Festa Di Chiusura Campagna Elettorale, venerdì 13 maggio dalle ore 20.00 alle 23.30 a Domodossola in P.zza Mercato.
Con Dj Set, Proiezione Video e Comizio Elettorale con il candidato sindaco Mariano Cattrini e i candidati alla carica di consigliere comunale della coalizione di Centrosinistra.
Intanto mercoledì oltre 200 persone alle 14.30 hanno accolto Enrico Letta, vice segretario del Partito Democratico, che ha deciso di far partire il suo tour elettorale piemontese da Domodossola. Con qualche minuto di ritardo è arrivato in piazza municipio, accompagnato per l’occasione dal segretario regionale, Gianfranco Morgando, e dagli esponenti locali del Pd a partire da Antonella Trapani, Aldo Reschigna e Enrico Borghi, tutti stretti a sostegno della candidatura di Mariano Cattrini a sindaco della città di Domodossola che in questi anni è stata abbandonata a sè stessa. L’intervento di Letta si è concentrato sull’importanza del voto di domenica e lunedì, sui riflessi sulla politica nazionale, ma soprattutto sull’importanza di tornare a governare quest’angolo alto del Piemonte in modo che da qui, anche da qui, possa ripartire la marcia del Partito Democratico verso il governo nazionale del Paese. La decisione di svolgere quest’incontro all’aperto ha avuto un sapore di sfida. Sfida vinta grazie all’entusiasmo che si respira in questi giorni per le vie dalla città che lascia ben sperare sull’esito elettorale di lunedì prossimo.
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Enrico Letta domani a Domodossola
Continuna la campagna di avvicinamento del Partito Democratico di Domodossola alle elezioni per la scelta del sindaco e il rinnovo del consiglio comunale del capoluogo ossolano. Dopo la visita di Pippo Civati, membro della direzione nazionale e astro nascente nel panorama democratico nazionale, domani è la volta di Enrco Letta, vice segretario del Partito che incontrerà i cittadini di Domodossola e non solo, in piazza municipio a partire dalle ore 14.30 per sostenere Mariano Cattrini.
Il Dea di Domodossola ancora a rischio
Nuovo intervento del gruppo regionale del partito democratico sulla riforma del sistema dell’emergenza intrapresa dalla giunta Cota. Nell’ultima conferenza stampa, tenutasi presso la sede del PD del VCO a Verbania, il capogruppo regionale Aldo Reschigna ha delineato le linee che vanno dalla riclassificazione di DEA e Pronto soccorso fino al ridisegno del 118. [download id=”54″] ora è il ripristino della tabella di riclassificazione di DEA e Pronto soccorso, quella che prevedeva il ridimensionamento a Pronto soccorso di DEA come quello del San Biagio di Domodossola e di altre realtà sanitarie piemontesi.
«Per questa Giunta é più facile vendere promesse che regalare verità. Ma queste vengono sempre a galla. In questi due mesi ha raccontato su questo tema tutto e il contrario di tutto”, spiega Aldo Reschigna, nel ripercorrere l’intero iter del provvedimento. Dalla bozza della delibera cosiddetta “addendum”, che conteneva la tabella di revisione dei DEA che, pubblicata, aveva creato proteste tra i cittadini, i sindaci, i medici e gli infermieri. Tanto che la giunta aveva negato di volerla applicare sminuendone la valenza definendola un esempio e non l’aveva inserita nell’addendum. Ma una delibera varata alla fine di aprile pubblica la prima tabella di revisione, proprio quella sconfessata dal governo regionale. Il motivo del ripensamento è scritto nella delibera stessa: il tavolo nazionale ministeriale ha chiesto all’esecutivo regionale il rispetto degli impegni sottoscritti nel piano di rientro dal debito.
«La Giunta è stata costretta dal ministero a ripresentare quello che voleva tenere nascosto; ora, per esempio, a Domodossola il San Biagio è di nuovo Pronto soccorso», commenta Reschigna. «Il potere della Regione sul ministero è ridotto a zero, la giunta tende a ingannare i piemontesi sulla riorganizzazione della sanità, una realtà sempre più a rischio». Lo dimostra anche la riorganizzazione del sistema del 118, approvato la scorsa settimana e sulla quale si è abbattuta la dura contestazione della Fimmg, la principale organizzazione dei medici di base Taglia le ambulanze con a bordo il medico da 62 a 25. Vengono affiancate da 30 auto con a bordo un medico e un infermiere che, si ipotizza, potrebbero essere utilizzate anche per trasportare il paziente in caso di necessità.
«Il risparmio, in questo caso, è davvero minimo. Meglio sarebbe stato risparmiare sulla istituzione della nuova struttura di maxiemergenza che dovrebbe intervenire nei grandi eventi, come le alluvioni, oppure sulla struttura complessa sovraziendale» continua il consigliere Reschigna.
Altra notizia che ha il sapore di spot elettorale è l’apertura di una emodinamica a Chivasso, solo due giorni alla settimana e con convenzione con il privato, in contraddizione, ancora una volta, con la stessa delibera di giunta che giustifica le emodinamiche solo se aperte sette giorni alla settimana. Mentre per l’emodinamica, garantita dallo stesso presidente Cota a Domodossola, emaneremo un comunicato di scomparsa!
Conferenza nazionale sul lavoro
Il PD nazionale sta organizzando per il 17-18 giugno la ‘Conferenza nazionale per il lavoro’. Anche il PD del Verbano Cusio Ossola sta avviando una discussione su questi temi che prevede la discussione nei circoli, la raccolta di contributi di iscritti e simpatizzanti e l’organizzazione di un convegno provinciale di confronto su questi temi.
Alla base della discussione c’è un documento proposto dai responsabili del PD nazionale sui temi del lavoro in base al quale vi invitiamo a trasmettere osservazioni e proposte, preferibilmente veicolandole attraverso i momenti di confronto che saranno organizzati dai circoli territoriali
Il programma di Mariano Cattrini
Pubblichiamo il programma elettorale del candidato sindaco di Domodossola, alle elezioni del 15 e 16 maggio, MARIANO CATTRINI.
Il documento – come scrive Antonio Leopardi – coordinatore del circolo PD di Domodossola – è il risultato di mediazione del lavoro “a più mani” tra le componenti la COALIZIONE.
E’ certo che troverete che “qualcosa” è rimasto fuori, che alcune parti sono sovrabbondanti, o che – magari – certi argomenti Voi li avreste trattati diversamente… .
L’ auspicio è che ciascuno di voi – prosehue Leopardi – tragga dal programma spunto sufficiente per rafforzare la convinzione – propria e del proprio ambiente – nel sostenere, votare e far votare il Partito Democratico
in appoggio a MARIANO CATTRINI SINDACO
Il programma è scaricabile dal sito del sindaco Cattrini clicca qui
La passione civile di “Pasqualino” Maulini: a vent’anni dalla scomparsa
L’8 marzo di vent’anni fa, a Omegna, si spegneva Pasquale Maulini, uno dei protagonisti più importanti delle vicende politiche e culturali del capoluogo cusiano.

Del “Pasqualino”, com’è ancora oggi chiamato con affetto dagli omegnesi, ho molti ricordi per aver condiviso con lui la comune passione politica negli anni settanta e ottanta.
La sua biografia è lo specchio di una vita pubblica molto intensa. Dall’età di 14 anni, e per vent’anni, operaio al laminatoio della Ferriera Cobianchi, partigiano garibaldino, protagonista nell’immediato dopoguerra della costruzione dei Convitti Scuola della “Rinascita” (prima a Milano e poi a Torino), a 35 anni insegnante elementare, sindaco di Omegna per cinque mandati, deputato al Parlamento per due legislature ( la IV° e la V°), a lungo capogruppo del Pci in Consiglio provinciale a Novara. (segue)
Ci sarebbero molte cose da dire di un uomo che, nel corso della vita, ha maturato un legame formidabile con la città della Nigoglia e mi auguro che non si perda l’occasione per farlo, indagando e studiando la sua figura.
Accanto all’impegno politico, Maulini ha però sempre coltivato il suo amore per la cultura. Animatore e fondatore con Mario Bonfantini, Mario Soldati e Cino Moscatelli del “Premio letterario della resistenza Città di Omegna” fece di questo appuntamento sulle rive del lago d’Orta un momento alto della cultura italiana e internazionale, con la presenza – tra gli altri – di Jean Paul Sartre, Oriana Fallaci, Panagulis,Camilla Cederna. Ha scritto, il “Pasqualino” anche dei libri importanti come Omegna Cara, La ferriera, e Memoria. Gianni Rodari, suo grande amico, curò la presentazione di Omegna Cara. Prendo a prestito le sue parole.
“Maulini ama Omegna. Ama il paesaggio in cui è immersa, il sipario di montagne in cui splende, unico spazio aperto, uno dei più bei laghi italiani. Di gran lunga il più bello, per chi è nato sulle sue rive. Ama la gente di Omegna, la sua schiettezza, la sua concretezza, la sua fantasia. Ama i muri di Omegna, compresi quelli delle fabbriche, che non vede come monumenti del profitto ma come monumenti del lavoro: ciò che resta e dura è sempre ciò che ha fatto il lavoro dell’uomo. Ama la città di ieri e quella di oggi, ha fiducia nella città di domani”. Gianni Rodari sapeva che quest’amore era nutrito da una grande passione civile. Quella passione che “Pasqualino” aveva nel sangue e che oggi è sempre più una merce rara.
Marco Travaglini