Archivi categoria: Enti Locali e montagna

CONSIGLIO PROVINCIALE: UN TRISTE SPETTACOLO

borghiSo di sparare sulla Croce Rossa, parlando del Consiglio Provinciale del VCO. Ma quello che è accaduto all’ultimo consiglio provinciale i è la dimostrazione della bontà della riforma che stiamo attuando. La mancanza del numero legale, figlia dei giochetti di correnti, segreterie e spappolamenti vari in cui la destra locale è finita, sta a testimoniare che questo modello di rappresentanza (cancellato dal ddl Delrio già approvato alla Camera) è ormai fuori dalla realtà.”
Lo dichiara Enrico Borghi, deputato del Verbano Cusio Ossola, che continua “Fuori dal “Palazzo” della politica provinciale i temi di oggi sono l’emergenza neve, i 18.000 cittadini rimasti senza energia elettrica, gli interventi di protezione civile.
“Dentro il “Palazzo” si discute del perchè continui a mancare il numero legale, e di come sia possibile che la presidenza di una municipalizzata condizioni l’esistenza di una maggioranza che ora non è più nè politica nè numerica.
Detto per inciso, quelli che hanno causato questa situazione sono gli stessi che da mesi strillano contro il supposto attacco alle prerogative democratiche, a seguito della nostra decisione di stabilire che siano i Sindaci ad assumersi la responsabilità gestionale della Provincia.
Sono più che convinto che se il ddl Delrio fosse stato legge, oggi il Consiglio Provinciale (essendo composto da Sindaci) avrebbe avuto il numero legale e avrebbe affrontato le emergenze quotidiane. Invece, assistiamo a questo triste scenario di chi si chiude nella torre eburnea, e utilizza le istituzioni per spettacolini da tarda e cadente prima repubblica.”

PROVINCE: SOLO UN PROVVEDIMENTO TAMPONE?

gianni desantiLa Camera dei Deputati ha approvato nei giorni scorsi un disegno di legge che modifica fortemente le attuali Province. Ci dovrà essere ancora un passaggio al Senato e poi sarà legge. Non più elezioni dirette, non più Giunta, ma ente di secondo grado eletto dai Comuni, senza oneri aggiuntivi per “le poltrone dei politici”. Il Ministro Del Rio parla di svolta storica, altri criticano fortemente il provvedimento anche se da versanti opposti: qualcuno dice che le Province costano poco e dovrebbero rimanere come sono ora, altri vorrebbero una riforma della Costituzione che le abrogasse del tutto. Certo serviranno aggiustamenti e una più complessa e organica riforma, ma a me sembra che stiamo per fare un passo in avanti significativo:
• si riconosce che un soggetto intermedio tra Regioni e Comuni è necessario per gestire i servizi intercomunali come strade, gestione del territorio, ambiente;
• si ritiene che tale soggetto debba essere emanazione diretta dei Comuni;
• si pongono le basi per un superamento di tutti gli altri “consorzi” sovracomunali come Coub rifiuti, ATO dell’acqua, CISS, ecc. e , contemporaneamente, si regolamentano le “unioni dei comuni (più rafforzate) per la gestione associata dei servizi strettamente locali;
• si distingue tra province “normali”, aree metropolitane e “province montane e di confine” come il VCO cui assegnare autonomia finanziaria (canoni idrici certi, ristorni frontalieri, compensi pubblici per la produzione di energia), ruoli e funzioni più ampie;
• si assegna a questo nuovo soggetto un ruolo “meno politico” e “più tecnico” che dovrebbe anche consentire meno frizioni tra gli schieramenti e più concretezza.
Sia pure con il beneficio d’inventario, non condivido quindi le stroncature che provengono da più parti, consapevole – peraltro – che quanto ho segnalato di positivamente significativo dovrà essere conquistato con coerenza e determinazione.
Ulteriori considerazioni per quanto ci riguarda come Verbano Cusio Ossola
Quanto approvato alla Camera ci consegna un soggetto provinciale di “area vasta” che, paradossalmente, è più vicino alla “provincia nuova ed autonoma” che auspicavano coloro che hanno lottato per il distacco del VCO da Novara, proprio mentre scompare la Provincia tradizionalmente intesa.
Non è un aspetto secondario proprio nei giorni in cui l’attuale Consiglio Provinciale, a guida Nobili e centro destra, dichiara per il secondo anno consecutivo un corposo deficit di bilancio (tra 2012 e 2013 circa 4 milioni di € di passivo accertato e chissà quanti residui attivi non esigibili) e avvia la procedura per sanare – se possibile – questa situazione con il controllo di Corte dei Conti e Ministero.
E’ del tutto evidente che l’attuale organizzazione della Provincia è strutturalmente fuori controllo e non più compatibile da un punto di vista finanziario; potrà svolgere un ruolo solo con una profonda ristrutturazione, con meno servizi e spese generali – da una parte – e con competenze e risorse più specificamente determinate dall’altro. Solo in questi modo (e non difendendo l’indifendibile) sarà anche possibile dare garanzie al personale che dovrà comunque essere disponibile a rivedere ruoli e funzioni.

Gianni Desanti,
responsabile emti locali PD vco

Cota a Casa: incontro pubblico giovedì 19 dicembre a Casale Corte Cerro

cotaacasaLa giustizia ha stabilito che le elezioni regionali si sono svolte al di fuori della legge.
Il governo regionale ed il presidente Cota risultano sempre piu’ lontani dai bisogni dei cittadini del piemonte.
Il presidente cota ha mentito ai magistrati ed al Piemonte.
Cota è incapace di dare risposte elle emergenze economiche e sulla sanità.
Sono queste le ragioni per cui chiediamo lo scioglimento del consiglio regionale e nuove elezioni.
Chiamiamo il piemonte a far sentire con forza la sua voce e per questo giovedi’ 19 dicembre 2013, alle ore 21, è organizzato un incontro pubblico a Casale Corte Cerro presso il centro il Cerro
Partecipano Aldo Reschigna, capogruppo regionale, Gianfranco Morgando, segretario regionale, Antonella Trapani, segretario provinciale
Organizzato dal Gruppo Consigliare PD Regione Piemonte.

L’ON. BORGHI INTERVIENE SUL MINISTERO DELL’INTERNO PER I FONDI ALLA PROVINCIA DEL VCO

Enrico Borghi
Enrico Borghi

In merito alla situazione relativa alla liquidazione dei fondi perenti nei confronti della Provincia del Verbano Cusio Ossola, l’on. Enrico Borghi (Pd) ha incontrato oggi a Roma il sottosegretario al Ministero dell’Interno on. Giampiero Bocci e il direttore centrale della finanza locale del predetto dicastero, dott. Giancarlo Verde.
Dall’esito degli incontri è emerso quanto segue. Ampie rassicurazioni sono state fornite circa il rispetto di un assoluto criterio di oggettività in ordine alla liquidazione delle risorse da parte del Ministero nei confronti delle Province creditrici, e che non sussistono in alcun caso motivi di particolare ostilità né di non meglio precisate volontà discriminanti nei confronti della Provincia del VCO in particolare.
La problematica va fatta risalire ad una insufficiente dotazione di risorse, relative al comparto Province, destinata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze al Ministero dell’Interno come soggetto liquidatore. In particolare, a fronte di uno stock complessivo di 1,8 miliardi di euro da liquidare, nel corso del corrente anno sono state rese disponibili somme pari a 600 milioni complessive per l’intero comparto delle Province. Su tale base, il Ministero dell’Interno ha disposto una liquidazione in ordine rigidamente cronologico, fino alla concorrenza del montante complessivo delle risorse disponibili e dando precedenza alla risoluzione delle problematiche connesse con i ricorsi ingiuntivi.
E’ stato segnalato dai vertici del Viminale che il ricorso ingiuntivo promosso dall’Amministrazione Provinciale del Verbano Cusio Ossola è risultato essere cronologicamente successivo rispetto alla data di raggiungimento di tale montante,motivo per il quale in automatico la Provincia del Verbano Cusio Ossola non risulta tra le assegnatarie delle risorse in questa prima fase.
Esclusivamente per tale ragione, e pertanto escludendo ogni disparità di trattamento, si sono verificate tali circostanze, che i responsabili del Ministero dell’Interno hanno tenuto a precisare essere state portate a conoscenza sia delle Amministrazioni Provinciali interessate che dell’Unione delle Province Italiane.
Allo stato, il plafond di risorse attribuito dal MEF al Ministero dell’Interno risulta essere esaurito, e anche in considerazione delle regole della contabilità statale la vicenda potrà essere affrontata con l’anno nuovo.
L’on.Borghi, con una lettera indirizzata al Presidente della Provincia del VCO Massimo Nobili,ha assicurato la personale attenzione e disponibilità in tal senso, per agire da subito nei confronti del Ministero dell’Economia e Finanze segnalando la grave situazione finanziaria ingeneratasi nei confronti della Provincia del Verbano Cusio Ossola con l’obiettivo di sbloccare le risorse nei primi mesi del 2014.
Roma, 6 dicembre 2013

Provincia del VCO: il disastro politico e amministrativo della maggioranza di centrodestra e del presidente Massimo Nobili

Massimo Nobili
Massimo Nobili

L’assemblea provinciale del partito Democratico del VCO, convocata d’urgenza nella serata di ieri, ha preso atto e ha condiviso lo sforzo del gruppo consigliare del PD che nei giorni scorsi, con senso di responsabilità, ha chiesto il rinvio del voto sul bilancio provinciale evidenziando, con la richiesta e l’ottenimento dell’azzeramento della giunta provinciale, la fine di un percorso amministrativo altamente negativo del centro destra. Ringraziamo per questo i Consiglieri del Pd per l’esempio di grande rispetto verso le istituzioni dimostrato in un momento così difficile e per il lavoro svolto per il VCO in questi anni.
Prendiamo atto, come democratici del VCO, che il bilancio di previsione 2013 è palesemente irrispettoso delle norme di legge, come emerge dalla valutazione dei revisori dei conti, e ciò comporterebbe enormi responsabilità a carico del Presidente Nobili, dei membri della Giunta e dei Consiglieri che approvassero in queste condizioni il documento finanziario più importante dell’ente.
Documento di bilancio che a fronte di una passività di quasi due milioni di euro, a nostro avviso cela in realtà un buco molto superiore, vicino ai sette milioni, derivanti da crediti non esigibili dalla regione (ricordiamo ora con “ironia” le famose magliette 4-0 per Cota!). Buco che ricadrà pesantemente e drammaticamente sul nuovo ente che dovrebbe nascere nelle settimane prossime dalla riforma del ministro Delrio. Una freccia avvelenata che colpirà duramente questo territorio e chi lo dovrà amministrare.
Il Partito democratico del VCO stigmatizza l’operato del presidente Nobili e della sua maggioranza di centro destra, dilaniata da tempo da divisioni e richiama, di fronte all’opinione pubblica, le enormi responsabilità politiche di chi ha condotto l’ente sull’orlo del dissesto finanziario a causa d’imperizia, sottovalutazione e mancate scelte. Gli stessi errori che hanno messo in ginocchio anche società partecipate pubbliche come CESA e SPL guidate in passato sempre dal presidente Nobili.
L’assemblea PD del VCO, inoltre, denuncia l’oltraggioso comportamento del presidente della provincia in queste ore che, pur di salvare la sua seggiola, ha confuso il senso di responsabilità del PD, volto a dare dignità agli ultimi atti della provincia, con la possibilità di rimanere ancora in sella a capo di una coalizione di larghe intese, telefonando ad esponenti del Pd per chiedere loro di entrare in giunta e ricevendo, ovviamente, secchi rifiuti.
A fronte di tutto ciò, l’assemblea provinciale del PD, all’unanimità, ha preso atto che non sussistono le condizioni politiche e amministrative per mantenere in vita quest’amministrazione la cui maggioranza è implosa e il cui operato, autoreferenziale e isolato dal territorio, rischia solo di essere dannoso per la nostra comunità.
Il Partito Democratico del VCO in questi mesi di transizione che porteranno probabilmente alla nascita di un ente di secondo grado (a prescindere se in queste ore la situazione porterà al Commissariamento dell’ente), garantirà alla comunità locale e ai Comuni del VCO, il proprio lavoro d’interlocuzione e supervisione costante allo scopo di trovare soluzioni, condivise con tutti gli amministratori del territorio, per un nuovo assetto istituzionale per il VCO.
Dopo il commissariamento del comune di Verbania, con la crisi in Provincia del VCO e quella della Regione Piemonte la destra ha provato la sua incapacità a dimostrarsi forza di governo credibile e capace.

Antonella Trapani

Segretario Provinciale PD VCO

Riconoscimento della specificità montana per il VCO: un risultato storico per Enrico Borghi

Enrico Borghi
Enrico Borghi

La Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati ha approvato, oggi pomeriggio, il riconoscimento della specificita’ delle province interamente montane e confinanti con Paesi Esteri, tra le quali quella del Verbano Cusio Ossola, nell’ambito del provvedimento “Disposizioni sulle citta’ metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni dei Comuni”.
Al riconoscimento di tali territori si e’ giunti in virtu’ di una iniziativa emendativa dei deputati Borghi, De Menech e Nicoletti (Pd), Dellai (Scelta Civica), Schullian, Plangger e Alfreider (SVP) ripresa successivamente con proprio emendamento dal relatore del provvedimento, Gianclaudio Bressanone (Pd) sulla quale il ministro delle autonomie Graziano Delrio ha dato parere favorevole.
In forza di tale provvedimento, le regioni attribuiscono a tali province “forme particolari di autonomia nelle materie di cui all’art.117, commi terzo e quarto della Costituzione”, mentre lo Stato assegna ad esse la “cura dello sviluppo strategico del territorio e gestione in forma associata di servizi in base alla specificita’ del territorio medesimo” e la “cura delle relazioni istituzionali con province, province autonome, regioni, regioni a statuto speciale e enti territoriali di altri Paesi, con esse confinanti e il cui territorio abbia caratteristiche montane, anche stipulando accordi e convenzioni con gli enti predetti”.
Il provvedimento ora passa all’esame dell’Aula, che iniziera’ lunedì prossimo. “Stiamo dando corpo ad un risultato storico -commenta l’on.Enrico Borghi– e l’approvazione in data odierna da parte della commissione affari costituzionali della specificita’ di Sondrio, Belluno e del VCO e’ il passo essenziale e fondamentale per raggiungere due obiettivi essenziali: la salvaguardia dell’ambito del Vco e l’autonomia amministrativa ad esso conferito.
Sottolineo, in particolare, che in forza di tali provvedimento la futura provincia potra’ da un lato assorbire la gestione amministrativa di competenze oggi sparpagliate in consorzi ed enti vari e dall’altro assicurare la soggettivita’ del nostro territorio nelle relazioni con i Cantoni Vallese e Ticino, senza dover in questo modo sottostare alle decisioni della lontana Torino.
Se si pensa all’importanza dell’economia transfrontaliera per i nostri territori, e il decollo della strategia macro regionale alpina si comprende come sia fondamentale essere presente con una nostra rappresentanza ai tavoli decisivi, senza dover dipendere da soggetti istituzionali esterni con sedi a Novara, Torino o addirittura Roma. Ripeto, siamo a un passaggio storico, che ora speriamo di suggellare nei prossimi giorni con il voto dell’Aula”.
Tra le prime reazioni positive alla notizia quella dell’on. Giovanni Motetta, parlamentare omegnese dal 1979 al 1992 che dichiara “Questo è un ottimo risultato perchè è esattamente il tipo di provincia che noi avevamo immaginato, una provincia che riconosca la specificità del territorio del VCO e che renda possibile la sua valorizzazione.” “Non una nuova provincia ma una provincia nuova – continua Motetta – un obbiettivo importante che se portato fino in fondo saprà dare le risposte ai cittadini andando oltre le previsioni di questi mesi sulla provincia di quadrante e l’accorpamento, misure che non avrebbero prodotto miglioramenti per i cittadini in termini di efficacia ed efficienza dei servizi.

Dal sito di  Tele VCO