Parteciperanno Anna Rossomando Vice Presidente del Senato e Davide Mattiello Responsabile Dipartimento Legalità PD Piemonte. Presiede Giacomo Molinari segretario PD Verbania.
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Emergenza prezzi acquisto casa a Verbania: ampliare le politiche a sostegno del diritto all’abitare
Cooperazione militare tra Italia e Svizzera; da Roma novità anche per il territorio dell’alto Piemonte. Senatore Borghi: un’opportunità per i territori di confine.
Cooperazione militare tra Italia e Svizzera; da Roma novità anche per il territorio dell’alto Piemonte. Senatore Borghi: un’opportunità per i territori di confine.
La Svizzera vuole intensificare la cooperazione in materia di politica di sicurezza con la NATO, e ciò comporta un ruolo importante per l’Italia. Se n’è’ discusso oggi pomeriggio a Roma in commissione Esteri e Difesa del Senato, nel corso dell’audizione del capo di stato maggiore della difesa ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone.
La consigliera federale Viola Amherd ha incontrato ieri a questo scopo a Bruxelles il Segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, e oggi in Parlamento l’attenzione sul tema è stata sollecitata dal senatore ossolano del Partito Democratico, Enrico Borghi, intervenuto nel dibattito.
Concretamente, la Svizzera desidera partecipare maggiormente alle esercitazioni della NATO, sviluppare l’interoperabilità tra l’esercito svizzero e l’Alleanza, rafforzare la sua partecipazione ai centri di competenza certificati, nonché collaborare più strettamente nei settori ciber, resilienza e innovazione.
La Confederazione dovrebbe poter partecipare a tutte le esercitazioni NATO, sia pure confermandosi nazione neutrale. Un passaggio storico, che avrà anche ricadute in Italia. Anzitutto è prevista una collaborazione per la difesa dello spazio aereo svizzero tra l’Aeronautica italiana e l’omologa elvetica.
In questa cornice si inserisce la decisone della Svizzera di acquistare nuovi velivoli F35. Almeno 24 velivoli saranno prodotti e assemblati presso lo stabilimento di Final assembly and check-out (Faco) di Cameri. Qualora non fosse possibile per gli svizzeri assemblare nazionalmente gli F-35, anche ulteriori quattro aerei previsti per saranno prodotti a Cameri.
Le prospettive di una maggiore cooperazione militare tra Italia e Svizzera aprono la strada anche a ricadute sui territori di confine: rispondendo dalla domanda del senatore Borghi, infatti, il capo di stato maggiore non ha escluso la possibilità di esercitazioni congiunte e cooperazione nelle zone montane di contatto tra i due paesi.
“Il rafforzamento della cooperazione militare tra Italia e Svizzera – osserva il senatore Enrico Borghi – si inserisce nel quadro della modifica degli assetti europei all’indomani dell’invasione russa in Ucraina, e oggettivamente apre ad una serie di opportunità per i territori di confine, oltre che confermare una amicizia storica tra Roma e Berna che va sicuramente a vantaggio della nostra sicurezza”,
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Guerra Russo-Ucraina: incontro a Domodossola venerdì 27 maggio
LA GUERRA RUSSO-UCRAINA, IL MONDO CHE CAMBIA: QUALI SCENARI PER LA NOSTRA SICUREZZA?
Incontro pubblico
Venerdì 27 maggio ore 21:00
Hotel Corona Domodossola
Interviene On. ENRICO BORGHI
Responsabile nazionale sicurezza PD e membro del Comitato. Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica (COPASIR) .
Presiede ALICE DE AMBROGI
Segretaria Provinciale PD VCO
Partecipano
NINO LEOPARDI
Segretario Circolo PD Domodossola
CLAUDIO MICELI
Capogruppo PD Consiglio Comunale Domodossola
Organizza Partito Democratico
Coordinamento Provinciale VCO
Circolo di Domodossola
La rincorsa (penosa) della Lega. si prende i meriti dei fondi europei pur essendo un partito antieuropa.
La proposta viene avanzata al Senato a prima firma del senatore Alessandro Alfieri (Pd), dopo un confronto con la segreteria nazionale del partito nella persona dell’on. Enrico Borghi. Viene in tal modo costruito un percorso politico preciso, coinvolgendo il presidente della commissione finanze del Senato, il senatore Luciano D’Alfonso, anch’esso democratico. La proposta così istruita viene portata in commissione, e viene approvata registrando il consenso anche di altre forze politiche (che come spesso accade aggiungono la firma per esprimere la loro condivisione).
A quel punto, parte subito l’operazione-cuculo della Lega, ormai abituata a prendersi i meriti degli altri così come il noto volatile che prende i frutti delle covate altrui. Da Bruxelles si fa vivo addirittura l’europarlamentare Panza, che annuncia la co-paternità di un’iniziativa di cui ha appreso l’esistenza dalla stampa, evidentemente preso in contropiede dall’iniziativa assunta dal Pd.
Regione Piemonte: giù le mani dalla legge 194 sull’aborto. Il Partito Democratico a difesa della libertà di scelta delle donne e dei consultori
Il Partito Democratico del VCO invita la Giunta piemontese di centro-destra del Presidente Cirio a ritirare la determina dirigenziale “per il miglioramento del percorso assistenziale per la donna che richiede l’interruzione volontaria di gravidanza”, che proroga i termini per le presentazioni delle domande alle organizzazioni e associazioni “Pro vita”.
A inizio marzo gli uffici degli assessorati alla Sanità e al Welfare della Regione Piemonte hanno inviato a tutte le ASL una nota per la proroga del bando utile ad aggiornare gli elenchi delle associazioni operanti nel settore della tutela materno infantile con le quali collaborare. Tra i criteri utili a partecipare alla gara c’è la “presenza nello statuto della finalità di tutela della vita fin dal concepimento”.
La presenza esclusiva delle associazioni pro-vita (e quindi contro l’aborto) dentro i consultori è contraria allo spirito della legge 194 ed è una chiara espressione di scelte ideologiche, volte a esercitare una pressione psicologica inaccettabile sulle donne, che condanniamo in modo fermo e alle quali ci opporremo in ogni modo possibile.
L’art. 3 della nostra Costituzione sancisce in modo chiaro la laicità dello Stato e delle sue leggi e nel rispetto di questo principio al quale non rinunceremo mai, riaffermiamo il diritto di ogni persona a seguire le proprie convinzioni, il dovere di non imporre il proprio credo ad altri e difendiamo la laicità delle strutture sanitarie.
Per tutti questi motivi, appoggiamo le manifestazioni di piazza di sabato 17 aprile, alle quali aderiremo convintamente per ribadire e ricordare a tutte e tutti che la legge garantisce il diritto all’aborto tramite l’accesso alla sanità pubblica in strutture laiche e che le donne decise a intraprendere questo percorso devono essere assistite da personale qualificato e competente all’interno di strutture specializzate come i consultori che vanno sostenuti, potenziati e rifinanziati prioritariamente.
Alice De Ambrogi
Segretaria Provinciale
Flavia Filippi
Responsabile Diritti
Partito Democratico Verbano Cusio Ossola
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