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Domenica 11 dicembre a Domodossola: se non le donne chi?

Con lo slogan “Se non le donne chi? Mai più contro di noi, mai più senza di noi.” anche nel VCO le donne del gruppo “Se non ora quando?“organizzano un’iniziativa nella giornata di mobilitazione nazionale. www.senonoraquando.eu
Tutti le cittadine e i cittadini sono invitati ad un  incontro per informarsi ed informare sulle condizioni ed il ruolo sociale della donna come cittadina italiana. Il tutto presso il  Centro servizi volontariato, in vicolo facini 2 a Domodossola Domenica 11 dicembre 2011 dalle
ore 16.00 alle 18.00.
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Un incontro che vuole aprire la strada ad una serie di appuntamenti sul territorio, in cui raccogliere le esperienze ed i contributi di cittadine/i e operatrici/tori con esperienza personale o professionale in ambiti molteplici, nei quali evidenziare e valorizzare il ruolo delle donne. L’incontro dell’11 dicembre coincide con l’appuntamento nazionale di tutti i gruppi e comitati Se Non Ora Quando? attivi nella Penisola –
con quest’iniziativa le donne del VCO vogliono dare segno di attenzione e partecipazione attiva alla vita sociale del Paese.”

La “bomba” dell’assessore Mantovani contro Zacchera: dimissioni e critiche. La posizione del PD!

Marco Zacchera

Il comunicato del PD: La durissima nota con la quale l’assessore Mantovani ha rassegnato le dimissioni esplicita in maniera addirittura imbarazzante le stesse ragioni di critica che la minoranza da due anni e mezzo solleva all’ Amministrazione Zacchera: la scelta -totalizzante e completamente sbagliata – del Centro Eventi, trascurando ogni altro aspetto della vita cittadina; l’incapacità di costruire rapporti positivi con le realtà associative cittadine, resa evidente dalla fallimentare gestione della “partita” del Museo del Paesaggio; la tracotanza di un sindaco che neppure di fronte al pronunciamento della Corte Costituzionale sull’illegittimità del “doppio incarico” rinuncia a mantenere la carica di sindaco e quella di parlamentare.
Zacchera perde un assessore al mese: ora staremo a vedere se anche Mantovani, come ha fatto a ottobre Parachini, azionerà il meccanismo della “porta girevole” in uso negli alberghi. E che dire del graduale sfaldamento del Gruppo consiliare del Pdl, che ha appena perso un altro componente a beneficio del Gruppo “Popolari Italia Domani”, peraltro fortemente critico verso la gestione Zacchera, come abbiamo avuto modo di sentire nell’ultima seduta di Consiglio Comunale?
Davvero il “cambiaverbania” di Zacchera non sta facendo mancare nulla alla città!
Claudio Zanotti, Angelo Rolla, Corrado De Ambrogi

Le dimissioni dell’assessore
L’assessore alle Politiche sociali del Comune di Verbania, Roberta Mantovani Didero, ha rassegnato oggi le proprie dimissioni irrevocabili dall’incarico nelle mani del sindaco on. Marco Zacchera. Per spiegare la sua scelta l’assessore ha rilasciato la seguente dichiarazione.
“Giunti alla metà del mandato amministrativo – dice Roberta Mantovani – ho sentito la necessità di fare il punto sul mio impegno da assessore. La mia decisione di impegnarmi nell’amministrazione comunale, infatti, non dipende da nessuna esigenza personale ma dal desiderio di operare concretamente per il bene della città, contribuendo al cambiamento, dopo 64 anni di un’altra amministrazione. Mi pare, invece, che l’amministrazione Zacchera abbia voluto concentrare la propria attenzione su un solo progetto, quello del Centro Eventi, che è certamente importante ma non può esaurire tutto l’arco dell’impegno amministrativo. La prima motivazione che mi aveva spinto a candidarmi era la volontà di migliorare la gestione del verde pubblico, dell’arredo urbano, insomma delle cose che più stanno a cuore ai comuni cittadini, in una città molto trascurata sotto questo aspetto. Pur riconoscendo le gravi difficoltà finanziarie che colpiscono tutti gli enti pubblici, debbo ammettere con rammarico che questa volontà di cambiamento non è ancora diventata una priorità del governo cittadino”.
“Nella mia valutazione c’è anche un giudizio negativo, più generale, sulle difficoltà della politica – prosegue Mantovani – a prescindere dal colore delle coalizioni che governano, ad attuare degli interventi concreti per venire incontro alle reali esigenze dei cittadini. Spesso ci si lancia in progetti avveniristici, senza riuscire a superare i problemi quotidiani, la cui soluzione consentirebbe ai cittadini di “riconciliarsi” con la città, di migliorare la vita sociale e di avere un ben diverso apprezzamento per i loro amministratori”.
“Un altro aspetto che mi ha indotto perplessità – continua Mantovani – è la gestione che è stata fatta della questione Museo del Paesaggio, un patrimonio culturale e artistico di grandissimo livello che la città dovrebbe tutelare e difendere con maggiore passione. Dopo l’abbandono dell’incarico da parte di Philippe Daverio, purtroppo non ho visto un forte impegno dell’amministrazione nel voler superare quelle resistenze al cambiamento che resistono all’interno dell’ente Museo. Sono profondamente delusa dal fatto che non si sia voluto prendere ancora una decisione risolutiva per il futuro del Museo, che è oggi completamente nel limbo, senza alcuna certezza e prospettiva”.
Infine, Roberta Mantovani sottolinea la sua perplessità per il fatto che “il sindaco Zacchera continui a dilazionare la scelta se occuparsi o meno a tempo pieno della città, lasciando l’incarico da parlamentare. Più volte il sindaco ha dichiarato di preferire il ruolo da sindaco, ma finora non ha dato seguito ai suoi intendimenti, scegliendo con nettezza, come ad esempio ha fatto il suo collega di Catania. Questa situazione di incertezza, contribuisce a una clima difficile nei rapporti di Giunta. Un contesto non piacevole per chi, come me ma non sono la sola, pratica la vita amministrativa senza secondi fini che non siano il bene della città. Meglio dunque lasciare l’incarico, essendo chiaro che mi dimetto perchè ho deciso io di farlo, senza alcuna pressione politica esterna, perché se la politica è un servizio, come l’ho sempre concepita, deve almeno consentire a chi la fa di poter esprimere i propri valori e la propria personalità”.

Cota non va da Monti: va invece alla riunione del “parlamento” padano. Che vergogna

Roberto Cota uguale a Jean Claude (per sorridere.. si può?)

La scelta di Roberto Cota di andare a Vicenza al parlamento padano, domenica prossima, invece che all’incontro tra il presidente del Consiglio Monti e i presidenti delle Regioni, a Roma, è l’ennesimo segno del suo più totale disinteresse nei confronti del suo ruolo istituzionale e delle istanze della regione di cui è presidente e che dovrebbe rappresentare. Tra questo e il suo ruolo di esponente nazionale della Lega nord Cota ha scelto sempre quest’ultimo, e lo ha fatto ancora una volta, nonostante l’enorme importanza dell’appuntamento di domenica con il governo.
Ormai questo suo comportamento non è più tollerabile. Visto che il precedente governo ha tagliato pesantemente le risorse per il Piemonte, i soldi adesso a Cota li darà Bossi domenica a Vicenza o devono essere richiesti al presidente Monti a Roma?
Con tutto il rispetto per l’assessore Quaglia che lo sostituirà all’incontro con il governo, il suo disinteresse nei confronti del suo ruolo istituzionale e della comunità piemontese rasenta il ridicolo ed è un insulto verso tutti i cittadini della regione.

DICHIARAZIONE DI ALDO RESCHIGNA

Lega Nord e le firme contro il centro islamico nell’Ossola: la solita demagogia.

Massimiliano Testore

Il Circolo del Partito Democratico di Domodossola, Trontano e Masera, PRESO ATTO del fatto che la Lega Nord ha presentato al Sindaco Cattrini, prima del consiglio comunale di Domodossola del 30.11.2011, l’esito di una raccolta firme contro la “costruzione di una moschea in Ossola”; evidenzia quanto segue:
–    la Lega, tentando di recuperare il consenso elettorale, perduto negli anni di pessimo governo nazionale e locale, si è esercitata nella sua peggiore caratteristica: quella di suscitare immotivati timori nei cittadini sollecitando inesistenti problemi ben lontani dalla realtà dell’Ossola;
–    la recente raccolta di firme è la dimostrazione della incapacità da parte della Lega di leggere, interpretare, comprendere ed affrontare le reali e attuali gravissime difficoltà che toccano i cittadini Ossolani e dell’Italia intera;
Il Circolo del Partito Democratico di Domodossola, Trontano e Masera, precisa che precisa che
–    non risulta esservi alcuna richiesta da parte di alcuna comunità religiosa di costruire templi di religioni diverse da quella cattolica nel territorio di Domodossola;
–    pertanto la questione suscitata dalla Lega è palesemente astratta e avulsa dal contesto cittadino;
–    nel merito, si deve comunque ricordare che la Costituzione della Repubblica garantisce la libertà di culto e pertanto l’azione della Lega si pone ancora un volta al di fuori dalla nostra Carta Fondamentale e dalle convenzioni internazionali che riconoscono i diritti inviolabili di tutte le persone;
–    infine merita un cenno il fatto che “proibire” il libero culto o comunque l’incontro alla luce del sole di qualunque comunità o minoranza non può che provocare segregazione, esclusione e difficoltà di integrazione, con drammatici rischi per la sicurezza e la civile convivenza.

Massimiliano Testore,
coordinatore circolo PD Domodososola

Domodossola, 01.12.2011

10 milioni di euro in meno per i servizi sociali: i tagli di Cota in Piemonte

Aldo Reschigna

Quanto annunciato oggi dalla Giunta Cota a sindacati e autonomie locali conferma purtroppo come fosse reale il rischio che avevamo denunciato la settimana scorsa.
Con la conferma di una riduzione degli impegni di oltre 10 milioni di euro sui 160 previsti nell’accordo siglato solo lo scorso luglio – che già risentiva pesantemente dei tagli provocati dalla manovra Tremonti – la Giunta Cota ha dimostrato la sua inaffidabilità. Neanche le intese che firma é in grado di mantenere.
Questa ultima riduzione di risorse colpisce in particolare gli interventi per le famiglie, gli anziani non autosufficienti e i malati di mente, insieme con gli enti gestori dell’area metropolitana che erano stati particolarmente colpiti dai tagli precedenti.
Con questo ulteriore taglio Cota si assume la responsabilità gravissima di mettere i consorzi socioassistenziali in una condizione molto difficile, sull’orlo del tracollo finanziario. Non è infatti più possibile per i Comuni e gli enti gestori fare variazioni di bilancio che compensino i mancati introiti.
Questa è una ulteriore dimostrazione che agli impegni e alle promesse la Giunta regionale non é in grado di far seguire i fatti.
Stupisce infine che all’incontro di oggi con le parti sociali e le associazioni degli enti locali, in un momento così delicato per il sistema del welfare Piemonte, fosse assente l’assessore all’assistenza Monferino. Non è questo il modo di onorare la nuova delega, che a questo punto auspichiamo non sia solo un’attribuzione formale.

Dichiarazione di Aldo Reschigna

In consiglio provinciale, PD in pressing sul dimensionamento scolastico.

Consiglio provinciale tecnico quest’oggi a Villa San Remigio con l’approvazione della variante di bilancio di assestamento che è passata con i voti favorevoli della maggioranza e l’astensione di tutte le minoranze, che prevede fra le altre voci l’acquisto di un terreno a Crodo che sarà poi trasferito all’istituto Agrario e la rottamazione di12 autovetture in essere alla provincia.
Particolarmente acceso il confronto sul tema dimensionamento scolastico. Il PD ha presentato un ordine del giorno con la quale invita l’amministrazione provinciale “a non avere fretta – ha detto il capogruppo dei democratici Giuseppe Grieco – nell’elaborare un piano che potrebbe pregiudicare l’eccellenza della formazione costituendo 3 nuovi istituti comprensivi e con il mancato rinnovo dei loro contratti a tempo determinato per 12 persone.”
Il consigliere del PDL, Lidia Carazoni, ha ricordato come nell’area di Verbania si è giunti ad un accordo con tutti i soggetti interessati andando a costituire due istituti comprensivi alla Quasimodo, alla Ranzoni ed una a carattere prettamente montano a Bee.
Ed anche l’assessore all’istruzione, Claudio Cottini, ha voluto rimarcare come l’accordo raggiunto nell’area montana di Verbania possa legare in modo stabile il territorio. Ordine del giorno che non è passato con i voti contrari della maggioranza consigliare ed i voti favorevoli delle minoranze. In conclusione il PD ha chiesto all’assessore Marcella Severino, con la delega al bilancio, di intensificare il pressing sulla Regione per garantire anche l’anno prossimo i fondi necessari per finanziare il bonus benzina.

Dal sito di teleVco