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Doppio incarico di Zacchera contro la legge: si esprima il consiglio comunale

Claudio Zanotti

E’ illegittimo e anticostituzionale mantenere le cariche di sindaco e di parlamentare. La Corte Costituzionale ha parlato ed è tempo che si esprima anche il Consiglio Comunale. Ecco il testo dell’Ordine del Giorno presentato dai Gruppi di Minoranza a Verbania.
Il Consiglio Comunale di Verbania
Premesso
che con sentenza n. 277/2011, depositata in data 21 ottobre, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale degli articoli 1, 2, 3 e 4 della legge 15/2/1953, n. 60, nella parte in cui non prevedono l’incompatibilità tra la carica di parlamentare e quella di sindaco di Comune con popolazione superiore a 20.000 abitanti;
che il sindaco del Comune di Verbania ricade pienamente nell’ambito di applicazione della sentenza 277/2011;
Viste
la Comunicazione resa dal Presidente della Giunta delle Elezioni della Camera dei Deputati in data 26 ottobre 2011;
la Comunicazione resa dal Presidente della Giunta delle Elezioni del Senato della Repubblica in data 25 ottobre 2011;
Rilevato
che in entrambi i casi i Presidenti delle Giunte delle Elezioni dei due rami del Parlamento hanno determinato di dare nel più breve tempo possibile attuazione alla sentenza della Suprema Corte, assegnando ai parlamentari interessati un arco temporale di giorni 30 entro i quali risolvere l’incompatibilità tra l’incarico di parlamentare e di sindaco di Comune con popolazione superiore a 20.000 abitanti, optando per una delle due cariche;
Preso atto
che nelle settimane scorse dal sindaco ha dichiarato alla stampa locale la sua intenzione di non dimettersi dall’incarico parlamentare, in considerazione “della nuova fase politica apertasi con le dimissioni del presidente Berlusconi”, e di voler comunque mantenere anche la carica di sindaco di Verbania;
Considerato
questo atteggiamento non rispettoso del contenuto della sentenza della Suprema Corte e dell’orientamento espresso dalla Giunta delle Elezioni della Camera dei Deputati;
INVITA
il sindaco a dare attuazione – optando per uno o l’altra della due cariche ricoperte entro 30 giorni dalla data di approvazione del presente Ordine del Giorno – alla sentenza n. 211/2011 della Corte Costituzionale, nella quale si afferma l’illegittimità costituzionale degli articoli 1, 2, 3 e 4 della legge 15/2/1953, n. 60, nella parte in cui non prevedono l’incompatibilità tra la carica di parlamentare e quella di sindaco di Comune con popolazione superiore a 20.000 abitanti.
Verbania, 6 dicembre 2011

Claudio Zanotti   Savino Bombace   Felice Iracà   Angelo Rolla   Vladimiro Di Gregorio

Centralina idroelettrica a Caddo: utili alla società privata, al territorio quasi nulla

La questione centralina a Caddo di Crevoladossola sta assumendo una rilevanza di non poco conto nel recente dibattito.
Rispetto alla seduta consigliare di Crevoladossola dello scorso 29 novembre, siamo ovviamente colpiti dalla strenua ed accorata difesa della centralina senza se e senza ma da parte del gruppo di minoranza. Crediamo che ad oggi, e fino a prova contraria, quest’opera i cui utili andranno ad una società privata, dal territorio prende e poco o niente dà.
La volontà dei cittadini che risiedono sul territorio non può certo essere trascurata ne tanto meno tacciata di essere oggetto di strumentalizzazione politica; mai come in questo caso ci pare infatti che le opinioni siano assolutamente trasversali rispetto agli schieramenti.
Ben vengano imprenditori che investano sul territorio, se con i loro investimenti si creano nuovi posti di lavoro e/o benefici tangibili per le comunità locali, ma è evidente che gli amministratori locali debbano avere la possibilità di stabilire se quei benefici siano una contropartita idonea a fronte delle evidenti ricadute sia sul territorio che sulla cittadinanza. Si può discutere su dati oggettivi e cifre ma il gruppo di minoranza non può certo pretendere che l’amministrazione di Crevoladossola  accetti ogni proposta dei privati senza fare una adeguata valutazione dei pro e dei contro delle opere né tantomeno escludere dalla discussione i diretti interessati ossia i cittadini.
Ignorare la contiguità fra la società in questione e l’ex amministrazione è ovviamente impossibile e pertanto la minoranza bene farebbe a tenere un profilo più discreto e soprattutto più istituzionale, visto che, a quanto emerso nel dibattito, la relazione che la minoranza ha portato agli atti contiene dati che l’amministrazione attuale non aveva a disposizione e sarebbe sicuramente poco serio se tali dati fossero stati forniti dai proponenti l’opera.
La questione della partecipazione alle conferenza dei servizi è invece il classico distrattore  che niente ha a che vedere con la sostanza della questione, infatti l’amministrazione ha avuto solo dopo la delibera provinciale di giugno 2011 lo strumento per richiedere un ritorno che prima non era dovuto se non in minima parte come compensazione paesaggistica.
Per quanto riguarda gli aspetti più generali, rileviamo innanzi tutto un dato: partendo dall’esistenza della delibera provinciale di giugno (approvata all’unanimità da maggioranza ed opposizione), che comunque costituisce un riferimento ed uno strumento con cui confrontarsi, è evidente questa necessita di essere accordata e migliorata. Ad una prima analisi era anche sicuro che saremmo stati in presenza di un proliferare di richieste di concessioni di  centraline idroelettriche private che andava previsto e gestito.
La vicenda di Crevoladossola, ma anche la recenti questioni di Canza in Val Formazza e di Devero evidenza come l’argomento centrali idroelettriche private sia spesso percepito dai cittadini come invasivo delle prerogative paesaggistiche del territorio, senza che la collettività ne abbia un riscontro concreto.
La ragione della delibera provinciale andava proprio nella direzione di recuperare questa problematica; ma sicuramente la vicenda di Caddo, in cui la centrale costruita nel comune di Crevoladossola viene compensata con opere realizzate a Pallanzeno, deve aprire un momento di riflessione e revisione per cui la compensazione dovrà per forza di cose essere legata al territorio su cui l’intervento viene effettivamente realizzato.
Questo anche perche in caso contrario si potrebbe aprire una sorta di “mercato della compensazione al ribasso” in cui comuni accettano compensazioni a basso costo di opere idroelettriche realizzate a decine di kilometri di distanza che così godrebbero del prolungamento fino a trenta anni della concessione, senza lasciare nulla di significativo nei comuni in cui la struttura realmente opera ed impatta.
Altra questione riguarda la  quantificazione della compensazione, in opere o in denaro che deve essere meglio stabilità per evitare eccessiva discrezionalità rispetto alle opere “di evidente pubblica utilità” che comportano il prolungamento della concessione.
Le iniziative della comunità montana di mettere a disposizione dei fondi ai comuni per studi di fattibilità di impianti sugli acquedotti esistenti va in qualche maniera poi incontro ad una altra esigenza che è quella di fornire ai comuni (o ad altro soggetto pubblico) degli strumenti adeguati per potere essere protagonisti della questione idroelettrica provinciale.
Le centraline di solito si realizzano in zone in cui gli enti locali hanno dimensioni ridotte e questo li priva della struttura organizzativa adeguata per essere artefici di un piano di intervento pubblico sulle risorse idriche del territorio. Infatti visto e considerato che il margine di guadagno delle ditte private sta negli incentivi statali, incentivi che sono sovvenzionati con accise sulle bollette dei cittadini; sarebbe ragionevole che la parte rilevante di un piano di sviluppo energetico idroelettrico la svolgesse un ente pubblico, al limite in collaborazione con soggetti provati, affiche si esca dalla logica del privatizzare gli introiti e statalizzare i debiti storica di tanta struttura industriale italiana.
Tra l’altro occorre ricordare che il concetto di pubblica utilità legato ad opere idroelettriche porta poi al fatto che la legge permette anche ad un privato di avvalersi della procedura dell’esproprio nel confronto di altri privati e questo concetto può anche permettere il superamento di vincoli urbanistici di ogni tipo. Pertanto di fatto un privato che decida di investire viene equiparato ad un ente pubblico con la differenza che un privato ovviamente realizza un profitto che l’ente pubblico potrebbe invece investire sul territorio.

Circolo PD    Crevoladossola

Primarie del centro-sinistra ad Omegna: vince Adelaide Mellano. Straordinaria partecipazione con 1210 votanti.

Maria Adelaide Mellano
Maria Adelaide Mellano

Le “primarie” del centrosinistra omegnese, indette per scegliere il candidato sindaco della coalizione che si presenterà all’appuntamento con il voto amministrativo della prossima primavera, hanno visto un’altissima partecipazione al voto ( 1210 votanti). Nel 2005, per fare un raffronto, votarono poco meno di 1200 omegnesi per le primarie dell’Unione.
Si è affermata la dottoressa Adelaide Mellano (iscritta al PD) con 703 voti (58,1%) nei confronti di Christian Scatamacchia /di Rifondazione Comunista) al quale sono andati 507 voti ( 41,9 %). Due le schede bianche.
Nei cinque seggi si è votato così: Agrano ( 60 votanti: 20 Mellano, 40 Scatamacchia; Bagnella ( 166 votanti: 101 Mellano, 64 Scatamacchia, 1 bianca), Cireggio (223 votanti: 149 Mellano, 74 Scatamacchia); Crusinallo (173 votanti: 107 Mellano, 65 Scatamacchia, 1 bianca); Omegna (590 votanti: 326 Mellano, 264 Scatamacchia).
L’esito delle primarie del centrosinistra omegnese è stato una vittoria di tutti“, commentano dal PD. Milleduecento cittadini che, in una domenica di dicembre e a venti giorni da Natale, si mettono in fila nei seggi per scegliere chi meglio possa rappresentare il centrosinistra nella sfida per il governo della città sono un fatto nuovo e molto positivo.
E’ stata una grande dimostrazione  di passione civile. Si è trattato di una competizione appassionata che non ha precedenti nel VCO, essendo questa la prima volta in assoluto di primarie per la scelta di un candidato sindaco. Crediamo sia giusto esprimere un ringraziamento a tutti questi cittadini che hanno voluto dimostrare l’interesse per il futuro della loro città”.
Adesso siamo pronti alla sfida vera”, ha dichiarato Adelaide Mellano. “ Insieme, uniti, offriremo alla città il nostro progetto di cambiamento e lavoreremo affinché si possa realizzare. Tanti cittadini, donne e uomini di ogni età, riacquistando il gusto per la buona politica hanno dimostrato che si può uscire dal grigiore apatico in cui è stata costretta la città nel corso degli ultimi anni. Che dire? Si tratta di un investimento sul futuro, un’apertura di credito alla quale siamo tenuti a rispondere con un forte impegno per non deluderne l’aspettativa di cambiamento”.

PD VCO
Ufficio Stampa

Elezioni primarie del centro-sinistra si svolgeranno Domenica 4 dicembre per scegliere il candidato a sindaco di Omegna, : sfida a due tra Maria Adelaide (Aide) MELLANO (55 anni medico, iscritta al PD e appoggiata da liste civiche) e  Christian SCATAMACCHIA di Rifondazione Comunista.

Possono votare domenica 4 dicembre tutti i cittadini che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età, compresi i cittadini stranieri residenti e in regola, che dichiarano di riconoscersi nella proposta politico-programmatica del centrosinistra. (Ricorda di portare la tessera elettorale o la carta d’identità).
Puoi scaricare qui il [download id=”77″]  ed anche  [download id=”76″] .
Sono ben cinque i punti dove si potrà votare dalle ore 9,00 alle ore 19,30: Agrano Circolo (elettori del seggio 17), Bagnella ex Casa dei Frati (elettori dei seggi 8-9), Cireggio ex Municipio (elettori dei seggi 10-11-12), Crusinallo Circolo (elettori dei seggi 13-14-15-16), Omegna rustico Santa Marta (elettori dei seggi 1-2-3-4-5-6-7).
Perchè votare Aide Mellano:
Cambiare non è cosa che si può fare da soli, ognuno deve fare la sua parte, piccola o grande che sia, per dare un futuro nuovo e diverso alla nostra città.
Omegna è bella, ha una storia, una tradizione, un forte senso civico, ma bisogna definire un’idea, una prospettiva, un progetto concreto per definire un futuro possibile e sostenibile.
Tutte le famiglie, tutte le generazioni che vivono Omegna, donne e uomini che vogliono un futuro diverso, vogliono guardare al bene pubblico come responsabilità non di una sola parte o partito, ma di tutti.
MARIA ADELAIDE MELLANO si candida e SI METTE IN GIOCO perché, con tutti quelli che la sostengono, ha la capacità di coinvolgere le migliori competenze, le più forti energie, il lavoro di tutti per guardare oltre, anche più in là del prossimo appuntamento elettorale.
Capacità di ascolto, coraggio, moderazione, equilibrio sono le caratteristiche necessarie per il prossimo SINDACO DI OMEGNA e sono parte del carattere di AIDE MELLANO.
METTIAMOCI TUTTI IN GIOCO PER LA NOSTRA CITTÀ

Incontro pubblico martedì 29 novembre alle ore 21 presso l’ex casa dei Fratri a Bagnella (via Curotti).
Titolo dell’incontro “Inventiamoci il futuro: idee per la cultura e le politiche giovanili”.

Tre cene democratiche nel VCO

1) “CENA DEMOCRATICA” organizzata dal circolo PD di Stresa,  venerdì 2 dicembre 2011 alle ore 20 (circa) presso la Bocciofila di Vedasco Stresa. Il prezzo è di 20 euro.  Chi vuole partecipare può contatare Piero Poletti al 320 0147344

2) Gli amici di “VERBANIASETTANTA” organizzano una cena sabato 3 dicembre, h. 19,30 presso l’Oratorio di San Vittore.
Serata di alta cucina e occasione di incontro e di confronto sulle questioni politiche e amministrative della città. Per l’occasione, avremo ai fornelli alcuni “volenterosi” cuochi, con menù a sorpresa.
Il costo è di 20 euro. Tutti coloro che possono sono pregati di contribuire al dolce preparando una torta
Prenotarsi entro giovedì 1 dicembre inviando una mail a: info (chiocciola) verbaniasettanta.it
oppure chiamando uno dei seguenti numeri: 0323 401272 Sede del PD di Verbania, 393 1677870  Saverio Angiulli, 333 6675051 Anna Bozzuto.

3) Cena dei volontari della festa democratic di Omegna/Cusio venerdì 2 dicembre alle ore 20 presso il circolo di Crusinallo in via IV Novembre. Sarà presente il candidato alle primarie che si svolgeranno ad Omegna Maria Adelaide Mellano

Governo Monti: il sostegno del Pd del VCO, le priorità in due Odg

Gianfranco Morgando

Nella riunione di ieri sera (martedì 22 novembre) a Pieve Vergonte dell’assemblea provinciale del Partito Democratico del VCO, alla presenza del segretario regionale Gianfranco Morgando e di quello provinciale Antonella Trapani, il PD ha discusso della situazione politica che ha portato alla nascita del Governo Monti.
In questa chiave sono stati approvati due ordini del giorno che, oltre ad sostenere la scelta del PD nazionale di appoggio al governo di emergenza del Senatore Mario Monti, chiedono un impegno del PD e del Governo su alcuni temi specifici.
In particolar modo:
1)    Un impegno per la riforma della politica e l’abbattimento dei privilegi;
2)    meno tasse sui redditi di lavoro e di impresa, più tasse sulle rendite finanziarie passive e sui grandi patrimoni;
3)    ridare una prospettiva di futuro ai giovani e quindi al Paese, ridurre la precarietà, salvaguardare e rafforzare le politiche di welfare;
4)    riportare i mercati economici e finanziari dentro regole serie, intervenendo su quelle istituzioni bancarie e finanziarie, che, con azioni speculative e spregiudicate, sono state tra le cause principali della crisi economica;
5)    riforma della legge elettorale e la formazione delle liste alle prossime elezioni politiche attraverso elezioni primarie.

Di seguito gli ordini del giorno completi.

ODG

Vista la gravissima crisi sociale, economica e finanziaria,
Viste le misure indicate dall’UE, che richiederanno sacrifici da parte di tutti per evitare il default,
Visto che sarebbe immorale imporre ulteriori sforzi ai cittadini già duramente provati dalla crisi, senza che prima i sacrifici siano richiesti a chi non ne ha mai fatti,
Visto l’esito della crisi di governo e la nascita del Governo Monti, al quale il Partito Democratico fornisce il proprio appoggio,
l’Assemblea Provinciale del PD del Verbano-Cusio-Ossola
ringrazia il Presidente della Repubblica per avere indirizzato il paese verso una risposta positiva, operando con estrema correttezza e rigore nell’applicazione della Costituzione, in un momento di grave crisi politico-istituzionale e nel drammatico quadro di difficoltà richiamato in precedenza;
apprezza il netto cambiamento operato con il Governo Monti, per la forte riduzione del numero di Ministri, per l’assenza di personalità del precedente governo tra i Ministri, per la sobrietà e concretezza con cui il Presidente del Consiglio e i suoi Ministri si stanno presentando;
sottolinea, in particolare, che è stato sostituito un premier impegnato – da un lato – a soddisfare i propri piaceri personali con comportamenti inaccettabili dal punto di vista morale e che addirittura, in alcuni casi, sono parsi ai limiti della legge, e – dall’altro – a garantire i propri interessi personali e finanziari con un nuovo premier, la cui onestà e competenza non sono messe in discussione da nessuno;
chiede agli Onorevoli e Senatori del PD di farsi promotori, in Parlamento e in accordo con il Governo, di una iniziativa politica e legislativa, che abbia un duplice obiettivo:
1.    prima di tutto ridare credibilità alla classe dirigente del Paese, attraverso:
a.    l’abolizione dei privilegi che competono alle cariche politiche elettive di ogni ordine e grado, a partire dai vitalizi dei Parlamentari;
b.    un tetto agli stipendi di Presidenti, Consiglieri di Amministrazione e Dirigenti di Enti di secondo grado e società partecipate;
c.    la riduzione del numero dei Parlamentari e la chiara distinzione di ruoli tra Camera e Senato;
2.    garantire da subito che sia rispettato da Governo e forze politiche l’impegno assunto dal sen. Prof. Mario Monti, affinché gli atti necessari per scongiurare il default e risanare l’economia prevedano che il contributo venga prima di tutto e in misura proporzionalmente maggiore da chi ha di più, da chi finora ha pagato di meno e da chi ha potuto godere di privilegi ormai inaccettabili:
a.    meno tasse sui redditi di lavoro e di impresa, più tasse sulle rendite finanziarie passive e sui grandi patrimoni;
b.    ridare una prospettiva di futuro ai giovani e quindi al Paese, ridurre la precarietà, salvaguardare e rafforzare le politiche di welfare;
c.    riportare i mercati economici e finanziari dentro regole serie, intervenendo su quelle istituzioni bancarie e finanziarie, che, con azioni speculative e spregiudicate, sono state tra le cause principali della crisi economica;
chiede altresì agli onorevoli e senatori del PD di impegnarsi per modificare o sostituire la legge elettorale vigente e assicurare nuovamente ai cittadini la possibilità di scelta democratica dei parlamentari, anche nel rispetto delle tantissime firme raccolte a sostegno dei Referendum sulla legge elettorale;
chiede inoltre agli organismi dirigenti regionali e nazionali del PD di approvare in tempi brevi un regolamento, ad esempio partendo dalla proposta avanzata nel corso della iniziativa di Prossima Italia tenuta il 22 e 23 ottobre, che preveda la formazione delle liste alle prossime elezioni politiche attraverso elezioni primarie, che garantiscano una rappresentanza equilibrata di tutti i territori, di entrambi i generi, di tutte le età;
dà mandato al segretario Provinciale ed alla sua segreteria di agire in qualunque sede politica ed in particolare presso l’assemblea regionale del nostro partito, per portare all’attenzione di tutti questi temi, e per fare in modo che diventino punti cardine della politica del PD già dai prossimi giorni.
Odg presentato da Mauro Giudici, PD Casale Corte Cerro
Ordine del giorno proposto dal circolo Vogogna-Premosello in merito ai possibili sviluppi della situazione politica nazionale
· Visto la gravissima crisi economica
· Visto le misure di austerità richieste dall’Europa che per evitare il default
richiederanno sacrifici da parte di TUTTI
· Visto che apportare tagli ai cittadini già duramente provati dalla crisi sarebbe
impopolare oltre che immorale, senza che prima i sacrifici vengano fatti DA CHI
NON NE HA MAI FATTI.
· Visto la concreta possibilità che il Partito Democratico a livello Nazionale sostenga
un governo di unità nazionale/tecnico
L’assemblea Provinciale del PD Vco
Chiede che prima di qualunque atto, comunque necessario per scongiurare il default e risanare
l’economia del paese:
· si proceda con l’abolizione o la significativa riduzione dei privilegi e delle indennità che
competono alle cariche politiche elettive di ogni ordine e grado, a partire per esempio dai
vitalizi dei parlamentari maturabili anche con un solo giorno di permanenza in carica.
· si metta un tetto agli stipendi di presidenti e consigli di amministrazione di enti di secondo
grado e società partecipate.
Chiede altresì che successivamente si provveda a modificare/sostituire la legge elettorale vigente
per assicurare nuovamente ai cittadini la possibilità democratica di scelta dei parlamentari.
Da mandato al segretario Provinciale ed alla sua segreteria di agire in qualunque sede politica ed
in particolare presso l’assemblea regionale del ns. partito, per portare all’attenzione di tutti, questi
temi, e per far modo che diventino punti cardine della politica del PD nel brevissimo periodo .

Odg presentato dal circolo PD di Vogogna