Entro la fine dell’anno verranno organizzati, nel Vco, gli Stati Generali del frontalierato.
La decisione è stata assunta lunedì 25 agosto a Cannobio al termine della riunione promossa dall’amministrazione Albertella che ha coinvolto i sindaci fino a Verbania e ancora delle valli Vigezzo e Cannobina, i rappresentanti dei lavoratori, l’on. Borghi e il vice presidente del Piemonte Reschigna.
Il tavolo ha chiesto anche l’impegno da parte del nuovo presidente del Vco che sarà eletto il 12 ottobre e cui spetta la presidenza della Regio Insubrica, per la convocazione di una riunione all’interno della Regio finalizzata ad assumere iniziative e proposte dirette alla Svizzera.
Per le questioni piu’ ordinarie come la viabilità poi accolta la proposta del sindaco di Verbania Marchionini di creare un gruppo di lavoro che comprenda i rappresentanti delle amministrazioni interessate e un portavoce dei lavoratori. La prima riunione è fissata a Verbania per il 18 settembre. Condivisa da piu’ parti – sebbene qualche sindaco abbia manifestato le proprie perplessità – anche la proposta di Marchionini di un aliscafo, in via sperimentale, a disposizione dei frontalieri.
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PERUCCHINI, BORGHI: INTERROGAZIONE URGENTE AL MINISTRO DEL LAVORO
Sta predisponendo un interrogazione urgente al Ministro del Lavoro l’On. Enrico Borghi in merito alla delicata situazione in cui si trova la storica azienda omegnese.
“Mi sono confrontato con il sindaco Mellano che mi ha spiegato a fondo la situazione in cui si trovano i dipendenti della Perucchini – commenta il parlamentare ossolano – nel pomeriggio provvederò ad inoltrare un interrogazione urgente al ministro del lavoro con richiesta di un suo personale intervento affinché si possa addivenire ad una soluzione che salvaguardi tutti i lavoratori della società”
“Il nostro territorio provinciale più di altri sta soffrendo la crisi economica che ci attanaglia dal 2008 – continua Borghi – per questo già dal mese di giugno dell’anno scorso abbiamo avviato l’iter di riconoscimento dello stato di crisi complessa per la nostra provincia, anche alla luce di questa nostra particolare condizione richiederò al Ministero che convochi i rappresentanti della società e dei lavoratori affinché la questione venga affrontata nel più breve tempo possibile e possa essere trovata una soluzione per i 50 esuberi denunciati dalla proprietà”
FRONTALIERI, INTERROGAZIONE URGENTE DEL PD AL GOVERNO SU PROPOSTA DI BORGHI
Il gruppo del Partito Democratico ha depositato questo pomeriggio alla Camera un’interrogazione urgente al Governo, a prima firma dell’on.Enrico Borghi, per investirlo delle preoccupante richiesta
fatta dalla Svizzera all’Unione Europea di modifica dell’Accordo bilaterale sulla libera circolazione delle persone (Alc).
L’interrogazione e’ stata sottoscritta da tutti i deputati democratici delle province confinanti con la Svizzera, nonché’ dai deputati della Sudtiroler Volks Partei.
“Ringrazio i colleghi del Partito Democratico -commenta l’On. Enrico Borghi – che hanno capito l’importanza e l’urgenza dell’interrogazione che ho personalmente promosso in mattinata ed
hanno quindi voluto adottarla come interrogazione urgente a nome di tutto il gruppo del PD.
La questione, sollevata nei giorni scorsi anche dal Presidente del Coordinamento Provinciale dei Frontalieri del Vco Antonio Locatelli, è molto delicata e necessita di un dovuto approfondimento e di una decisa presa di posizione del Governo volta a tutelare gli interessi ed i diritti dei lavoratori frontalieri.”
“E’ un tema che tocca da vicino la nostra ed altre realtà di confine – continua il parlamentare ossolano – penso al Varesotto, al Comasco, il Lecchese, la Valtellina, la Valchiavenna ed anche l’Alto Adige/Sud Tirolo; sono misure, quelle previste dai vicini elvetici, che rischiano di compromettere il futuro delle migliaia di lavoratori che quotidianamente prestano il loro lavoro nei Cantoni Svizzeri”
Un’interrogazione che verrà discussa nella prossima finestra di ‘question time’ calendarizzata alla Camera e che interroga il Presidente del Consiglio, il Ministro del Lavoro ed il Ministro degli Esteri su ‘quali iniziative il Governo Italiano intenda assumere affinchè nel quadro dei negoziati tra UE e Confederazione Elvetica sia salvaguardato il principio della libera circolazione delle persone, e dentro tale quadro come vengano tutelate le migliaia di lavoratori frontalieri italiani in Svizzera alla luce di queste preoccupanti prese di posizione’.
“Dobbiamo prendere posizione in modo netto – sottolinea Borghi – ricordando agli amici svizzeri, per esempio, che i nostri lavoratori frontalieri fanno fronte a specifiche esigenze scaturenti dall’economia interna Svizzera, sono quindi funzionali alle loro esigenze di mercato”.
“Non è più accettabile – conclude il deputato democratico – una logica tendente alla limitazione delle persone, soprattutto in presenza del mantenimento di regole che consentono -giustamentela libera circolazione dei capitali, di cui la Confederazione Elvetica si avvantaggia notevolmente.”
Lavoro per i giovani. Nuove opportunità
Il partito democratico con la collaborazione del gruppo parlamentare della Camera, su iniziativa dell’On.Enrico Borghi, venerdì 4 luglio alle ore 20.30 presso Palazzo Pretorio di Vogogna, organizza il primo di una serie di incontri aperti ai cittadini, alle categorie economiche sociali e agli amministratori locali, per discutere e approfondire alcune delle riforme più significative già approvate o in via di approvazione dal Parlamento in questa legislatura .
Il tema in discussione venerdì 4 luglio sarà l’analisi delle prospettive e delle novità della “Garanzia Giovani”. Si tratta del Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile. Con questo obiettivo sono stati previsti dei finanziamenti per i Paesi Membri con tassi di disoccupazione superiori al 25%, che saranno investiti in politiche attive di orientamento, istruzione e formazione e inserimento al lavoro, a sostegno dei giovani che non sono impegnati in un’attività lavorativa, né inseriti in un percorso scolastico o formativo (Neet – Not in Education, Employment or Training).
Saranno presenti all’incontro oltre all‘On. Enrico Borghi, Capogruppo Pd in Commissione Ambiente, Il Vice Presidente della Regione Piemonte, Aldo Reschigna, il Presidente Intergruppo dei Giovani Parlamentari, On. Anna Ascani, e il segretario provinciale del Partito Democratico, Antonella Trapani.
http://www.garanziagiovani.gov.it/Pagine/default.aspx
http://www.lavoro.gov.it/Priorita/Pages/Giovani.aspx
https://www.garanziagiovanipiemonte.it/novita
Treni Domo-Iselle: colloquio alla Camera tra il ministro Lupi e l’on. Borghi
La vicenda della soppressione dei treni dei frontalieri sulla linea ferroviaria Domodossola-Iselle e’ stata oggetto, in data odierna, di un colloquio alla Camera tra il ministro delle infrastrutture e trasporti on. Maurizio Lupi e il capogruppo del Pd in commissione ambiente, lavori pubblici e territorio on. Enrico Borghi.
Il deputato piemontese ha illustrato al titolare del dicastero di piazza Porta Pia la situazione, e le possibili soluzioni igià’ oggetto di una lettera specifica a lui indirizzata dallo stesso on.Borghi, sollecitando una rapida risoluzione della problematica stante le già’ avvenute comunicazioni di interruzione del servizio da parte svizzera.
Il ministro si impegnato a convocare immediatamente il tavolo di lavoro tra ministero e Regione Piemonte al fine di valutare e decidere le decisioni finali di merito.
“Occorre trovare subito una soluzione –osserva l‘on.Borghi– e ho illustrato al ministro le possibili soluzioni. Spero venga immediatamente convocato il tavolo con la Regione Piemonte perché’ i giorni passano e serve un’immediata risposta“
Referendum in Svizzera: quando gli immigrati siamo noi! Dichiarazione di Trapani, Reschigna e Borghi
In Canton Ticino hanno votato “sì” all’iniziativa dell’UDC “contro l’immigrazione di massa” il 68,17%, contro un 31,83% di “no”. Rispetto agli altri, è il cantone dove i Sì hanno preso più voti.
Questo il risultato che non avremmo voluto leggere e che ci riguarda da vicino anche se la maggioranza dei cittadini italiani ed europei, nemmeno erano a conoscenza che ieri in Svizzera si sarebbe votato per decidere se limitare l’entrata nel suolo elvetico dei cittadini. Non solo quelli dei paesi entrati da poco nello spazio dell’Unione Europea, ma anche di quelli più occidentali ossia quei paesi con i quali la Svizzera ha relazioni molto strette perché con molti di questi confina.
Così, anche per gli italiani la situazione nei prossimi mesi potrebbe avere delle ripercussioni negative.
Per la nostra provincia, questo risultato è molto preoccupante anche perché in Ticino l’esito del voto è stato più chiaro che in altri cantoni, risultando decisivo per far vincere i Sì nella Confederazione.
In sostanza, i cittadini svizzeri hanno deciso di tenersi i “bocconi” buoni e di mettere da parte quelli che potrebbero sembrare più indigesti.
Il PD del Vco esprime preoccupazione per le ricadute che potrebbero esserci nei confronti dei lavoratori frontalieri sia per quanto riguarda gli aspetti occupazionali, fiscali e anche per i ristorni dei frontalieri.
Tra qualche mese l’Italia assumerà la Presidenza dell’Unione europea, compito del Governo Letta sarà anche quello di affrontare in termini comunitari tutta la partita degli accordi bilaterali che la Svizzera ha stipulato con i paesi membri.
“Si tratta indubbiamente di un segnale negativo – dichiara l’On. Enrico Borghi – che peraltro per gli Svizzeri rischia di trasformarsi nel più classico degli autogol. Ci sono comparti economici in Ticino (penso alla sanità o all’edilizia) che senza Italiani chiuderebbero domattina. Peraltro, l’applicazione giuridica del referendum è complicatissima perché comporta un’espressione del Parlamento elvetico e una rinegoziazione di tutti i trattati con la Ue, cosa che comporta profili di difficoltà rilevante. Un dato comunque è chiaro: a questo punto nel negoziato Italia-Svizzera saremo ancora più guardinghi e serrati a tutela dei nostri lavoratori frontalieri e dei nostri comuni di confine” .
“Questo referendum – afferma Aldo Reschigna, Presidente del gruppo Pd in Regione Piemonte – ci dice anche che in questi anni, si è allentato il rapporto tra le realtà transfrontaliere e proprio perché per noi si tratta di rapporti vitali, occorre riprendere al più presto i contatti tra le realtà italiane, il Canton Ticino e il Canton Vallese. Insomma, è necessario riprendere al più presto il dialogo”.
“Insieme all’On. Enrico Borghi e Aldo Reschigna – conclude il segretario provinciale Antonella Trapani – e cercando la collaborazione dei colleghi parlamentari di Varese e Como, il Partito Democratico del Vco intende promuovere, come già più volte fatto sul territorio e a Roma, la necessità di muoversi compatti sulle politiche di confine. Non solo per la difesa del diritto al lavoro ma nell’interesse e per la crescita della nostra provincia”.
Ufficio Stampa
Partito Democratico
Coordinamento provinciale VCO