già quest’anno sia lo Stato sia laRegione hanno applicato incrementi delle accise sulle benzine e questo sistema non può costituirel’unico strumento a cui ricorrere in quanto viene fatto pagare ai cittadini ed è un incremento chedurerebbe nel tempo.
Per il giardino botanico Villa Taranto deve essere chiesto al Governo di finanziare gliinterventi di recupero, vista la proprietà statale, o di autorizzare l’Ente Giardino a fare tutti gliinterventi necessari scomputando gli investimenti dai canoni di concessione che l’Ente versa alloStato.
Rimane poi il problema dei danni all’arredo pubblico che devono essere quantificati e suiquali ricercare le soluzioni di intervento tra Stato, Regione ed enti locali. Chiedo anche di verificare,rispetto agli interventi privati non coperti da assicurazione, la possibilità di usare fondi rotativi checonsentano il finanziamento ai privati senza interessi dei danni subiti.
Faccio queste proposte considerando il fatto che un ulteriore incremento delle accise suicarburanti, conseguenza unica della dichiarazione dello stato di calamità, non può essere la primasoluzione da cui partire ma semmai l’ultima a cui giungere per evitare prelievi forzosi sui cittadinidestinati a durare negli anni.
Aldo RESCHIGNA
Presidente Gruppo Regionale PD

Chiuso il forno: ora la Provincia e il Coub presentino un vero progetto per lo smaltimento della parte indifferenziata. Pronti al confronto.

Siamo sempre stati a favore della scelta della chiusura del forno inceneritore (come scritto nella delibera del 5 novembre del 2008 dell’amministrazione di Paolo Ravaioli, oltre che nel programma elettorale del centro sinistra nel 2009 e nel documento presentato alla stampa dal Pd provinciale nel 2010). Ma altrettanto critici lo siamo sul fatto che la Provincia e il COUB non abbiano predisposto un vero progetto operativo che accompagnasse, in questi due ultimi anni, la dismissione del forno, perdendo così tempo prezioso.
Ma per una volta, evitando ulteriori polemiche, chiediamo – afferma il segretario provinciale del Pd Antonella Trapani
– al presidente della provincia Massimo Nobili e al presidente del COUB Monti di presentare al più presto, in consiglio provinciale ed ai comuni del VCO, un progetto complessivo per lo smaltimento con indicate le strategie, i tempi, le scelte dettagliate ed operative, i finanziamenti necessari.
Su questo il Partito Democratico è disposto a confrontarsi nel merito, serenamente, ed anche ad appoggiare tutte quelle scelte tese a far diminuire drasticamente le trenta mila tonnellate di rifiuto indifferenziato che da oggi se ne vanno in discarica fuori provincia, senza aspettare scelte di “quadrante” che rischiano di spostare in la nel tempo possibili soluzioni che si possono trovare anche nel VCO ora
.

Il partito democratico da anni sostiene che gli obiettivi strategici in materia di gestione del ciclo dei rifiuti sono:

Implementare la politica della raccolta differenziata “porta a porta” che ha portato la nostra Provincia a livelli di eccellenza nazionale e regionale (modello Verbania, Vogogna, Pieve Vergonte ecc.), in modo da ridurre progressivamente lo smaltimento delle frazioni residue a quantità assolutamente marginali da collocare in modo coerente con le scelte di programmazione regionale e sovra provinciali, quando fossero assunte;

realizzare, in sinergia con i privati, di un sistema impiantistico di valorizzazione “a freddo” della frazione “nobile” (carta, cartone, vetro, plastica, metallo)

smaltimento della frazione umida con la realizzazione di un impianto di bio-gas al posto dell’attuale forno, fondato sulla valorizzazione delle risorse umane e delle capacità organizzative;

politiche per la riduzione della produzione di rifiuti;

Ci piacerebbe – conclude Antonella Trapani – che finalmente sui contenuti e sui progetti Provincia e Coub aprissero un confronto vero con tutto il territorio. Ci aspettiamo una proposta, scritta nera su bianco, con la quale, lo ripetiamo, confrontarci in maniera costruttiva.

PD VCO
Ufficio Stampa

Sulla situazione preoccupante di ConserVco è necessario fare chiarezza al più presto

Il Partito Democratico del Vco esprime forte preoccupazione in merito alla notizia relativa allo stato di agitazione che i sindacati hanno lanciato lunedì scorso per la delicata situazione di Conser Vco.
La nostra speranza – afferma Antonella Trapani segretario provinciale del Pd –  è che l’incontro programmato prossimamente in prefettura possa rasserenare gli animi e dare le giuste garanzie a tutti i lavoratori, sia di ConserVco che delle cooperative che collaborano da anni con questa società.
Le continue voci che si sollevano intorno alla società, le difficoltà di collaborazione fra gli amministratori di ConserVco e quelli di Coub (palesate dal botta e risposta tra i due presidenti Campanini della Lega e Monti del Pdl) ci richiamano alla necesittà di un sereno confronto per trovare le soluzioni per uscire da una situazione di palese difficoltà di liquidità, economica e di qualità dei servizi.
Il budget della società presentato al “controllo analogo” un mese fa e illustrato ai soci nel corso dell’assemblea svoltasi a Villadossola, visto la previsione di perdita che supererebbe i 900 mila euro, è da molti considerato un dato preoccupante nonostante le rassicurazioni del Cda stesso.
Proprio in quest’ottica – conclude Antonella Trapani – crediamo necessario chiarire la situazione.
Innanzitutto da parte del presidente del Cda, il leghista Campanini (che tra l’altro aveva annunciato ai giornali mesi fa l’intenzione di dimettersi dopo la sua avvenuta elezione a segretario provinciale della lega Nord).
Chiarezza che devono chiedere con forza i soci e le amministrazioni comunali, a partire dal maggior azionista di ConserVco ossia il comune di Verbania che, purtroppo, appare troppo assente ed estraneo alla vicenda.

Pd VCO
Ufficio stampa