Archivi categoria: Lavoro ed Economia

Massimo Nobili: con CESA srl, meno due. Subito un tavolo per verificare la situazione di tutte le partecipate pubbliche.

La messa in liquidazione di Cesa srl (società al 95% pubblica, controllata da Saia) con il pericolo che ventisei dipendenti perdano il lavoro è l’ennesimo segnale inequivocabile delle enormi difficoltà in cui versano le società e le aziende controllate da soggetti pubblici nel nostro territorio.
Cesa srl è la seconda società messa in liquidazione guidata per più anni dal presidente della Provincia Massimo Nobili. Infatti, oltre a questa (Nobili era presidente di Cesa sino a poco tempo fa) quella da Lui amministrata nella sua città (la SPL a Omegna) è colata a picco nel Lago già qualche tempo fa (e con la società i dipendenti).
Con largo anticipo avevamo segnalato la difficoltà in cui versava l’azienda ma a nulla sono valse le nostre parole e le nostre richieste. Ovviamente ci domandiamo: in un altro paese “civile” un presidente della provincia che contribuisce alla messa in liquidazione di due società pubbliche che fine fa? Rimane Presidente o prende atto del suo clamoroso fallimento?
Questo ennesimo grido di allarme- afferma Antonella Trapani segretario provinciale PD VCO – deve portare immediatamente alla costituzione di un tavolo provinciale in cui tutti i soggetti proprietari di società pubbliche nel VCO, assieme ai partner privati e alle parti sindacali, discutano velocemente e alla luce del sole della situazione economica delle diverse società, della verifica della loro “mission”, della necessità della loro esistenza e degli interventi necessari per una loro razionalizzazione. Troppo tempo si è perso. Ed il rischio che altre società seguano questo destino è reale.”

Ufficio Stampa

Pagamenti della pubblica amministrazione: il PD con Borghi interviene in Parlamento

La situazione dei comuni italiani e’ giunta ad un tale livello di insostenibilita’ che se non vengono trovate subito delle soluzioni il rischio e’ il collasso dell’intero settore. 
L’allarme arriva dal Partito Democratico che ha depositato una proposta di legge in Parlamento, di un solo articolo, con la quale chiede una riduzione della manovra proporzionata alle giacenze di cassa dei comuni. Con essa si chiede di consentire i pagamenti in conto capitale nel limite massimo del 26 per cento dei residui passivi” che corrispondono a 13 miliardi che sono nelle casse dei comuni.
In una conferenza stampa a cui hanno preso parte i 15 firmatari della proposta ( Rughetti, Famiglietti, De Menech, Bonifazi, Guerini, Guerra, Legnini, Lotti, Magorno, Nardella, Pastorino, Richetti, Borghi, Boschi e Fragomeli) il Pd ha ventilato anche la possibilita’ di rendere piu’ spedite queste misure inserendole in un decreto legge.
Contemporaneamente, è stata depositata dagli stessi deputati una mozione con la quale si impegna il governo ad eliminare i comuni sotto i 5000 abitanti dal patto di stabilità.
Le aziende non ce la fanno più -commenta il deputato democratico Enrico Borghi e ora che anche dall’Europa arrivano finalmente segnali di apertura, il governo deve assolutamente procedere con grande speditezza consentendo ai comuni di spendere intanto da subito i fondi che sono già sui bilanci e che sono bloccati per meri motivi contabili. Poi occorrerà intervenire con i titoli di stato per il resto dei crediti, e rimodulare il patto di stabilità. Ma intanto occorre immediatamente intervenire con queste misure, che impattano positivamente sull’economia reale dei territori“.

Ufficio Stampa

Partito Democratico
Coordinamento provinciale VCO

Cota paralizzato nell’attivita’ legislativa. Slitta ancora il bilancio, sul trasporto pubblico locale nessuna garanzia.

Il movimentismo delle dichiarazioni di intenti del presidente della Regione Cota è inversamente proporzionale al dinamismo della sua attività amministrativa. 
Un giorno annuncia che ridurrà il numero degli assessori, un vero triplo salto mortale, visto che nel frattempo è aumentato il numero dei partiti che sostengono la Giunta regionale. Un altro propone la vicepresidenza della Giunta al coordinatore nazionale di un partito che ha perso le elezioni, forse per solidarietà con chi ha vissuto la sua stessa vicenda elettorale. Assicurata, naturalmente, la rabbia del principale partito della maggioranza, quel Pdl perennemente bistrattato da Cota.
Altrettanto naturalmente al momento delle scelte concrete, si gioca al rinvio. Un film già visto.
Nel frattempo l’attività amministrativa e quella legislativa della Regione sono alla paralisi. Questa settimana la maggioranza ha scelto di far slittare di nuovo l’esame del bilancio 2013, se ne parlerà la prossima settimana, ma con calma, non c’è mica fretta.
Nulla di nuovo neanche negli altri settori. Ad esempio il taglio di 100 milioni sul trasporto pubblico locale, che effetti avrà (crediamo dirompenti) sul tessuto di imprese del settore? Di tutto questo non si discute, ci mancherebbe altro, né si forniscono soluzioni o garanzie. Lo stesso succede su altri temi.
Il Piemonte è abbandonato a se stesso. Il presidente Cota parla sempre della macroregione, ma della sua regione si è ormai dimenticato.

una dichiarazione di Aldo Reschigna

Esito del dibattito con i sindacati: Ingroia, Lega e 5 Stelle per la patrimoniale. Il Pd per la riforma fiscale, la destra per le favole

“Il dibattito che si è tenuto al Chiostro di Verbania tra i candidati locali al Parlamento, organizzato da Cgil-Cisl-Uil, ha avuto certamente il pregio di chiarire le proposte in campo in materia fiscale.
Da un lato, infatti, si è profilato un chiaro schieramento che ha dichiarato di essere esplicitamente favorevole alla patrimoniale. Oltre a Rivoluzione Civile, infatti, anche il segretario provinciale della Lega Nord e candidato al Parlamento ha fatto una netta dichiarazione in tal senso. Se a ciò ci aggiungiamo le note posizioni del Movimento 5 Stelle, che anche ieri sera ha disertato il confronto ma che sappiamo essere favorevole alla patrimoniale, il quadro ora è chiaro”.
Così Enrico Borghi, candidato del Partito Democratico per la circoscrizione Piemonte 2 della Camera dei Deputati, interviene commentando l’esito del confronto tenutosi ieri sera a Verbania tra i candidati del VCO e organizzato dalle sigle sindacali.
“Ieri sera in materia fiscale –continua Borghi- la destra ha ripetuto la solita sventagliata di favole e di esenzioni, finalizzate solo a salvaguardare i grandi evasori (visto che il tema del condono è tornato sul tavolo) e i grandi patrimoni frutto di rendite. Resta sul campo, come una proposta seria di cambiamento responsabile, la soluzione avanzata dal Pd e dalla coalizione di centrosinistra.
Ovvero una seria riforma fiscale, che alleggerisca il peso fiscale sui ceti popolari e medi, che diminuisca il costo del lavoro, che incentivi le nuove assunzioni (in particolare di giovani e donne) e trovi copertura finanziaria facendo pagare il peso della crisi a chi non lo ha fatto. E cioè le grandi rendite, i monopoli costruiti sulle concessioni pubbliche, il mondo della finanza e della speculazione borsistica, con un’azione incisiva contro evasione ed elusione e la fine definitiva della stagione dei condoni”.
“Insomma –conclude Borghi- tra la patrimoniale proposta da qualcuno e le favole proposte da altri, in materia fiscale ancora una volta emerge che l’unica soluzione per un cambiamento responsabile del Paese è il voto al Partito Democratico e alla coalizione Italia Bene Comune”.

Un quinto delle imprese del VCO sono green; con loro usciremo dalla crisi

Sono 836 le imprese del Verbano Cusio Ossola “Green”, ovvero le aziende che nel corso del 2012 hanno investito nei settori della “Green economy” (fonti rinnovabili, efficienza energetica, ciclo dei rifiuti, protezione della natura, valorizzazione delle risorse ambientali), corrispondenti ad un quinto dell’intero complesso delle aziende della Provincia Azzurra.
É il dato scaturito a Crodo, durante l‘incontro che il Partito Democratico ha tenuto al Foro Boario e dedicato appunto alla “Green economy” e che ha visto la partecipazione del responsabile democratico nazionale del settore on. Ermete Realacci, insieme al candidato del Pd alla camera Enrico Borghi, al capogruppo Pd in regione Piemonte Aldo Reschigna e al consigliere provinciale del Pd Stefano Costa.
I dati sono giunti dallo studio compiuto da Unioncamere (l”associazione nazionale delle camere di commercio) e dalla fondazione Symbola, e fanno del Vco un luogo nel quale si caratterizza una peculiaritá della Green economy, ovvero la riconversione in chiave ecosostenibile anche dei comparti tradizionali dell’industria e della manifattura.
Gli investimenti in “Green”, dimostra lo studio, sono quelli a più alto valore aggiunto: il 37,9% delle imprese che investono in eco sostenibilitá hanno introdotto innovazioni di prodotto o di servizi (contro il 18,3% delle imprese che non investono Green) e hanno una propensione più spiccata all’export (37,4% contro il 22,2%). Con evidenti riflessi positivi sull’occupazione, visto che il 30% delle assunzioni stagionali non programmate é stato legato a figure professionali legate alla sostenibilitá.
“Per far ripartire il Paese non basta fronteggiare la crisi – ha spiegato a Crodo l’on. Realacci – affrontare i nostri mali antichi: il debito pubblico, l’illegalitá e l’evasione fiscale, le diseguaglianze nella distribuzione della ricchezza, il sud che perde contatto, una burocrazia spesso soffocante. Serve una visione in grado di mobilitare le migliori energie per affrontare le sfide del futuro. É necessario difendere la coesione sociale non lasciando indietro nessuno, scommettere sull’innovazione, sulla conoscenza, sull’identitá dei territori. Su una Green economy tricolore, che incroci la vocazione italiana alla qualitá e si leghi alla forza del Made in Italy sfruttando il saper fare italiano, come ad esempio il vostro crodino. É necessario cambiare partendo dai talenti dell’Italia che c’é. Per uscire dalla crisie trovare il suo spazio nel mondo che cambia, insomma, l’Italia deve fare l’Italia.”
“I dati sulle imprese del Vco che hanno investito in Green economy – ha detto Borghi – in un anno terribile come il 2012 ci dicono che la società é giá più avanti della politica, e che la nostra idea di realizzare qui il primo distretto produttivo green d’Italia investendo sulle nostre eccellenze può trovare terreno fertile. Dobbiamo lavorare da qui, per costruire il nostro nuovo modello produttivo e uscire dalla crisi, e in questo la politica deve saper riscrivere le regole del gioco, a cominciare dai criteri di rilascio delle concessioni idroelettriche, del ritorno del valore aggiunto dello sfruttamento delle risorse naturali sui territori, della preservazione delle superfici agricole e della valorizzazione delle filiere produttive locali legate all’acqua come bene comune, al sasso, al legno e al turismo.

ANNULLATA CAUSA NEVE: iniziativa a Stresa lunedì 11 febbraio alle 21

Lunedì 11 febbraio ore 21:00 presso la palazzina Liberty a Stresa, si svolgerà un incontro pubblico sul tema: le potenzialita’ del turismo per la crescita ed il lavoro. Interverrà Armando Cirillo responsabile nazionale turismo Pd.
Presiede Antonella Trapani segretaria provinciale Pd Vco
INTERVERRANNO:
Livio Besso Cordero responsabile regionale turismo Pd, Aldo Reschigna capogruppo Pd regione Piemonte, Flavia Filippi sindaco di Belgirate, Massimo Zoppi sindaco di Baveno, Elena Ferrara candidata al Senato, Enrico Borghi candidato alla Camera dei Deputati,