Archivi categoria: Enti Locali e montagna

La crisi ed il ruolo dei politici…

image Pubblichiamo la lettera inviata da Enrico Borghi al direttore di AzzurraTV Maurizio Depaoli.
Caro Direttore, ho ascoltato il tuo editoriale di sabato dedicato all’ultima candelina della Bialetti, e più in generale alla crisi industriale del nostro territorio posta in relazione con il cosiddetto “peso politico” del VCO. Vorrei provare, essendo stato chiamato giustamente in causa, ad indicare almeno quattro strade sulle quali a mio giudizio il settore pubblico può intervenire con tempi relativamente brevi per cercare di dare una risposta di carattere occupazionale al nostro territorio. Con una premessa. Sono convinto che la crisi che sta attraversando il VCO sia l’apice di una “maturazione” di attività manifatturiere, non sostituite da un’imprenditoria dinamica e innovativa pronta a rimpiazzare il capitalismo familiare ormai defunto e anzi in qualche caso (vedi Bialetti, SitCupro, Acetati, temo presto Tessenderlo) pronta a sganciarsi dal territorio quando ha ultimato le sue finalità sostanzialmente speculative. Questo assegna al settore pubblico un ruolo diverso rispetto al passato. Il “pubblico” nel VCO deve attribuirsi due compiti: da un lato intervenire direttamente sulla domanda aggregata, con operazioni di tipo keynesiano, per attivare politiche industriali nei settori di competenza al fine soprattutto di tenere alti i livelli occupazionali. Dall’altro creare le condizioni per le quali le imprese innovative e realmente interessate al nostro territorio investano, senza briglie burocratiche e con un contesto sociale di sostegno e di incentivo. Sul primo versante, credo che stia nella responsabilità delle amministrazioni pubbliche innescare in tempi rapidi due filoni che potrebbero dare ricadute positive sotto il profilo dell’occupazione.

1 – una politica industriale per il ciclo idrico Il Parlamento ha recentemente abolito gli ATO acqua e rifiuti, rimandando alle Regioni il compito di ridefinire il governo del sistema entro un anno. Proposta: perché non fare un’ATO asciuttissima e senza costi, composta dalle tre nuove comunità montane e dal Comune di Verbania, che assegni direttamente ad una nuova società interamente pubblica frutto della fusione tra Idrablu, Acque Nord e Comuni Riuniti la gestione integrata del ciclo idrico del VCO? La nuova società potrebbe utilizzare i dispositivi della legge sugli appalti attivando la procedura negoziata con imprese locali, per attivare lavori pubblici nel campo degli acquedotti e delle fognature di cui i nostri comuni hanno bisogno come il pane. Il tutto preceduto da un “patto” tra imprese, sindacati e istituzioni col quale le imprese beneficiarie si impegnerebbero ad utilizzare in questo settore maestranze – adeguatamente formate- espulse dalle aziende industriali in fase di chiusura. Si attiverebbe così una politica industriale utilizzando una risorsa naturale come l’acqua con concrete ricadute locali. Sarebbe un’occasione di maturità per la classe politica della zona di mettere al bando populismi e tatticismi su questo tema, e rispondere a tre problemi oggettivi: la carenza di infrastrutture, il lavoro per le imprese della zona e un possibile assorbimento di manodopera espulsa dai cicli produttivi.

2 – la bonifica area ex Enichem Sono ormai quattordici anni che parliamo della bonifica dell’area attorno allo stabilimento chimico di Pieve Vergonte. Proposta: avvalendoci anche della presenza del board Eni del vicepresidente della Provincia, “staniamo” finalmente Ministero e Syndial, e costruiamo poi capitolati speciali d’appalto in modo tale che sia possibile coinvolgere nella grande operazione di bonifica imprese locali e assorbire manodopera locale, senza ricorrere al concetto di “general contractor” che strozza sul filo del subappalto i piccoli artigiani locali e attua una concorrenza sul costo spesso a scapito della qualità, facendo arrivare in zona oltre tutto aziende esterne che spesso di regolare hanno solo il certificato! Sul secondo versante, quello degli incentivi alla produzione locale, sono convinto di possa lavorare anche qui rapidamente su due livelli:

1 – un’Azienda Energetica delle Valli Lepontine Barack Obama ha detto che i problemi fondamentali dell’Occidente oggi sono tre: il terrorismo, l’incremento demografico e le fonti energetiche. Sappiamo tutti qual è stato il ciclo dell’energia idroelettrica nel VCO. E sappiamo che le nostre acque saranno preziose perché oggi serve energia in quantità crescente, facilmente disponibile, a basso costo e ambientalmente sostenibile. Oggi sul tappeto ci sono i rinnovi di alcune concessioni idroelettriche, e altre arriveranno in futuro. Proposta: perché non rifondare su basi nuove il rapporto tra i produttori idroelettrici e il territorio, facendo decollare una “Azienda Energetica delle Valli Lepontine” o una “VCO energia” pubblico-privata, partecipata dalle banche locali, dalla Regione e dagli enti locali, che si inserisca in un più vasto progetto industriale di dimensione nazionale e internazionale? Non fermiamoci alle dimensioni: nella piccola valle svizzera di Poschiavo è stata fondata una società, la Rezia Energia, che oggi vende e distribuisce energia in mezza Europa, Italia compresa. A Olten, piccolo paese elvetico, ha sede la Atel, che in cento anni di vita è riuscita a diventare un piccolo colosso mondiale dell’energia. I nostri imprenditori soffrono perché pagano l’energia mediamente il 30 per cento in più di altre realtà europee. Mettiamo ad un tavolo le istituzioni, gli industriali che credono al territorio e le banche della zona e buttiamo il cuore oltre l’ostacolo. Iniziando, magari, dalla costituzione di un consorzio di acquisto energetico per spuntare condizioni di fornitura più vantaggiose rispetto ai concorrenti e far cogliere alle aziende del VCO i vantaggi derivanti dalla liberalizzazione del settore elettrico.

2 – una sinergia Polo dell’Innovazione/Enti Locali Il Polo dell’Innovazione presso il Tecnoparco del Lago Maggiore sta iniziando a dare risposte. Ci sono importanti adesioni, e altre se ne annunciano. Dobbiamo fare in modo, però, che quando le imprese avranno studiato i prototipi essi arrivino subito sul mercato. In almeno due settori (quello del mini-idroelettrico e dell’auto elettrica) essi potrebbero farlo se nei propri capitolati le amministrazioni pubbliche inserissero tali tecnologie. Proposta: facciamo un patto tra produttori e pubbliche amministrazioni, sotto la regia del Polo dell’Innovazione, per conseguire questo obiettivo? Sono temi complessi e che meriterebbero maggiori approfondimenti, che spero possano essere fatti anche attraverso un dibattito pubblico. Per conseguirli abbiamo bisogno di un confronto politico, istituzionale e sindacale di alto profilo, liberandoci di piccole furbizie e di tatticismi. Su questi temi è in gioco l’esistenza del Verbano Cusio Ossola come soggettività politicoeconomica, e se saremo davvero classe dirigente all’altezza l’autonomia ce la conquisteremo sul campo. Altrimenti ci aspetta un futuro da colonia. Politica ed economica. Motivo in più per impegnarsi, ciascuno secondo le proprie responsabilità, per evitare che ciò accada.
Enrico Borghi presidente Uncem

Più poltrone per Me: un verbanese “Sindaco” di Domodossola.

image Quanto annunciato da noi nei giorni scorsi (vedi l’articolo qua sotto di settimana scorsa) è puntualmente successo.
Il verbanese doc Senatore Enrico Montani farà l’assessore a Domodossola e guiderà la città verso le elezioni.
Le considerazioni sui tripli incarichi (sempre qua sotto) rimangono tutte in campo: in più si aggiunge un dubbio. Ma i Domesi non hanno un politico del centro destra e/o della Lega in grado di svolgere questo ruolo. Si son fatti commissariare insomma.
E poi a noi non è che il senatore Montani ci pare un "fulmine di guerra" in quanto ad amministratore. Contenti i cittadini di Domodossola contenti tutti ( o no?).

Dopo il “doppio”, sta per essere abbattuta anche l’invalicabile barriera psicologica del “triplo incarico”, sino ad oggi infranta solo dal parlamentare leghista Molgora (Deputato, Sottosegretario di Governo, Presidente della Provincia di Brescia). Alla “mission impossible” s’accinge il duo Cota-Montani.
La lettura domenicale de “La Stampa” è sempre ricca di spunti gustosi e godibili. Non fa eccezione il numero di domenica 11 aprile. E non tanto per le consuete “sparate” della Lega Nord contro l’Udc in maggioranza a Verbania (per ora solo parole: attendiamo un fatto, uno solo), quanto per un doppio, squillante annuncio: Roberto Cota, eletto presidente del Piemonte, “ancora non sa se si dimetterà da parlamentare”:
Enrico Montani, che fa il senatore e in contemporanea il consigliere comunale a Verbania, è “in pole position per diventare vicesindaco di Domodossola”. E noi che pensavamo che Zacchera fosse uno di quei “casi nazionali” di cumulo di cariche, una di quelle situazioni intollerabili su cui Gianfranco Fini si era espresso due mesetti fa in questi (sacrosanti) termini: “Stiamo superando il limite della decenza. Fare insieme il presidente della provincia, il sindaco e il parlamentare significa abusare della fiducia degli italiani. Che non hanno l’anello al naso”.
Adesso scopriamo che Zacchera è, tutto sommato, un dilettante: Cota potrebbe essere contemporaneamente Presidente del Piemonte, Parlamentare della Repubblica e Capogruppo alla Camera; Montani è in pole position per fare insieme il Senatore della Repubblica a Roma, il Consigliere Comunale a Verbania e il Vicesindaco a Domodossola.
Se alla Pro Loco di Miazzina o al Circolo Ricreativo di San Nazzaro Sesia mancano un paio di consiglieri, io suggerirei di chiedere al duo Cota/Montani. Molto probabilmente accetteranno.
Articolo tratto da VERBANIASETTANTA è un foglio virtuale di informazione prodotto da Claudio Zanotti, consigliere comunale di Verbania. All’indirizzo info@verbaniasettanta.it possono essere inviati contributi, riflessioni, testi, nuovi indirizzi di posta elettronica. Gli arretrati possono essere letti su: http://file.webalice.it – username: verbaniasettanta – password: Verbania

Il blog della minoranza di Gravellona Toce

image È nato il blog del gruppo consigliare "Insieme per gravellona".
L’intento è quello di pubblicare notizie sulla vita amministrativa della città  e nono solo. Chi volesse partecipare attivamente alla scrittura dei testi, prendendosi cura di una sezione (cronaca, politica, speciali, sport, cultura, lavoro, ecc.)
è il benvenuto.
Il primo post è un pezzo scritto ad hoc per il notiziario che l’amministrazione ha intenzione di inviare a lle famiglie gravellonesi.
L’indirizzo del blog è questo: http://insiemepergravellona.blogspot.com
Chi volesse anche solo girarci notizie e voci raccolte in città o segnalazioni può scrivere all’indirizzo:
insiemepergravellona@gmail.com
a presto, roberto birocco

Aldo Reschigna lascia il consiglio comunale di Verbania

image Pubblichiamo la lettera del consigliere regionale Aldo Reschigna
Egregio Signor Presidente Consiglio Comunale di Verbania
con la presente rassegno le dimissioni da Consigliere Comunale della città di Verbania a seguito della mia elezione a consigliere regionale della Regione Piemonte.
Ritengo infatti  giusto  non cumulare incarichi amministrativi differenti, nella consapevolezza che è già  importante per ciascuno svolgere in modo proficuo un solo incarico ed anche per consentire che, all’interno del Consiglio Comunale di  Verbania, vi possano sedere consiglieri che si dedichino esclusivamente alla vita politica e amministrativa di Verbania .
Non mancherà di certo da parte mia, nel ruolo a cui sono stato confermato, l’attenzione nei confronti della città soprattutto in un momento difficile sotto il profilo del lavoro e dello sviluppo  economico e Le posso garantire che, al di là delle posizioni e degli schieramenti politici, troverà sempre nel sottoscritto una persona  disponibile al confronto per tentare di risolvere i problemi  della nostra  città .
Porgo a Lei, ai colleghi del Consiglio Comunale, al Sig. Sindaco ed alla Giunta Comunale il mio saluto, assieme all’augurio di un proficuo lavoro .

Il “solito” Zacchera.

image Non è la prima volta che sottolineiamo al sindaco Marco Zacchera che i luoghi istituzionali sono di tutti e non di parte.
Lo abbiamo fatto sui parcheggi del comune che per Lui e gli Assessori della sua Giunta (e solo per loro) continuano a rimanere gratuiti.
Lo rifacciamo oggi perché sul sito del comune di Verbania (che dovrebbe essere un sito istituzionale) il "buon" Zacchera, nella pagina principale del sito, rimanda alla sua news letter personale (“per leggere l’ultima edizione della mia newsletter personale e settimanale cliccate qui”, c’è scritto). News letter le quali invitano al voto per il centro destra a queste elezioni regionali e contengono attacchi al centro sinistra e ai suoi esponenti di questo territorio.
Non sappiamo se ciò sia legale o meno in campagna elettorale, sicuramente è l’ennesima caduta di stile di un Sindaco che stenta ad imparare che le istituzioni non sono di parte e che, come tale, anche il sito del comune di Verbania dovrebbe essere imparziale.
E sul sito (giustamente diciamo noi) non ci sono i riferimenti al sito del PD, alla news letter “Verbania 70” di Zanotti, al sito della Lega Nord o di Rifondazione Comunista. Non si capisce quindi perché ci debba essere il suo.
Speriamo che al più presto abbia le decenza di togliere i riferimenti personali da un sito istituzionale.
Non dovrebbe essere così difficile capirlo.
Coordinamento provinciale e cittadino
PD

Adesso basta !

imageAbbiamo letto con stupore le considerazioni e i giudizi espressi da autorevoli esponenti locali di Lega Nord e del Pdl rispetto alla sentenza di primo grado che vede coinvolto Marino Barassi. All’evidente strumentalizzazione elettorale di Destra e Lega Nord hanno già risposto con sobrietà ed efficacia nella giornata di ieri Aldo Reschigna e Claudio Zanotti, ricordando che da sempre il Partito Democratico attende il compimento dell’iter giudiziario prima di esprimere eventuali giudizi politici sulle sentenze.
Marino Barassi, condannato in primo grado, ha annunciato il ricorso in Appello, convinto di poter dimostrare in quel grado di giudizio la sua estraneità alle accuse che gli sono state rivolte e la sua innocenza.
Noi attendiamo che la giustizia faccia il suo corso, fiduciosi della magistratura.
Di fronte allo sciacallaggio di Cattaneo e Montani non possiamo esimerci da ricordare che un importante collega di partito di Cattaneo, l’Assessore Regionale al Turismo Ettore Racchelli, quando Cattaneo era capogruppo di Forza Italia in Regione nell’ultima legislatura Ghigo, è stato condannato, nel gennaio scorso, in via definitiva dalla Cassazione a 3 anni e 5 mesi di reclusione per i reati di truffa e corruzione. In quell’occasione nessun esponente del Pd del Vco espresse giudizi su queste sentenze, pur essendo giunti all’ultimo grado di giudizio: era nostra convinzione che non fosse corretto avvelenare l’inizio di campagna elettorale.
Riesce difficile ora mantenere la stessa posizione.
Ci chiediamo adesso come mai la condanna definitiva di Racchelli non sia stata commentata in alcun modo da PdL e Lega Nord?
Come mai Cattaneo, coordinatore della Pdl del Vco e in simbiosi politica per dieci anni con Racchelli a Verbania e a Torino, non ha detto nulla?
Come mai la Lega Nord, alleata dell’allora governo regionale di cui Racchelli era Assessore, non ha espresso nessun giudizio?
Cattaneo è stato capace soltanto di mandare un giovane ascaro del Pdl a fotografare la Bresso a Verbania per montare scandalisticamente un caso rivelatosi subito inesistente.
E che dire della vicenda Di Girolamo, senatore della ‘ndrangheta candidato nelle liste del Pdl da Marco Zacchera e dal suo amico Stefano Andrini, picchiatore di estrema destra condannato a 4 anni per aggressione e lesioni?
E che dire delle dichiarazioni di Gennaro Mokbel riportate da “Il Fatto Quotidiano” della scorsa settimana, nella quale Zacchera parrebbe destinatario insieme ad altri due personaggi della dazione di “una piotta”, espressione gergale che il giornale stesso identifica nella somma di 100.00 euro?
Abbiamo sentito commenti, approfondimenti o prese di distanze?
Silenzio tombale e imbarazzate reticenze.

PD Ufficio stampa