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Presentata una proposta di legge al Parlamento per l’obligatorietà del casco per i minorenni

imagel’8 luglio scorso è stata depositata in Consiglio regionale una proposta di legge al Parlamento che chiede la modifica del Nuovo Codice della Strada attraverso l’introduzione della norma che prevede l’obbligatorietà dell’utilizzo del casco protettivo per i minorenni durante l’utilizzo dei velocipedi.
 

Il Consigliere regionale del Partito Democratico, Marco Travaglini, così commenta il provvedimento del quale è stato firmatario: “Ogni anno negli ospedali della nostra Regione vengono ricoverati e spesso operati bambini e ragazzi che si producono lesioni anche gravi alla testa, a causa di cadute dalla bicicletta. Queste cadute in alcuni casi si rivelano mortali o, comunque causano danni cerebrali e/o ossei tanto gravi da condizionare la vita di questi ragazzi”.

 

“I medici hanno spesso sottolineato – continua Travagliniche l’utilizzo del casco da parte dei minorenni potrebbe evitare conseguenze irreversibili e sulla base di queste considerazioni abbiamo ritenuto importante sensibilizzare il legislatore a modificare il Codice della Strada prevedendo sia l’obbligatorietà del casco per i minorenni, nonché una “Giornata di prevenzione”, magari coincidente con l’ultimo giorno dell’anno scolastico, che spieghi a bambini e ragazzi l’importanza di questo oggetto attraverso una serie di iniziative pubbliche da studiare e promuovere”.

 
“La nostra proposta di legge al Parlamento – conclude Marco Travaglini – ha l’obiettivo di prevenire e ridurre i traumi provocati dalla caduta dalla bicicletta, nonché di promuovere attività educative volte ad incentivare uno stile di guida più prudente”.

Incontro a Domodossola

imageIl Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge n. 625 riguardante lo "snellimento delle procedure in materia di edilizia ed urbanistica" nonchè la proposta di deliberazione che modifica parzialmente il regolamento edilizio regionale.

Il disegno di legge è in attuazione alle intese tra Stato e regioni ed ha un duplice obiettivo quello di sostenere il settore dell’edilizia ed anche quello di migliorare l’efficenza energetica dei fabbricati civili.

Al fine di consentire un approfondimento dei contenuti del disegno di legge è convocato un incontro di illustrazione dello stesso per MERCOLEDI’ 15 LUGLIO ALLE ORE 21 PRESSO LA SALA CONVEGNI DELLA FONDAZIONE ROSMINI IN VIA CANUTO A DOMODOSSOLA

I consiglieri regionali
Aldo Reschigna e Marco Travaglini

Parco della Valle Antrona: via libera dalla Commissione Ambiente

imageIl disegno di legge regionale che  propone l’istituzione del parco naturale dell’Alta Valle Antrona ha avuto l’ok in questi giorni dalla commissione ambiente del Consiglio Regionale.
Nelle prossime settimane approderà all’aula di Palazzo Lascaris per l’ultimo sì.
Nell’attesa è utile che sul territorio si continui a lavorare per consentire a tutti i cittadini di poter valutare i benefici che derivano dall’istituzione di questa nuova area protetta che – insieme al parco del Veglia-Devero – formerà l’Ente di gestione delle Aree protette dell’Alta Val d’Ossola .
Com’è noto l’area interessa un territorio della superficie complessiva di 8.548 ettari nei comuni di Antrona Schieranco e di Viganella.
Un’area che si aggiungerà a quell’ 11,32 % del territorio provinciale del VCO che già oggi ospita parchi e riserve regionali e nazionali.
L’istituzione di un parco non significa vincoli, rigidità, limitazioni ma una occasione per dare più valore ad un territorio che presenta molte qualità ambientali che, a loro volta, possono offrire occasioni di sviluppo per la popolazione locale.
In molte realtà analoghe si sono sviluppate significative esperienze di buona gestione delle risorse naturali e di utilizzazione intelligente e moderna dell’immagine dell’area protetta per promuovere prodotti ed offerte di servizi di qualità.
Esempi virtuosi, ancorché spesso di piccola scala, di sviluppo locale ecosostenibile fondato sul protagonismo dei residenti e sull’impiego non distruttivo ma conservativo delle risorse naturali.
Per una realtà come quella dell’alta Valle Antrona si tratta di un progetto di valorizzazione territoriale, un luogo di eccellenza per la riscoperta dell’identità e della cultura locale, una possibilità per dare valore alle attività economiche, rilanciare il turismo, recuperando le tipologie costruttive tradizionali.
Un ultima considerazione: sono convinto- e non sono il solo a pensarla così, che un parco in area montana può aiutare una comunità a migliorare le proprie condizioni di vita ed arginare lo spopolamento. Per far ciò occorre un forte coinvolgimento, con adeguata informazione, dei cittadini e degli operatori economici affinché ci si renda conto che non solo la convivenza è possibile ma è oltremodo conveniente.

Marco Travaglini, consigliere regionale PD
 
 

 

Accolto il ricorso al decreto Gelmini

imageLa Corte Costituzionale ha accolto il ricorso, presentato da otto Regioni, fra le quali il Piemonte, contro alcuni articoli del decreto legge del Ministro dell’Istruzione Gelmini, poi convertito in legge, sul dimensionamento del servizio scolastico.
La Corte Costituzionale ha bocciato in particolare gli articoli che riguardano l’accorpamento degli istituti e la chiusura delle scuole con pochi alunni ed ha stabilito che non può essere il Governo a dettare i criteri per il dimensionamento della rete scolastica, trattandosi di una competenza esclusiva delle Regioni.
Si tratta di una vittoria importante nella battaglia condotta dalla nostra Regione e dall’Uncem in difesa di un servizio adeguato alle esigenze dei nostri territori ed, in particolare, del mantenimento del servizio scolastico nei piccoli Comuni di montagna e di collina, dove la chiusura delle sedi scolastiche comporterebbe gravi disagi per gli alunni e le loro famiglie.
Rimane aperta la grave situazione del taglio agli organici del personale insegnante e di servizio, decisa dal Governo ed in attuazione già dal prossimo anno scolastico, che rischia di vanificare l’importante pronunciamento della Corte Costituzionale.
La nostra Regione continuerà il suo impegno per ottenere dal Ministero le dotazioni di insegnanti necessarie a mantenere le scuole anche nei territori più disagiati e per avere dovunque un servizio scolastico con un numero di alunni, per classe, che consenta una proficua attività didattica.

    Aldo Reschigna e Marco Travaglini
    Consiglieri regionali del Partito Democratico

Approvata la legge sui Parchi in Regioni

imageÈ stato approvato dal Consiglio Regionale il Testo Unico sulle aree protette, una delle leggi più importanti dell’VIII legislatura. Con il “via libera” a questa legge – della quale sono stato  relatore in aula – si è ottenuto un traguardo importante che conclude un lavoro molto lungo e laborioso, iniziato nel 2006. In un unica legge – abrogandone ben 150 –  viene riassunto l’intero tema della tutela del territorio naturale piemontese, riconducendo la politica della salvaguardia ambientale alla pianificazione territoriale, coinvolgendo attivamente le comunità locali, accorpando e riducendo della metà gli enti di gestione. Nel VCO avremo l’ente delle aree protette dell’Ossola che raggrupperà l’attuale parco Veglia-Devero con quello di Antrona ( quando verrà costituito) mentre la riserva di Fondotoce farà parte dell’ente delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore. La tutela viene esercitata sul Sistema delle aree protette (parchi e riserve) e sulle aree facenti parte della Rete Natura 2000 definita da Direttive Europee. Uno dei passaggi salienti ed innovativi del  Testo Unico sarà proprio la  realizzazione della rete ecologica attraverso l’integrazione e la regolamentazione dei Siti di Importanza Comunitaria e delle Zone di Protezione Speciale, che sono complementari e differenti rispetto al trentennale sistema naturale della aree protette, attuando così le direttive comunitarie "Habitat" e "Uccelli". Con il Testo Unico viene rimarcata l’indispensabilità di un coordinamento permanente delle politiche di tutela con quelle urbanistiche e territoriali per ottenere un completo governo del territorio. (segue)In quest’ottica la Carta della Natura Regionale costituisce stralcio del Piano Territoriale Regionale. Sottolineo anche l’importanza del Piano Economico Sociale, redatto dalla Comunità dell’Area Protetta, che rappresenterà il principale strumento di indirizzo e di definizione delle politiche del territorio.
Si prevede anche la valorizzazione dei parchi internazionali e interregionali, rendendo possibile agli enti gestionali per le aree naturali protette di procedere a collaborazioni internazionali e interregionali. Aumenterà il potere decisionale affidato al territorio attraverso la valorizzazione della comunità delle aree protette, rinsaldando quel “patto” tra territorio ad alto valore ambientale e popolazioni locali che rappresenta l’unica vera “chance” per una tutela attiva e positiva. Stesso discorso per le attività produttive che, dentro un quadro di compatibilità ambientali, non solo potranno svolgersi nelle aree protette (come già oggi accade) ma rappresenteranno un’occasione (come accade per il turismo, per l’agricoltura o la zootecnia, per le produzioni tipiche) per dare più valore a queste realtà. Abbiamo definito puntualmente i criteri di tutela e – nel caso dei Sacri Monti – si è convenuto sulla scelta di un unico ente gestionale per le sette realtà che rappresentano un patrimonio ambientale, devozionale ed architettonico di notevole pregio. Non solo: per ogni Sacro Monte, dove la rappresentanza sarà paritetica tra comunità religiosa e rappresentanza istituzionale, sono state messe in luce le “vocazioni” affinché possano svolgere un ruolo di riferimento e di “capofila”. Ad esempio, il Calvario di Domodossola sarà il centro più importante per le attività religiose e devozionali, quello di Oropa per il turismo, quello di Varallo Sesia per le opere di restauro e conservazione.Con questa riforma, il Piemonte si conferma come la regione capofila nelle politiche di tutela dell’ambiente e del patrimonio naturalistico. Una politica, non va dimenticato, inaugurata in Italia proprio dalla Regione Piemonte a metà degli anni ’70 con l’istituzione del primo parco regionale che, guarda caso, si trovava proprio nel VCO, ai confini con la Svizzera: la bellissima conca alpina dell’alpe Veglia.
Marco Travaglini, consigliere regionale Pd