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ZANETTA MESSO ALLE CORDE DA BORGHI E RESCHIGNA

Sen. Valter Zanetta (PDL)

Ieri sera presso il Foro Boario di Crodo, l’Unione dei Comuni montani delle Valli Antigorio Divedro e Formazza ha organizzato un incontro al fine di fare chiarezza sulle conseguenze dell’applicazione dell’art.16 della legge 148/11, volgarmente conosciuta come “manovra di agosto”.
Alla serata erano presenti il Sen. Zanetta, il consigliere regionale Reschigna e il vice presidente dell’Anci Borghi.
L’incontro, durato oltre due ore e mezza, ha chiarito che le unioni che si andranno a formare o quelle già in essere che vedono la compresenza di comuni sotto i mille abitanti, con l’applicazione della nuova normativa, dovranno successivamente e obbligatoriamente passare le funzioni all’unione dei comuni, compresi anche i singoli bilanci e che la possibilità di deroga prevista dal comma 16 è valida solo per le convenzioni fra comuni e non per le unioni.
In definitiva, se non ci saranno modifiche o, come noi chiediamo, l’abrogazione dell’art.16, i comuni sopra i 1000 abitanti dell’Unione dei Comuni montani delle Valli Antigorio Divedro e Formazza dovranno valutare se uscire dall’unione o altrimenti restare consapevoli che perderebbero la loro sovranità comunale per intero.
Il Sen. Zanetta è stato costretto ad ammettere le inefficienze e tutte le lacune della legge che lui stesso ha contribuito a scrivere e ad approvare. Il confronto si è concentrato sulle ripercussioni che queste norme avranno per la maggior parte dei comuni della nostra provincia, senza incorrere in facili battibecchi politici. I contributi di Borghi e Reschigna sono stati puntuali spingendosi fino alla lettura testuale dell’articolato delle leggi in oggetto e confrontandolo con le affermazioni del Senatore che non ha potuto far altro che contraddire le affermazioni espresse in altre sedi.
Il Senatore Zanetta ha incassato molto nobilmente, fino ad ammettere che è disponibile a proporre un impianto  emendativo per superare le criticità evidenziate dal consigliere regionale e dal vicepresidente dell’Anci. E’ chiaro che aspetta ai singoli amministratori di quella realtà decidere come muoversi, così come ogni singola realtà comunale della nostra provincia dovrà provvedere a definire la strada da percorrere per ottemperare alle confuse normative che sono state approvate in questi mesi.
Chiediamo al Sen Zanetta di essere conseguente a quello che ha detto ieri sera e di muoversi per semplificare il quadro normativo sugli enti locali che, restando così com’è attualmente, determinerà l’aumento degli enti, incrementi di spesa pubblica, confusione amministrativa, taglio dei servizi ed incertezza per il pubblico impiego.
Ringraziamo il sindaco Corda e l’assessore Vesci per l’opportunità data di assistere ad un confronto serio, puntuale nel rispetto reciproco dei ruoli istituzionali che ha chiarito in modo inequivocabile come le critiche all’art.16 fatte dal Partito Democratico e da tutte le associazioni delle autonomie locali non fossero per nulla pretestuose, ma frutto di un’analisi concreta sui testi approvati e sulle conseguenze.
Ribadiamo che conveniamo con il Senatore Zanetta sulla necessità di riformare il sistema delle autonomie locali per renderlo più efficiente, moderno,  semplice e alla portata dei cittadini, magari partendo dall’approvazione della Carta delle Autonomie, condivisa da Pdl e Pd, attualmente ferma in Parlamento.

PD VCO
Ufficio Stampa

 

Basta tagli ai servizi sociali

Antonella Trapani

“E’ una vergogna che la Regione Piemonte comunichi ai Consorzi dei Servizi Socio Sociali a metà ottobre i tagli da apportare sui bilanci del 2011. Non solo, ma è contrario alle disposizioni delle stesse leggi regionali, in particolare della L.R. 1/2004 che dispone che i consorzi debbano scrivere a bilancio le stesse risorse ottenute l’anno precedente. Per questo ci auguriamo che le istituzioni locali seguano l’esempio del Comune di Cuneo e dei Consorzi cuneesi che hanno già inoltrato il ricorso al TAR sulla leggitimità di tale azione”.  E’ questo il commento del segretario provinciale del Pd, Antonella Trapani, rilasciato nel corso di una conferenza stampa svoltasi questa mattina nella sede del Pd di Domodossola insieme al sindaco di Domodossola Cattrini, di Villadossola Bartolucci e al Presidente dell’assemblea dei sindaci del Ciss Ossola, Damiano Delbarba. Quest’ultimo ha elencato i tagli annunciati, pari al 12.77% in meno rispetto al 2010, 186 mila euro che vanno a sommarsi ai tagli che il Ciss ha già apportato al mese di luglio a causa di mancati trasferimenti precedenti e alla chiusura di progetti specifici che il Ciss Ossola aveva aperto in questi anni. Per il Ciss Verbano sono circa 80 mila mentre per il Ciss Cusio la cifra è intorno ai 60 mila euro.

“La situazione – aggiunge Trapani – è sempre più confusa e insostenibile. I tagli toccano tutti i consorzi, anche quello del Verbano e del Cusio. Chiediamo a tutti i soggetti politici e agli amministratori di sostenere questa battaglia perché non è immaginabile un sistema che colpisce chi più ha bisogno: minori in difficoltà, anziani e diversamente abili.”

“La situazione è veramente grave – continua Cattrini – ed è corretto spiegare che, nonostante molti imputino questi tagli ai comuni, questi fanno di tutto per cercare di rendere meno pesante la situazione”.

I presenti hanno accolto con favore la deliberazione del consiglio della Comunità Montana Valle Ossola che ha destinato 100 mila euro per i servizi sociali. “Ieri sera si è concordato – spiega Moreno Minacci – che la prossima settimana sarà convocata l’assemblea dei sindaci della Comunità Montana per decidere le modalità per destinare questi fondi”. Chiude il segretario provinciale:” Il PD spera che gli amministratori decidano che questi nuovi fondi vadano ad aggiungersi a quelli già deliberati dai comuni. Sappiamo che questo è un intervento di emergenza e che il prossimo anno sarà difficile da ripetere, per questo la Regione deve dirci in tempi rapidi come intende governare l’intero processo di riordino degli enti locali che tocca inevitabilmente anche i Ciss, organi che hanno funzionato benissimo in questi anni, ma che rischiano di essere inseriti in una logica che alla fine rischia di produrre un sistema più complesso di quello che abbiamo. Tutto il contrario di quello che i cittadini chiedono alla politica”.

Incontro pubblico a Viganella

L’articolo 16 della legge 138, la così detta manovra bis, non è stato abrogato come richiesto da moltissimi amministratori locali e dallo scorso 11 settembre è legge della Repubblica italiana. Le norme inserite in quell’articolo modificheranno gli assetti istituzionali e la geografia amministrativa del territorio nazionale e avranno riflessi importanti anche sul nostro territorio composto quasi esclusivamente da piccoli comuni montani. Il coordinamento della Valle Antrona ha organizzato per lunedì 10 ottobre alle ore 21, presso la sala conferenze di casa Vanni a Viganella per discuterne insieme ai cittadini ed agli amministratori dei quattro comuni della Valle Antrona.

Per l’occasione saranno presenti: il capogruppo regionale, Aldo Reschigna, il vice presidente Anci, Enrico Borghi, i sindaci di Viganella e di Villadossola, Giuseppe Colombo e Marzio Bartolucci, il segretario provinciale Antonella Trapani, e il segretario di Valle, Milena De Boni.

Incontro con GIROLAMO DE MICHELE autore del libro LA SCUOLA è DI TUTTI

Mercoledì 12 Ottobre alle ore 21.00 presso (e a cura della) libreria Margaroli a Verbania Intra (in corso mameli 56-  lungolago-), si volgerà l’incontro pubblico con GIROLAMO DE MICHELE autore del libro LA SCUOLA è DI TUTTI (Ripensarla, costruirla, difenderla).
A presentare la serata e l’auore sarà a cura di Giovanni Za (insegnante, membro della commissione Scuola del PD). Potete scaricare cliccando qui il volantino dell’iniziativa [download id=”66″]
GIROLAMO DE MICHELE, nato a Taranto nel 1961, vive a Ferrara, dove insegna storia e filosofia nei licei. È redattore di Carmilla, e-magazine diretto da Valerio Evangelisti, tra i piú seguiti nel web (www.carmillaonline.com). Scrive di filosofia e critica letteraria su diversi giornali e ha pubblicato saggi di filosofia e ricerca storica. Per Einaudi Stile libero sono usciti i suoi romanzi Tre uomini paradossali (2004), Scirocco (2005) e La visione del cieco (2008).
A differenza di altri testi pubblicati di recente sulla cosiddetta “emergenza educativa” il libro di Girolamo De Michele, LA SCUOLA è DI TUTTI. RIpEnSARLA, COSTRUIRLA, DIfEnDERLA, è un testo denso, documentato, ricco di argomentazioni convincenti e di riferimenti precisi e puntuali, che chiariscono anche alcune errate interpretazioni dei risultati dell’OCSE e dell’Invalsi.
Contro i luoghi comuni che circolano su docenti e studenti e contro gli slogan ripetuti con insistenza, il libro traccia un ritratto serio, della crisi della scuola pubblica italiana, analizzandone i problemi reali e le conseguenze che ne derivano e immaginando possibili strategie per uscire da questa situazione e costruire una scuola “militante” capace di rinnovare se stessa insieme alla società.

Vegogna, vergogna!

Nelle stesse ore in cui il governo si inventa che annullando i consiglieri comunali nei piccoli comuni si risparmiano 8,5 miliardi (consiglierei l’etilometro per Calderoli dopo questa affermazioni) apprendiamo che il ministro Fitto (si’, lui, quello che ha la delega alla montagna da tre anni e mezzo e l’ha sistematicamente spogliata in nome della sobrieta’) si e’ reso protagonista di uno stanziamento straordinario di 46 milioni di euro a fondo perduto a favore del Comune di Palermo per coprire il “buco” di una municipalizzata che ha come unica funzione il mantenere a libro paga 2 mila precari. Insomma, solita logica: si taglia (soprattutto al Nord) a chi da anni si spacca la schiena per far tornare i conti, e si regala (sempre ai soliti) a chi da anni sperpera allegramente. Palermo in nove anni ha avuto 850 milioni di contributi a fondo perso, inghiottiti nel clientelismo che Calderoli, Fitto e soci a chiacchiere dicono di voler combattere. “‘Na faticaccia” dicono sia stato il commento via sms di Fitto al sindaco di Palermo per commentare l’avvenuto stanziamento. Ecco, caro Raffaele, visto che sei affaticato e hai perso di lucidita’, fai una cosa tu e il tuo amico Calderoli: toglietevi di torno, e andate a riposarvi. E, gia’ che ci siete, vergognatevi anche un po’!!!

Enrico Borghi

Due risposte alla Pdl del Vco

Siamo lieti delle domande che ci rivolge il Popolo della Libertà del Vco (clicca qui per vedere il comunicato del PDL)perché crediamo sia giunto il momento per fare un po’ di chiarezza su diversi argomenti. E se per fare chiarezza ci vuole un partito che al momento sta all’opposizione … va bene!
Il sindaco di Domodossola da molte settimane, e il Pd Vco da molti mesi, pretende chiarezza e la presentazione “nero su bianco” delle scelte che i partiti di maggioranza regionale, Pdl e Lega, avrebbero in mente per la sanità del nostro territorio. Se, come dichiarato dal Presidente Cota, il Piano socio-sanitario regionale fosse stato pronto per marzo e se le scelte del piano di rientro si condividessero con le realtà locali, non ci troveremo nella condizione di veder riemergere tensioni tra i territori del Verbano e dell’Ossola. Lasciateci aggiungere che il Cusio sembra solo marginalmente escluso da questa disputa, ma noi raccogliamo una crescente preoccupazione ed incertezza per il Coq di Omegna, il cui futuro oggi non viene chiarito.

Ad essere imbarazzato dovrebbe essere il Pdl sia per le non scelte su un tema così delicato che è causa delle continue frizioni fra le nostre realtà come nel 2002 (allora con Ghigo al governo regionale) sia per un assessore alla sanità agli arresti domiciliari. Il Partito Democratico si è battuto e continua a credere nell’ospedale unico plurisede e nell’esperienza del Coq di Omegna. Quello che ci domandiamo è se realmente ci crede anche la Pdl e la Lega e se così fosse, ci associamo alla richiesta del sindaco On.Zacchera di avere il piano sanitario entro il prossimo 31 luglio.

Non si può continuare ad amministrare solo con “passaparola”, conferenze ristrette che non coinvolgono tutto il territorio, assemblee dei sindaci convocate a distanza di mesi quando tutto il sistema piemontese della sanità sta per esser stravolto. Sinceramente non si capisce più nulla.

Per quanta riguarda il secondo quesito, non abbiamo problemi a ribadire che auspichiamo l’approvazione della legge sull’autonomia del Vco. Siamo tuttavia convinti che l’assetto istituzionale locale, anche alla luce dei provvedimenti che il governo nazionale, a guida Pdl Lega, hanno introdotto non possa rimanere così com’è oggi. Detto ciò, non possiamo più attendere, non possiamo più aspettare perché se la provincia del Vco rimanesse così com’è, incapace di dare risposte concrete ai vari disagi che sta vivendo il territorio a partire dal lavoro, allora sarebbe necessario rivedere tutto l’assetto generale. In sintesi, o una provincia autonoma con competenze e con risorse sufficienti (quelle previste oggi non lo sono) a rispondere alle domande del territorio oppure chiediamo di aprire un dibattito serio e sereno, senza pregiudizi,  sul futuro degli enti locali.  Ci chiediamo, ad esempio,  se è utile per i cittadini l’esistenza contemporanea di una provincia così piccola e di tre comunità montane. La gente chiede con forza riforme e capacità di innovazione. Non possiamo rimanere fermi senza ascoltare queste voci. A settembre dovrebbe approdare in aula la legge sull’autonomia, se passasse allora accoglieremo con gioia questo passaggio che, come detto nel comunicato della Pdl, è stato voluto da tutto il territorio e i suoi amministratori. In caso contrario o in caso di un ridimensionamento del provvedimento, apriamo seriamente il confronto sul futuro del Vco.

PD VCO

Ufficio Stampa