Mercoledì 12 Ottobre alle ore 21.00 presso (e a cura della) libreria Margaroli a Verbania Intra (in corso mameli 56- lungolago-), si volgerà l’incontro pubblico con GIROLAMO DE MICHELE autore del libro LA SCUOLA è DI TUTTI (Ripensarla, costruirla, difenderla).
A presentare la serata e l’auore sarà a cura di Giovanni Za (insegnante, membro della commissione Scuola del PD). Potete scaricare cliccando qui il volantino dell’iniziativa [download id=”66″]
GIROLAMO DE MICHELE, nato a Taranto nel 1961, vive a Ferrara, dove insegna storia e filosofia nei licei. È redattore di Carmilla, e-magazine diretto da Valerio Evangelisti, tra i piú seguiti nel web (www.carmillaonline.com). Scrive di filosofia e critica letteraria su diversi giornali e ha pubblicato saggi di filosofia e ricerca storica. Per Einaudi Stile libero sono usciti i suoi romanzi Tre uomini paradossali (2004), Scirocco (2005) e La visione del cieco (2008).
A differenza di altri testi pubblicati di recente sulla cosiddetta “emergenza educativa” il libro di Girolamo De Michele, LA SCUOLA è DI TUTTI. RIpEnSARLA, COSTRUIRLA, DIfEnDERLA, è un testo denso, documentato, ricco di argomentazioni convincenti e di riferimenti precisi e puntuali, che chiariscono anche alcune errate interpretazioni dei risultati dell’OCSE e dell’Invalsi.
Contro i luoghi comuni che circolano su docenti e studenti e contro gli slogan ripetuti con insistenza, il libro traccia un ritratto serio, della crisi della scuola pubblica italiana, analizzandone i problemi reali e le conseguenze che ne derivano e immaginando possibili strategie per uscire da questa situazione e costruire una scuola “militante” capace di rinnovare se stessa insieme alla società.
Archivi categoria: m’interessa…
La Lega Nord caccia un suo consigliere a Villa. Tempi “bulgari”
Che la Lega Nord sia in difficoltà, stretta nel suo rapporto con Berlusconi, lo sappiamo. E che ci metta del suo è altrettanto evidente. A riprova l’espulsione di un suo consigliere comunale, Roberto Serra, tre anni fa candidato a sindaco di Villadossola. Ecco le sue dichiarazioni.
«Non c’è un motivo vero. O almeno io non lo conosco. Di certo non è più la Lega Nord che conoscevo io; forse è troppo impegnata a salvare certa gente in parlamento». Roberto Serra, il consigliere comunale di Villadossola che il Carroccio ha messo alla porta, non sa darsi una ragione della sua espulsione. Il comunicato di due sole righe diramato l’altri ieri dalla segretaria provinciale non l’ha chiarito. Serra
era stato eletto 3 anni fa. Era alla guida della lista «Impegno e trasparenza per Villadossola», ma una volta in consiglio aveva aderito alla Lega formando il gruppo consiliare leghista. «Spero mi diano qualche spiegazione – dice – anche se un’idea me la son fatta.
La verità è che pur con i difetti del mio carattere, sono uno che pensa e ragiona. E quando non ero d’accordo lo dicevo.
Ad esempio non ho accolto l’invito dei vertici provinciali di disertare i consigli comunali che approvano l’ordine del giorno contro la manovra del governo.
Faccio il consigliere comunale, mi rendo conto che i tagli penalizzano il mio Comune, come posso far finta di nulla?».
Poi, l’affondo: «Ormai la segreteria provinciale del partito è un parlamento bulgaro e le persone che usano il cervello danno fastidio. Il nostro senatore?
Lo cerco da settimane, mi ha mandato un sms e non l’ho più sentito. Anche la sezione della Lega di Villadossola è abbandonata
a se stessa».
Da La Stampa (del 29.09.2011)
Borghi replica al sen. Zanetta.
Leggo sugli organi di stampa di un senatore locale che ha abbandonato la sicumera venata di sprezzo di qualche settimana fa, e che ora si presenta con la cenere in testa davanti agli amministratori locali adombrando possibili modifiche, deroghe, proroghe ad una manovra finanziaria che evidentemente non e’ quella perla di riformismo che si voleva far passare.
Si chiedono proposte per eventuali modifiche. Le proposte le abbiamo fatte a tutti i livelli e in ogni sede, ma c’e’ stata una volonta’ tetragona di non ascoltarle, col risultato che ora abbiamo un sistema ingestibile. In ogni caso, se si vuole davvero correggere i guasti occorre semplicemente abrogare l’articolo 16 della manovra finanziaria, che non solo non produrra’ risparmi ma che al contrario aumentera’ costi e disservizi. E tradurre in legge la proposta Bianco-Pastore depositata al Senato nel Codice delle Autonomie, che introduce le Unioni dei Comuni e le Unioni Montane dei Comuni in luogo di questo pasticcio fatto nell’articolo 16. Tutto il resto e’ configurabile a meta’ strada tra la chiacchiera e l’arma di distrazione.
Ps: visto che il senatore Zanetta e’ il fase di contrizione, sto ancora aspettando le sue scuse per le falsita’ da lui affermate nei miei confronti in un’intervista alla “Stampa”. Coraggio Valter, dopo le parole di Bagnasco puoi farcela…
Enrico Borghi
Referendum elettorale: raggiunto il quorum, i militanti del PD raccolgono nel VCO oltre 700 firme
“I cittadini si stanno riprendendo un posto da protagonisti nella politica“. E’ così che commentano l’esito della campagna referendaria Alberto Nobili e Davide Bolognini, i promotori dell’appello di decine di iscritti e militanti del PD a favore del referendum elettorale.
“Infatti, in pochi giorni ai banchetti organizzati dai militanti del PD abbiamo raccolto oltre 700 firme per il referendum elettorale, e lo abbiamo fatto senza alcun sforzo particolare perché erano gli stessi cittadini a firmare senza alcuna richiesta – proseguono Nobili e Bolognini – perché consci e informati dell’importanza di questo strumento referendario! Settecento firme dal PD, ma nel VCO saranno molte di più visto anche quelle raccolte nelle segreterie dei comuni e l’impegno profuso dalle altre forze poliitche del centro sinistra locale. In totale pensiamo ad oltre due mila firme raccolte nel nostro territorio”.
Uno strumento questo per rimettere nell’agenda politica la riforma della legge elettorale.
Un referendum per evitare che si voti ancora con l’attuale legge “porcata”: così l’ha definita colui che l’ha scritta, il leghista Calderoli! Una legge che ha tolto agli italiani il diritto di scegliere direttamente i propri parlamentari che, nei fatti, sono nominati da una ristretta schiera di persone.
Ora le strade saranno due: o una vera riforma elettorale varata dal Parlamento o un ritorno alle urne in primavera. Speriamo che questo avvenga.
Alberto Nobili e Davide Bolognini.
E’ stato presentato oggi, lunedì 5 settembre, in conferenza stampa (clicca qui)da Alberto Nobili e Davide Bolognini l’appello sul tema del Referendum elettorale firmato da molti iscritti ed elettori del PD del VCO. Chi vuole può ancora aderire inviando una email a djkremlino (chiocciola) gmail.com.
“La proposta del Partito Democratico per la riforma della legge elettorale, presentata qualche settimana fa in parlamento, costituisce un passo in avanti per ridare all’Italia un sistema elettorale in cui i cittadini possano veramente scegliere i propri rappresentanti in Parlamento.
Ma l’attuale maggioranza di Governo non è per nulla affidabile ed è alto il rischio che nessuna proposta di riforma venga varata dal Parlamento e che quindi, alle prossime elezioni, si voti ancora con l’attuale legge “porcata”: così l’ha definita colui che l’ha scritta, il leghista Calderoli!
Una legge che ha tolto agli italiani il diritto di scegliere direttamente i propri parlamentari che, nei fatti, sono nominati da una ristretta schiera di persone.
Per questo noi iscritti ed elettori del Partito Democratico del VCO firmeremo, come ha già fatto Romano Prodi, per la richiesta di indizione di un Referendum sul tema. Una firma come stimolo e pungolo perché sia abrogata la legge elettorale peggiore dell’Italia repubblicana.
Se ci riesce il Parlamento bene, in caso contrario lo strumento diretto come quello referendario rimane l’unica alternativa per un possibile cambiamento.
Invitiamo inoltre tutti gli elettori del PD e tutti i cittadini a fare lo stesso, firmando ai vari banchetti o direttamente nella segreteria del vostro comune entro il 30 settembre.”
www.referendumcontroporcellum.it
Appello lanciato da Alberto Nobili e Davide Bolognini
Hanno sottoscritto ad oggi
Giovanni Alba, Verbania
Sylvie Alliata, Omegna
Marzio Bartolucci, sindaco di Villadossola
Celeste Barducci, Omegna
Giordano Bruno, Domodossola
Diego Brignoli, presidente Ciss Verbano
Riccardo Brezza, Verbania
Roberto Birocco, coordinatore circolo Gravellona Toce
Alcide Calderoni, consigliere comune di Casale Corte Cerro
Ottavia Camona, Gravellona Toce
Antonio Candido, Gravellona Toce
Giuseppe Colombo, sindaco di Viganella
Federica Covre, Verbania
Corrado De Ambrogi, coordinatore circolo pd Verbania
Andrea De Biasi, Domodossola
Gianni De Santi, Omegna
Damiano Del Barba, presidente assemblea Ciss Ossola
Michele Di Lonardo, coordinatore circolo PD Crevoladossola
Umberto Donini, Verbania
Giovanni Di Paola, Domodossola
Giorgio Ferroni, assessore Crevoladossola
Claudia Fortis, Omegna
Gian Maria Giani, consigliere comunale Verbania
Fabio Giraldo, Domodossola
Lilliana Graziobelli, vicesindaco di Villadossola
Davide Grilli, Mergozzo
Dario Guidetti, Omegna
Mauro Giudici, Casale Corte Cerro
Cristina Giuliani, Domodossola
Nives Lacchi, Omegna
Carlo Lazzaro, Baveno
Francesco Launi, Domodossola
Armando Leonardi, Verbania
Marco Luciani, Varzo
Angelo Marasco, Baveno
Silvia Marchionini, sindaco Cossogno
Tommaso Merlo, Ghiffa Oggebbio
Moreno Minacci, assessore comune di Villadossola
Giuseppe Natoli, Verbania
Damiano Oberoffer, consigliere comunale Vanzone Con San Carlo
Francesca Oliva, San Bernardino Verbano
Luciana Oliva, Domodossola
Mauruzio Pagliari, Domodossola
Giancarlo Pinotti, Verbania
Giovanni Perriccioli, Domodossola
Antonella Panarelli, Baveno
Francesco Pesce, consigliere provinciale Omegna
Melina Pitari, Domodossola
Maurizio Sanavio, Verbania
Maria Teresa Sardone, Ghiffa
Marco Schiavon, giovani democratici,
Quintino Spataro, consigliere comunale Domodossola
Paolo Simona, Crodo
Antonio Specchia, Domodossola
Carlo Squizzi, assessore comune di Villadossola
Aldo Reschigna, capogruppo PD in consiglio regionale
Giancarlo Ricca, Cesara
Rino Romano, Verbania
PierLuigi Rovere, Villadossola
Marco Tartari, Presidente assemblea provinciale
Antonella Trapani, segretario provinciale PD VCO
Irene Vesci, assessore comune di Crevoladossola
Vittorio Zacchera, Verbania
Francesca Zammaretti, coordinatore circolo PD Alto Verbano
Sauro Zani, segreteria PD VCO
EMILIO FEDE, VERBANIA, LA SCORTA, LA CHIRURGIA PLASTICA, LA LEGA NORD E I CITTADINI.
Sembra una pagina tratta da qualche inserto satirico. Invece è la realtà di questo paese.
Protagonista il direttore del Tg4 Emilio Fede (indagato sul caso della prostituzione minorile ad Arcore), che si presenta bello pimpante ieri (domenica 25 settembre) a Verbania, con tanto di Merceds nera con autista e altra auto con la scorta del ministero dell’interno, e si diletta a lanciare “profondi” messaggi ai giornalisti locali tra cui un fantastico «chiederò al presidente Berlusconi di far approvare una legge per cui il servizio sanitario permetta a tutti coloro che lo vorranno di togliersi con la chirurgia estetica qualche anno dalla carta d’indentità».
Insomma l’Italia affonda e ci dobbiamo sorbire questo tipo di affermazioni (o battute) che sono poco felici e stridono con una situazione di un paese in enorme difficoltà e con le famiglie che sempre più sono colpite dalla recessione.
Ma questo è solo l’emblema dell’italietta che fa ridere il mondo intero (aih noi).
Quello che però vogliamo sottolineare e denunciare è che in un periodo come questo, di restrittezze economiche di sacrifici chiesti ai cittadini, ci sia un personaggio come Emilio Fede (sotto inchiesta) che se ne va in giro con la scorta autorizzata dal ministero dell’interno del leghista Maroni e pagata dai contribuenti italiani.
Ma è mai possibile questa cosa? Capiamo e giustifichiamo le scorte alle cariche istituzionali, ma che c’entra il “buon” Fede?
Che cosa ha fatto per meritarsi una scorta? E’ un ministro, è un magistrato anticamorra?
Ah già è un amico di Berlusconi.
E per fortuna che il ministero che assegna la scorte è in mano a “Bobo” Maroni. Chissà cosa ne pensano i leghisti.
PD VCO
Ufficio stampa
Il Vco del futuro… (non) c’è?
Pubblichiamo un contributo arrivato dal sindaco di Cossogno Silvia Marchionini in merito alla crisi del nostro territorio.
Un nemico che viene da lontano sembra aver dichiarato guerra al nostro territorio: la sua versione moderna son le aziende che chiudono, la disoccupazione giovanile, l’impoverimento delle famiglie, le infrastrutture carenti, gli enti locali senza risorse, la percezione di aver perso la speranza.
<<Se anche Cover Industrial (dopo Acetati, Bialetti, Tubor ecct) lascia a casa più della metà dei suoi dipedenti allora…>> La protesta in piazza, sui media locali, sui social networks, sta diventando la forma per esprimere un profondo malessere che chiede risposta. Se aggiungiamo, le continue polemiche (in particolare le divisioni, laceranti, sugli ospedali) la stagnazione economica, e l’aumento delle tasse appena deciso, le complicazioni burocratiche, abbiamo il senso di un territorio sfibrato, dove son assenti le misure di contrasto, il dibattito sulle “cose da fare” per avviare la ripresa.
Non è certo la prima volta che questo comprensorio supera le difficoltà (senza andare ai tempi eroici, così ci appaion oggi!, del dopoguerra pensiamo alla fine dell’industrializzazione di tre decenni fa) ma nuova è la rinuncia della politica a governare i processi, ad indicar le possibili soluzioni ai cittadini; assistiamo ormai all’Imprevedibile. Un esempio su tutti: approvato nei giorni scorsi dal Parlamento l’art. 16 nella manovra finanziaria bis che impone un nuovo ente (!) l’unione dei comuni, per i Municipi sotto i 1000, privandoli dei servizi e dei bilanci (alla faccia dell’autonomia!): che cosa si devon aspettare dalla Regione le comunità locali di una provincia che è composta dai piccoli comuni ed è essa stessa, traballante? Quanti aumenti per le famiglie deriveranno dai servizi pubblici (acqua, rifiuti…) se vengono privatizzati, come prevede l’art 5 della stessa legge che ribalta l’esito del referendum di maggio?
Serve unità e una guida condivisa in cui la politica (3 Parlamentari, Governo Regionale, Provincia, Comuni) deve fare il proprio dovere e affrontare con responsabilità, la situazione reale ponendosi alcuni obiettivi:
1) Attrarre nuove fasce di popolazione con attenzione ai servizi (mezzi di trasporto) per professionisti e famiglie (“qualità della vita”)
2) Mettere a reddito le nostre risorse ambientali, culturali, recuperare il patrimonio immobiliare
3) Semplificare i livelli decisionali per le piccole imprese, nel settore turistico
4) Sostenere le nuove aziende (“imprenditoria montana”), attraverso le buone pratiche amministrative con fondi pubblici a favore dei giovani
5) “Fare rete” con altri territori vicini (Lombardia, Svizzera, Novarese ecct)
Il metodo per provare a realizzare concretamente le urgenze del Vco è quello del coinvolgimento delle parti sociali e produttive, delle Fondazioni Bancarie, dandosi però tempi certi e ruoli chiari, che non finiscano in estenuanti tavoli di lavoro. Nei periodi di crisi emerge il carattere, la forza delle persone; offriamo ai cittadini la possibilità di esser lealmente coinvolti in una sfida storica, costruire un futuro per Verbania.
Silvia Marchionini-Sindaco di Cossogno