Archivi categoria: Lavoro ed Economia

Crisi nel VCO: le idee del Pd e di Aldo Reschigna

image Pubblichiamo il contributo di Aldo Reschigna, al dibattito aperto dal quotidiano "La Stampa" in merito al tema della crisi economica e occupazione del VCO.
"La gravità della situazione economica nel VCO è un dibattito che in questi giorni si intreccia con i lavori della cabina di regia istituita presso l’Amministrazione Provinciale del VCO.
Come affrontarla per dare sicurezza al futuro del Vco e dei suoi giovani?
1.Innanzitutto avendo piena consapevolezza della sua gravità e della conseguente risposta che dobbiamo costruire. Ecco perché dobbiamo puntare in alto e cercare di ottenere come avvenuto nel passato, con l’intervento ex GEPI, strumenti straordinari.
2. Dobbiamo rafforzare il sistema produttivo locale. Chiedere agli imprenditori del VCO se a fonte di incentivi, finanziari e non, possono mettere in campo progetti di investimento nel nostro territorio. Abbiamo anche noi delle eccellenze e delle industrie innovative che possono avere un futuro. 3. Dobbiamo aiutare il sistema produttivo a trasformarsi .
Guardando ai dati dell’indotto del casalingo poniamoci l’interrogativo se dobbiamo dare per scontato che quelle aziende, artigiane e non, debbano sparire o se invece possano essere aiutate a costruirsi nuovi mercati o a diventare produttori e non sub fornitori. E’ il senso di una mozione che, su mia iniziativa, ha votato il Consiglio regionale chiedendo alla Regione di stanziare risorse per tale progetto.
4. Dobbiamo fare scelte chiare sull’energia rinnovabile.
Tutti riconosciamo che rappresenta una nostra ricchezza e la legge approvata consente agli enti locali di giocare un ruolo nei confronti di chi ha le concessioni. Gli enti locali possono fare “cassa” per i propri bilanci oppure utilizzare questa nostra ricchezza per rafforzare il sistema economico del Vco. Scegliamo con convinzione la seconda strada.
5. Dobbiamo diventare concreti protagonisti dello scalo di Domo due.
Non basta riconoscere che è un tema strategico; oggi dobbiamo concretamente dire che se la regia di Domo due e la proprietà delle aree non direttamente utilizzate dallo scalo rimangono in capo alle ferrovie non porteremo a casa nessun risultato. Questo deve essere un punto centrale della trattativa con il Governo. I soggetti che oggi sono i più dinamici nello scalo sono tutti privati e non le Ferrovie.
6. Dobbiamo rendere più forte il nostro sistema territoriale.
Per farlo dobbiamo ripartire da temi come la formazione, il sapere, la ricerca.
Per farlo dobbiamo però anche fare scelte coraggiose e rendere più semplice ed efficace il nostro sistema. Troppi soggetti si occupano di tutto ed a volte senza alcun coordinamento tra di loro: guardiamo al turismo, c’è il Distretto, la Provincia, la camera di Commercio, i singoli Comuni, i consorzi tra gli operatori e tutti vogliono fare promozione.
Ma rendere più forte il sistema territoriale significa anche non accontentarci delle posizioni che abbiamo raggiunto. Dobbiamo continuamente essere i migliori nelle nostre ricchezze, dal lapideo alla floricoltura, dall’economia di montagna al turismo ecc. Per esserlo sempre non basta solo il lavoro degli imprenditori ma tutto un territorio deve aiutare a costruire un sistema forte ed efficace.
7. Dobbiamo credere con forza alla nostra possibilità di innovarci.
Il Polo innovativo sulle energie rinnovabili istituito presso il Parco tecnologico sta, sia pur con fatica, crescendo. Dobbiamo ottenere nuovi investimenti per coinvolgere più imprese, sapendo che le nostre imprese per investire su ricerca ed innovazione debbono farlo non singolarmente ma in maniera associata.
Credo infine che questa crisi nel VCO chieda anzitutto alla politica, alle organizzazioni sindacali ed agli imprenditori di qualunque settore il coraggio di competere sul piano della qualità delle idee e delle proposte progettuali.
Chiede anche alla Comunità del VCO di sapere essere vicina ai lavoratori, alle lavoratrici che faticano e che vivono questi nostri tempi con tanta preoccupazione. Per loro e per le nuove generazioni diamo un futuro a questa nostra terra.

Aldo Reschigna
Presidente gruppo PD Regione Piemonte

Giustizia nel VCO: Si tagliano i servizi (L’U.e.p.e) e “nel tribunale non si avranno i fondi”

image Nell’assoluta indifferenza delle istituzioni provinciali, chiude a Verbania l’ufficio esecuzione penale esterna del Ministero della Giustizia.
Un servizio da poco attivo e che in poco meno di un anno aveva gestito più di trecento casi.
Ovviamente dal presidente Nobili e dai colleghi di giunta della Lega Nord assoluto silenzio: altro che federalismo, qui un’altro pezzetto di autonomia provinciale se ne sta andando.
Ma, ancora più grave, quanto emerso dalle dichiarazioni alla stampa sul caso del Presidente del Tribunale Massimo Terzi: “A fine anno – il tribunale – non avrà più un foglio di carta, una biro e neppure un centimetro di nastro adesivo”.
Un commento, questo, fatto in merito alla mancanza di fondi per la gestione ordinaria del Tribunale.
Si capisce sino in fondo, da questi due fatti, qual’è la situazione della giustizia italiana e nel VCO e le risposte che questo governo sta dando. A gran voce grida e annuncia, da anni, maggiore sicurezza per i cittadini e più federalismo.
Nei fatti le forze dell’ordine, nei mesi scorsi, hanno protestato davanti alla Prefettura per i tagli selvaggi che minano la possibilità di lavorare al meglio, oggi si chiudono servizi del ministero della Giustizia nel Vco e, soprattutto, non ci sono più soldi per la gestione ordinaria delle attività del nostro tribunale, grazie all’ultima manovra finanziaria fatta con la “scure” dal ministro Tremonti.
un’amara realtà che dimostra il bluff leghista degli annunci: faremo, lavoreremo, ci impegneremo, il federalismo risolverà tutto.
Nei fatti, ad oggi, i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Anche nel Vco garantire sicurezza e giustizia è più difficile se non ci sono fondi necessari e se si tagliano servizi.
Per questo, nelle prossime ore, ci muoveremo nelle sede istituzionali più opportune, a partire dal Parlamento, dalla Provincia e dalla Regione, per verificare e intervenire sulle difficoltà emerse al tribunale di Verbania e per la chiusura nel VCO dell’ l’ufficio esecuzione penale esterna del Ministero della Giustizia.

PD VCO
Ufficio Stampa

PENDOLARI DELLA MILANO-DOMODOSSOLA.: UNA INTERROGAZIONE DI ALDO RESCHIGNA

image l’assessore regionale Bonino, rispondendo a una mia interrogazione sulla situazione del trasporto ferroviario per i pendolari, ha dimostrato una scarsa consapevolezza della grave situazione. Lo dice Aldo Reschigna, Capogruppo PD in regione Piemonte.
l’interrogazione aveva due obiettivi: uno locale, legato alla linea Milano-Domodossola, l’altro generale, legata all’esigenza di ripristinare la carta Tuttotreno Piemonte, voluta durante la Giunta Bresso dall’allora assessore Borioli e unilateralmente soppressa da Trenitalia. Nell’uno e nell’altro caso l’assessore Bonino ha dato una risposta meramente formale e burocratica. Il che testimonia quanto sia poco il tempo dedicato ai problemi dei pendolari piemontesi. Noi chiediamo che la Regione ottenga da Trenitalia il ripristino con urgenza della Carta Tuttotreno Piemonte. E’ troppo alto il prezzo che stanno pagando i pendolari piemontesi.
Ho richiesto all’assessore Bonino di voler attivare il forum dei pendolari della Milano-Domodossola, vista la particolarità delle problematiche della linea e il disagio per i pendolari piemontesi nel partecipare a riunioni torinesi.
Ho altresì richiesto all’assessore una maggiore attenzione nei confronti della Regione Lombardia affinché i pendolari del VCO possano essere ascoltati rispetto alle loro legittime richieste di un servizio di qualità nel materiale rotabile e nel rispetto degli orari.
Ufficio Stampa Gruppo Consiliare Partito Democratico

Giustizia: chiude un servizio importante per il VCO

image Riportiamo comunicato stampa del segretario della funzione pubblica CGIL VCO Vittorio Origgi:
Per effetto di un Decreto Ministeriale emanato l’ 11 giugno 2010, il Ministero della Giustizia ha deciso di chiudere l’ Ufficio Esecuzione Penale Esterna (UEPE) della sede di Verbania.
Questo servizio è sede distaccata da Novara, operativa dall’ aprile del 2009, e dipendente dal Dipartimento dell’ Amministrazione Penitenziaria, situata all’ interno della Scuola di Formazione del Personale della Polizia Penitenziaria di Verbania. Questo servizio ha gestito sino ad oggi, nell’ ambito della provincia del VCO, l’ esecuzione delle misure alternative, svolgendo una funzione di consulenza alla Magistratura di Sorveglianza di Novara e, gli operatori assegnati hanno finora svolto un collegamento tra il carcere di Verbania e la società esterna, rivolgendosi a persone maggiorenni che hanno subito una condanna penale in via definitiva sovrintendendo all’ esecuzione delle pene in misura alternativa e sostenendo le persone condannate nel percorso di reinserimento sociale. Sono stati predisposti, in collaborazione con gli Enti pubblici del VCO e del privato sociale, progetti individualizzarti di trattamento ed inclusione sociale per soggetti in misura alternativa alla detenzione, facilitando così il reinserimento nella vita libera degli ex detenuti, contribuendo così alla crescita del livello di sicurezza sociale.
Nell’ ultimo anno preso ad esame (15 agosto 2019/15 agosto 2010) il servizio ha gestito complessivamente oltre 300 casi di cui una novantina le misure alternative attuate.
Prima dell’ apertura della sede di Verbania, il lavoro sul territorio del VCO era svolto da operatori sempre in missione da Novara, sia per il lavoro sul territorio e sia per i contatti con l’ utenza ed i servizi di zona, con un eccessivo dispendio economico.
Oggi questa soppressione dimostrerà di non voler più investire nel decentramento di questi importanti e delicati servizi, nonostante i risultati ottenuti, e che hanno anche contribuito ad alleviare il notevole disagio ed il malessere, tuttora presente, tra gli agenti della Polizia Penitenziaria del Carcere di Verbania, strutturato per una settantina di detenuti, mentre ne ospita un centinaio, in presenza di una grave carenza di organico del personale, sia degli agenti e sia delle altre figure professionali, e che costringono il personale a continuo lavoro straordinario e conseguente salto dei turni di riposo.
Chiediamo così alle Amministrazioni Locali ed alle istituzioni politiche del VCO di far sentire al Ministero della Giustizia ed al Dipartimento dell’’ Amministrazione Penitenziaria la propria voce, a difesa di questo importante pezzo della Pubblica Amministrazione che viene tolto al Verbano-Cusio-Ossola, e che mette sempre più questa Provincia a rischio della propria capacità ed autonomia amministrativa.
Comunicato Stampa di Vittorio ORIGGI
Segretario Generale della Funzione Pubblica CGIL VCO
Verbania, 21 settembre 2010

Acetati: tutti al presidio di Venerdì

image Nei giorni scorsi l’azienda Acetati ha comunicato la conferma della chiusura della commessa Cinese al 31/12/2010 e quindi la cessazione della produzione entro tale data.
La conferma di un altro duro colpo all’economia del VCO e un durissimo colpo ai lavoratori e alle famiglie coinvolte.
La RSU ha proclamato uno sciopero di 8 ore.
Venerdì 17 settembre verrà effettuato un presidio con assemblea davanti alla fabbrica dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Invitiamo tutti i cittadini, gli iscritti e i militanti del PD a partecipare perché tutti dobbiamo salvare e tutelare il lavoro a Verbania.
La chiusura di questa Azienda è un dramma per la città ed il territorio.

L’Expo 2015 è ferma al palo. Anche il VCO ne pagherà il prezzo.

image l’Expo, grande esposizione universale, è in se un evento della modernità. Lo è stato fin dalla prima edizione londinese del 1851, toccano l’apice con quelle di Parigi del 1889 – quando fu costruita la Torre Eiffel – e del 1900, che superò i 50 milioni di visitatori e che vide l’inaugurazione della metropolitana.
Milano ospitò l’evento nel 1906 e l’immagine simbolo di quell’esposizione – dedicata ai trasporti – era il traforo del Sempione, completato proprio in quell’anno , rendendo possibile la prima linea ferroviaria diretta tra Milano e Parigi. Quando, nella primavera del 2008, è stata assegnata a Milano l’edizione del 2015 ( battendo la concorrenza di Smirne) l’entusiasmo fu grande. Si apriva una speranza di rilancio la metropoli lombarda e per tutte le aree contigue, tra le quali il VCO. l’Expo ha rappresentato, e rappresenta, una delle più rilevanti fonti d’ispirazione per gli scenari futuri. Ma, a distanza di due anni, come stanno le cose? Leggendo le cronache c’è di che preoccuparsi. Tutto appare fermo, immobile. Il clima di collaborazione tra le istituzioni che aveva consentito di vincere la sfida della “nomination” ? Sfumato tra le polemiche. Con il rischio (serio) di pregiudicare l’immagine di Milano capitale dell’efficienza. Si parlava di cifre iperboliche: venti miliardi di euro di investimenti fra quartiere fieristico e infrastrutture; 70.000 nuovi posti di lavoro; 29 milioni di turisti nei sei mesi dell’esposizione; 44 miliardi di euro in più per il fatturato del mondo imprenditoriale locale e una ricaduta sui territori limitrofi ( il VCO, tra questi).
Tutto bene?In teoria, sì. In pratica, dopo due anni la «macchina Expo» non è ancora partita. è successo che sull’ affare “Expo 2015” è scoppiata una guerra fra i vari potentati locali, e questa guerra è in gran parte la responsabile della paralisi. La colpa di chi è? Chi sono quelli che litigano, rinviano, modificano? Gli amministratori del centrodestra al Comune di Milano e in Regione Lombardia.
Intanto il finanziamento statale è stato ridotto da 4 a 1,4 miliardi di euro, da centellinare in cinque anni. Pare che i terreni dello spazio espositivo non siano ancora stati comperati. Manca ancora, per molti, un vero e proprio progetto: il tema proposto è «Nutrire il pianeta. Energia per la vita». Non pochi, negli ambienti dell’economia e della finanza, nutrono perplessità per la sua genericità: non si capisce bene quale prodotto verrà proposto ai visitatori. l’Expo non avrà introiti fino alla fine del 2014, e i soldi in cassa sono sempre meno. Bene che vada, sarà un’Expo molto ridimensionata. Che dire? Molti anche nel VCO avevano riposto grandi speranze in quest’evento. Resteranno appese ad un chiodo malfermo?. Mi auguro di no.

Marco Travaglini, esecutivo PD VCO