Archivi categoria: Enti Locali e montagna

Riconoscimento al territorio del Vco della fiscalità compensativa: voto al Senato.

Enrico Borghi
Enrico Borghi

L’aula del Senato, con 224 voti favorevoli, 4 contrari, 5 astenuti, ha votato una mozione a firma Pd-Lega Nord-Ncd che impegna il governo “ad attuare un sistema fiscale di compensazione e competitività’ per i territori della Lombardia e del Verbano Cusio Ossola di confine con la Svizzera, introducendo norme atte a stabilire uno speciale regime fiscale e amministrativo mitigato e semplificato per le attivita’ economiche, al fine di compensare il divario compensativo esistente”.
Il provvedimento viene salutato con favore dal deputato Enrico Borghi, capogruppo Pd in commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera che osserva: ” Lentamente ma progressivamente il tema della specificità’ dei territori montani confinanti con i paesi esteri va facendosi strada nelle aule parlamentari.
Dopo il varo della riforma degli enti locali, che ha riconosciuto l’autonomia amministrativa di Vco, Sondrio e Belluno, questo provvedimento ora apre la strada per affrontare la materia più’ delicata ed essenziale: quella fiscale. E’ evidente che in assenza di provvedimenti, i nostri territori di confine stanno perdendo di competitività’ e quindi di conseguenza diminuisce il gettito fiscale per lo Stato.
E’ quindi interesse di quest’ultimo intervenire con provvedimenti ad hoc per trattenere dentro i confini italiani imprenditoria e forza lavoro che diversamente va altrove, con perdita di ricchezza locale. Per questo lavoreremo, dopo questo voto, con il governo che è’ stato appositamente delegato dal Parlamento in tal senso nei mesi scorsi.
Nel frattempo, propongo al candidato Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino di individuare nel Vco una delle aree pilota per il progetto ‘burocrazia zero’ che ha in mente per aiutare la ripresa economica: un giusto coordinamento tra le azioni regionali e una fiscalità’ compensativa statale può’ essere il mix vincente per dare risposte alla crisi produttiva del nostro territorio”

Ufficio stampa PD VCO

Varata la riforma enti locali: l’autonomia amministrativa del Vco e’ legge della Repubblica

vcoCon 26o voti favorevoli, 158 contrari e 7 astenuti l’aula di Montecitorio ha definitivamente varato la riforma degli enti locali, che contiene il riconoscimento storico dell’autonomia amministrativa per le province interamente montane e confinanti con Paesi esteri (Vco, Sondrio e Belluno).
Su questo punto, ieri il dibattito aveva conosciuto un ultimo sussulto, in quanto un emendamento presentato dai deputati Russo e Centemero di Forza Italia, e poi appoggiato da Fratelli d’Italia e Lega Nord, mirava a sopprimere la specificità’ delle province montane.
L’emendamento è’ stato poi bocciato a larga maggioranza dall’aula della Camera, spianando così’ la strada al definitivo riconoscimento della peculiarità’ dei territori alpini nel testo finale.
“Abbiamo dovuto sudare fino al termine -commenta l’on. Enrico Borghi, autore insieme con gli onorevoli Bressa e De Menech dell’emendamento per l’autonomia delle province montane- e ora abbiamo raggiunto un risultato davvero storico. La trasformazione della Provincia in agenzia di servizio del Comuni, dotata di autonomia amministrativa e di funzioni proprie, va nel senso di aumentare l’efficacia della pubblica amministrazione locale, ridurre drasticamente i costi della politica ed evitare contrasti e sovrapposizioni come spesso e’ accaduto in questi anni tra Comuni e Provincia. E la previsione della specificità’ e dell’autonomia amministrativa per le province montane consente di avere poteri e funzioni per governare le esigenze del territorio.
Dopo questo risultato, oggettivamente autonomistico e rispettoso delle peculiarità’ locali, ora si apre la battaglia con Torino per la legge regionale di attuazione, e su questo il territorio del Vco si deve organizzare come vera e propria lobby territoriale per ottenere dal prossimo Consiglio Regionale ciò’ che dovrà’ fare e che da oggi rientra nei propri diritti” .
Di rilievo, nel testo, anche la possibilità’ del terzo mandato per i sindaci dei comuni sotto i 3.000 abitanti, il ripristino della giunta nei comuni sotto i 1.000 abitanti e la determinazione dei consiglio comunali in 10 componenti nei comuni fino a 3.000 abitanti ( con giunta da due assessori) e in 12 da 3.000 a 10.000 (con giunta da 4 assessori).

PD VCO

Aldo Reschigna candidato del Partito Democratico del VCO alle prossime elezioni regionali.

Aldo Reschigna
Aldo Reschigna

Ieri sera l’assemblea provinciale del Partito Democratico del Verbano Cusio Ossola, all’unanimità, ha votato la ricandidatura di Aldo Reschigna alle elezioni regionali che si svolgeranno il prossimo 25 maggio.
Il PD del Vco crede che sia necessario esprimere un candidato forte, credibile e competente affinché le istanze del nostro territorio, a partire da quella del riconoscimento della nostra specificità montana, possano essere ascoltate e accolte.
La legge elettorale regionale, a seguito delle modifiche legislative di questi anni, rende praticamente impossibile per il nostro collegio eleggere direttamente un consigliere regionale. Per questo il PD del Vco ha chiesto al segretario regionale, Davide Gariglio, e al candidato alla presidenza della Regione, Sergio Chiamparino, di inserire nel listino del Presidente un nome del Vco.
L’esperienza maturata in questi anni a Palazzo Lascaris e il ruolo di capogruppo del Partito Democratico regionale rende Aldo Reschigna un elemento fondamentale per il prossimo governo del Piemonte. Anche per questo, le risposte che sono arrivate da Torino sono molto incoraggianti e ci rendono ottimisti in quanto, in caso di vittoria di Sergio Chiamparino, il Vco potrà ancora avere un’autorevole rappresentanza in consiglio regionale.
Sentiamo, tuttavia, la necessità di una forte presenta sul territorio del nostro candidato che sappia utilizzare il suo valore aggiunto per una netta affermazione del partito e per rendere più importante il nostro ruolo affinché l’elezione di Reschigna non sia solo il frutto di un posizionamento sicuro, ma di un’affermazione di gruppo e personale sul territorio che rappresenta.
Per questo, Aldo Reschigna sarà anche il candidato della lista del Partito Democratico e siamo sicuri che più sarà forte la nostra e la sua affermazione più saranno possibili ruoli di primo piano nella futura amministrazione regionale.

Antonella Trapani
Segretario provinciale PD VCO

Decreto Del Rio: riconosciuta la specificità montana al VCO

Il riconoscimento borghidella specificità montana è un risultato storico per i nostri territori” affermano congiuntamente il senatore Mauro Del Barba e i deputati Roger De Menech e Enrico Borghi, a seguito dell’approvazione in Senato del disegno di legge Del Rio sull’abolizione delle Province.
“Questa riforma riconosce e tutela le specifiche esigenze dei territori montani di Sondrio, Belluno e Verbano-Cusio-Ossola e assegna ai loro organi di coordinamento maggiori competenze e funzioni. Fin dai primi giorni di questa legislatura ci siamo battuti perché le nostre province non seguissero il destino di tutte le altre: questo non per questioni campanilistiche o di bandiera, ma perché siamo convinti che i territori interamente montani abbiano necessità di una governance differente, capace di tenere conto delle specifiche particolarità di queste zone”, hanno dichiarato i tre parlamentari del Partito Democratico.
“In tanti, in questi mesi, hanno remato contro questo importante progetto di riforma” ha spiegato il senatore morbegnese Mauro Del Barba. “La nostra posizione, invece, è sempre rimasta coerente con quanto ci siamo prefissati: ritagliare, all’interno di una normativa-ponte che condurrà a una riforma costituzionale (che abolirà in modo definitivo le province), una disciplina speciale che riconosca e tuteli i territori di confine interamente montani, troppo spesso “dimenticati” all’interno dei grandi processi nazionali”.
“Ora è arrivato il momento di cogliere quanto il disegno di legge ci ha riconosciuto: se le cose restano soltanto sulla carta, sarà tutto lavoro e inutile. Io credo, invece, che come territorio e come cittadini, dobbiamo dare un segnale forte. Non vogliamo solo più autonomia, ma siamo anche in grado di gestirla al meglio, maturi abbastanza per avviare un processo autonomo di riordino amministrativo. Come dire – ha concluso Del Barba – la cornice ora c’è, non abbiamo scuse: ora tocca a noi disegnare il nostro territorio come merita“.
“Si tratta di un risultato storico” ha aggiunto il deputato ossolano Enrico Borghi “che consente alle realtà montane e alpine di potersi costruire un’autonomia amministrativa per cooperare e competere con le aree confinanti. Fin qui eravamo costretti a rincorrere Stato e Regioni: oggi invece viene assicurata ai nostri territori una specifica autonomia amministrativa. Dopo 20 anni di chiacchiere federaliste, un solo anno di governo a guida PD ha saputo dare risposte concrete alle terre alte alpine. Ora si apre la strada dell’attuazione, ma intanto è stata davvero scalata una montagna”.
“È la prima volta che una legge di questa portata, che va a riformare l’ordinamento amministrativo impattando sull’intero territorio nazionale, riconosce il diritto delle aree interamente montane a forme specifiche di autonomia e trattamento” ha concluso il deputato bellunese Roger De Menech. “Come deputati e senatori delle aree montane ora continueremo nella rivendicazione di una maggiore considerazione da parte dello Stato delle nostre specificità, perché ci vengano riconosciuti gli strumenti e le risorse indispensabili per sopperire ai vari gap di competitività dei nostri stupendi e “difficili” territori. Credo dunque che questo sia solo il primo passaggio di una lunga serie, un punto di partenza e non di arrivo”.

 

Il PD del Vco sostiene la proposta dei sindaci di Domo e Villa

 

Gravellona_Toce_-_PanoramaSicuramente la conferenza stampa delle due giunte di Domodossola e di Villadossola ha spiazzato molti. E’ uno di quei temi sul quale si è detto molto ma si è fatto forse troppo poco. Nell’ambito della discussione, sempre aperta, sugli sprechi nella pubblica amministrazione, sulla necessità, costantemente riaffermata, di modernizzare la macchina organizzativa dell’apparato pubblico, di rendere efficiente e migliorare i servizi al cittadino, si è talvolta accennato alla opportunità di ridurre il numero dei Comuni favorendone in qualche modo l’accorpamento.Noi non solo apprezziamo, ma sosteniamo, l’iniziativa dei sindaci Cattrini e Bartolucci e speriamo che alla fine anche i cittadini dei due maggiori centri ossolani diano forza a questo progetto. Anzi, il Pd del Vco auspica che anche altre amministrazioni promuovano il dibattito e lascino scegliere i propri cittadini.In questi anni, il tema della riforma degli enti locali è stato al centro del dibattito politico e amministrativo perché le difficoltà economiche e le sfide che si sono aperte hanno richiesto un forte ripensamento su quale potesse essere la miglior forma amministrativa per poter rispondere ai bisogni delle persone.Solo qualche anno fa, parlare di fusione fra comuni era un eresia oggi, finalmente, è un tema sdoganato e, dalle prime reazioni, moderatamente apprezzato dai cittadini, forse meno dagli amministratori.
E’ evidente che quella promossa dai due sindaci ossolani, non è solo un modo ragionieristico per risolvere i problemi di bilancio dei due comuni, ma un tentativo di costruire un nuovo contenitore in grado di governare meglio e in modo più razionale il territorio.Ha ragione il direttore De Paoli quando scrive che con questa operazione l’Ossola ha capito che occorre essere uniti non solo nella protesta, ma anche nella proposta ora però ci auguriamo che il dibattito si concentri nel merito e non solo in una presa di posizione ideologica della difesa dell’identità.
Vi è nel nostro paese una notevole disomogeneità nella distribuzione dei Comuni  per Regione. In due sole Regioni, il Piemonte con 1.206 e la Lombardia con 1.546  Comuni, si concentra il 34,0 per cento degli attuali Comuni italiani. Questa frammentarietà che sappiamo coinvolge pienamente il nostro territorio, produce altre disomogenità, ad esempio le difficoltà che gli enti locali di ridotte dimensioni incontrano per beneficiare dei vantaggi delle tecnologie digitali. Le differenze che penalizzano i piccoli Comuni – meno dotati degli altri di risorse e di personale specializzato – non riguardano tanto le dotazioni informatiche, quanto la capacità di integrarsi pienamente nei processi d’innovazione in corso.
Accanto all’ampio tema che riguarda la gestione dei servizi e delle funzioni di interesse locale, c’è quello del rapporto degli enti locali con le amministrazioni centrali. Ci chiediamo in particolare quale può essere l’impatto prodotto su piccolissime realtà comunali dalla pioggia di circolari e direttive di vario tipo emanate da singoli Ministeri ed altri organismi centrali. 

Abbiamo fatto solo alcuni sommari esempi per ribadire quanto il tema sia vasto, attuale e interessante per la futura achitettura del Verbano Cusio Ossola e che non si può liquidare con un ” mi piace” o “non mi piace”. Per quanto ci riguarda saremo promotori del dibattito.

 

Borghi: “sbloccati pagamenti per quasi 8 milioni alla provincia del VCO”

vcoIl governo ha disposto lo sblocco di pagamenti per fondi a favore dell’Amministrazione Provinciale del Verbano Cusio Ossola per una cifra che sfiora gli 8 milioni di euro. A comunicarlo è il deputato Enrico Borghi, capogruppo Pd in commissione ambiente, territorio e lavori pubblici, che spiega: “Nel mese di dicembre con una lettera indirizzata al Presidente della Provincia del VCO Massimo Nobili avevo assicurato la personale attenzione e disponibilità per agire da subito nei confronti del governo segnalando la grave situazione finanziaria ingeneratasi nei confronti della Provincia del Verbano Cusio Ossola con l’obiettivo di sbloccare le risorse nei primi mesi del 2014. E’ quanto è avvenuto, in quanto proprio stamane ho tenuto una riunione con il Sottosegretario all’interno on.Giampiero Bocci dalla quale ho avuto conferma che il Ministero ha disposto i mandati di pagamento, che a seguito del passaggio dalla tesoreria centrale si renderanno disponibili per la Provincia nel giro di venti/trenta giorni”.
Una consistente boccata d’ossigeno, pertanto, per le casse della Provincia Azzurra che si vedrà recapitare nei prossimi giorni 7.889.529,46 € per spese correnti e 56.224.11 € di spese in conto capitale. Conclude l’on. Borghi: “Con questa consistente immissione di liquidità, auspico che la Provincia possa finalmente procedere al pagamento e alla liquidazione di numerose spese che da tempo attendono di poter essere saldate, a cominciare da fornitori, imprese ed enti locali che da diversi mesi aspettano fondi loro spettanti che la Provincia ha stornato per assicurare il pagamento delle spese obbligatorie” Roma, 12 febbraio 2014

On. Enrico Borghi