L’On. Enrico Borghi ha presentato questo pomeriggio una interrogazione parlamentare al Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni per fare chiarezza sulla situazione legata al rinnovo dei permessi di lavoro e di dimora in territorio elvetico dei cittadini italiani.
Da aprile, infatti, è stato introdotto l’obbligo di presentare, contestualmente alla richiesta di rilascio o di rinnovo del permesso, il certificato penale del casellario giudiziario.
Nelle ultime settimane le autorità elvetiche hanno richiesto anche il certificato dei carichi pendenti, una procedura gravosa per i lavoratori frontalieri e per i cittadini italiani che per vari motivi dimorano in territorio svizzero.
“Ho investito direttamente il Ministro Gentiloni affinchè il Governo possa intervenire in questa situazione che appare un ingiustificato accanimento nei confronti dei cittadini e lavoratori frontalieri
italiani – commenta il parlamentare del Partito Democratico – in particolare ho chiesto che venga fatta una verifica formale se tali procedure siano conformi con quanto previsto dai trattati vigenti tra i nostri due Paesi”
“Visto l’atteggiamento ostile tenuto negli ultimi anni nei confronti dei nostri concittadini che lavorano in Svizzera – continua Borghi – non vorrei che questo evento sia l’ennesimo tentativo di complicare la vita ai nostri onesti lavoratori che, occorre sottolinearlo e ribadirlo con forza, negli anni non hanno mai creato nessun tipo di problema che possa giustificare un accanimento tale nei loro confronti”
“Sono sicuro che il Ministro Gentiloni – conclude il parlamentare ossolano – saprà intervenire direttamente nei confronti delle autorità elvetiche affinchè tali spiacevoli episodi possano non verificarsi più”
Archivi categoria: Lavoro ed Economia
FONDI PER LE ALLUVIONI NEL VCO: 2,35 MILIONI DI EURO PER 45 INTERVENTI.
La Regione Piemonte ha stanziato oggi i primi fondi per i pesanti danni degli eventi alluvionali di ottobre e novembre scorsi che hanno colpito gran parte del Piemonte.
Nel VCO andranno 2,358 milioni di euro per 45 interventi.
“E’ una prima importante risposta ai gravi danni causati dagli eventi dello scorso autunno”, commenta il vicepresidente Aldo Reschigna. “Continueremo nel nostro impegno perché si creino le migliori condizioni per superare il più in fretta possibile quel brutto momento, anche sviluppando progetti di prevenzione per quelle aree che da molti anni presentano criticità”.
“Si dice spesso che Roma è distante e lontana dai bisogni del territorio. Questa volta penso – afferma l’on. Enrico Borghi – che il luogo comune sia stato smentito sul campo, visto che a nemmeno sei mesi dagli eventi alluvionale iniziano ad arrivare i primi fondi per i ripristini che interessano tutto il territorio del Verbano Cusio Ossola per 2.358.393 euro di stanziamenti. Vorrei rilevare che la parte del leone la fa ANAS, con 500.000 euro per il ripristino e consolidamento a monte della Strada Statale 34 del Lago Maggiore all’altezza di Cannero Riviera, dando seguito ad uno specifico impegno che mi ero assunto personalmente nei confronti dei sindaci in quelle giornate complesse. Credo che nella circostanza insieme con il vicepresidente della Regione Piemonte, Aldo Reschigna, e con il presidente della Provincia Stefano Costa che ringrazio abbiamo svolto un lavoro di squadra che ha portato al reperimento delle risorse nel quadro della legge di stabilità e al loro riparto in tempi celeri”
Borghi scrive al Sindaco di Stresa: su Poste lavoro di squadra
L’On. Enrico Borghi ha scritto una lettera al Sindaco di Stresa Canio Di Milia in merito all’importante iniziativa organizzata per domani con altri sindaci del Vco per discutere e scongiurare la chiusura degli uffici postali di alcuni comuni del territorio provinciale.
“Purtroppo i lavori parlamentari non mi permettono di essere presente all’iniziativa del Sindaco di Stresa – commenta il parlamentare del Partito Democratico – ho comunque provveduto oggi ad inviare al Sindaco tutta la documentazione dei lavori che in questi mesi ho portato avanti come Parlamentare e come Presidente dell’Intergruppo Parlamentare per lo Sviluppo della Montagna sulla vicenda, in modo che possa essere a conoscenza di quanto a Roma si stia facendo e quale sia lo stato dell’arte.”
“E’ un tema molto delicato – continua il parlamentare ossolano – che interessa un servizio fondamentale che deve essere garantito a tutti i cittadini e che non può essere oggetto di una razionalizzazione meramente fatta su numeri e parametri”
“Rilevo con soddisfazione che i livelli istituzionali da me interessati, sia a livello Nazionale con il Sottosegretario Giacomelli sia a livello Regionale con il Presidente Chiamparino, hanno risposto positivamente al mio appello delle scorse settimane organizzando, fin da subito, delle riunioni con i responsabili regionali e nazionali di Poste alla presenza anche dei rappresentanti degli enti locali, per entrare nel merito del programma di razionalizzazione di Poste”.
“L’importante in questi casi – conclude Borghi – è che il territorio abbia la sensibilità e la consapevolezza di capire che è un problema comune a tutti e non solamente a quei comuni che hanno la sfortuna di avere i centri postali interessati dal piano di razionalizzazione.
E soprattutto, che il territorio abbia la capacità di fare squadra a tutti i livelli istituzionali. Mi sembra che l’iniziativa del Sindaco Di Milia con gli altri colleghi vada proprio in questa direzione e, di questo, lo ringrazio”.
On. Enrico Borghi
RAPPORTI ITALIA-SVIZZERA: INCONTRO A VERBANIA IL 7 FEBBRAIO
E’ questo il titolo dell’incontro pubblico organizzato dai “Deputati del PD” che si svolgerà sabato 7 febbraio 2015 dalle ore 9.30 alle 13 presso Palazzo Flaim a Verbania.
IMU: RESTITUITO MEZZO MILIONE DI EURO AL VCO
Ammonta complessivamente a MEZZO MILIONE DI EURO euro la somma complessiva che verrà restituita ai Comuni del Verbano Cusio Ossola, a seguito del decreto correttivo emanato venerdi
scorso dal Consiglio dei Ministri in materia di Imu agricola che esenta totalmente dal pagamento i terreni agricoli dei comuni classificati totalmente montani ai sensi della normativa statale (legge 991/52).
La somma era stata tagliata ai Comuni a fine novembre, a seguito di un precedente decreto che tratteneva sui trasferimenti statali alle municipalità (cosidetto “fondo di solidarietà”) la quota corrispondente al dato di gettito stimato da Ministero dell’Economia sulla base di parametri altimetrici.
Tale modalità, realizzata a bilanci ormai chiusi e sulla scorta di parametri fortemente discutibili, aveva determinato la protesta dei sindaci, di cui si è fatto prontamente interprete l’intergruppo parlamentare per lo sviluppo della montagna, presieduto dal deputato del VCO on. Enrico Borghi, che lo scorso 12 gennaio ha organizzato alla Camera una riunione tra una nutrita delegazione composta da centinaia di sindaci e il governo per risolvere la situazione.
Al termine di giorni di serrato confronto tra Parlamento e Governo, alla fine è giunto il decreto che ripristina l’esenzione dei terreni montani dal pagamento Imu, e quindi per la montagna ciò si configura come doppio vantaggio: da un lato i cittadini non saranno
chiamati a pagare nessuna imposta, e dall’altro i Comuni si vedranno restituite le somme che gli erano state trattenute.
“Siamo soddisfatti per l’esito della vicenda –commenta l’on. Enrico Borghi– in quanto da un lato assicuriamo nei confronti dei nostri cittadini, già provati da maggiori sovracosti rispetto ai residenti di città, una condizione minima di equità evitando di applicare quella che abbiamo da subito definito la tassa sui rovi, e dall’alto restituiamo al territorio quel gettito che lo Stato si era indebitamente trattenuto.
Si è dimostrata sul campo l’importanza degli strumenti della rappresentanza comunale, nonchè il ruolo del Parlamento come soggetto legislativo primario che ha saputo alla fine vincere le resistenze delle burocrazie romane“.
Di seguito l’elenco degli importi distinti per Comune:
– Anzola D’Ossola 12.708, 56
– Arizzano 1.635,94
– Baveno 8.247,97
– Bee 2.752,55
– Beura Cardezza 13.448,73
– Brovello Carpugnino 13.445,15
– Cambiasca 4.659,11
– Cannero Riviera 3.531,07
– Cannobio 17.998,87
– Caprezzo 3.081,69
– Casale Corte Cerro 10.294,41
– Cesara 10.750,041
– Cossogno 49.902,44
– Crevoladossola 22.870
– Domodossola 22.557,88
– Gravellona Toce 13.767,01
– Ghiffa 5.145,26
– Masera 16.697,95
– Mergozzo 21.743,53
– Montecrestese 22.510,64
– Montescheno 3.989,06
– Nonio 7.088,97
– Oggebbio 6.069,53
– Omegna 23.734,56
– Ornavasso 18.240,36
– Pallanzeno 2.128,95
– Piedimulera 6.500,74
– Pieve Vergonte 14.373,39
– Premosello – Chiovenda 18.819,60
– San Bernardino Verbano 9.165,59
– Stresa 819,01
– Trontano 18.613,15
– Valstrona 15.108,32
– Varzo 28.216,95
– Viganella 6.697,13
– Vignone 5.377,16
– Villadossola 17.680,74
– Vogogna 11.298,83
IMU agricola: nel 2015 ripristino dell’esenzione
Con riferimento alla nota questione dell’Imu agricola nei terreni montani, a seguito dell’iniziativa assunta dal responsabile nazionale agricoltura del Partito Democratico on. Sabrina Capozzolo, si è tenuta stamattina a Montecitorio una riunione con il sottosegretario al ministero dell’economia e delle finanze, on. Pier Paolo Baretta, con l’on. Capozzolo e i capigruppo Pd in commissione agricoltura (on. Nicodemo Oliverio), ambiente (on. Enrico Borghi) e finanze (on. Marco Causi) al fine di rappresentare al governo l’esigenza di riscontrare alle iniziative parlamentari assunte in tal senso nei giorni scorsi dal Pd.
Al termine del confronto, i parlamentari democratici hanno preso atto positivamente dell’annunciata intenzione del governo di stabilire dall’anno 2015 in poi il ripristino dell’esenzione ai fini del pagamento dell’Imu dei terreni agricoli montani, avendo come base di riferimento l’elenco dei comuni della cosiddetta “montagna legale” elaborato dall’Istat ai sensi della legge 991/1952, e quindi ripristinando la situazione originaria di totale esenzione dal pagamento dei terreni agricoli montani, escludendo dal pagamento altresì gli agricoltori professionali nei comuni parzialmente montani ai sensi della predetta normativa.
A tale proposito, i parlamentari democratici hanno espresso al governo l’opportunità di recepire gli stessi criteri ai fini della definizione del contenzioso in atto relativamente all’annualità 2014, esprimendo apprezzamento nei confronti dell’esecutivo che ha saputo tener conto delle numerose istanze in tal senso emerse nel corso di queste settimane dal mondo dell’associazionismo, dei comuni e dal Parlamento.
Ufficio stampa on. Enrico Borghi