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Le ultime dal consiglio comunale di Cravoladossola

image Nel dibatto su Villa Renzi e la sua mensa mi preme rimarcare che sia piuttosto paradossale che si arrivi a modificare per la terza volta in pochi mesi il regolamento di accesso alle strutture e che ciò sia assolutamente emblematico di una maggioranza che non ha avuto le idee chiare ed avanza per tentativi allo scopo di cercare di finalizzare a qualunque costo l’opera che rappresenta il punto qualificante del programma con cui ha vinto le elezioni amministrative del 2000 e del 2005. .Durante il dibattito il Sindaco ha accennato a delle possibili soluzioni già concordate con altri enti, ma a prescindere dalle soluzioni che verranno messe in essere è evidente che a questo punto la logica deve essere quella di una gestione associata con altri enti. A tale scopo abbiamo proposto che si mettesse in campo il massimo della collaborazione con tutti gli enti interessati, il tutto per evitare che questo forte investimento pubblico venga vanificato.

Sulla questione del regolamento di accesso alla mensa non posso non notare che quanto uscito dalla maggioranza lascia comunque aperte delle perplessità. Con il nuovo regolamento l’amministrazione prevede di ampliare la base di potenziali utenti, ma quello che non convince sono i criteri con cui si è ampliato questo numero e a tale proposito ho fatto alcuni esempi che per altro alcuni consiglieri di maggioranza hanno contestato in modo brusco. Se l’unico criterio è l’età abbiamo come risultato che un pensionato di 60 anni con una pensione alta o un benestante hanno diritto di accesso alla mensa mentre un 59 enne con una pensione bassa, un disoccupato di 30 anni o un cassaintegrato di 50 no! Questo fatto è importante e dovrebbe essere affrontato con una minore superficialità soprattutto in un momento di profonda crisi economica come questo. Ribadisco che è fondamentale che l’auspicio generale è che la struttura, visto che è stata pagata con soldi pubblici, possa avere comunque una ricaduta positiva sulla cittadinanza fornendo assistenza a tutti coloro che ne hanno realmente necessità.

Gestione servizio Idrico- Bollette – Servizio depurazione.

Vorrei rimarcare che sono in gioco tre grosse tematiche: La questione della depurazione per gli utenti non allacciati alla rete fognaria; Il problema della qualità del servizio e le prospettive aperte dalla legge 133/2008 e la possibile privatizzazione.

Per quanto riguarda la qualità del servizio è evidente che l’amministrazione e il Sindaco hanno un grosso margine di lavoro che potrebbe essere meglio sfruttato, sopprattutto chiedendo un rispetto della carta dei servizi; lo sblocco degli interventi e un costante monitoraggio della qualità dell’acqua.

Sul problema depurazione esiste una questione di fondo: la legge che prevede tra l’altro l’obbligatorietà dell’allaccio alle abitazioni entro i 100 metri non tiene conto della situazione delle zone di montagna come la nostra. Se un cittadino risiede a 99 metri di distanza da una fognatura ma questa sta a 99 metri di dislivello in salita e evidente che la legge diventa non applicabile ed evidentemente le leggi non applicabili sono da cambiare. Siamo in un paese dove si legifera su ogni cosa e credo occorra richiamare ogni tanto i nostri governanti, di ogni parte politica, ad un impegno su una questione concreta.

Su questo argomento e sulla questione del rischio, sempre più concreto, di una possibile privatizzazione delle risorse idriche ho compiuto un interevento in consiglio piuttosto corposo che ha avuto anche un certo riscontro e questo mi fa certo piacere, ma avrei preferito fosse anche accettata la mia proposta di convocare la riunione dei capigruppo per realizzare un documento che cercasse di smuovere la situazione.

Non possiamo continuare ad aspettare gli eventi ed è giusto che ognuno si muova nel proprio ambito per sensibilizzare la politica dei livelli “alti”.

Nello svolgersi del consiglio si è votata anche una delibera di indirizzo programmatico per il famigerato show room della pietra ed ora dopo circa tre anni dal completamento dei lavori si può intravedere un avvio di gestione; bisogna però ricordare che nel frattempo la struttura è stata oggetto di manutenzione e le apparecchiature sono state danneggiate o sono diventate obsolete, tanto è vero che nella delibera stessa si afferma che una delle missioni che verrà affidata al gestore sarà quella di ammodernare il sistema informatico.

l’opinione diffusa è che l’utilità pratica di questa struttura sia assolutamente nulla, certo una sala riunioni decorosa può fare comodo, ma di un ufficio tecnico in cui i professionisti potessero fare (pare gratis visto che non si specifica nulla) simulazione grafica 3D non se ne sentiva certo la mancanza.

Si fa anche fatica a credere che gli imprenditori del settore abbiano bisogno di uno spazio come quello per presentare i loro prodotti e finora è evidente a tutti che in ambito locale ogni società del settore compie operazioni di marketing in forma assolutamente autonoma. A riprova di ciò è evidente che se una struttura come questa fosse stata un esigenza primaria del settore i privati avrebbero agito in autonomia senza aspettare i tempi biblici della pubblica amministrazione.

l’affidamento della gestione al centro servizi lapideo viene poi viene salutata dalla maggioranza come un grande successo che scaricherà i dubbi e i costi ad un altro ente ma per dovere di cronaca bisogna anche rimarcare che il centro servizi lapideo è una società mista a capitale prevalentemente pubblico a cui partecipano anche comune e provincia, quindi i soldi sono sempre quattrini che vengono prelevati dalle tasse e il risultato è semplicemente quello di far sembrare che paga qualcun altro.

Un altro argomento interessante riguarda la convenzione con il comune di Trasquera per la gestione associata della commissione paesaggistica. E’ evidente per tutti che Crevoladossola e Trasquera hanno nulla poco o nulla in comune e che la gestione sarà un aggravio dell’impegno degli uffici Crevolesi ed un favore all’amministrazione di Trasquera. Da tempo si discute anche della delibera (oggetto di contenzioso con la Regione) con cui gli otto comuni della Comunità Montana si impegnano a realizzare un unione di Comuni che gestisca in forma associata una serie di funzioni fra cui: lo smaltimento neve; la polizia municipale, il trasporto scolastico e, appunto, i servizi tecnici. La domanda che nasce spontanea è per quale motivo gli otto comuni che si impegnano a realizzare un unione non hanno trovato un accordo per la gestione associata di una più semplice commissione paesaggistica. La risposta è che evidentemente ci si comincia a rendere conto che un unione di comuni ha senso su comuni contigui e che abbiano un minimo di omogeneità e che lo scopo della delibera di richiesta di unione aveva probabilmente altre finalità.

Si aspettavano anche dei chiarimenti sulla vicenda dell’alienazione del terreno comunale la cui vendita è stata annullata per irregolarità, ma tali chiarimenti nel corso dibattito non sono stati forniti a causa di un clima che effettivamente è stato spesso confuso e poco positivo per via dell’atteggiamento generale. A questo clima negativo ad onor del vero contribuisce indubbiamente anche il fatto che la maggioranza mettendo in campo pochissimi consigli comunali limita eccessivamente le occasioni di confronto e questo porta a consigli con ordini del giorno lunghissimi ed estenuanti che a volte si protraggono ben oltre la ragionevolezza e l’impressione di fondo è che sia la giunta che il resto della maggioranza viva il confronto pubblico con difficoltà e a volte con fastidio.

Giorgio Ferroni

Consigliere Comunale

Fallita la strumentalizzazione della Sanità di Domodossola da parte dei consiglieri del PDL

image Riportiamo il testo del comunicato stampa del Circolo PD di Domodossola sul tema sanità.
l’azione dei consiglieri Pizzi e Falciola, che hanno richiesto un’ ispezione dei Nas sulla base di una serie di foto che avrebbero evidenziato problemi di sicurezza all’ ospedale di Domodossola, è stato un atto di irresponsabilità.
Al termine del sopralluogo, gli Organi di Controllo non hanno preso alcun provvedimento e ciò – oltre ogni ragionevole dubbio- dimostra l’ assenza di irregolarità o problemi particolari: se fossero emersi, la chiusura immediata delle sale operatorie sarebbe stato un atto dovuto.
Anche gli organi provinciali del centro-destra si sono dissociati da tale manovra, con lo staff PdL schierato in conferenza stampa a “mettere una pezza” a questo atto inconsulto.
Il rischio corso è stato quello che –pur in assenza di provvedimenti dei Nas- l’ ASL avrebbe potuto chiudere le sale operatorie in attesa del verbale.
La conseguenza sarebbe stata, per gli ossolani, lo spostamento degli interventi operatori all’ Ospedale di Borgomanero, stante l’ attuale indisponibilità del Castelli di Verbania. Conclusioni
Alla luce dei fatti sopra descritti, sorgono spontanee alcune domande:
1.Come mai foto “anonime” del mese di ottobre escono a distanza di sei mesi e consiglieri “esperti” non avvertono questa anomalia, non si fanno domande né compiono proprie verifiche, ma caricano a testa bassa?
2. C’ è qualche legame temporale (e politico) tra questa “uscita” ed il siluramento dell’ “Unità di Crisi” e del suo leader dott. Mingo?
Forse, bisognava dimostrare che, in passato, qualcuno nascondeva qualcosa: la “vendetta” continua?
E’ vero che la campagna elettorale è già iniziata, ma usare la Sanità in questo modo spregiudicato è segno di irresponsabile leggerezza.
Se ci fossero segnali di irregolarità e/o di pericolo per la sicurezza dei malati che si rivolgono al San Biagio, noi, come Circolo PD di Domodossola, non avremmo remore ad intervenire, al di fuori di qualunque logica di schieramento: la Sanità ed il nostro Ospedale sono troppo importanti!
Per la campagna elettorale, richiamiamo il centro-destra domese a rispettare i veri interessi dei nostri concittadini ed evitare di “giocare” con materia così delicata come la salute.

La Segreteria delPD-Circolo di Domodossola

Acqua e bollette: le proposte del PD di Crevoladossola

image Gestione servizio Idrico- Bollette – Servizio depurazione.
La questione è indubbiamente complessa e vorremo ricordare che il nostro circolo ha evidenziato fin dallo scorso anno una serie di problematiche, che in parte sembravano essere state accolte ma in gran parte erano comunque ancora oggetto di discussione. Sintetizzando riteniamo che esistano tre grosse tematiche:
1. La questione della depurazione per gli utenti non allacciati alla rete fognaria, non per inadempienza, ma per problemi tecnici.
2. Il problema della qualità del servizio e del rapporto con gli utenti.
3. Le prospettive aperte dalla legge 133/2008 e la possibile privatizzazione.
Per quanto riguarda la questione della depurazione per gli utenti non allacciati alla fognatura ricordiamo che abbiamo sollevato la questione fin dallo scorso anno, ritenendo scorretto che si facesse pagare un servizio a chi di questo servizio non usufruiva. Rispetto ai recenti sviluppi, è evidente che di fronte ad una sentenza della corte costituzionale che stabilisce l’illegittimità di una tariffa comunque incassata per tutto il 2007 e parte del 2008, per cui le autorità competenti auspicano un chiarimento normativo, un intervento come quello di annullare di fatto la sentenza della corte costitzionale è l’equivalente di un fallo a gamba tesa che azzera le legittime richieste dei consumatori. Tra l’altro si continua nella discutibile pratica di intervenire in modo legislativo per azzerare delle sentenze.
Sulla qualità del servizio ricordiamo che abbiamo più volte segnalato diversi problemi e abbiamo chiesto di intervenire per risolvere le situazioni in adempienza alla carta dei servizi che prevede requisiti minimi di qualità che in diversi casi riteniamo non siano rispettati.

Si era detto che l’obbiettivo della società era pervenire ad una fatturazione quadrimestrale o al limite semestrale mentre siamo di fronte ad una bolletta che è ancora calcolata su dieci mesi.

Si era anche parlato di garantire una maggiore informazione verso gli utenti. Nell’ultima bolletta viene allegato un modulo di richiesta di informazioni certamente di non facile compilazione e da parte del gestore locale Idrablu non si mette a disposizione quasi nulla, ne un sito ne un numero verde, per dare maggiore informazione agli utenti e anche la questione degli allacci multipli è ancora da approfondire e risolvere.

Tra l’altro ricordiamo l’elemento di novità portato in campo dalla legge 133 del 2008 che introducendo l’obbligo alla procedura di “evidenza pubblica” rischia di rimettere in discussione tutto il sistema attuale prima ancora che queste problematiche vengano risolte.

Le nostre proposte sono:

Chiediamo l’impegno dei parlamentari locali affinché l’emendamento sull’obbligo della tariffa di depurazione non venga ratificato dalla camera e si eviti cosi la sua definitiva conversione in legge.

Crediamo che questa vicenda sia comunque complessa e vada affrontata in un modo organico: la legge attuale andrebbe rivista in quanto non tiene conto delle particolari morfologie ed urbanizzazioni di zone di montagna come la nostra e pertanto risulta penalizzante per i cittadini.

Chiediamo che il confronto fra le autorità competenti non si ferma al problema depurazione ma sia esteso anche alla ricerca di soluzioni alle lamentele riguardo le criticità gestionali rispetto alla qualità del servizio; con l’ovvio scopo del miglioramento del servizio e se possibile dell’abbattimento dei costi superflui.

Miglioramento del sistema di informazioni agli utenti con un numero verde, uno sportello a Domodossola con personale addestrato che possa aiutare gli utenti ed un miglioramento dei servizi internet offerti.

La valutazione della possibilità di realizzare bollette su un periodo di tempo inferiore all’attuale per limitarne gli importi e/o la possibilità di pagamenti rateali.

Crevoladossola ancora senza ADSL: le pesanti responsabilità di Dalla Pozza e Marinello.

image Siamo alla fine del binario!
Dopo anni di discussioni, proclami e smentite l’annosa questione ADSL di Crevoladossola sembra arrivata alla fine. Con esito positivo?
Questo non possiamo affermarlo con sicurezza.
Dopo l’accordo tra Provincia VCO, Regione Piemonte e la società di telefonia, da quanto ci è stato riferito manca l’autorizzazione, o meglio l’accordo tra Comune di Domodossola e società TelecomItalia sull’intervento (e relativi costi da accollarsi, si parla di 20 mila euro) che metterebbe finalmente in rete anche il territorio crevolese.
E se questo accordo non sarà siglato i cittadini di Crevoladossola saranno privati di un servizio che li lascia ancora nel medioevo! Sollecitiamo il sindaco Dalla Pozza ad intervenire tempestivamente, prima che il treno arrivi a fine corsa perché abbiamo il timore che la prossima partenza avverrà tra molto, troppo tempo.
Gli chiediamo di mediare con il suo alleato politico, il sindaco Marinello, leghista, a parole difensore del territorio e delle minoranze montane, vicino alle piccole imprese, agli artigiani…. ed al quale oggi chiediamo di passare ai fatti.
Venga a Crevoladossola per sentire con mano la difficoltà dei cittadini esclusi dal commercio e dalle opportunità che un collegamento veloce ad internet offre.
Parli con gli studenti costretti ad andare dai loro amici domesi per scaricare le tesine dell’università, agli albergatori e ristoratori che utilizzano internet per raggiungere possibili clienti, agli artigiani, e a tutti gli altri.
Più volte in consiglio comunale abbiamo chiesto al Sindaco Dalla Pozza di agire, di interessarsi alla questione.
C’è anche stato risposto che la nostra era demagogia. Il vicesindaco ancora nell’ultimo consiglio ha dichiarato che l’ADSL a Crevola c’è.
Non possiamo far altro che alzare le braccia e continuare una battaglia che portiamo avanti da molti anni, ma che oggi è vicina al punto di rottura.
l’assessore Albertini ha già esposto il problema agli attori interessati e la soluzione è, come detto sopra, è l’accordo con il reperimento dei 20.000 € necessari.
Non citeremo in questa sede tutti i soldi spesi dalla amministrazione Dalla Pozza per realizzare opere che non hanno prodotto una ricaduta positiva per il benessere dei cittadini, o sull’economia del comune.
Chiediamo solo un piccolo sforzo per recuperare un capitale, come comune o come Comunità Montana di cui il nostro sindaco è anche presidente, che paragonato al possibile beneficio…ci sembra veramente poca cosa!

PD Circolo Crevoladossola

MAO e Unità di crisi: Il PD di Domodossola attacca Marinello

image Riportiamo i due comunicati del PD del Circolo di Domodossola sulle ultime vicende a Domodossola.
MAO.
E’ veramente sorprendente come sia possibile cambiare in continuazione collocazione politica al punto tale che ad ogni sorgere del sole non si è mai sicuri di trovare il MAO nella stessa posizione della sera precedente.
La cosa singolare è poi che viene dichiarato come ciò avvenga nell’interesse dei cittadini e senza alcuna richiesta di poltrone.
Infatti appena il MAO ha annunciato di entrare nel PdL si è subito avanzata, per ora congelata, l’ipotesi di Presidenza della Valle Ossola SpA per l’ex assessore Folino.
Eppure circa due mesi fa Folino, al momento dell’allontanamento peraltro brutale ed ingiustificato dalla Giunta domese, aveva dichiarato di proporsi come l’ANTIMARINELLO.
E ora sarà proprio Marinello a votarlo per la nuova poltrona ?
Tutto questo viene dichiarato che corrisponde all’interesse dei cittadini: ma a quali cittadini si riferiscono, a quelli domesi o a loro stessi ? (segue)Unità di crisi
La Maggioranza consigliare di Domodossola ha presentato e approvato una mozione che ha abolito l’Unità di Crisi costituita nel corso della precedente legislatura e riconfermata all’unanimità nell’attuale.
Il lavoro dell’Unità di Crisi è stato molto intenso e va rimarcato come siano stati soprattutto i rappresentanti della minoranza ed il Presidente Mingo ad assicurare costante presenza ed impegno.
Dopo alcuni mesi di lavoro, il Consiglio comunale ha discusso ed approvato all’unanimità un elaborato proposto dall’Unità di Crisi.
Si tratta di un Progetto di sviluppo realisticamente realizzabile del sistema sanitario nel VCO, con particolare attenzione all’Ossola.
I pregi di questo documento sono molteplici:
– è una proposta che riguarda non solo la riqualificazione dell’Ospedale di Domodossola ma pone attenzione anche allo sviluppo delle attività sanitarie complessive comprese quelle territoriali (domiciliarità, Residenze Socio Sanitarie, attività ambulatoriali, Distretti, tutela della salute dei lavoratori, delle fasce deboli, delle condizioni di fragilità, …)
– Domodossola svolge, almeno per una volta, un ruolo di guida nel contesto ossolano occupandosi dell’intero territorio e non solo del proprio orticello
– l’unanimità delle forze politiche raggiunta dopo l’importante lavoro dell’Unità di Crisi e dopo un lungo e acceso ma costruttivo dibattito in seduta di consiglio, è stato un forte segnale inteso a mantenere la tutela della salute dei cittadini al di sopra di qualsiasi speculazione ed interesse di basso profilo.
Questo Progetto ha trovato ampio riscontro nella programmazione dell’ASL del VCO e nella Regione al punto tale che alcune parti sono già in avanzato stato di realizzazione mentre per altre è stato concesso il finanziamento e le relative opere ed azioni saranno presto iniziate.
Certo il percorso è ancora lungo ma un Progetto c’è e la strada è stata ormai tracciata.
Il Gruppo consigliare del Partito Democratico concorda quindi con la Maggioranza di Centrodestra che regge l’Amministrazione comunale di Domodossola sul fatto che la situazione di crisi sia ormai superata e che non abbia più senso un organismo nato per affrontare una condizione di emergenza e di forte disagio.
Ritiene sia più utile la creazione di un organismo che abbia il compito di monitorare, controllare che tutto proceda come concordato e promesso rilevando ritardi, omissioni e affrontando eventuali nuove criticità.
Il Gruppo del Partito Democratico non ha però votato a favore della mozione presentata dal Centrodestra perché c’è il forte sospetto che dietro un’apparente e condivisa motivazione oggettiva, ci sia anche una vendetta nei confronti di Mingo che negli ultimi tempi ha contribuito a mettere in crisi la maggioranza
Lo provano il momento di presentazione della mozione ed il fatto che nessuno della Maggioranza abbia ringraziato il Presidente Mingo e i componenti l’ Unità di Crisi per il pregevole ed intenso lavoro svolto.
E questo non è un buon segnale per il futuro, che invece richiede progettualità, condivisione, disinteresse di parte soprattutto quando è in gioco la salute dei cittadini

Domodossola, 29/01/2009 Gruppo del Partito Democratico

Note dall’ultimo consiglio comunale di Crevola

Crediamo opportuno evidenziare alcuni aspetti emersi nel dibattito dello scorso consiglio comunale di inizio dicembre.
Per prima cosa siamo abbastanza rammaricati delle risposte fornite alle interpellanze rispetto alla situazione della mensa di Villa Renzi e della Via Danda. Per la mensa ci aspettavamo qualcosa in più di un semplice resoconto dei fatti e qualche certezza  in più su tempi e sviluppi. Sulla Via Danda crediamo sia importante che l’amministrazione mostri maggiore sensibilità e attenzione verso le istanze dei cittadini che hanno partecipato numerosi alla seduta chiedendo un impegno.

Durante i numerosi punti dibattuti abbiamo prodotto una serie di osservazioni ma anche di proposte e proprio su queste vogliamo chiedere attenzione:

Gestione del servizio idrico – ATO: Esiste sicuramente, da parte di Idrablu, un problema di gestione e di garanzia della qualità del servizio, qualità che finora non è adeguata. Da questo punto di vista non è vero quanto spesso si afferma in consiglio riguardo al ruolo dell’amministrazione che ha sicuramente degli spazi di manovra per chiedere con forza un cambio di marcia, e se necessario di persone, all’interno del CdA.

Per quanto riguarda la questione sollevata dalla Lega rispetto alla possibilità di realizzare un ATO del VCO crediamo che con questi argomenti si stia combattendo, con un po’ di opportunismo a dire la verità, una battaglia di retroguardia. La vera questione è portata in campo dall’articolo 23 bis della legge 133 del 2008 con cui il governo in carica pone le basi per una privatizzazione dei servizi idrici. Questa norma infatti rafforza la possibilità di affidamento a soggetti privati della gestione del servizio idrico, introducendo l’obbligo alla procedura di “evidenza pubblica” dal dicembre 2010; inoltre viene ad essere sottoposta a condizioni molto restrittive la possibilità di affidamenti diretti a favore di società “in house”, cioè a capitale pubblico. Su questa questione fondamentale per le famiglie crediamo sia giusto chiedere una mobilitazione ampia e traversale per impedire che un bene essenziale sia privatizzato ed equiparato ad una merce qualsiasi.

Palazzetto dello sport: Vogliamo sottolineare come la scelta di realizzare questa struttura sia non attualmente condivisibile, in quanto riteniamo che nel comune di Crevoladossola esistano altre priorità; in particolare abbiamo sottolineato come in questo particolare momento potrebbe essere più utile investire nelle scuole per migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini. Ricordiamo che uno dei punti più qualificanti del programma elettorale con cui ci siamo presentati agli elettori nel 2005 è stato la proposta di realizzare un asilo nido comunale. Questa proposta ci sembra ancora attuale e l’impegno degli 892 mila euro poteva essere indirizzato in questo senso.

Tra l’altro ricordiamo il Sindaco durante il dibattito ha replicato alle varie critiche di tutte le minoranze affermando che questa del palazzetto dello sport era una scelta condivisibile anche in quanto opera “comunitaria” ossia al servizio di tutti gli otto comuni dell’attuale comunità montana e finanziata in parte proprio con fondi comunitari. A nostro parere se così fosse servirebbe un intesa in cui gli altri comuni si impegnassero a partecipare ai costi di gestione.

 Scuole: Durante la discussione sull’OdG della legge Gelmini abbiamo evidenziato che riteniamo un errore limitarsi ad aspettare che la Regione sia costretta ad applicare la legge nazionale che prevede la chiusura delle scuole con meno di 50 alunni. Questa legge avrà sicuramente un forte impatto sul sistema scolastico comunale di Crevoladossola e sarebbe opportuno avere un piano per gestire al meglio la nuova situazione, a tale proposito abbiamo proposto in consiglio la realizzazione di una commissione di lavoro che comprenda gli attuali amministratori, ma anche rappresentanti degli insegnanti e dei genitori. Su questo aspettiamo una risposta.
Minoranza consigliare PD Crevoladossola