senza parole… da La Stampa, cronache regionali, di oggi.
“E’ finita a botte la partita tra Junior Biellese e Verbania, big-match di Eccellenza, vinto 2-1 dai biancocerchiati che guidano la classifica. Al termin scintille all’ingresso degli spogliatoi tra le opposte dirigenze. Lele Zanin, team manager della Biellese, è uscito dallo stadio con un cerotto in fronte. Dall’altra parte, lamentano ferite e contusioni la presidente Francesca Pangallo e il marito Enrico Montani, senatore leghista”..
per leggere tutto l’articolo clicca qui al link della nostra pagina rassegna stampa
Archivi categoria: m’interessa…
Per non dimenticare: fiaccolata a Verbania per le vittime delle mafie
Segnaliamo la Fiaccolata per le vie di Verbania di mercoledì 21 marzo 2012 in occasione della XVII giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie.
Ore 20:30 ritrovo presso Palazzo Flaim;
ore 21:00 partenza fiaccolata;
ore 22:00 arrivo in piazza Ranzoni, lettura dei nomi delle vittime.
Le forze politiche, associazioni e movimenti sono invitate a partecipare senza esporre simboli o bandiere di appartenenza.
La serata è organizzata dal coordinamento di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” della provincia del Verbano Cusio Ossola che comprende alcune realtà associazionistiche del territorio: le sezioni verbanese dell’Anpi e del Gruppo Abele, Sottosopra, la sezione di Stresa di Legambiente, associazione 21Marzo, Contorno Viola, Spi-Cgil, Arci Vco, Associazioni a Distinguere e Presidio Giorgio Ambrosoli.
Aggressione al presidente Arci Gay del VCO ed ad altri sei ragazzi: un episodio vergognoso da denunciare con forza
Grave episodio accaduto sabato a Luino, in provincia di Varese, in cui sette giovani tra i quali Marco Coppola presidente provinciale del VCO di ARCI gay, sono stati vittime di una aggressione omofoba da parte della security della discoteca in cui si stavano semplicemente divertendo. Denuncia arrivata da ARCI gay nazionale, in cui si spiega che «i ragazzi stavano solo ballando su un cubo tra di loro quando, ‘identificati’ come omosessuali, sono stati costretti a scendere, insultati, pestati e infine allontanati dal locale».
Un fatto che non merita di passare sotto silenzio – afferma Antonella Trapani segretario provinciale del PD – perché se da una parte l’ uso della violenza é sempre inqualificabile dall’altro lo è maggiormente quando è motivata dal presunto orientamento sessuale delle vittime e da quindi, all’aggressione, una valenza sociale ancor più grave, perché viene lesa una inviolabile libertà personale. Appare sempre più chiaro la necessità di fare una buona legge contro l’omofobia: non si può aspettare ancora come testimoniato da questo e da numerosi casi analoghi, in aumento in tutta Italia..
Bisogna denunciare queste situazioni perché la battaglia contro l’omofobia è ancora lungi dall’essere vinta. A Marco Coppola – conclude Antonella Trapani – ed agli altri ragazzi e ragazze la mia solidarietà e quella dei democratici del VCO perché non deve esistere alcuna tolleranza per gli atti di omofobia.
Sul caso la parlamentare del Pd Paola Concia presenterà un’interrogazione ai ministri del Lavoro e dell’Interno, Elsa Fornero e Annamaria Cancellieri.
Ufficio Stampa
Pd VCO
No ai tagli ai servizi sociali nel VCO:incontro pubblico lunedì 19 marzo ad Omegna.
No ai tagli al Welfare in Piemonte. No ai tagli ai servizi sociali nel VCO.
E’ questo lo “slogan” per lanciare l’ incontro pubblico (clicca qui il link alla pagina del pdf dell’incontro) organizzato dal gruppo Consigliare regionale del PD e del Coordinamento PD VCO, che si svolgerà lunedì 19 marzo 2012 alle ore 20.45 presso la Sala del Cinema Oratorio ad Omegna.
Al centro della disussione con i contributi di rappresentanti delle associazioni e degli operatori del settore, sono i tagli del 35% i fondi per i servizi sociali programmati dalla giunta Cota in regione.
Partecipano: Aldo Reschigna capogruppo consigliare PD Piemonte, Antonella Trapani segretario PD VCO, Maria Adelaide Mellano medico ASL. Presiede Marco Travaglini coordinatore Circolo PD Omegna.
Mobilitazione contro sprechi, disservizi, liste d’attesa, chiusure, contro la giunta regionale del leghista Cota che per il 2012, ha previsto il taglio di 48 milioni di euro ai servizi sociali: il 35% in meno rispetto al 2011. A rischio quindi sono i servizi per i più deboli e per chi è più in difficoltà: bambini, anziani, malati, diversamente abili. A rischio sono migliaia di posti di lavoro in Piemonte in questo settore.
Per questo diciamo no alla rottamazione del Welfare e si alle politiche sociali, invitando tutti alla mobilitazione.
Una settimana che vedrà prima una serie di gazebo in molti comuni del VCO ed a concludere un incontro pubblico lunedì 19 marzo.
Di seguito l’elenco dei gazebo organizzati:
–Martedì 13 marzo, mattina, area mercato a Villadossola
–Mercoledì 14 marzo, mattina, zona mercato a Gravellona Toce
–Giovedì’ 15 marzo, mattina, area mercato ad Omegna
–Venerdì 16 marzo, mattina,Piazza Don angelo Airoldi Vogogna
–Sabato 17 marzo, tutto il giorno, P.zza San Vittore a Verbania Intra
-Sabato 17 marzo, mattina, zona mercato a Domodossola
–Domenica 18 marzo, mattina, P.zza Custode a Cannobio
–Domenica 18 marzo, mattina, in Piazza 29 Agosto a Premosello Chiovenda
Testamento biologico: a Villadossola approvato dal Consiglio Comunale un documento per la “libera scelta sul fine vita”.
Ieri – giovedì 8 marzo- il Consiglio Comunale di Villadossola ha approvato l’adozione del registro per i testamenti biologici. Villadossola è il secondo comune del VCO, dopo Baveno, ad aver approvato questo ordine del giorno. Un solo astenuto, tutti gli altri favorevoli.
Il testo impegna il Sindaco e la Giunta Comunale ad istituire un Registro dei Testamenti Biologici-Dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari, per evitare che in futuro si ripetano casi come quello di Eluana Englaro. Ai cittadini è permesso di decidere del proprio fine vita
Riportiamo il testo
PREMESSO CHE
– l’articolo 32 della Costituzione Italiana afferma che “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”; vi è in esso ribadita la necessità che vi sia un’espressione di libera scelta dell’individuo nell’accettare o meno un determinato trattamento sanitario;
– l’articolo 13 della Costituzione afferma che “la libertà personale è inviolabile”, rafforzando il riconoscimento della libertà e dell’autonomia dell’individuo nelle scelte personali che lo riguardano;
– l’articolo 2 della Costituzione afferma che “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo”;
CONSIDERATO CHE
– la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea sancisce che il consenso libero e informato del paziente all’atto medico è considerato come un diritto fondamentale del cittadino, afferente ai diritti all’integrità della persona (Capo 1, Dignità, articolo 3, Diritto all’integrità della persona);
– la Convenzione per la protezione dei Diritti dell’Uomo e della dignità dell’essere umano nei confronti delle applicazioni della biologia e della medicina: Convenzione sui Diritti dell’Uomo e la biomedicina, Oviedo 1977, ratificata dal Governo Italiano ai sensi della Legge n.145 del 28 marzo 2001, stabilisce all’articolo 9 che “i desideri precedentemente espressi a proposito di un intervento medico da parte di un paziente che al momento dell’intervento non è in grado di esprimere la propria volontà saranno tenuti in considerazione”;
PRESO ATTO CHE
– il nuovo Codice di Deontologia Medica adottato dalla Federazione Nazionale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, dopo aver precisato all’articolo 16 che “il medico deve astenersi dall’ostinazione in trattamenti diagnostici e terapeutici da cui non si possa attendere un beneficio per la salute del malato…”, all’articolo 35 afferma che “il medico non deve intraprendere attività terapeutica senza l’acquisizione del consenso esplicito e informato del paziente. (…) In ogni caso, in presenza di un documentato rifiuto di persona capace, il medico deve desistere da atti curativi, non essendo consentito alcun trattamento medico contro la volontà della persona.”;
– lo stesso Codice di Deontologia Medica, all’articolo 38, afferma che “il medico deve attenersi (…) alla volontà liberamente espressa dalla persona di curarsi (…). Il medico, se il paziente non è in grado di esprimere la propria volontà, deve tenere conto nelle proprie scelte di quanto precedentemente manifestato dallo stesso in modo certo e documentato”;
CONSIDERATO CHE
– anche in assenza di una specifica normativa nazionale è comunque possibile, così come attestato anche dai pronunciamenti della Magistratura di merito e di legittimità, redigere un testamento biologico predisponendo un atto che permetta di esercitare il proprio diritto all’autodeterminazione sui trattamenti sanitari di fine vita nell’eventualità in cui ci si dovesse trovare nell’incapacità di esprimere il proprio consenso;
VALUTATO ALTRESÌ CHE
– il Comitato Nazionale di Bioetica si è così espresso in data 18 Dicembre 2003: “…appare non più rinviabile una approfondita riflessione, non solo bioetica, ma anche biogiuridica sulle dichiarazioni anticipate… che dia piena e coerente attuazione allo spirito della Convenzione sui diritti umani e la biomedicina…”; ed ha inoltre così specificato: ”le direttive anticipate potranno essere scritte su un foglio firmato dall’interessato, e i medici dovranno non solo tenerne conto, ma dovranno anche giustificare per iscritto le azioni che violeranno tale volontà”;
RILEVATO CHE
– i Comuni possono, nell’ambito della loro autonomia amministrativa, istituire uno o più registri per fini diversi ed ulteriori rispetto a quelli propri dell’anagrafe, dello stato civile e elettorali, non solo ai fini della conservazione ed archiviazione di dichiarazioni sostitutive di notorietà rese dai residenti ma anche per altre finalità consentite dalla legge;
– i Comuni hanno quindi la possibilità giuridica ed amministrativa di farsi promotori di atti amministrativi volti a garantire la conservazione e l’archiviazione in forma pubblica di dichiarazioni anticipate di trattamento di carattere sanitario, rese nel rispetto della normativa vigente inclusa quella in tema di privacy e relativa alla gestione dei dati personali e sensibili;
– l’iscrizione in tali registri particolari non viene affatto ad assumere carattere costitutivo di status ulteriori e quindi riconoscimento di poteri o doveri giuridici diversi da quelli già riconosciuti dall’ordinamento agli stessi soggetti, ma assume solo un effetto di pubblicità ai fini e agli scopi che l’Amministrazione Comunale ritiene meritevoli di tutela;
– tali ulteriori fini sono da ravvisare nel consentire a tutti i residenti la manifestazione pubblica della propria volontà in materia di scelte nei trattamenti sanitari e nelle cure di fine vita;
VISTO
il ruolo rivestito dal Comune, con pienezza di poteri, per il perseguimento dei compiti afferenti alla comunità locale, ai sensi dell’art. 3, comma 2 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, avente ad aggetto il
Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali
IMPEGNA
il Sindaco e la Giunta Comunale ad istituire un Registro dei Testamenti Biologici-Dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari, conservato presso gli Uffici Comunali nel rispetto della normativa vigente, inclusa quella in tema di privacy e relativa alla gestione dei dati personali e sensibili.
I residenti nel Comune che abbiano redatto, ai sensi di legge, un documento contenente le proprie dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari, potranno pertanto dichiararne l’esistenza ed il luogo dove esse sono conservate, ai fini dell’annotazione in detto Registro di tale attestazione in forma autentica.
Festa della donna: teatro ad omegna, presentazione libro a verbania
1) Al Teatro Oratorio di Omegna mercoledì 7 marzo alle ore 21, serata a teatro con lo spettacolo “Mappoveraddonna!!” di e con SILVA CRISTOFARI. Organizza Lega SPI del Cusio e Coordinamento donne del VCO. Ingresso gratuito … e alla fine un dolce rinfresco per tutti!!!
Quando si nasce in una compagnia teatrale a carattere familiare, con una nonna attrice che si trucca ogni sera da “poveraddonna” per interpretare le eroine pallide, emaciate e tristi che popolavano il teatro del primo Novecento, col passare del tempo diventa naturale adoperare ciò che è rimasto nella memoria, per raccontare la vita. Si favoleggia sulla nascita, per arrivare alla perdita della fiducia in sé e all’incontro con figure femminili in grado di far superare ogni ostacolo o di fare inciampare in ogni minima difficoltà….
Con la nostalgia di Niccodemi, l’ironia di Valeri, Nicolaj, Ginzburg, la sagacia di Trilussa e di Sanguineti, con la capacità dissacratoria di Benni. Con la voglia di guardarsi dal di fuori, è possibile ironizzare sugli stereotipi femminili, ben sapendo di provenire da una storia femminile grazie alla quale, per fortuna e finché dura, si può ridere delle proprie debolezze.
2) La Biblioteca “Aldo Aniasi” dell’Associazione Casa della Resistenza, in occasione della Festa della Donna, vi invitnoa alla presentazione del libro: La ragazza che aveva paura del temporale di Benito Mazzi; presentazione di Giuliana Sgrena, Interlinea edizioni, Novara 2011. Venerdì 9 marzo 2012 ore 17.00 presso la Casa della Resistenza via Turati, 9 – Verbania Fondotoce
Introduce: Gianfranco Fradelizio, Presidente dell’ANPI Domodossola. Saranno presenti: l’autore, Antonietta e Franco Sgren
Breve descrizione del libro
L’avventurosa e quasi leggendaria storia di Antonietta (Neta), bella come Liz Taylor, e Franco detto “Ranca”, sfrusìn e partigiano dell’ottava Matteotti, madre e padre di Giuliana Sgrena. Alle loro vite e a quelle delle loro famiglie si intrecciano la piccola storia della val d’Ossola, con l’epica lotta tra contrabbandieri e finanzieri, e la grande storia d’Italia, dalla ritirata di Russia alla lotta partigiana, alla Liberazione, sino ad arrivare al rapimento di Giuliana in Iraq. Un romanzo che è una testimonianza preziosa di un popolo e di una valle di confine.
Note sull’autore
Benito Mazzi, giornalista, scrittore e studioso di tradizioni alpine, vive da sempre nell’ossolana valle Vigezzo, dove ha ambientato molti dei suoi libri, pubblicati con diverse case editrici (Rizzoli, Fabbri, Priuli & Verlucca, Ediciclo, Casagrande, Interlinea) e spesso tradotti all’estero. Questo è il suo 46° libro.