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Teatro Il Maggiore: le proposte del PD

Centro eventi Il Maggiore Foto La Stampa -
Centro eventi Il Maggiore
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Trovate cliccando qui –  TEATRO MAGGIORE documento PD –   il documento elaborato dal Circolo PD di Verbania su “Ipotesi e proposte per il Teatro Maggiore”.

Il documento è stato scritto a più mani. Hanno collaborato alla realizzazione oltre ai membri della Segreteria, amministratori e militanti del Partito .
Ci auguriamo che il contenuto possa favorire  almeno l’individuazione di una prospettiva comune assolutamente necessaria  per affrontare ogni difficile passo quotidiano.
Il documento si presta alla discussione e pensiamo possa offrire  la possibilità di avere un punto di partenza e un orizzonte da raggiungere .
Nicolò Scalfi
Segretario circolo PD Verbania

Dopo la sentenza del TAR avanti con il Regolamento per contrastare la ludopatia.

ludopatia gioco d'azzardoFinalmente segnali concreti indicano un cambio di passo nella lotta alla ludopatia.

La recente sentenza che libera il Comune di Verbania dal dover ripagare impietosi indennizzi a tutti quegli esercizi che reclamavano di essere stati danneggiati, dopo che la Giunta Zanotti nel 2005 aveva con decisione limitato l’attività delle sale da gioco, è senza dubbio un passaggio determinante insieme alla legge regionale appena deliberata.

Il Partito Democratico di Verbania, in concerto con l’Assessore Franzetti e altre forze politiche, in primis va detto il Movimento5stelle, ha tenuto alta l’attenzione sul tema e presenterà a breve una proposta di regolamento comunale che ha l’ambizione di tutelare i cittadini dai gravi danni sociali e della salute che la ludopatia può infliggere.

Un percorso doveroso che deve essere portato avanti con estrema responsabilità.

Partito Democratico di Verbania

Ciclo rifiuti: le proposte del PD “città dei Laghi”

conservco mezzo rifiutiVi proponiamo di seguito il documento acquisito e integrato dall’Assemblea degli iscritti PD di Verbania del 12 aprile contenente gli indirizzi generali che orienteranno le politiche del partito sulla gestione del comparto dei rifiuti.
Documento costruito all’interno del Coordinamento dei circoli Y della Città dei Laghi.

IL CICLO DEI RIFIUTI VERSO L’AUTONOMIA REGIONALE CON UN RUOLO STRATEGICO PER IL VCO.

Siamo Bravi!
Questo va detto, la nostra Provincia è e rimane una eccellenza nel panorama della raccolta differenziata in Italia.
Attualmente produciamo il 64% di raccolta differenziata e questo a fronte di un obiettivo per il 2020 definito dall’Unione Europea del 65%. Su dai, questo per noi vuol dire vincere facile!
Per non parlare della richiesta della normativa italiana del raggiungimento entro il 2020 del 50% di peso della raccolta complessiva dei rifiuti destinati a riutilizzo e riciclaggio. Questo è addirittura un risultato già raggiunto a livello regionale!!!
Che fare quindi? Beh facile, migliorarci oltre gli obiettivi europei e nazionali, continuare ad essere i primi della classe!

Ma come si diventa più bravi?
Per raggiungere questo obiettivo è necessario agire per:
• La costruzione di una volontà politica di coesione del territorio che metta al centro la corresponsabilità di comuni e azienda pubblica nella definizione di strategie unitarie;
• La costruzione di relazioni forti con i consorzi di comuni adiacenti al nostro perché si agisca il più rapidamente ed efficientemente possibile nella costruzione del nuovo Ambito Territoriale Ottimale (quadrante VCO-NO-BI-VC o fusione VCO-NO);
• L’identificazione di scelte compatibili con le nostre capacità di investimento.

Cioè?
La normativa coinvolge il comparto esortando le comunità ad agire per progredire verso un’economia del riutilizzo e del riciclaggio di alta qualità delle risorse nella direzione dell’economia circolare che sempre meno ha nello sfruttamento delle materie prime la propria natura generatrice.
I principi che stabilisce sono sacrosanti e devono ispirare la continua riorganizzazione dei servizi e l’implementazione del sistema industriale del comparto:
– precauzione;
– azione preventiva e di riduzione dell’inquinamento alla fonte;
– chi inquina paga.

Ok ma nel concreto?
I servizi
Vanno attuate politiche che inducano nei prossimi 4 anni a raggiungere una raccolta differenziata media all’80%, ben oltre, quindi, degli obiettivi del 65%.

A tal fine bisogna puntare sulla promozione della cultura del buon senso e quindi della buona raccolta differenziata agendo nella comunità attraverso un coinvolgimento a tutto tondo dei cittadini, potenziando le buone campagne atte alla condivisione di un grande progetto ambientale per il Territorio.

Bisogna fare valere il principio che chi inquina paga, agendo sui comportamenti dei cittadini che non producono in maniera adeguata la propria differenziazione del rifiuto (stabilendo con i comuni criteri certi anche per il l’applicazione di sanzioni giuste degli atteggiamenti non idonei), sul miglioramento del servizio laddove non garantisca la dovuta pulizia (senza temere che ciò produca provvedimenti forti sul personale coinvolto) e soprattutto sull’implementazione di sistemi di tariffazione puntuale che consentono di ottimizzare i costi di gestione, favorendo al contempo le migliori sinergie con le attività di riduzione dei rifiuti. In tal senso è doveroso standardizzare le buone pratiche presenti a macchia di leopardo sul Territorio, quali l’uso del sacco conforme, e migliorare i sistemi di identificazione certa dell’utenza e calcolo reale di rifiuto prodotto nonché rafforzare il ricorso all’autocompostaggio di singoli privati e quello collettivo.
E’, infine, auspicabile aderire ai sistemi di rete delle amministrazioni che adoperano buone pratiche, quali l’associazione comuni virtuosi alla quale fanno capo, tra le altre, realtà avanzate come Capannori e Trento, per individuare strumenti utili, già sperimentati, per raggiungere gli obiettivi.

Si va bene si differenzierebbe di più, ma quali sono i vantaggi?
Un diretto aumento delle unità lavorative connesse alle fasi di raccolta, riciclaggio, industria manifatturiera delle materie seconde. Uno studio di Esper, società specializzata nell’implementazione delle migliori pratiche di riduzione e riciclaggio dei rifiuti, stima un aumento del 23% dell’occupazione nel passaggio dal 65% all’80% di raccolta differenziata. Nel caso del nostro comparto significherebbero almeno 80 posizioni lavorative in più. 80 stipendi, risorse economiche che si fermerebbero qui.
La nostra Provincia vanta già una qualità della vita, del paesaggio e dell’ambiente, della storia e della cultura di livello e coniugare tale predisposizione con l’impegno preciso e concreto di consumare meno territorio, meno energia e meno risorse per ottenere risultati migliori, aumentando il livello delle garanzie sociali ed ambientali, produrrebbe un potenziale di promozione del Territorio di grande effetto.

E cosa ne è della vocazione industriale legata ai rifiuti?
Il comparto industriale della raccolta e del trattamento dei rifiuti urbani in Italia ha conosciuto un forte consolidamento negli ultimi due decenni. Sono nate grandi aziende capaci di raggiungere economie di scala, di avere un forte potere negoziale con gli enti pubblici e di mettere in campo risorse per gli investimenti ad alta intensità di capitale.
Nel frattempo, invece, il comparto nella nostra provincia ha perso i propri asset industriali (il forno inceneritore e la discarica) senza dare vita ad alternative sostenibili.
Bisogna lavorare da subito su tali alternative, valorizzando quanto di buono è stato fatto in questi anni da ConserVCO e dai suoi subappaltatori e, al tempo stesso, definendo l’assetto societario dell’azienda.
Perdere altro tempo significa chiudere molte opzioni e rischiare che rimanga aperta solo quella che vede qualche gigante mangiare il comparto in un solo boccone, vedendo ridurre al lumicino le capacità negoziali della nostra comunità.

Oggi è possibile immaginare una ripartenza del settore industriale che si leghi alla revisione del piano di investimenti votato dai Comuni nel 2014, di cui va verificata ed eventualmente aggiornata l’attualità e la fattibilità in termini di risorse finanziarie, umane e tecnologiche.
Un simile processo è possibile solo se condotto in sinergia con capitali privati e in coordinamento con la Regione che individua per questa area alcuni investimenti strategici. Bisogna sapere scartare, tra le proposte della Regione, l’ipotesi, nell’ambito territoriale di quadrante, dell’apertura di una discarica, poiché, benché sensata con un livello di differenziata al 65%, perde la sua funzione con un obiettivo medio, assolutamente possibile!, di raccolta all’80%.
Va rilanciato, invece, l’investimento previsto per il biodigestore. La Regione ne immagina due nuovi senza però individuare l’ATO di riferimento. Noi diciamo che ben si collocherebbe nel nostro Territorio, come da piano industriale di ConserVCO votato due anni fa. Un investimento in tecnologia complessa di questo genere potrebbe aprire all’ipotesi di ricevere noi il rifiuto organico da altri territori e produrre compost ed energia. Una proposta verde che faccia entrare nuove risorse e opportunità.
Infine bisogna proseguire negli investimenti per la selezione della plastica e per il trattamento dei rifiuti del Verde poiché sono percorsi essenziali sia per creare valore economico e quindi lavoro, sia per ridurre i trasporti di materiale verso le aziende a cui si conferiscono i suddetti rifiuti.

Insomma, il nostro Territorio è nelle condizioni di ripartire grazie ad una politica attenta ad una valorizzazione in loco dei nostri rifiuti, vere miniere di possibilità!

PD Verbania

Forno crematorio cittadino: riflessioni e analisi per una esternalizzazione sostenibile

verbaniaIl Partito Democratico, nella serata di giovedì 14 aprile alle ore 21 presso il Centro d’Incontro di S. Anna, propone una riflessione aperta e condivisa con la cittadinanza sul servizio cimiteriale di cremazione. L’oggetto del dibattito offre la possibilità di iniziare un costruttivo ragionamento sulle modalità di collaborazione tra Comune e privati: garantire servizi di qualità ai cittadini considerando sempre prioritari gli interessi generali della Comunità.

L’approvazione della Mozione presentata dal PD lo scorso febbraio ed approvata dal Consiglio Comunale ha già permesso di fatto di annullare la delibera di Giunta con la quale si metteva a gara il servizio sulla base di un bando insoddisfacente e di iniziare un iter di esternalizzazione del servizio di cremazione in forme partecipate e condivise, attraverso il preventivo coinvolgimento in sede consultiva della competente Commissione consiliare e del Consiglio di Quartiere di Pallanza Sant’Anna.

Al fine di definire con chiarezza i contenuti tecnici, logistici, ambientali ed economici di un eventuale bando di esternalizzazione del servizio di cremazione il Partito democratico di Verbania vuole offrire un primo momento di confronto aperto in cui oltre alla relazione del consigliere comunale Davide Lo Duca sarà messa a disposizione dell’assemblea la competenza specifica del Dott. Andrea De Zordi, responsabile procedimenti emissioni in atmosfera della Provincia del V.C.O.

Ricordiamo che è la Provincia l’unico Ente in grado di fornire chiarimenti riguardo gli aspetti tecnici richiamati all’attenzione da una parte della cittadinanza e che un simile confronto è la base di una valutazione realistica dell’esistente e delle sue ipotesi di sviluppo.

Segreteria Partito Democratico di Verbania

Rifiuti: PD Verbania sempre pronto al confronto nel merito

contenitore-per-rifiuti-per-raccolta-differenziataIl Partito Democratico apprezza l’invito del Movimento 5 Stelle a condividere le riflessioni in merito al futuro di ConSer VCO e del comparto dei rifiuti nel territorio ed intende accoglierlo.

Con il Movimento 5 Stelle già lavoriamo su un tema di natura consigliare, quale il regolamento sulle slot machine, e un tale rapporto è ovviamente apribile ad altri temi.

Aggiungiamo, non in polemica, che rinnoviamo l’interesse a trovare intese con i gruppi di opposizione che vogliano collaborare su temi specifici come già fatto in sedi istituzionali, ed usiamo il mezzo stampa solo perché in questo caso il movimento ha lanciato questo tema attraverso questo canale.

Rispetto alla impiantistica proposta dal M5S c’è da capirsi.

Perché se per trattamento dei rifiuti a freddo si parla di trattamento bio meccanico allora questo è già un dato di fatto, in quanto tutti i rifiuti indifferenziati prodotti nel VCO vengono spediti al trattamento bio meccanico che permette una piccola parte di recupero (in particolare metalli e qualcosa di organico) mentre il resto, asciugato e tritato, va o in discarica o all’inceneritore.

Se si tratta di tecnologie a temperature ridotte atte a rendere ecologicamente meno impattante il rifiuto si incorre in un interessante dibattito che però, al momento e a nostro avviso è, a fronte dell’obiettivo rifiuti zero, la ciliegina sulla torta e non la torta in sé.

Per precisare, l’articolo apparso su Verbaniasettanta a firma della segreteria PD è indirizzato a immaginare un’impiantistica di separazione di prossimità caratterizzata da una bassa valenza tecnologica ed un alta valenza di manodopera. Questo è, nel senso complessivo delle intenzioni del Partito Democratico di Verbania, l’obiettivo principale.
Ogni investimento in impiantistica può avere un impegno economico limitato, costituire una nuova creazione di posti di lavoro, ridurre il peso e le frequenze dei trasporti ad impianti e mantenere sul territorio risorse. Dai sistemi di compostaggio di comunità, come descritti dal collegato ambientale alla legge di stabilità che aprono a inesplorati confini nel trattamento del rifiuto organico con risparmi davvero importanti sulle bollette, alla separazione della plastica che genera introiti nel conferimento del prodotto selezionato presso i soggetti titolati ad effettuare le operazioni di riciclo.

Un tema a parte, data la complessità dell’impiantistica, è il biodigestore che per propria natura prevede invece investimenti tecnologici importanti ma potrebbe essere attrattore di rifiuti organici provenienti da altri territori. Per una volta tanto ricevere e lavorare rifiuti altrui, che significa fare entrare nuovi danari, invece che regalare valore altrove.

Già martedì 12 aprile la segreteria PD di Verbania aprirà la discussione all’interno della propria assemblea con la consapevolezza che il tema in oggetto è di assoluta rilevanza per lo sviluppo non solo della città ma dell’intero territorio provinciale. E’ giusto quindi auspicare che un confronto onesto e responsabile sia condotto anche con le altre forze politiche.

Insomma il PD per discutere di questo c’è.

Nicolò Scalfi
Segretario circolo PD Verbania

Nicolò  Scalfi nuovo segretario Pd di Verbania. Domani la presentazione

Nicolò Scalfi segretario PD Verbania
Nicolò Scalfi
segretario PD Verbania

Con 40 voti a favore e 4 schede bianche ieri sera, presso Villa Olimpia, Nicolò Scalfi consigliere comunale, è stato eletto a segretario cittadino del Partito Democratico dall’assemblea degli iscritti.
Venerdì 25 marzo alle 14.30 presso la sede PD è prevista la conferenza stampa di presentazione, insieme alla nuova segreteria Anna Bozzuto, Fabrizio Caretti, Marco Maierna, Giovanni Piana,  Rino Romano, Damiano Tradigo,  Emanuele Vitale e Claudio Zanotti.