Archivi categoria: Enti Locali e montagna

LA PROVINCIA SA CHE SI VOTA A DOMODOSSOLA? CONVOCATO IN CONTEMPORANEA IL CONSIGLIO PROVINCIALE.

Non è certo il massimo della correttezza istituzionale convocare un consiglio provinciale nel giorno stesso del voto e dello scrutinio a Domodossola.
Ma questo è successo nonostante la richiesta al presidente del consiglio Porini, del consigliere Graziobelli, di spostare la convocazione sapendo anche che, nell’ordine del giorno della seduta, non ci sono punti urgenti in discussione.
Una convocazione che mette in difficoltà alcuni consiglieri provinciali del capoluogo ossolano, messi di fronte alla scelta “se partecipare a uno piuttosto che all’altro importante momento democratico” (essendo anche Graziobelli rappresentate di lista).
Siamo di nuovo a sollecitarne lo spostamento, come fatto anche dal consigliere Lilliana Graziobelli con la lettera al prefetto che qui sotto riportiamo.
Ricordiamo al presidente del VCO Massimo Nobili che Domodossola è comune della sua provincia.

Lettera al Prefetto
La sottoscritta Lilliana Graziobelli, nell’esercizio delle funzioni di consigliera provinciale, sottopone alla Sua cortese attenzione la seguente questione.
In data 29 e 30 maggio prossimi venturi è previsto il ballottaggio per l’elezione del sindaco di Domodossola. La scrivente, nell’occasione, intende recarsi ai seggi in qualità di candidata al Consiglio comunale e rappresentate di lista.
Lunedì 30, nonostante l’importante appuntamento elettorale fosse di sicuro ben noto anche al Presidente del Consiglio provinciale, sig. Cesarino Porini, quest’ultimo ha convocato una seduta consigliare, mettendo la sottoscritta (e con me, credo, anche il consigliere Sterpone e l’assessore Pizzi, entrambi domesi) di fronte alla scelta se partecipare a uno piuttosto che all’altro importante momento democratico.
A nulla è valsa la mia richiesta di spostare la convocazione, istanza a mio giudizio non certo inammissibile, anche perché nell’odg del Consiglio non sono previsti punti che prevedano insormontabili scadenze temporali.
Tutto ciò premesso,
CHIEDO  alla S. E.
di voler intervenire, utilizzando la sua riconosciuta e indiscussa moral suasion,  presso il Presidente del Consiglio provinciale del Verbano Cusio Ossola per sollecitare lo spostamento in altra data della seduta del 30 maggio o, quantomeno, per censurare un comportamento incomprensibile che impedisce alla scrivente di poter pienamente esercitare le sue funzioni di candidata/rappresentate di lista e consigliera provinciale.
Distinti saluti.
Lilliana Graziobelli, consigliere provinciale PD

PD Ufficio stampa

EX COLONIA MOTTA. E ADESSO CHE SI FA?

Colonia Motta - vecchia cartolina

Suona il ‘De Profundis’ per il più importante progetto di rilancio turistico-ricettivo della nostra città, costruito e perfezionato dal Centrosinistra nel 2007. E a Palazzo di Città – dove ci si gingilla con parchi acquatici, centri multifunzionali, capitale dei laghi, coltura delle nocciole, ritiro del Chelsea, Casa della Musica e nuovo stadio – nessuno commenta l’azzeramento dell’unica iniziativa di rilancio economico ed occupazionale pronta a partire.
Il quotidiano La Stampa qualche giorno fa ha annunciato che nella vasta e prestigiosa area dell’ex Colonia Motta non si farà più la struttura turistico-ricettiva per la quale nel 2007 il Comune e la società Interlaghi avevano sottoscritto un dettagliato e impegnativo contratto urbanistico-edilizio.
La più importante e significativa operazione di rilancio turistico degli ultimi cinquant’anni (1.000 posti-letto a regime in 90.000 mc, rispetto ai 60.000 mc oggi esistenti) viene seppellita con un articoletto a quattro colonne, nel quale il tecnico locale “portavoce” della Società Interlaghi dichiara papale papale che la previsione turistico-ricettiva, pur garantita da una fideiussione di 1,8 milioni a favore del Comune per l’avvio del lavori entro la fine del 2012, non è più attuale.
Il sindaco e la Giunta, così solleciti ad annunciare qualunque cosa possa assicurare uno spazio sui giornali purchessia, questa volta non hanno detto nulla. Un silenzio assordante e fragoroso. Mentre si sprecano annunci, comunicati, dichiarazioni e paginate sui giornali per il ritiro del Chelsea e la coltura delle nocciole lungo il Toce, per il Centro Eventi Multifunzionale e il parco acquatico all’Acetati, per la capitale dei laghi europei e il progetto Thun a Villa Poss, tutti fingono di non avere sentito il “De profundis” suonato per l’unico vero progetto di rilancio economico ed occupazionale della città che avrebbe potuto partire già domani.
Si dirà che la morte tragica e improvvisa di Marcello Gabana, proprietario dell’area, ha reso tutto più difficile; ma è proprio di fronte a un’improvvisa complicazione che si misura la reattività, la caparbietà, la tenacia, la fantasia di chi amministra la città.
E anche in questo caso non s’è visto nulla. Si dirà – come annuncia “in solitaria” il  tecnico-portavoce locale  – che al posto della struttura turistica sarà realizzato un avveniristico Centro di Ricerca. La risposta può andare bene per il cittadino poco provveduto in questioni amministrative, ma non certo per chi ha una qualche dimestichezza con la materia: una cosa è costruire un progetto turistico-ricettivo, come quello che oggi viene incautamente abbandonato dalla proprietà, fondato su una puntuale e complessa previsione urbanistica di Piano Regolatore Generale; una cosa tutta diversa è immaginare – a margine di un convegno – il Centro di Ricerca.
Se anche questa proposta avesse le gambe per camminare (e lo potremo vedere solo in un fiuto indeterminato), si tratterebbe di rivedere radicalmente l’attuale destinazione urbanistica dell’area, i parametri edificatori, gli standard, le cessioni e gli usi pubblici. Senza contare la sostanziale differenza delle ricadute economico-occupazionali per la città di una struttura di ricerca rispetto a una struttura turistico-alberghiera. La sola cosa certa, per ora, è questa: il progetto, moderno e ambizioso, approvato nel 2007 non si farà, con grave e permanente danno per la città.
E per molti anni ancora il compendio ex Colonia Motta resterà in malinconica attesa di una valorizzazione che si attende da una quarantina d’anni.
Claudio Zanotti, consigliere comunale PD Verbania

Federalismo, i veri conti

Il Pd del Vco contesta i manifesti leghisti. “Il nostro territorio rischia di ottenere meno trasferimenti con il federalismo municipale”
Di fronte ai manifesti comparsi in città e firmati Lega Nord, con i quali si annunciano 3 milioni di euro in più alla città grazie al federalismo fiscale, il Partito Democratico del Vco ha scelto di rispondere, in una conferenza stampa, con una tabella fitta di numeri.
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“Vuole essere un’operazione verità”, ha dichiarato la segretaria provinciale del Pd Antonella Trapani. “In questo momento è più facile vendere le bugie che regalare la verità”, ha chiosato Moreno Minacci citando il senatore Marco Stradiotto, tra i padri della tabella elaborata dal Pd sugli effetti della riforma federale dei trasferimenti ai Comuni.

“In sostanza la riforma è tutt’altro che federale”, ha dichiarato il vicepresidente dell’Anci Enrico Borghi (“Napoleone ne sarebbe contento”, ha ironizzato il capogruppo provinciale Giuseppe Grieco). Il motivo? “Si prendono i soldi trasferiti lo scorso anno, e quindi già tagliati e si decide di trasferirli in diverso modo, ma sulla compartecipazione Iva che dovrebber essere di 52 euro procapite i Comuni non potranno agire. Per quanto riguarda l’Imu sui redditi da fabbricati nella tabella abbiamo tenuto conto del 6,5% ma molti comuni senza seconde case anche se l’aumentassero al 10,5 non riuscirebbero a compensare i mancati trasferimenti”.

Ma cosa succederà dal 2014 (quando l’Imu andrà a regime), secondo i calcoli del Pd solo 8 dei 77 Comuni del Vco ci guadagneranno rispetto ai trasferimenti 2011: Verbania (circa 770mila euro in più), Stresa, Santa Maria Maggiore, Premeno, Gignese, Macugnaga,  Baveno e Belgirate. I centri cioè con più seconde case. Altri difenderebbero l’esistente (vedi Cannobio e Domodossola), altri dovrebbero chiudere (Cursolo Orasso per esempio passerebbe da 92mila e 10mila euro di trasferimenti). Qui dovrebbe entrare in campo il fondo di perequazione, che dovrebbe tagliare la forbice (togliere ai ricchi per dare ai poveri), ma il Pd lamenta che non si conosce come sarà assegnato questo fondo. “Se fosse su base regionale – ha detto Giuseppe Grieco -, facendo parte di una Regione grande e più ricca di altre del Mezzogiorno, riceveremmo bene. Alla fine questo federalismo farà bene al Sud e creerà diseguaglianze all’interno degli stessi territori”.
Il conteggio del Pd non tiene conto della cedolare secca degli affitti (cedolare del 20%, di cui i Comuni percepiranno il 21 e rotti per cento, una quota fissa, ad avvantaggiarsi i Comuni con più case locate in regola, quindi in sostanza si dovrebbe ripetere quanto avverrà dal 2014 con l’Imu).
Secco il commento del capogruppo Pd in Regione: “La Lega nel suo manifesto non solo che difficilmente si potrà arrivare ad avere 3 milioni di euro in più, ma che se anche si potesse sarebbero di nuove tasse”.
Tratto da www.verbanianews.it

Zacchera: il sindaco revisionista!

Abbiamo sempre espresso contrarietà alla scelta del sindaco Zacchera di rimanere anche parlamentare per opportunità e per questioni di efficienza (rimanere a Roma vuol dire non avere tempo per dedicarsi al meglio per Verbania).
Oggi scopriamo a cosa serve la presenza del parlamentare verbanese a Roma:
a firmare un progetto di legge (prima firmataria l’onorevole Gabriella Carlucci) che prevede l’istituzione di una commissione d’inchiesta che analizzi l’imparzialità dei libri di testo di storia. Secondo i 19 firmatari (tra cui appunto Zacchera) vi sarebbe una tendenza a mettere in buona luce partiti e personaggi della sinistra con un rischio indottrinamento.
” Mi stupisce che un parlamentare come Zacchera, di un partito che si definisce della libertà – afferma il segretario provinciale del PD Antonella Trapani – abbia presentato questa richiesta dal chiaro sapore revisionista e oscurantista, una richiesta di chi invece la libertà non sembra sopportarla.
Ricordiamo a Zacchera che in Italia c’è una costituzione che prevede la libertà di insegnamento, che prevede l’assoluta autonomia nella scelta dei libri di testo da parte dei docenti. Come liberi dovrebbero essere gli editori nel pubblicare.
Ricordiamo a Zacchera che i libri scolastici sono scritti da studiosi e storici e non da politici al fine di garantire la massima imparzialità e che questa è l’ennesima intromissione di questo governo sulla libertà di conoscenza dei cittadini.
Non vorremmo – continua la Trapani – che i passati missini di Zacchera riemergano (come già successo a Verbania con l’appoggio al movimento neofascista di casa Pound) e gli ritorni la voglia e la nostalgia di avere una scuola pubblica di regime, asservita alla politica e al governo.
Se questo è il livello del lavoro parlamentare di Zacchera – conclude la Trapani – è chiaro che sarebbe meglio che si dedichi al 100% al lavoro di Sindaco.”
Antonella Trapani
Segretario provinciale PD VCO

Ufficio Stampa

Difendiamo il VCO!

La CISL del V.C.O. organizza per lunedì 18 aprile alle ore 20.30 presso la sala Rosmini all’Hotel “Il Chiostro” – Famiglia Studenti in via F.lli Cervi 14  aIntra, una tavola rotonda sul tema DIFENDIAMO IL VCO!
Al centro della discussione la  scelta di INAIL di declassare la sede provinciale e il trasferimento delle competenze della sede di Domodossola a Novara, la decisione di Poste Italiane di riorganizzare la propria presenza penalizzando gli uffici montani e chiudendo lo sportello di Suna, il probabile trasferimento della direzione di Enel Green Power, la
riorganizzazione della Sanità Pubblica e lo stato dei Servizi sul territorio non sempre adeguato, che rischiano di impoverire la nostra realtà provinciale.
Parteciperanno i parlamentari ed i consiglieri regionali del VCO (tra cui il capogruppo PD Aldo Reschigna) ed il presidente della provincia Massimo Nobili
Moderatore CARLO BOLOGNA, giornalista La Stampa Responsabile edizioni Vco e Novara

Federalismo: le conseguenze nel VCO. Seminario a Domodossola sabato 2 aprile.

Si svolgerà sabato 2 aprile 2011 alle ore 9.00 presso l’Hotel Corona a Domodossola un Seminario del PD sul tema: “il VCO verso il federalismo fiscale. Le conseguenze socioeconomiche“. Cliccare qui per scaricare l’invito.
Un seminario per capire davvero, numeri alla mano, le ricadute che il Federalismo avrà nel nostro territorio a partire dalle conseguenze sui Comuni e sui loro bilanci. Diversi e di qualità i relatori e i contributi.
Modera Moreno Minacci Resp. enti locali PD VCO, introduce Enrico Borghi Presidente nazionale.
Il federalismo regionale, ne parla Aldo Reschigna Capogruppo PD Regione Piemonte.
Il federalismo provinciale, ne parla Giuseppe Grieco, capogruppo PD Provincia VCO.
I costi standard, ne parla Dott. Salvatore Parlato Responsabile Ufficio Studi IFEL Istituto per la Finanza e l’Economia Locale.
Conclude Marco Stradiotto Senatore della commissione Finanza, ex sindaco ed esperto di federalismo
Partecipano Michele Paolino Dipartimento nazionale Enti Locali PD, Antonella Trapani Segretario provinciale, Mariano Cattrini Candidato sindaco a Domodossola.
Sono invitati cittadini, amministratori, associazioni, categorie economiche e sindacali. Iniziativa a cura del Coordinamento regionale, del Coordinamento provinciale VCO e del Circolo di Domodossola del Partito Democratico.