La CGIL ha dichiarato per venerdi 6 maggio uno sciopero generale nazionale. Nel Verbano-Cusio-Ossola lo sciopero sarà di 8 ore, a denuncia – spiegano gli organizzatori – della piu grande crisi occupazionale che questo territorio abbia mai conosciuto.
La Cgil chiede un intervento straordinario e mirato del Governo e della Regione Piemonte che riconosca la particolare drammaticità della situazione occupazionale del Vco, e che l’Unione Industriale si faccia parte attiva nelle proposte di nuovi insediamenti produttivi.
“Pensiamo sia utile proporre un confronto e una consultazione tra i lavoratori ed i pensionati sulle politiche rivendicative per il nostro territorio, da quelle industriali a quelle legate ai servizi e allo stato sociale”, scrive la segretaria provinciale Clara Aldera.
Il concentramento per la manifestazione sarà alle ore 10.30 in Piazza A. Moro a Verbania Intra con comizio conclusivo di un esponente della Segreteria Regionale CGIL; al termine della manifestazione si proseguirà con musica a cura dei gruppi giovanili.
Riceviamo e pubblichiamo in merito una lettera aperta a sindaci e presidnete provinciale del segretario Fp Cgil Vco Vittorio Origgi:
Egregio Sig. Presidente; Egregio Sig. Sindaco;
La CGIL ha proclamato per il 6 maggio 2011 lo sciopero generale di tutti i settori pubblici e privati, che per la provincia del Verbano-Cusio-Oissola sarà per l’ intera giornata o turno di lavoro.
E’ stata una decisione molto sofferta, in quanto andrà ad incidere ulteriormente sui salari dei lavoratori pubblici e privati già pesantemente colpiti dalla particolare crisi che sta attraversando il nostro Paese, ma non rinviabile, in quanto, secondo noi, il Governo non ha preso provvedimenti legislativi adeguati, utili ad uscire dalla stessa.
Anche l’ultima legge sul “ Federalismo municipale”, se non accompagnata da una vera riforma fiscale e federalista, va nella direzione sbagliata.
Cosi come la Legge sul “ Mille proroghe 2011” che non ha stabilizzato i moltissimi lavoratori precari.
Nel corso di questi ultimi anni, insieme a CISL ed UIL, abbiamo chiesto al Governo di non tagliare i trasferimenti agli Enti Locali, tagli che hanno inciso nettamente sui servizi ai cittadini e sulle condizioni dei lavoratori.
Nella Regione Piemonte, la legge sul Federalismo municipale favorisce la possibilità per 514 comuni su 1206 di aumentare le addizionali fino allo 0,2% annuo e così saranno i Sindaci a mettere le mani nelle tasche dei cittadini.
Il permanere del blocco dei CCNL dei lavoratori Pubblici per i prossimi 3 anni e la non stabilizzazione dei lavoratori precari, hanno indotto la Funzione Pubblica CGIL a decidere, a livello nazionale, di effettuare lo sciopero del 6 maggio per l’intera giornata visto il continuo accanimento da parte del Governo nei confronti dei dipendenti pubblici.
Siamo convinti che quanto fin qui esposto, ci porti a condividere le difficoltà sempre più crescenti che ogni giorno, affrontiamo per fornire ai cittadini servizi adeguati al soddisfacimento dei propri bisogni.
Proprio per questo, Le chiediamo di comprendere e speriamo condividere le ragioni della nostra protesta.
Con l’ occasione le invio cordiali saluti.
Vittori Origgi
Funzione Pubblica CGIL VCO