Archivi categoria: Enti Locali e montagna

CISS Ossola: il PD non ha boicottato l’assemblea. Lavorare tutti per l’unificazione dei Consorzi.

Con riferimento alle vicende recenti che riguardano il CISS Ossola la segreteria Provinciale del PD precisa quanto segue.

E’ evidente che l’unità amministrava Ossolana ha raggiunto un punto critico; su questo concordiamo con il Sindaco Cottini, ma contestiamo chi cerca di attribuire al Partito Democratico responsabilità in merito alla situazione di disgregazione che si è creata.
Le velate accuse al PD di aver sabotato l’assemblea sono inconsistenti, viste le assenze di tutti i comuni a guida leghista e di altri di centro destra ad esempio.

Ricordiamo che in materia di socio-assistenziale abbiamo le carte in regola. A livello governativo il centro destra aveva di fatto sciolto i Consorzi e azzerato il fondo sociale, il fondo per la non autosufficienza e il fondo disabili. Noi in questi anni abbiamo salvaguardato lo strumento istituzionale dei Consorzi e abbiamo rifinanziato tutti i fondi sociali, istituendo anche (con 1,7 miliardi) il nuovo fondo per il contrasto alla povertà.

A livello locale le divisioni sono trasversali e riguardano almeno due argomenti: la gestione dei migranti e la prospettiva di un unico consorzio provinciale. Su questi temi l’assemblea degli amministratori in oltre due anni non è mai stata in grado di trovare una sintesi e la seduta di mercoledì 12 aprile ne è stato il segnale più evidente.

Quando alcuni comuni di centrodestra annunciano di non partecipare all’assemblea per non votare la gestione consortile dei migranti, di fatto per tenersi le mani libere e poter così usare la questione a proprio vantaggio politico, minano l’unità dell’assemblea.

A questo scenario ha certamente contribuito anche l’atteggiamento del presidente dell’assemblea e Sindaco di Domodossola che non ha avuto la capacità di trovare un punto di sintesi fra le varie anime dell’assemblea, ed è anche stato protagonista di un braccio di ferro sulla convocazione dell’assemblea dello scorso dicembre che doveva prorogare la durata del CISS.

Purtroppo in questo percorso si sono rotti rapporti politici, istituzionali e anche personali su tutti i campi dell’associazionismo intercomunale a partire dall’Unione delle valli dell’Ossola.

Il nodo del percorso di unificazione non è mai stato affrontato concretamente, tanto è che è iniziata la fuoriuscita di comuni Ossolani verso il CISS Verbano, e lo stato attuale di confusione è conseguenza anche di questo tema non risolto. Rimarchiamo che allo stato attuale tutti i comuni che hanno scelto di uscire dal Ciss Ossola (Mergozzo, Ornavasso, Premosello Chiovenda ed Anzola) non sono certo espressione del PD o del centrosinistra, anzi.

Purtroppo non ci sono disegni politici organici, se non piccole convenienze politiche personali; ma solo una grande confusione che non aiuta nessuno a risolvere i problemi in campo.
Il PD provinciale segnala questo stato di fatto e auspica, come ovvio, una ricomposizione dell’assemblea e l’inizio di un dialogo serio e costruttivo al fine di arrivare, in tempi adeguati e con la stessa qualità dei servizi attuali, alla costituzione di unico consorzio Provinciale.

La Segreteria Provinciale

Partito Democratico

Situazione della provincia del VCO. Comunicato Segreteria PD

La Segreteria provinciale del Partito Democratico del VCO, riunitasi per discutere della situazione di generale difficoltà economico finanziaria delle Province, in particolar modo della nostra, sottolinea come il Governo si è impegnato ad introdurre nel decreto Enti locali specifiche risorse per l’espletamento delle funzioni attribuite (600 km di strade, gestione delle scuole Superiori, sgombero neve ecc.).
La Segreteria chiede che dopo l’esito referendario venga ridefinito il quadro istituzionale di tutte le Province e auspica che l’efficacia di tale provvedimento possa mettere fine a questo periodo di difficoltà finanziaria.
La Segreteria sostiene lo sforzo gestionale degli attuali Amministratori che hanno ereditato bilanci pesantemente tagliati in passato.

Comunicato Segreteria Provinciale PD VCO

Rinnovo del Consiglio Provinciale: il centro sinistra mantiene la maggioranza

Stefano Costa, Presidente Provincia del VCO

Comunicazione della presidenza della Provincia – rinnovo del consiglio provinciale
A seguito della consultazione di secondo grado, svoltasi in data di ieri, che ha visto una buona partecipazione di sindaci e amministratori della nostra provincia (603 votanti su 830 aventi diritto), è stato eletto il nuovo Consiglio Provinciale che resterà in carica per i prossimi due anni.

La lista più votata è stata la n. 2 “Progetto VCO”, ascrivibile al centro-sinistra e che sostiene il Presidente Costa che, con 36.208 voti ponderati, elegge 5 consiglieri: gli uscenti Riccardo Brezza, Gianni Morandi, Rosarita Varallo e Silvia Tipaldi ed il nuovo eletto Fabio Pizzicoli, assessore a Crevoladossola.

Seguono la lista n. 4 “La Provincia per il territorio” ascrivibile al centro destra che vede eletti 3 consiglieri, Fabio Basta, Mario Geraci e Luigi Spadone rispettivamente consiglieri a Domodossola, Gravellona Toce e Cursolo Orasso, con 22.533 voti ponderati.

In terza posizione la lista n. 1 “Laghi e monti” che, con 17.299 voti ponderati, vede eletti 2 consiglieri: GiandomenicoAlbertella, Sindaco di Cannobio e Rino Porini, consigliere comunale a Germagno.

Non ottiene alcun seggio la lista n. 3 “Partecipazione e solidarietà” rappresentante la sinistra con 5.403 voti ponderati.

Il Presidente Costa commenta: “ringrazio tutti i colleghi sindaci e amministratori per l’ottima partecipazione a questo momento elettorale e mi complimento con gli eletti augurando loro buon lavoro. Nei prossimi due anni avremo parecchi compiti da svolgere insieme e confermo fin da ora la mia disponibilità a collaborare con tutti, indipendentemente dagli schieramenti di appartenenza di ciascuno”. Il primo Consiglio Provinciale di questa nuova tornata amministrativa, che prevede la convalida degli eletti, sarà convocato, come da regolamento, entro 10 giorni.

Verso il rinnovo del consiglio provinciale: ecco i nomi della lista Progetto VCO

Si è chiuso il percorso del centro sinistra per la formazione della lista e della proposta per il nostro territorio alle prossime elezioni provinciali dell’8 gennaio 2017.
Sarà un rinnovo del solo consiglio provinciale, in quanto il presidente Stefano Costa ricoprirà il suo ruolo anche per i prossimi due anni, come previsto dalla legge Del Rio.

La lista PROGETTO VCO è quindi strutturata su tutto il Vco raccogliendo le disponibilità di grandi e piccoli comuni, esperienze e nuove leve tra gli amministratori del territorio. Siamo soddisfatti dell’equilibrio raggiunto in termini di rappresentanza di genere, 50/50, di esperienza consolidata e ancora da raggiungere, tra centri principali e i piccoli comuni.

Invitiamo quindi i consiglieri comunali del VCO a sostenere questa lista al voto che si terrà il prossimo 8 gennaio 2017 presso la sede della Provincia a Tecnoparco

Agosti Giovanna (Bersi),  consigliere comunale Ghiffa

Bergamaschi Valerio, consigliere comunale Cannobio

Brezza Riccardo, consigliere comunale Verbania

Dattrino Maria (detta Marika), consigliere comunale Baceno

Filippi Flavia, consigliere comunale di Belgirate

Morandi Giovanni (detto Gianni), sindaco Gravellona Toce

Pizzicoli Fabio, assessore Crevoladossola

Pizzi Claudio, vicesindaco Casale Corte Cerro

Tipaldi Silvia, sindaco Calasca Castiglione

Varallo Rosa Rita, consigliere comunale Omegna

Montagne per il Sì: lanciata la mobilitazione. Adesione da Parlamentari e Sindaci

borghi boschi referendumSono già duecento gli Amministratori locali che hanno aderito al manifesto “Montagne per il SI, SI per le Montagne”, presentato oggi alla Camera dei Deputati dai primi cinquanta Parlamentari che hanno sottoscritto il documento.
Presente il Ministro per le Autonomie Enrico Costa, il Sottosegretario Gianclaudio Bressa, assieme ai promotori, gli on. Roger De Menech, Enrico Borghi e il Sen. Mauro Del Barba.
L’iniziativa ha ricevuto il plauso del Ministro Maria Elena Boschi che nel pomeriggio ha incontrato i promotori.Il documento declina le importanti modifiche della Carta costituzionale, in favore delle zone montane e delle Autonomie locali. Viene così rafforzato l’articolo 44, secondo comma, che prevede misure specifiche per le Terre Alte, per avere, nella riforma, quattro importanti passaggi: il riconoscimento della specificità montana nell’organizzazione istituzionale, la competenza statale sulle Unioni di Comuni e la loro organizzazione, l’eliminazione di materie concorrenti tra Stato e Regioni, la necessaria rappresentanza delle aree omogenee.
“Dobbiamo destinare misure apposite alle aree montane – ha detto il Ministro Costa – in modo tale che questi territori siano tenuti in considerazione ed evitare che vi siano cittadini di serie A e di serie B. È fondamentale avere presidi minimi garantiti nelle aree montane, che sfuggano all’accentramento dei servizi, alla logica del ‘quanti utenti’ per mantenere un servizio. Oggi tutto è commisurato al numero di abitanti; l’estensione territoriale è sempre messa in disparte. Serve diversificazione, tenendo conto delle aree territoriali, e la riforma costituzionale ci offre gli strumenti per avere una legislazione più efficace”.
“Diciamo un si per la montagna – ha ribadito il sen. Del Barba – La Costituzione assegna alla montagna un posto particolare. Già l’articolo 44 comma 2 invita il legislatore a porre attenzione particolare alle terre alte. Con la riforma, il principio viene potenziato. Si fa riferimento all’area vasta. Molti aspetti della riforma valorizzano le autonomie locali e danno grande attenzione ai territori. Da oggi si attiva una forte rete di amministratori e di politici che operano sulle aree montane. Così, non si può più dire che la montagna scivola ai margini dell’attenzione politica”.
“Abbiamo bisogno di fare squadra, nei territori di montagna – ha aggiunto l’on. De Menech – Gli Amministratori si uniscono per vincere le resistenze al cambiamento. Se incrociamo l’articolo 44 con le novità della riforma, come quelle dell’articolo 40 comma 4, con l’articolo 119 su costi e fabbisogni standard, è certo che il legislatore dovrà inserire il “differenziale montagna” per riconoscere differenze di territorio. Se vogliamo che la montagna riprenda vigore, si devono creare meccanismi per differenziare capacità di produrre servizi e benessere per i cittadini. Diciamo sì alla riforma anche perché tiene conto delle aree montane, della necessità di sviluppo di Alpi e Appennini. Aree del Paese che insieme diventano strumento di straordinaria forza politica. Il documento è la base di partenza, per ragionare su come la riforma deve essere portata sui territori”.

“Il documento sarà inviato a tutti gli amministratori – ha dichiarato l’on. Borghi – per incrementare l’adesione e per attuare momenti di dibattito e discussione, per far sì che campagna elettorale avviata, anche su questi aspetti, possa essere ancorata a temi di merito, a proposte, ai contenuti inseriti nella riforma costituzionale. Venerdì a Belluno avremo una prima iniziativa pubblica. Poi a Lanzo Torinese, lunedì 17. Questo documento è uno strumento di lavoro per poter parlare al 40% di indecisi che cercano di capire di più, rispetto al frastuono delle tifoserie. È un documento per venire incontro ai cittadini che vogliono capire. Che venga codificato il principio giuridico in Costituzione per il quale si deve tenere conto dei territori montani, significa costruire livello istituzionale e nella pubblica amministrazione un’attenzione nuova ai territori. territori. In questo sta il nostro SI convinto alla riforma che i cittadini sono chiamati a votare il 4 dicembre”.

Uscita dal CISS Ossola? Basta provocazioni dal sindaco Pizzi

Lucio Pizzi, sindaco di Domodossola
Lucio Pizzi, sindaco di Domodossola

L’utima sparata del sindaco sceriffo Pizzi è quella che Domodossola uscirà dal CISS. Per chi pensasse che il CISS è quello del viaggiare informati spieghiamo che è in realtà il consorzio di tutti i comuni Ossolani  e  si occupa dei più deboli, dei bisognosi, dei minori con handicap, degli anziani assistiti al domicilio e dei disabili.
L’affidamento di queste funzioni non è una scelta comunale bensì un obbligo di legge che  stabilisce anche quale debba essere il bacino  di popolazione a cui tale funzioni debbano essere fornite. In Piemonte il bacino non può essere inferiore a 40.000  abitanti.
Domodossola non potrà gestire queste funzioni da sola: dovrà obbligatoriamente associarsi con altri.
L’ amministrazione Cattrini stava lavorando alla fusione dei tre CISS: Ossola Verbano e Cusio, per un miglioramento delle prestazioni ed una diminuzione dei costi: l’uscita dal CISS costerebbe al comune minimo un milione di euro, l’importo di un’altra causa praticamente.
Sembra impossibile pensare che  il sindaco di Domodossola non conosca la legge  e non sappia che da solo non potrà andare  da nessuna parte.
Noi crediamo che le difficoltà amministrative che il sindaco non sa affrontare  gli facciano credere di essere  ancora in  campagna elettorale e quindi possa continuare a sparare  a caso dando la sensazione ai cittadini che comunque sta facendo qualcosa.
In effetti non sta facendo niente perchè sembra non sappia  fare niente.
I temi sui quali il sindaco ha vinto la campagna elettorale: ospedale e profughi, sono temi sui quali il suo intervento è molto limitato,  le scelte  non  dipendono da lui.
Le sue sparate possono  far sembrare ai cittadini che stia facendo qualche cosa, invece non sta facendo assolutamente nulla solo propaganda e fumo!
Altra azione su cui il sindaco si sta concentrando è la mostra fotografica dei cittadini che affittano le loro case a chi vogliono senza chiedere prima la sua autorizzazione!!
Diciamo al sindaco che la ricreazione è finita: se veramente pensa di essere il sindaco di tutti  e non solo del 30% dei cittadini che lo hanno votato, inizi a lavorare per unire e non per dividere, considerando parte dellla sua Comunità anche gli ultimi, i poveri ed i bisognosi.
Il Partito Democratico si concentra sulle categorie più deboli che stanno soffrendo per la crisi: così ha presentato una interpellanza per spingere il sindaco a lavorare per il SIA (Sostegno per l’Inclusione attiva) una opportunità di ricevere un contributo mensile  che il Governo fornisce ai cittadini in difficoltà.

Partito Democratico Domodossola
Il segretario
Il Gruppo Consigliare