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Sabato 15 febbraio incontro a Verbania sul DDL sicurezza

Il disegno di legge del Governo in materia di sicurezza pubblica: meno libertà e meno sicurezza per i cittadini. E’ questo il titolo dell’incontro pubblico che si svolgerà sabato 15 febbraio 2025, alle ore 10:00 presso il Centro d’Incontro S.Anna a Verbania organizzato dal Partito Democratico.

Parteciperanno Anna Rossomando Vice Presidente del Senato e Davide Mattiello Responsabile Dipartimento Legalità PD Piemonte. Presiede Giacomo Molinari segretario PD Verbania.

Per il Partito Democratico, quello che produrrà questa futura legge smentisce il suo titolo: nessuna sicurezza, non un solo investimento in prevenzione, zero euro agli enti locali, nessuna risorsa per l’aumento dell’organico e un rinnovo adeguato del contratto delle forze dell’ordine, ma meno libertà, una grave repressione del dissenso e un particolare accanimento verso alcuni gruppi sociali.
Che il governo Meloni sia insofferente alle contestazioni, alle critiche e al dissenso è un dato di fatto. Che stia cercando di forzare gli assetti istituzionali e restringere libertà e diritti di cittadine e cittadini è ugualmente chiaro.
Non sono solo le precettazioni, inflitte o minacciate, del ministro Salvini sui lavoratori che esercitano un proprio diritto: il progetto di riscrittura della nostra democrazia è molto più ampio e pericoloso.
Il ddl sicurezza, attualmente in discussione al Senato, ne è l’espressione perfetta. Il Partito Democratico si oppone fermamente a questa deriva. Introduzione di nuovi reati, inasprimento delle pene, repressione del dissenso: i 38 articoli di questo provvedimento hanno sollevato non solo una moltitudine di critiche, ma un vero allarme democratico.
Partito Democratico Piemonte, Circolo di Verbania e Coordinamento Provinciale VCO
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Emergenza prezzi acquisto casa a Verbania: ampliare le politiche a sostegno del diritto all’abitare

Emergenza prezzi acquisto casa a Verbania: in Consiglio Comunale ampliare le politiche a sostegno del diritto all’abitare
Sui giornali di oggi vengono riportati i dati dell’accurata indagine promossa dall’ufficio studi del portale “Idealista“, dedicata al mercato immobiliare piemontese.
Ancora una volta, le rilevazioni indicano in Verbania il capoluogo più caro della Regione, con prezzi per l’acquisto al metro quadro che superano i 2300 euro, a fronte del prezzo medio regionale che si attesta intorno ai 1300 euro: rialzi anche sul fronte degli affitti, con valori che superano di svariate centinaia di euro le altre città piemontesi. La stessa rilevazione ipotizza che anche il 2025 sia segnato da un trend di crescita costante dei prezzi, andando a determinare un ulteriore rialzo dei costi per un bene primario come la casa.
A fronte di questi numeri, non è possibile negare l’evidenza: Verbania diventa ogni anno sempre più inabitabile per famiglie, lavoratori, giovani e pensionati ovvero tutte quelle categorie che non possono accedere al mercato del lusso: è questa la città che vogliamo?
Noi no, e ci batteremo in Consiglio comunale perché vengano ampliate le politiche in sostegno al diritto all’abitare, nonostante l’Amministrazione respinga con sdegno qualunque proposta delle minoranze su questo argomento, come nel caso dell’ordine del giorno presentato dai nostri gruppi nel quale chiedevamo che ci si facesse carico della questione, approntando una campagna sul canone concordato e istituendo un ufficio dedicato.
Verbania ha diritto ad un futuro vivo, i suoi abitanti ad un presente degno.
Giacomo Molinari, Segretario Partito Democratico Verbania
e gruppi Consigliari PD e Verbania Si Prende Cura

 

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Cooperazione militare tra Italia e Svizzera; da Roma novità anche per il territorio dell’alto Piemonte. Senatore Borghi: un’opportunità per i territori di confine.

Cooperazione militare tra Italia e Svizzera; da Roma novità anche per il territorio dell’alto Piemonte. Senatore Borghi: un’opportunità per i territori di confine.

La Svizzera vuole intensificare la cooperazione in materia di politica di sicurezza con la NATO, e ciò comporta un ruolo importante per l’Italia. Se n’è’ discusso oggi pomeriggio a Roma in commissione Esteri e Difesa del Senato, nel corso dell’audizione del capo di stato maggiore della difesa ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone.
La consigliera federale Viola Amherd ha incontrato ieri a questo scopo a Bruxelles il Segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, e oggi in Parlamento l’attenzione sul tema è stata sollecitata dal senatore ossolano del Partito Democratico, Enrico Borghi, intervenuto nel dibattito.
Concretamente, la Svizzera desidera partecipare maggiormente alle esercitazioni della NATO, sviluppare l’interoperabilità tra l’esercito svizzero e l’Alleanza, rafforzare la sua partecipazione ai centri di competenza certificati, nonché collaborare più strettamente nei settori ciber, resilienza e innovazione.
La Confederazione dovrebbe poter partecipare a tutte le esercitazioni NATO, sia pure confermandosi nazione neutrale. Un passaggio storico, che avrà anche ricadute in Italia. Anzitutto è prevista una collaborazione per la difesa dello spazio aereo svizzero tra l’Aeronautica italiana e l’omologa elvetica.
In questa cornice si inserisce la decisone della Svizzera di acquistare nuovi velivoli F35. Almeno 24 velivoli saranno prodotti e assemblati presso lo stabilimento di Final assembly and check-out (Faco) di Cameri. Qualora non fosse possibile per gli svizzeri assemblare nazionalmente gli F-35, anche ulteriori quattro aerei previsti per saranno prodotti a Cameri.
Le prospettive di una maggiore cooperazione militare tra Italia e Svizzera aprono la strada anche a ricadute sui territori di confine: rispondendo dalla domanda del senatore Borghi, infatti, il capo di stato maggiore non ha escluso la possibilità di esercitazioni congiunte e cooperazione nelle zone montane di contatto tra i due paesi.
“Il rafforzamento della cooperazione militare tra Italia e Svizzera – osserva il senatore Enrico Borghi – si inserisce nel quadro della modifica degli assetti europei all’indomani dell’invasione russa in Ucraina, e oggettivamente apre ad una serie di opportunità per i territori di confine, oltre che confermare una amicizia storica tra Roma e Berna che va sicuramente a vantaggio della nostra sicurezza”,

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Guerra Russo-Ucraina: incontro a Domodossola venerdì 27 maggio

LA GUERRA RUSSO-UCRAINA, IL MONDO CHE CAMBIA: QUALI SCENARI PER LA NOSTRA SICUREZZA?

Incontro pubblico
Venerdì 27 maggio ore 21:00

Hotel Corona Domodossola

Interviene On. ENRICO BORGHI
Responsabile nazionale sicurezza PD e membro del Comitato. Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica (COPASIR) .

Presiede ALICE DE AMBROGI
Segretaria Provinciale PD VCO

Partecipano
NINO LEOPARDI
Segretario Circolo PD Domodossola

CLAUDIO MICELI
Capogruppo PD Consiglio Comunale Domodossola

Organizza Partito Democratico
Coordinamento Provinciale VCO
Circolo di Domodossola

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La rincorsa (penosa) della Lega. si prende i meriti dei fondi europei pur essendo un partito antieuropa.

In questi giorni stiamo assistendo ad una vicenda a metà strada tra il penoso e il paradossale, con la costante rincorsa della Lega alle iniziative assunte dal Partito Democratico e il tentativo (patetico) di intestarsi la paternità politica di azioni avviate e attuate da altri.
E’ il caso, ad esempio, dell’emendamento costruito dal Partito Democratico per accogliere la richiesta dei sindaci di consentire un maggiore utilizzo dei fondi frontalieri sulla spesa corrente degli enti locali.
La proposta viene avanzata al Senato a prima firma del senatore Alessandro Alfieri (Pd), dopo un confronto con la segreteria nazionale del partito nella persona dell’on. Enrico Borghi. Viene in tal modo costruito un percorso politico preciso, coinvolgendo il presidente della commissione finanze del Senato, il senatore Luciano D’Alfonso, anch’esso democratico. La proposta così istruita viene portata in commissione, e viene approvata registrando il consenso anche di altre forze politiche (che come spesso accade aggiungono la firma per esprimere la loro condivisione).
A quel punto, parte subito l’operazione-cuculo della Lega, ormai abituata a prendersi i meriti degli altri così come il noto volatile che prende i frutti delle covate altrui. Da Bruxelles si fa vivo addirittura l’europarlamentare Panza, che annuncia la co-paternità di un’iniziativa di cui ha appreso l’esistenza dalla stampa, evidentemente preso in contropiede dall’iniziativa  assunta dal Pd.
Ma la assunzione dei meriti del lavoro altrui raggiunge livelli epici con la pubblicazione, da parte del consigliere regionale Alberto Preioni, di una card con la quale si attribuisce sostanzialmente il merito dei fondi PNRR recentemente attribuiti dal Ministero dell’Interno direttamente ai Comuni che ne avevano fatto richiesta, aderendo ad un bando diretto nel quale la Regione Piemonte non ha avuto nessuna voce in capitolo.
Prendersi i meriti del lavoro altrui sembra essere ormai una costante del leghismo di casa nostra.
Una rincorsa (penosa) per un partito che si dice contro l’Europa, che che si commenta da sola, e che non ci esimerà dal continuare a lavorare per il territorio nella certezza che sindaci, amministratori e cittadini del VCO sanno bene distinguere tra gli imbonitori e i costruttori.
Segreteria PD VCO

Regione Piemonte: giù le mani dalla legge 194 sull’aborto. Il Partito Democratico a difesa della libertà di scelta delle donne e dei consultori

Il Partito Democratico del VCO invita la Giunta piemontese di centro-destra del Presidente Cirio a ritirare la determina dirigenziale “per il miglioramento del percorso assistenziale per la donna che richiede l’interruzione volontaria di gravidanza”, che proroga i termini per le presentazioni delle domande alle organizzazioni e associazioni “Pro vita”.
A inizio marzo gli uffici degli assessorati alla Sanità e al Welfare della Regione Piemonte hanno inviato a tutte le ASL una nota per la proroga del bando utile ad aggiornare gli elenchi delle associazioni operanti nel settore della tutela materno infantile con le quali collaborare. Tra i criteri utili a partecipare alla gara c’è la “presenza nello statuto della finalità di tutela della vita fin dal concepimento”.
La presenza esclusiva delle associazioni pro-vita (e quindi contro l’aborto) dentro i consultori è contraria allo spirito della legge 194 ed è una chiara espressione di scelte ideologiche, volte a esercitare una pressione psicologica inaccettabile sulle donne, che condanniamo in modo fermo e alle quali ci opporremo in ogni modo possibile.
L’art. 3 della nostra Costituzione sancisce in modo chiaro la laicità dello Stato e delle sue leggi e nel rispetto di questo principio al quale non rinunceremo mai, riaffermiamo il diritto di ogni persona a seguire le proprie convinzioni, il dovere di non imporre il proprio credo ad altri e difendiamo la laicità delle strutture sanitarie.
Per tutti questi motivi, appoggiamo le manifestazioni di piazza di sabato 17 aprile, alle quali aderiremo convintamente per ribadire e ricordare a tutte e tutti che la legge garantisce il diritto all’aborto tramite l’accesso alla sanità pubblica in strutture laiche e che le donne decise a intraprendere questo percorso devono essere assistite da personale qualificato e competente all’interno di strutture specializzate come i consultori che vanno sostenuti, potenziati e rifinanziati prioritariamente.

Alice De Ambrogi
Segretaria Provinciale
Flavia Filippi
Responsabile Diritti
Partito Democratico Verbano Cusio Ossola

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