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Centro islamico a Gravellona Toce: dalla destra attacchi strumentali.

image Siamo al paradosso.
La minoranza consigliare di Gravellona Toce, con in prima linea il consigliere Nocilla, inseguendo il “treno” della Lega Nord, chiede al Comune di Gravellona Toce di sospendere l’iter amministrativo per la nascita del centro islamico appellandosi ad una legge che non esiste.
Lo fa riferendosi ad un provvedimento annunciato per la moratoria sui luoghi di culto islamici, una proposta che non è legge (e speriamo non lo diventi). Insomma per la minoranza il Comune dovrebbe sospendere l’iter contravvenendo alle leggi attualmente esistenti.
Ricordiamolo a tutti. Il luogo in cui sta nascendo il centro islamico non è di proprietà comunale: è un locale di proprietà di un cittadino gravellonese. E il comune non ha nessun mezzo legale per fermare un accordo tra un privato che affittà ad altri privati.
Un consiglio al centrodestra e alla Lega per fermare il centro islamico l’avremmo: perché non si rivolgono direttamente al proprietario dei locali, che ci dicono sia elettore molto vicino al centro destra, e gli chiedono di non affittarlo?
Eh.. si, perché si predica “bene” e, magari, si razzola male.
Scusate la provocazione, ma davvero questa situazione è paradossale.
Dicono che non sono razzisti poi però presentano leggi per bloccare i luoghi di culto dei soli mussulmani perché sarebbero spazi, come dice l’onorevole Montani che alimentano dubbi e sospetti di terrorismo “auspicandosi maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine”, convinti di ciò per due mussulmani arrestati a Milano per terrorismo e frequentatori di una moschea.
Insomma, se si facesso lo stesso ragionamento, per la Lega dovremmo chiudere tutte le chiese nel sud Italia, visto che la domenica a messa ci va qualche mafioso?
Dicono che non sono razzisti e che si oppongono solo perché creerebbero disagio ai cittadini della zona.
Una sola domanda: se quel privato avesse affittato per aprire una palestra, un negozio o un’altra attività qualcuno avrebbe protestato? La risposta è ovvia: probabilmente no!
Dicono che il luogo di culto andrebbe, eventualmente, aperto in uno spazio che non sia nel centro.
E già, come “sappiamo” i centri di culto cattolici (le chiese) sono tutte in periferia a Gravellona Toce, le sedi di partito anch’esse tutte in periferia (come quelle nuove del Pd o della Lega), la bibblioteca comunale è anch’essa in periferia, il centro sociale degli anziani è in periferia e così via.
Ovvio che non sia così, ovvio che la maggiorparte dei servizi sia nel centro, vicino ai cittadini.
E’ quindi ovvio che in periferia ci devono andare solo gli islamici. Mentre tutte le altre strutture per i cittadini sono in centro.
A noi sembra che queste forze politiche protestano perché sono mussulmani (dei diversi): questa è l’unica verità.
Anche se abitano da anni nella nostra città, anche se mandano i loro figli a scuola insieme ai nostri.
Pensano e sperano, le minoranze di Destra e della Lega Nord, che questa battaglia porti più voti alle prossime elezioni amministrative.
Questa è l’unica, amara, realtà.
D’altronde come dice il Senatore Montani i centri islamici “sono il ricettacolo di terroristi”.
Sarà. A noi l’idea che i terroristi organizzino le loro attività nei centri islamici ufficiali fa un po’ “sorridere”.
E’ come immaginare le Brigate Rosse in Italia che aprono sedi ufficiali dentro i circoli Arci o nelle fabbriche. Di solito i terroristi agiscono nell’ombra e non aprono sedi ufficiali con la scritta “siamo qui”, venite a prenderci.
Un conto è la giusta opera di prevenzione e di “intelligence” che la polizia deve mettere in campo (con chiunque) per prevenire crimini e attentati, anche al’interno di un centro islamico.
Un conto è usare questa scusa per vietare a dei cittadini residenti in Italia di fare quello che ad altri è permesso, ovvero aprire un centro culturale.
I responsabili della comunità islamica hanno annunciato che sono disponibili a mettere telecamere davanti all’ingresso per filmare chi entra: più trasparenti di cosi? Che si vuole di più?
Ci sembra che in questa vicenda parole come discussione, contatto, ascolto reciproco, solidarietà, dialogo rischiano di essere calpestate dalla certezza che alimentare il fuoco della diffidenza, della paura del diverso, possa trarre dei vantaggi elettorali.
A quei cittadini che ritengono che lo spazio non sia idoneo per problemi logistici, di parcheggio o altro diciamo che eventualmente si cerchino, insieme, soluzioni alternative (sempre in centro però).
Non si può dire no a prescindere.
Temiamo, però, che questa voglia di risolvere i problemi sino a giugno 2009, sino al giorno dopo le elezioni comunali rimarrà lettera morta.
D’altronde ad Omegna la Lega Nord non voleva il centro islamico.
Ci ha fatto una roboante campagna elettorale.
Hanno vinto.
Sono al governo da più di un anno e il centro islamico ad Omegna è, ovviamente, aperto e funzionante.
Come sempre, si predica “bene” e si razzola male.

Alberto Nobili
Consigliere provinciale, collegio Gravellona Toce
Roberto Birocco
Coordinatore PD Circolo Gravellona Toce

L’amministrazione di Omegna vuole chiudere l’asilo nido nel centro città?

image Pubblichiamo tre interpellanze presentate dal gruppo consigliare del Partito Democratico di Omegna rivolte all’amministrazione Quaretta.
La più importante concerne la possibile scelta dell’amministrazione comunale di chiudere l’asilo nido di via Fossalone ad Omegna (in pieno centro).
Le altre due interpellanze riguardano l’attracco dei mezzi di navigazione e una richiesta degli "Amici vela Cusio omegna". (segue)Egregio Signor Sindaco,
Premesso che:
– abbiamo avuto notizia di un piano di ridimensionamento degli asili nido del territorio comunale;
– tale progetto prevede la chiusura del nido di Via Fossalone con trasferimento dei bambini e del personale in altro quartiere;
– questo spostamento in altra zona creerà disagi a molte famiglie;
INTERROGO la SV
per sapere se ed in quale misura quanto sopra detto corrisponde alle intenzioni di questa Amministrazione Comunale.

Egregio Signor Sindaco,
Premesso che:
– nel corso della riunione del Consiglio di Quartiere di Bagnella, tenutasi il 10 novembre u.s., gli amministratori presenti hanno confermato che la Giunta sta valutando la possibilità di spostare l’attracco dei mezzi di navigazione pubblica nella
zona del lido di Bagnella.
Considerato che:
– tale spostamento causerebbe la non balneabilità della zona di lago antistante il Lido del Centro Sportivo e la spiaggetta pubblica creando nel primo caso anche un danno economico alla struttura ed in entrambi un grave disagio agli utenti;
– la nuova zona di attracco risulterebbe molto decentrata e, quindi, scomoda per turisti ed omegnesi che utilizzano la navigazione del lago d’Orta;
– l’attracco di grandi imbarcazioni potrebbe disturbare e danneggiare la flora e la fauna di quella zona costiera;
INTERROGO la SV
per conoscere se sono state fatte valutazioni preliminari a tale progetto e le relative conclusioni che potranno motivare la decisione dell’Amministrazione in proposito.

Egregio Signor Sindaco,
Premesso che:
– nel corso della riunione del Consiglio di Quartiere di Bagnella, tenutasi il 10 novembre u.s., gli amministratori presenti hanno confermato che la Giunta ha accettato la richiesta dell’associazione sportiva “Amici Vela Cusio Omegna” per la realizzazione di un alaggio barche e annesso deposito sull’area dell’unica spiaggia pubblica attrezzata di Bagnella.
Considerato che:
– secondo le norme della FIV (Federazione Italiana Vela) una società sportiva, per svolgere la propria attività, necessita di alcuni requisiti minimi, tra i quali: una superficie minima di 100 mq. per il ricovero delle barche e almeno mt.10 sul fronte
lago per lo scivolo di alaggio;
– nel corso della riunione sopra citata, alcuni consiglieri esprimevano forte perplessità sul concedere l’unica spiaggia libera di Omegna ad una associazione privata;
INTERROGO la SV
per sapere in che modo questa Amministrazione intende soddisfare la richiesta ricevuta dall’A.V.C.O. e tutelare il diritto dei cittadini omegnesi di continuare ad avere una spiaggia pubblica.

Solidarietà a Roberto Saviano: la lettera del PD di Omegna al Sindaco

image Caro Sindaco di Omegna, A nome del Circolo di Omegna del Partito Democratico, Le scrivo a seguito delle notizie apparse sulla stampa nazionale relative alle ulteriori minacce ricevute dallo scrittore e giornalista Roberto Saviano, vincitore della edizione 2007 del Premio Omegna con suo libro “Gomorra”. Saviano, già sotto scorta delle forze di polizia per quanto denunciato attraverso le pagine del suo libro, ha dichiarato la volontà di lasciare l’Italia per poter tornare a vivere ed a scrivere in piena tranquillità.
Comprendendo appieno il senso di disagio, forse anche di abbandono, che pensiamo stia avvertendo Roberto Saviano, riteniamo, per riaffermare quei valori che sono parte di Omegna e della sua storia, che la nostra città debba non solo esprimere piena solidarietà allo scrittore, ma dimostrarsi disposta ad accoglierlo.
Omegna, infatti, Medaglia d’Oro al Valor Civile per la Lotta di Liberazione, depositaria della tradizione del Premio della Resistenza, deve dimostrare oggi, con un gesto concreto e non solo retorico, di credere e professare ancora in quei valori civili e morali.
Pur comprendendo tutte le difficoltà e l’impegno che un tale invito comporta, lo riteniamo, per quanto detto, necessario.
Considerando che, nel recente passato, il nostro territorio ha dovuto accogliere e proteggere collaboratori di giustizia in processi sulla Camorra, sarebbe difficile comprendere la ragione per la quale non si debba fare lo stesso con uno scrittore che ha avuto il coraggio civile di raccontare una realtà prima coperta da una diffusa omertà.
Restando a Sua disposizione per approfondire e valutare questa proposta con gli omegnesi, le forze politiche e le autorità cittadine, in attesa di un Suo cenno di riscontro, distinti saluti, per il Circolo del Partito Democratico di Omegna
Il Coordinatore PD Francesco Pesce

Gli Oscar del PD di Omegna

Ad un anno dall’insediamento della giunta Quaretta, il circolo del PD di Omegna ha assegnato, in maniera ironica, gli oscar alla giunta.
In allegato (cliccando qui e con qualche secondo di pazienza) potrete vedere i pannelli che sono stati presentati nei giorni scorsi ai cittadini in piazza.
Un modo divertente ed intelligente di criticare l’operato dell’amministrazione di centro destra.
Si va dall’oscarsetto assegnato all’assessore alle politiche giovanili all’oscarpush (da leggere in dialettto) assegnato all’assessore ai lavori pubblici, dall’oscaronda assegnato all’assessore alla sicurezza sino all’oscarscarsetto affibiato al Sindaco.
Un modo simpatico ed intelligente di fare politica.

OMEGNA, AUTOGOL DELLA MAGGIORANZA

image Clamoroso ad Omegna. Manca il numero legale e così il consiglio comunale non si svolge. È successo lunedì scorso: tra i banchi della maggioranza non c’erano i due consiglieri del Gruppo Misto Rosario Vescio e Manuel Masoero, la cui assenza, insieme a quella di Rinaldo Martina, che sarebbe dovuto essere sostituito da Francesco Perrone, ha fatto saltare il numero legale. La minoranza infatti,appena resasi conto che alla maggioranza Quaretta mancavano i numeri, non si è presentata in aula. " C’è un caso politico chiaro che non si può ignorare- hanno sottolineato Alberto Buzio del Pd, Antonio Mete di Omegna Cara e Mauro Empolesi di Rifondazione-: evidentemente all’interno della maggioranza serpeggiano malumori e dissapori. Forse Vescio e Masoero reclamano un assessorato: ora siamo curiosi di vedere come agirà il sindaco…" Quaretta ha evitato qualsiasi commento, ma è apparso scurissimo in volto. Il senatore leghista Enrico Montani ha ammesso il momento difficile. " Negare che c’è qualche problema sarebbe stupido. Un rimpasto di giunta? Vedremo"- ha detto. Per questa sera Luigi Songa ha convocato la segreteria provinciale di An. " Evidentemente- ha detto- per discutere della situazione omegnese"  Crtici con la scelta della minoranza di non presentarsi in aula gli assessori Ecclesia e Comazzi- " Per noi la politica è un’altra cosa: non è ritirandosi sull’Aventino che si rende giustizia alla democrazia". Dal sindaco, uscito con la faccia scura, nessun commento (dal sito di tele Vco)
 

IL circolo del PD di Omegna interviene su casello di Crusinallo e sulla SPL srl.

Pubblichiamo le iniziative del Circolo del PD di Omegna su due questioni cittadine:
un comunicato stampa sull’abbattimento del casello FS a Crusinallo con le dichiarazioni del Sindaco Quaretta che afferma di averlo “saputo a cose fatte” (smentendo il suo assessore Songa), ed una lettera aperta sulle problematiche aperte all’interno del  consiglio d’amministrazione della S.P.L. S.r.l.(la società pubblica del Comune che gestice il centro sportivo comunale). Abbiamo letto su “La Stampa” di oggi, martedì 24 giugno, la dichiarazione del
Sindaco Quaretta sull’abbattimento del casello FS si Crusinallo dove afferma di
averlo “saputo a cose fatte”.
La dichiarazione è in palese contraddizione con il comunicato stampa, diffuso il 12
giugno u.s., nel quale l’amministrazione, per voce dell’Assessore Songa, dichiara di
essere stata parte propositiva e attiva nella vicenda culminata con l’abbattimento del
casello e il successivo allontanamento della famiglia Rom da Omegna.
Ricevuto tale comunicato e soprattutto preoccupati per i minori lì presenti, abbiamo
immediatamente telefonato all’Assessore Songa che, confermato il contenuto del
comunicato, ci rassicurava sull’affidamento ai servizi sociali della famiglia .
Evidentemente il Sindaco, nella sua ansia di non dispiacere a nessuno, oggi dichiara
una cosa non vera per cercare di allontanare le giuste polemiche che il caso ha
sollevato e, così facendo, sconfessando quanto dichiarato dal proprio Assessore per
tramite del proprio ufficio stampa.
Un comportamento, quello del Sindaco, che purtroppo non ci stupisce e che
conferma il suo metodo basato sulla ricerca, nelle vicende scomode, di qualcun altro
a cui dare la colpa, senza volersi mai assumere alcuna responsabilità.
Crediamo che la città, su questa vicenda, debba avere delle spiegazioni chiare e
senza contraddizioni.
Coordinamento Partito Democratico
Circolo di Omegna

Egregio Comm.
Massimo Nobili
Presidente S.P.L. S.r.l.
Piazzale Lodi
28887 Omegna (VB)
e p.c. Signor Sindaco
Geom. Antonio Quaretta
Comune di Omegna
OGGETTO: Dimissioni consigliere di amministrazione Sig. Benedetto Madeo.
Egregio Presidente,
Le scriviamo in relazione alle dimissioni in oggetto per chiederLe
formalmente di respingerle.
Siamo venuti a conoscenza della lettera, in Sue mani, dal Sig. Madeo,
che ci ha riferito come la sua decisione di dimettersi sia maturata a seguito delle continue
pressioni e richieste da parte del Sindaco affinché lasciasse al più presto il consiglio di
amministrazione della S.P.L. S.r.l. in quanto persona non politicamente gradita.
Come già espresso in occasione delle dimissioni del passato
presidente Sig. Paolo Comune e del consigliere Sig. Rudy Baldioli, riteniamo utile la
presenza del Sig. Madeo in consiglio “quale garante della città di un progetto (Business Plan)
approvato dal Consiglio Comunale, progetto che, dai dati di bilancio della S.P.L. S.r.l. ha
cominciato a dare i suoi frutti in termini di riduzione del disavanzo e di efficienza nei servizi
resi alla popolazione.” Non solo: le recenti indicazioni del Governo centrale sulla operatività
degli enti locali, indicano che la S.P.L. S.r.l. potrà essere importante strumento strategico
nella gestione di servizi alla città in termini di minore spesa e con una maggiore efficienza.
Questo, per altro, era già stato previsto nel progetto generale della S.P.L. S.r.l. ed
evidenziato nel Business Plan presentato in Consiglio Comunale il 20 dicembre 2006. La
modifica dello Statuto e l’ampliamento dell’oggetto sociale sono da leggersi come una
precisa volontà dell’amministrazione ad implementare le attività della società in più settori.
Per quanto detto, riteniamo indispensabile, oltre che corretto dal punto di vista istituzionale,
che in Consiglio vi sia la presenza di un esponente della minoranza a garanzia di
collaborazione e trasparenza.
In attesa di un Suo gentile sollecito riscontro, disponibili a Sua
discrezione ad un incontro per i necessari approfondimenti, La salutiamo cordialmente,
Dott. Francesco Pesce – Coordinatore Partito Democratico – Circolo di Omegna
Dott. Alberto Buzio – Capogruppo Consigliare Partito Democratico Comune di Omegna
Omegna, 20 giugno 2008.