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On line il bilancio PD del 2011. Continua l’operazione trasparenza

Pubblicato oggi sul sito del Partito Democratico del VCO il bilancio consuntivo del 2011 della struttura provinciale del PD.
Dopo aver già pubblicato il bilancio preventivo 2012 (visionabile anch’esso sul sito)  continuiamo con una scelta di trasparenza e correttezza – afferma il tesoriere provinciale del PD Giuseppe Natoli non solo verso gli iscritti al PD che già in passato potevano consultare il bilancio, ma anche verso tutti gli elettori e i cittadini. Non è un obbligo di legge (infatti solo il bilancio nazionale dei partiti ha l’obbligo della pubblicazione), ma una nostra libera scelta.
Cliccando qui potete trovare il  bilancio consuntivo 2011 votato dall’assemblea provinciale del Pd di martedì 28 febbraio, bilancio che chiude con un leggero avanzo.
Riteniamo infatti che la trasparenza
– continua Natoli – è un elemento fondante del modo di essere e di fare politica del Partito Democratico. Abbiamo voluto realizzare una sezione web appositamente dedicata ai conti del Pd sul sito provinciale, con l’obiettivo di renderli il più possibile leggibili e comprensibili, anche per offrire una chiave di lettura in più nel contrastato dibattito sui costi della politica.
Nei confronti dei cittadini, dei nostri iscritti ed elettori, riteniamo doveroso un utilizzo delle risorse ispirato a criteri di efficienza, efficacia ed economicità e di massima rendicontabilità. La trasparenza non è uno slogan, ma un impegno che ci assumiamo.

Giuseppe Natoli
tesoriere PD VCO

Referendum caccia. La giunta non accorpa con le amministrative. Un capolavoro politico e amministrativo di Cota che ci costa 25 milioni di euro.

La decisione sulla data del referendum sulla caccia segna un punto di certezza in una vicenda in cui l’assessore Sacchetto e il presidente Cota hanno brillato per pochezza politica e propaganda.
Prima non sono stati in grado di risolvere la vicenda politicamente, trovando una soluzione legislativa che andasse nel senso delle richieste dei referendari, e hanno reso così necessaria la consultazione.
Poi hanno attaccato il referendum sostenendo che costava troppo per le casse in crisi, salvo rifiutare la proposta di accorparlo alle elezioni amministrative nel timore di facilitare l’afflusso ai seggi, e hanno fissato una data successiva, facendo così spendere alla Regione 25 milioni di euro che potevano essere risparmiati. Un capolavoro politico e amministrativo.
PD VCO
Ufficio stampa

Tagli ai servizi sociali: campagna manifesti del PD

Segnaliamo – nella foto – la campagna di manifesti del PD che, il gruppo regionale del Piemonte e il coordinamento provinciale del  VCO, hanno lanciata in questi giorni sui “muri” del VCO. Campagna contro i tagli ai servizi sociali attuati dalla giunta Cota e che si stanno ripercuotendo, con gravi conseguenze, sui servizi del nostro territorio.

 

 

 

Comunicato stampa di replica a SEL sulla sicurezza del Toce

A seguito del recente comunicato di SEL, che critica apertamente ed in modo piuttosto polemico, le ordinanze emesse dal Sindaco Borghi in materia di pulizia e SICUREZZA del fiume Toce, il circolo del Partito Democratico di Vogogna ritiene con questo comunicato, di poter contribuire allachiarezza di informazione, ed a sbarrare la strada a facili e peraltro ingiustificati commenti.
Non si capisce come, un movimento politico come Sinistra Ecologia e Libertà, solitamente attento alle esigenze dei cittadini, possa definire la situazione attuale del fiume Toce una “presunta pericolosità”.
Limitandoci ad esaminare la situazione nel comune di Vogogna, si evince come dall’alluvione del 2000 ad oggi il livello del fiume si sia elevato in più punti pericolosamente ed in particolare nella zona compresa fra il ponte della Masone e lo sbarramento di Prata, sia cresciuta
abbondante vegetazione composta di piante anche di discrete dimensioni.
Avendo noi segnalato la cosa ancora prima che si muovesse la macchina amministrativa comunale (in un comunicato del 15-11-2010 che potete leggere a questo link )  ci sentiamo di dare tutto il nostro appoggio all’operato del sindaco Borghi.
L’ordinanza emessa nei confronti di AIPO (n.49 del 2/11/11) , come la precedente emessa nei confronti della Regione per la pulizia del Rio Chiesa , ci sembra chiara, precisa e totalmente condivisibile sia nel merito che nello spirito. Il ricorso presentato da AIPO ci sembra tutt’altro che dovuto!…a meno che Sinistra e liberta non sia felice (così pare dal comunicato) che i soldi pubblici vengano investiti in pratiche legali anziché nella realizzazione di opere di sicurezza fluviale aspettate da anni dai cittadini di Vogogna.
Ricordiamo che il sindaco è la massima autorità di protezione civile all’interno del comune, ed è proprio su tale presupposto che si basa l’ordinanza. Comunque attendiamo fiduciosi l’esito del ricorso, ben sapendo che in caso di accoglimento del medesimo da parte del TAR , l’AIPO dovrà assumersi tutte le responsabilità del caso…della serie…se dovesse accadere qualcosa che non ci auguriamo, chi “detiene la competenza esclusiva in materia di autorizzazioni” ne dovrà totalmente rispondere.
Ci teniamo a segnalare anche che a supporto delle ordinanze del sindaco, sono scesi in campo direttamente i cittadini sottoscrivendo una petizione che ha raccolto in brevissimo tempo più di 500 firme.
Infine riteniamo alquanto inopportune alcune uscite del Sig. Di Bari, anche espresse attraverso altri enti (il sindacato???) che con la situazione pulizia fiumi hanno sicuramente poco a vedere. Ricordiamo ai più che il Di Bari risulta dipendente regionale addetto proprio alla materia… Giusto difendere le proprie competenze professionali, ma non a discapito DELLA SICUREZZA DEI CITTADINI!!
Ancora a Vogogna stiamo aspettando di conoscere “le innumerevoli fonti di finanziamento” ( da articolo pubblicato su Eco Risveglio l’8 dicembre 2011- Fiumi in Piena Rumore per Nulla) che sempre il Di Bari dava per scontate… attendiamo il prossimo comunicato di SEL per conoscerle.
Per il circolo del PD Vogogna
Il Segretario di circolo – Davide Cantamessa

Sito PD: boom di accessi!

Record di accesi al sito del PD del VCO.
Martedì 14 febbraio quasi 450 persone hanno visitato le nostre pagine, Si è replicato mercoledì 15 febbario con altri 300 accessi e poi il recordi di accessi giornalieri per il nostro sito web ieri con 532. Ovviamente boom dovuto alla denucia nostra sul caso “casa” (!) di Massimo Nobili.
Rispetto allo scorso anno il sito ha aumentato del 65,08% per cento le visite. Grazie a tutti per il supporto.

PD VCO: I CDA dei parchi vanno azzerati

«I consigli di amministrazione delle aree protette del Piemonte vanno azzerati perché le comunità locali sono state estromesse dalla loro gestione. La politica faccia un passo indietro per permettere di rafforzare il ruolo delle comunità, delle associazioni e degli operatori nella gestione delle aree naturali. E’ quanto chiederemo mercoledì nel consiglio straordinario che il Pd ha fatto convocare in Regione».
Aldo Reschigna, capogruppo regionale del Partito democratico,  va all’attacco delle modalità di nomina dei presidenti delle aree protette piemontesi. Nomine, secondo Reschigna e il Pd, «guidate nel 60 per cento dei casi dall’assessore regionale ai parchi William Casoni», colpevole di aver applicato uno «spoils system selvaggio» che ha tagliato fuori candidature di alto profilo a favore di persone che hanno sempre dimostrato scarso interesse per i parchi e altre che sino a ieri erano addirittura contrarie alle aree protette.
L’accusa arriva dalla conferenza stampa svolta da Reschigna con il responsabile ambiente PD VCO Sauro Zani e il consigliere provinciale Stefano Costa, nella sede del Partito democratico a Domodossola sabato 11 febbraio.
«Con la nomina dei presidenti delle aree protette – denuncia il capogruppo regionale – si è persa una grande occasione, minando le prerogative di salvaguardia delle aree».
Il Partito democratico dice di aver raccolto una corposa documentazione che presenterà in una conferenza stampa mercoledì a Torino. Denuncia che «Casoni, il Pdl e la Lega Nord hanno oltrepassato ogni limite della decenza nella nomina dei presidenti delle aree protette. Casoni ha scavalcato le comunità locali, imponendo suoi candidati. Le intese locali sono state ignorate e sono stai imposti candidati che i sindaci non volevano».
Un esempio? Il Verbano Cusio Ossola. «Il parco Veglia Devero Antrona aveva diverse persone di alto profilo: si è preferito un presidente che non ha alcuna competenza specifica» dice il consigliere provinciale del Vco, Stefano Costa facendo riferimento alla nomina di Graziano Uttini di Baceno, ritenuto «uomo» del senatore Pdl, Valter Zanetta.
Alle accuse, l’assessore regionale ai Parchi e alle aree protette, William Casoni, non si scompone: «Giudicate più avanti il lavoro di commissari e presidenti, che già mi sembra stiano lavorando bene richiamando investimenti sui territori». E il criterio delle nomine? «Le persone sono state condivise dal territorio. Sono stati vagliati dalla maggioranza dei sindaci. Le procedure si sono svolte con larghissima maggioranza, in modo democratico. Scelte condivise, ci sono i verbali che confermano che la Regione fa le sue proposte ma che tutti i sindaci danno il loro parere. Questo per evitare ci fossero decisioni non condivise».
Tratto da La Stampa dell’11 febbraio