Archivi categoria: la comunità democratica

Io non sono sola.. forse! Incontro pubblico giovedì 23 gennaio con l’on. Alessia Mosca a Domodossola

donneIl Partito Democratico, circolo di Domodossola, organizza per giovedi 23 gennaio 2014, alle ore 20,30 presso la sede della comunita’ montana valle Ossola, via Romita, a Domodossola, un convegno pubblico sullo stato dei servizi antiviolenza e stalking nel VCO, con la presenza dell’ l’On. Alessia Mosca.
Invito a partecipare rivolto ai cittadini, agli amministratori, alle forze politiche e sociali del VCO, agli organi di informazione, alle scuole ed alle associazioni interessate a questo grave problema.

Programma: 
“IO NON SONO SOLA… FORSE!”: riflessioni sullo stato dei servizi antiviolenza nel VCO.

– Introduzione a cura di Antonella Trapani (segretario provinciale del PD):“gli Sportelli Donna del VCO dal 2008 ad oggi”.
– Interventi di Lilliana Graziobelli (assessore del Comune di Domodossola,ex assessore provinciale alle pari opportunità) su “l’istituzione degli Sportelli Donna nel VCO, come e perchè sono nati, L’antiviolenza oggi sul territorio del Comune di Domodossola” e di Jenny Veronesi (assessore alle Politiche Sociali del Comune di Villadossola) su “violenza sulle donne e stalking: i numeri del fenomeno nel VCO, i servizi antiviolenza nel VCO oggi, il ruolo degli Sportelli Donna, le alternative e prospettive nella nuova Unione dei Comuni”.
– Conclude l’On. Alessia Mosca (parlamentare del PD) su “il decreto legge sul femminicidi, l’immagine delle donne nei media,i centri antiviolenza in Italia e gli Sportelli Donna”. www.alessiamosca.it .

Evento facebook clicca qui

Ufficio Stampa

Partito Democratico
Coordinamento provinciale VCO

 

Sentenza del Tar: Cota a casa, si ritorni subito alle urne. DIchiarazioni di Trapani, Reschigna e Borghi

La sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte, che ha annullato le elezioni regionali del 2010 a causa delle firme false della lista “Pensionati”, sono lo stop definitivo alla vicenda politica del governatore “Cota” in Piemonte.

cotabressoDa una parte c’è il fallimento politico del governatore leghista che abbiamo più volte denunciato, come Partito Democratico,.con la nostra campagna “Cota a Casa” di questi mesi.

Nella sanità si sono susseguiti tre assessori in tre anni con risultati negativi: i servizi si sono ridotti, le liste di attesa allungate, le strutture non sono state ammodernate.
Nel trasporto pubblico locale la Giunta Cota ha tagliato le linee e aumentato le tariffe, con pesanti problemi per i pendolari.
Nel welfare non ha fatto meglio: ha tagliato i servizi assistenziali, messo in campo meno risorse per i comuni e le famiglie, per la casa e il lavoro, ha aumentato le tariffe per i non autosufficienti.

Dall’altra parte, quella legale, è arrivata oggi la sentenza definitiva dei giudici che sancisce che quelle elezioni del 2010 non erano valide. Elezioni da rifare

La nostra speranza – affermano il segretario provinciale del PD Antonella Trapani e il capogruppo PD in consiglio regionale Aldo Reschignaè che si torni a votare al più presto, possibilmente nello stesso giorno delle elezioni europee ed amministrative di maggio.
Elezioni nelle quali il Partito Democratico saprà proporre un suo progetto per riparare gli errori di gestione del governo Cota e per rilanciare con un progetto complessivo il Piemonte”.

Ufficio Stampa

BORGHI (PD): “SI CHIUDE UNA DELLE PAGINE PIU’ BRUTTE DELLA STORIA DELLA REGIONE PIEMONTE”
“Con la sentenza del Tribunale Amministrativo regionale di oggi, si chiude dopo troppo tempo una delle pagine più brutte della storia della Regione Piemonte.
Quattro anni persi, da recuperare con determinazione”. Lo afferma l’on. Enrico Borghi, deputato piemontese e presidente del Gruppo del Partito Democratico nella Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati. “Il Tar ha accolto il ricorso di Mercedes Bresso confermando quanto avevamo sostenuto con molti esponenti politici di tutti i partiti.
Da una parte l’inganno verso i Piemontesi, presi in giro con le liste presentate alle elezioni regionali del 2010 con firme false. Dall’altra, il totale fallimento di un governo, in mano a Cota e alla Lega Nord, che ha sbandato fino a degenerare e a portare nel precipizio il Piemonte. I fallimentari risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Penso alla riforma ridicola della sanità, alla presunta e millantata riforma del trasporto pubblico che ha solo generato aumenti di biglietti e abbonamenti, così come alla crescente tassazione verso i cittadini e le imprese, senza alcuna risposta reale alla crisi economica che in Piemonte sta avendo effetti devastanti.
Tre anni nei quali sono mancate soluzioni ai problemi veri di quanti vivono in Piemonte. Per finire con lo scandalo dei rimborsi e all’indagine che porterà al rinvio al giudizio del presidente della Regione e di gran parte dei Consiglieri della maggioranza. Per tutti questi motivi, bisogna mettere fine a questa legislatura e tornare alle urne”.
“Il centrosinistra, con il Partito Democratico e una forte coalizione fatta di persone capaci e competenti, guidata da Sergio Chiamparino, può essere il motore del cambiamento. Abbiamo una seria e concreta alternativa per il Piemonte. Con le elezioni in primavera – evidenzia l’on. Borghi – possiamo restituire democrazia e voce ai cittadini. Sono loro stessi a chiedercelo. Le sfide per ricostruire il Piemonte sono tante, impegnative, ma sono certo che il Pd saprà scrivere una storia nuova, riportando nella Regione la fiducia dei piemontesi. Questo è l’impegno che tutti dobbiamo prenderci”.venda

Un nuovo statuto per il museo del paesaggio

museo-del-paesaggioArticolo dal blog di Diego Brignoli (clicca qui).
La recente approvazione del nuovo Statuto da parte del Consiglio di Amministrazione del Museo del Paesaggio rappresenta un enorme passo in avanti. Il futuro appare ancora incerto, ma quantomeno si è dato vita ad un consiglio più snello (cinque componenti rispetto ai precedenti venti) che potrà, ci si augura, portare ad una gestione corretta del prestigioso Ente. A far ben sperare l’unanimità dei consensi; tutti i venti consiglieri hanno approvato la proposta del Dr Terzi. Una concordia che pareva essere da tempo scomparsa.

Si può trarre auspicio che la ragione abbia finalmente preso il sopravvento sui dissapori e le liti, su una situazione esplosiva che ha provocato in questi anni di amministrazione del Centro Destra dimissioni a raffica e consegnato il Museo del Paesaggio ad una condizione di totale ingovernabilità.

Permangono certo i timori riguardo la generica definizione di “ente morale”, ma non è affatto vero che il nuovo Statuto abbia trasformato l’Ente in un’Associazione come si paventa, trasformandolo in ente “terzo” rispetto al Comune. Sarà possibile in futuro, quando la politica tornerà ad amministrare, definire la forma giuridica più appropriata (Museo Civico, Fondazione di Partecipazione) anche in base alla disponibilità di risorse. Il Museo del Paesaggio deve comunque restare patrimonio pubblico che l’ausilio dei privati potrà rafforzare.

Ad ogni buon conto è stato fatto un passo avanti, sarà possibile trovare ampio consenso nei soci e condividere così le scelte del consiglio di amministrazione con tutto il territorio; si auspica poi che si possano trovare unitarietà di intenti e sinergie tra il pubblico, rappresentato dai due consiglieri nominati dal Comune e da quello nominato dalla Prefettura, e il privato rappresentato dai consiglieri indicati rispettivamente dal partecipante privato (la o le fondazioni bancarie che investano partecipando al bilancio del museo) e dai soci.

Molto dipenderà dalle persone che entreranno a far parte del Consiglio e l’auspicio è che possano serenamente lavorare grazie al superamento della conflittualità che ha caratterizzato la gestione di questi anni. Solo così sarà possibile rilanciare attività che rappresentano un essenziale cardine della politica turistica e culturale di Verbania.

Diego Brignoli
candidato alle primarie per Verbania 2014

I commenti al voto sulle Primarie

matteorenzi

Ancora una volta la risposta del popolo democratico è stata entusiasmante.
Un enorme ringraziamento va alle decine di volontarie e volontari, ai numerosissimi votanti che pazientemente hanno dedicato qualche minuto della domenica dell’Immacolata per scegliere il Segretario del Partito Democratico.
Sono stati veramente tanti nel Vco, 5584 persone e di questi ben 3544 hanno dato il proprio voto a Matteo Renzi.
Sono passati poco più di dodici mesi dallo scorso 2 dicembre data del ballottaggio Renzi / Bersani, un anno trascorso tra mille difficoltà susseguitesi, in primis la sconfitta elettorale per molti inaspettata la quale ha segnato la fine di un percorso e l’avvio di una sempre più evidente necessaria trasformazione.
Oggi Matteo Renzi vince ovunque, affermandosi in tutte le regioni e province d’Italia, in particolare in quelle regioni tradizionalmente di centro sinistra dove si pensava che più forti potessero essere le diffidenze e le istanze tradizionali.
E’ stata anche una risposta a chi continua a dubitare dello strumento delle primarie per la scelta del proprio segretario il quale con questo voto, con questa partecipazione ne esce forte e pienamente legittimato dal proprio popolo perché ieri a fare la fila ai seggi sono stati i nostri elettori.
Anche nel Vco la sua affermazione è stata importante superando in 30 seggi su 32 la quota del 50%.
Da oggi, Renzi è il segretario di tutti e fa piacere ascoltare e leggere le dichiarazioni di Cuperlo e Civati che rafforzano lo spirito del Partito Democratico. Il Pd è e rimane un partito aperto, plurale, una grande comunità dove è possibile confrontarsi, ma dove speriamo sia possibile prendere delle decisioni più chiare e nette senza i troppi bizantinismi che hanno spesse volte appesantito e rallentato la forza del partito in questi anni.
Con questa vittoria, come ha detto il neo Segretario Renzi ieri sera, non finisce la sinistra, ma si apre una nuova pagina con un nuovo gruppo dirigente che da oggi non avrà più alibi.
Personalmente, non posso che essere soddisfatta di questo risultato non solo perché mi permette di essere delegata in assemblea nazionale, insieme a Daminao Tradigo e Riccardo Brezza (per la mozione Civati), ma soprattutto perché è il traguardo di un percorso politico che da qualche anno ho intrapreso insieme ad altri democratici, ai quali va un forte abbraccio, e che hanno puntato sulla necessità di una forte svolta politica e generazionale.
Ero a Firenze nel novembre del 2010. Ero alla Leopolda e mi fu concesso di fare un intervento. Ogni intervento doveva individuare una parola chiave da spiegare in cinque minuti. Scelsi la parola “coraggio” perché per cambiare le cose serve molta risolutezza soprattutto se la strada sembra impervia da percorrere.
Renzi in questi anni ha dimostrato di averne molto di coraggio, ma altrettanto gliene servirà per affrontare le vere sfide che ha, anzi, che abbiamo di fronte. Si ha la sensazione che sia l’ultima chiamata, l’ultimo chance che ci viene concessa. O forse la prima e l’ultima. Sarà difficile, ma non possiamo fallire, ne va del nostro paese, della nostra vita, del futuro dei nostri figli.
Per questo è necessario partire dal lavoro e dalle politiche per l’occupazione ridando speranza a chi in questi anni l’ha smarrita.
Grazie a tutti
Antonella Trapani, segretario provinciale PD VCO


“…Perché ieri è iniziato qualcosa ed è nato un progetto. Vale per tutto il Pd, che cambia fisionomia. E vale per me e per noi del #civoti. Con le nostre ragioni, con il nostro entusiasmo. E se uso il noi è solo perché siamo tanti e siamo plurali, come ci auguriamo sia, d’ora in poi, il Pd. Se lo aspettano milioni di persone e tra queste le 350.000 e passa che hanno messo la croce per noi sulla scheda…”
Queste le parole di Pippo Civati oggi, sul suo blog.

Io vorrei davvero ringraziare tutte le persone che nella provincia del VCO hanno creduto in noi, tanto da farci conquistare il secondo posto, portandoci a buon titolo a rappresentare la sinistra di questo partito.
La sinistra che però interpreta anche il rinnovamento, il cambio di direzione e di passo.
Sono molto soddisfatto del dato locale e in generale di tutto il Piemonte. Non mi sfugge chiaramente il dato nazionale che proclama, senza appello, Matteo Renzi vincitore e segretario di tutto il Partito Democratico.
Noi della mozione Civati abbiamo creduto nella nostra proposta, portando avanti una campagna eccezionale, collettiva, piena di temi e contenuti che ci hanno permesso di far entrare nuove energie e risorse nel nostro, amato e controverso, partito.
Resta di certo l’amarezza per un risultato generale che ci aspettavamo più alto. Resta però anche un grande grazie per tutti coloro insieme ai quali tutto questo è stato possibile. E voglio davvero abbracciare uno per uno, tutti gli amici e le amiche che mi hanno aiutato con la mozione Civati in tutta la provincia.
Grazie a loro abbiamo ottenuto qualcosa di insperato.
Resta, dopo questi mesi di congresso, una certezza profonda e credibile: i nostri temi rimangono sul tavolo, con convinzione.
La nostra strada continua nel PD, con questo PD. Perché abbiamo ancora la voglia di cambiare le cose, cambiandole assieme. Perché sappiamo di poter rappresentare una sinistra larga che possa incalzare e rafforzare la nuova segreteria nazionale.
La nostra strada continua nel PD, in questo PD che oggi vede la “prima Leopolda” essere maggioranza assoluta e ampia.
Il mio impegno in assemblea nazionale andrà in questa direzione: non far perdere la bussola al PD, mantenere vive le istanza di questi mesi. Ma tutto ciò sarà possibile solo se continueremo ad impegnarci e a coinvolgere come abbiamo fatto fino ad oggi.
Il nostro ruolo ora resta essenziale, perché Pippo Civati ci ha convinto, ci ha appassionato, ci ha coinvolto.
Ora, noi assieme a lui continueremo a camminare, “…finché ci sarà strada davanti a noi…”.
Grazie di cuore a tutti quanti!
Costruiamo assieme il nuovo PD che abbiamo sognato in questi mesi!
Riccardo Brezza, segretario circolo PD Verbania


Ha prevalso un cambiamento diverso da quello immaginato da noi.

Grazie lo stesso e ancora avanti.
Se vi dicessi, cari compagni e amici, che questo risultato era quello che mi aspettavo sarei due volte bugiardo.

Non me lo aspettavo perché la speranza era di raccogliere ben altra percentuale e perché, in fondo, non ci meritavamo un consenso così scarno. L’esito delle primarie porta con se il sapore amaro di una sconfitta anche se, va sottolineato, l’ampia partecipazione popolare è stata un segno di vitalità e di democrazia partecipata molto importante.
Sinceramente non pensavo ci sarebbe stata una difformità così grande rispetto al voto degli iscritti, anche se ciò conferma l’assurdità di eleggere il leader di un partito con questo sistema dove chiunque, versando una modica cifra e sottoscrivendo un generico impegno, può scegliere il leader del principale partito progressista.
Cosa che non succede in nessun’altra parte del mondo, che abbiamo sottovalutato e che rende un iscritto titolare solo di doveri mentre il principale diritto è riservato a chicchessia.
Ma non si piange sul latte versato anche perché non siamo di fronte alla fine di un’epoca ma, certamente, alla fine di un ciclo. L’ha detto Renzi con chiarezza: “Oggi non finisce la sinistra, finisce una classe dirigente. Che ha fatto la sua parte. Ma che ora si deve fare da parte. Ora tocca a noi guidare la macchina. Tocca ad una nuova generazione. Basta sentire raccontare la loro storia. Oggi bisogna iniziare a scrivere una storia nuova”.
Vedremo, alla prova dei fatti, se saprà corrispondere alle attese che ha generato ed ha saputo interpretare.
Da ieri l’onere è suo e, siccome al Pd non c’è alternativa, e io resto tra coloro che non hanno nessuna intenzione di aggregarsi alla folla di chi è andato o magari andrà in soccorso del vincitore, non resta che continuare a battersi per i valori della sinistra.
Certo, ora la nostra “prima fila” dovrà essere animata principalmente dai ragazzi e dalle ragazze che hanno fatto questa scelta coraggiosa e controcorrente. Non sono pochi e diranno la loro nello scrivere una storia nuova della sinistra. In questa chiave è giusto continuare a impegnarci nel partito, con lealtà e autonomia culturale e di pensiero.
Perché è vero ciò che ha detto Gianni Cuperlo, affermando che “nessuno scenderà dal treno” e “l’unità è un valore profondo” ma, ha aggiunto, ” si basa sulla chiarezza reciproca, sulla trasparenza delle scelte e sulla forza del pensiero”.
Con le primarie il Pd non ha scelto un padrone ma un segretario, fortemente legittimato dal voto. Dare una mano, far valere il nostro punto di vista, scegliere insieme cosa sarà necessario fare, offrendo il nostro contributo con la piattaforma culturale, politica e programmatica che abbiamo portato avanti in queste settimane, credo sia la cosa più giusta da fare.
Qualche parola vorrei dedicarla a Gianni Cuperlo. Anche lui fa parte di una generazione che ha cominciato a far politica nelle strade e che quando si è trattato di farla nei palazzi non si è smarrita, non ha sgomitato, non ha voluto compiacere, non si è lasciata cambiare.
Qualcuno ha detto che Gianni è stato troppo educato, troppo malinconico, troppo serio, troppo colto. E anche troppo di sinistra. Ma sono davvero difetti in un paese dove si sghignazza invece di sorridere, si tralascia la serietà a vantaggio della furbizia, si celebra l’ignoranza sbeffeggiando la cultura e si avverte la debolezza di un pensiero sociale e civile di sinistra? Forse sì, per i più. Decisamente no, per me e – mi auguro – per tanti altri. Sarà perché è nato a Trieste, città colta e dolente ( e io adoro la cultura mitteleuropea ) ma a me questo compagno dall’eloquio gentile e chiaro , dallo sguardo pulito e onesto, piaceva e continua a piacermi. Il vero peccato è che sia stato tenuto in panchina per tanti, troppi anni.
Ma ora è in campo, con le nostre idee – momentaneamente minoritarie ma culturalmente decisive per il futuro- e questo è un buon segno e una buona ragione per ringraziarlo e continuare la lotta con lui. Dunque, a presto. E ancora avanti.

Marco Travaglini assemblea provinciale PD

Risultati PRIMARIE 2013 nel VCO

PRIMARIE 8 DICEMBRE 2013 – Clicca qui per visionare i risultati  definitivi nei 32 seggi del VCO.primarie_newsletter
Matteo Renzi, voti 3544, 63,58%
Giuseppe Civati, voti 1114, 19,99%
Gianni Cuperlo, voti 916, 16,44%
Totale votanti con bianche e nulle 5584.
Dati definitivi dopo visione verbali.

Dato affluenza provincia del VCO ore 17, totali 32 seggi votanti 4240
nel 2012 – votanti 5106 (primarie coalizione di centro sinistra per candidato premier)
nel 2009 – votanti 4503 (primarie del Pd per scelta segretario).

Dato affluenza provincia del VCO ore 12, totali 32 seggi votanti 2093
nel 2012 – votanti 2654 (primarie coalizione di centro sinistra per candidato premier)
nel 2009 – votanti 2358 (primarie del Pd per scelta segretario)

Ufficio stampa PD VCO

Primarie 8 dicembre: i seggi nel Vco

Domenica 8 dicembre si svolgeranno le primarie aperte a tutti i cittadini per scegliere il Segretario Nazionale del Partito Democratico tra i candidati Gianni CuperloMatteo RenziGiuseppe Civati.

Cliccando a questi link trovate i seggi (ben 32) dove poter votare nel VCO
Nel cusio 
Nel’ossola
Nel verbano

Come si vota
Possono partecipare al voto tutti i cittadini che hanno compiuto 16 anni
Si vota dalle ore 8 alle 20
Serve la tessera elettorale e la carta d’identità
E’ necessaria una sottoscrizione minima di due euro.

Chi domenica 8 dicembre, è in un altro comune per impegni di lavoro o altro, può comunque votare iscrivendosi on line, entro venerdì alle 12, a questo sito https://registrazione.primariepd2013.it/servizi/registrazione.aspx
per info 0323 401272