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Legge Galli e La Lega…

Le profezie sono uno strumento molto utile in campagna elettorale, soprattutto se ci si dimentica di fornire alcune informazioni determinanti.
Lo stato attuale della legge discende da due normative: la famigerata Legge Galli del 1994 e la legge ATTUATIVA regionale del 1997 (Giunta Ghigo – Forza Italia , con la Lega in maggioranza); sarebbe poi utile ricordare che l’Italia dal 2001 al 2006 è stato governata da Silvio Berlusconi grazie all’accordo con la Lega Nord di Umberto Bossi. Quindi che ognuno si prenda le proprie responsabilità.
Tra l’altro ci sembra a questo punto doveroso segnalare una questione locale molto significativa:Nel consiglio comunale del lontano 11 settembre 2000, il gruppo consigliare di minoranza "Uniti Per Crevoladossola" formato da: Ugo Oberoffer; Mario Allegri e Giorgio Ferroni, preoccupato per i possibili aspetti negativi della futura attuazione della legge Galli, aveva presentato un Ordine del Giorno nel Consiglio Comunale, in cui chiedeva che l’amministrazione si adoperasse per favorire la creazione di un soggetto locale che potesse "gestire integralmente il ciclo delle acque" questo allo scopo di contenere i costi e proponeva a tale scopo che si fondessero i due consorzi allora operanti in Ossola.
 Questo ordine del giorno fu ovviamente respinto e sostituito da un altro OdG della maggioranza che diceva poco o nulla, infatti in quel periodo la legge sulla gestione dell’acqua andava benissimo, perché in regione Piemonte amministrava il centro destra.
Come si può verificare dal verbale dalla delibera di consiglio (n. 50 del 2000) in quella occasione il consigliere della Lega Nord Bendotti (allora saldamente nella maggioranza guidata dal Sindaco dalla Pozza) dimostro voto contrario alla proposta, il deliberato infatti riporta testualmente: "Bendotti: ricorda la propria posizione originaria non favorevole alla Legge Galli , ma osserva come oggi le cose siano andate oltre e non vale più un opposizione di principio."
Nella costituzione della tariffa è rilevante la componente legata alla depurazione, a tal proposito vi è l’anomalia di chi la paga pur non essendo allacciato alla fognatura, in quanto la morfologia del territorio non lo permette. Vogliamo ricordare la colpevole mancata modifica del regolamento comunale che avrebbe potuto mitigare l’imposizione della legge 13 che prevede l’allaccio entro i 100 metri a qualsiasi condizione.
Pochi purtroppo ricordano che il 25 febbraio del 2002 il gruppo consigliare comunale di minoranza formato da Mario Allegri e Giorgio Ferroni ha presentato una interpellanza (prot. 1782 del 2002) in cui si chiedeva di modificare tale regolamento, questa interpellanza ovviamente non ha sortito effetto alcuno.
Crediamo francamente che per permettersi di criticare e insinuare di ipotetici accordi trasversali con "relative pacche sulle spalle" occorre avere buona memoria.
In ogni caso riteniamo che ci siano alcune difformità sulle attuali fatturazioni che vanno sicuramente approfondite e per questo chiediamo l’impegno del Sindaco e del rappresentante locale in seno al consiglio di amministrazione dell’ATO.
Va ricordato inoltre che il Comune di Crevoladossola ha trasferito all’ATO i mutui contratti per acquedotti e fognature, risparmiando poco meno di 100 mila euro all’anno. Questi soldi potevano essere utilizzati per mitigare la tariffa, ma purtroppo si è deciso di utilizzarli diversamente.
Restiamo a disposizione dei cittadini per eventuali chiarimenti e chiediamo al Sindaco di farsi carico di un’incontro pubblico per verificare e portare avanti eventuali anomalie senza scaricare completamente le responsabilità su Idrablu.

Note di bilancio Pd Crevoladossola

Gruppo consiliare di minoranza "Uniti per Crevoladossola" PD
Note di bilancio triennale 2008-2010

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una riduzione drastica delle sedute consiliari, le poche occasioni di confronto sono limitate al minimo indispensabile e pertanto le sedute, convocate ad orari scomodi, sono sempre affollate di un gran numero di punto all’ordine del giorno con una conseguente scarsa possibilità d’approfondimento e confronto.

Spesso gli impegni presi in consiglio sono palesemente disattesi (ricordiamo ad esempio la questione dei rimborsi delle imposte d’affissione e delle caparre del Gas) e siamo di fronte ad una consiglio comunale che ha perso i suoi compiti istituzionali di verifica e controllo, anche a causa di un atteggiamento estremamente passivo del gruppo di maggioranza che si limita ad approvare qualsiasi cosa proposta dalla giunta senza partecipare alla discussione.Per tali motivi, e non certo per mancanza di idee, il nostro gruppo ha deciso di non presentare emendamenti al bilancio anche perché spesso ci siamo trovati di fronte, non solo a dei rifiuti, che sono ovviamente leciti, ma anche a delle posizioni criticabili dal punto di vista della correttezza dei rapporti. (Vedi questione commissione cave).

Da parte nostra non intendiamo recedere dal nostro compito di controllo e, nonostante questa impostazione discutibile, continueremo sicuramente a farci carico di discutere pubblicamente e di informare la cittadinanza sulle questioni amministrative.
Scarica il documento allegato con le note di bilancio del gruppo consiliare di minoranza di Crevoladossola.

La comodità di semplificare e la fatica di capire.

C’è un bell’editoriale di Gramellini su La Stampa di oggi. Il giornalista si domanda se siamo tutti scemi, lui compreso. l’osservazione parte dall’indisponibilità ormai comunemente diffusa alla fatica di capire, di informarsi.
…Gramellini scrive (l’articolo completo qui): «Siamo tutti scemi, giornalisti e cittadini? è un’ipotesi da prendere in considerazione. Più che altro, però, siamo di fretta. Per poterci soffermare sulla retromarcia afghana di Sarkò bisognerebbe prima essersi domandati dov’è Kabul e cosa sia successo ultimamente da quelle parti. Processi logici che richiedono fatica e soprattutto tempo: almeno un minuto di mente sgombra. Impresa improba con il bambino che piange, la vicina che rompe, il telefono che squilla, l’appuntamento che incombe. Così uno si accontenta di sfogliare il mondo come un giornale a fumetti (le vicende della bella Carlà – n.d.r.): attraverso immagini e foto, indignandosi moltissimo per lo scadimento dell’informazione, ma concedendosi solo nei giorni di festa il brivido di spingersi fino alle didascalie».

Avere l’esigenza di proporre un “programma elettorale” è ormai un dramma: «troppo lungo… troppo complicato… mettici solo degli slogan…» sono solo alcune delle osservazioni che ti vengono rivolte se provi a cimentarti nella titanica impresa.

Eppure che comodità può mai offrire una prospettiva nella quale la soglia di attenzione per i problemi che sono il nostro quotidiano è spostata sempre più in basso? è un dramma di cui possiamo vedere i guasti nella scuola italiana, in caduta libera rispetto agli standard educativi di tutto il mondo civile.

Così succede che, anche in una piccola realtà di paese, proporre le ragioni della “politica”, quella che etimologicamente parte proprio dai bisogni della “polis” greca e che nell’era di “Lele Mora” è tradotto in “ggente”, sia molto faticoso, anche se si parla di cose che dovrebbero riguardare tutti.

Con incontri pubblici, molte liste (poche fino ad ora a dire il vero) ci stanno provando, molti candidati a Villadossola si stanno muovendo di casa in casa (speriamo spiegando anche i programmi piuttosto che ricercando un semplice voto) altri stanno provando strade diverse di comunicazione – non a caso i più giovani – sperimentando lo strumento nuovo della “rete” con loro “blog” (letteralmente “traccia su rete” dalla contrazione di “web-log”… una sorta di “diario” pubblico). è il caso di Michele (www.michele.graffieti.it) e Laura (www.lauraprete.blogspot.com) della lista del “Partito Democratico per Villadossola”.

Ma nell’era di “Lele Mora” anche a Villadossola ritorna con “prepotenza” l’uso dei “sondaggi” o sedicenti tali a svolgere un “ruolo” di animazione nella costruzione delle opinioni in vista del prossimo voto amministrativo. Ma di questo sarà il caso di parlarne in modo più approfondito prossimamente.
Giorgio Graffieti

L’esperienza ha nuovi significati

LINEE GUIDA PER UN’AMMINISTRAZIONE
1. Riduzione delle spese
per la politica

2. Contro il degrado delle
relazioni tra i cittadini

3. I soldi delle tasse comunali
vanno utilizzati meglio

4. Amministrare e non farsi
amministrare

5. Non affidiamo lo sviluppo al solo cemento

6. Il rispetto per le persone,
una rinnovata idea di Comunità

7. L’imperativo è crescere,
lo dobbiamo ai nostri figli

IDEE DI LAVORO
 
1. Costi della politica

2. L’identità della Comunità

3. Le risorse

4. Un territorio unico

5. Far tornare i conti

6. I cittadini

7. Da zero a cent’anni

 
Cari concittadini,
lo so, troppe volte i politici iniziano così i loro discorsi, ma concedete a me, che politico nel senso comune del termine non sono, di poter iniziare comunque in questo modo e con il solo spirito che può darne giustificazione: quello di appartenenza a una comunità alla quale mi sento profondamente legato.
….{mosimage}Mi rivolgo a voi non solo per chiedervi un voto, ma per invitarvi a sostenere un progetto che vuole chiudere una pagina della storia del nostro paese, il cui bruttissimo epilogo è sotto gli occhi di tutti e che nelle settimane scorse ha precipitato Villadossola nelle considerazioni negative unanimi di un intero territorio.

Mi rendo conto che l’annuncio della disponibilità a candidarmi a Sindaco del mio paese ha suscitato, assieme a tante dimostrazioni di stima e affetto, anche i dubbi di coloro che hanno visto nella mia “inesperienza” un limite a questo ruolo.
Concorderete con me, però, che l’esigenza sentita da tutti di innovare non possa che passare per scelte di cambiamento radicali anche nelle persone oltre che nel modo di pensare e che questo cambiamento sia incompatibile con una contemporanea richiesta di “esperienza”, almeno con il significato nel quale essa è comunemente intesa.

Le scelte, quelle importanti che hanno saputo segnare la storia, anche quella “sottotraccia” di un piccolo paese come Villadossola, sono sempre state promosse da portatori di nuovi entusiasmi e dall’esperienza del loro quotidiano. Soggetti di solito poco esperti a muoversi nei meandri della politica. Del resto, è forse “esperienza” quella che ha portato la comunità di Villadossola dopo 60 anni di straordinaria vita democratica a sperimentare il commissariamento del nostro Comune? Non è forse il caso di dare al termine “esperienza” anche nuovi significati?

Ognuno di noi, ognuno di voi, è portatore di una propria competenza in campo professionale, sociale, culturale. è questo il cambiamento che dobbiamo realizzare a Villadossola: rendere disponibili queste capacità alla realizzazione di un bene comune, in un’amministrazione partecipata e trasparente che promuova una comunità nella quale le relazioni fra i cittadini si fondano sul rispetto delle persone.

Possiamo farlo. Il Partito Democratico ha voluto fare questa scelta di coraggio e innovazione e vi chiede di sostenerla. Vi propone un progetto che non si maschera in una lista civica per nascondere percorsi diversi che puntualmente si svelano il giorno dopo le elezioni. Vi propone un progetto che non soddisfa le ambizioni personali di questo o quel soggetto, ma vuole ricollegare Villadossola a un contesto più ampio: provinciale, regionale e nazionale. Ritornare, insomma, a farle svolgere il ruolo che nel passato ha saputo ricoprire egregiamente.

So che uomini come Carlo Squizzi, Paolo Ravaioli, Aldo Reschigna e Enrico Borghi mi saranno e ci saranno di grande aiuto per realizzare questi obiettivi.

In termini programmatici abbiamo già indicato quali saranno le linee guida che la mia amministrazione seguirà, se ne riceverà mandato da voi. Per dare seguito a un’idea di amministrazione partecipata vi propongo alcuni spunti di programma amministrativo che già a partire da queste settimane di campagna elettorale vedrà nelle consultazioni con i cittadini un’occasione di verifica, di confronto e di integrazione.

Mi affido alle vostre sensibilità di uomini, donne, ragazzi e anziani di Villadossola e vi esorto a voltare pagina, a riappropriarci della voglia di stare assieme, a ritrovare le ragioni di una comunità che dimostra di avere valori positivi da esprimere e per essi è riconosciuta.

Marzio Bartolucci

Sette obiettivi e una forte scelta innovativa

il Comitato di Coordinamento del Circolo del Partito Democratico di Villadossola ha approvato all’unanimità la lista dei candidati presentata dalla Commissione elettorale alla quale lo stesso aveva dato mandato di esplorare le disponibilità di persone disposte a condividere un progetto innovativo e ambizioso per dare una nuova amministrazione al paese.

I candidati e il Comitato di Coordinamento si sono ritrovati nel definire 7 linee di indirizzo con le quali il Partito Democratico intende caratterizzare l’amministrazione che si candida a guidare con Sindaco Marzio Bartolucci.

  1. RIDUZIONE DELLE SPESE PER LA POLITICA
    Si realizza diminuendo il numero degli assessori e il loro compenso contemporaneamente ad un allargamento della partecipazione dei cittadini e all’adozione di comportamenti trasparenti.
  2. CONTRO IL DEGRADO DELLE RELAZIONI TRA I CITTADINI
    Non abbiamo più bisogno di pensare alla «lotta di classe», di interessarci ai pettegolezzi e alle chiacchiere, ma di ricominciare a rispettare le persone comunque la pensino.
  3. I SOLDI DELLE TASSE COMUNALI VANNO UTILIZZATI MEGLIO
    Spendere i soldi pubblici, cioè di tutti, con la stessa attenzione che usiamo nello spendere i nostri, evitando quindi gli sprechi.
  4. AMMINISTRARE E NON FARSI AMMINISTRARE
    Il bene pubblico viene prima di qualsiasi interesse economico privato. Favorire i secondi solo quando sono in diretta relazione con il primo.
  5. NON AFFIDIAMO LO SVILUPPO AL SOLO CEMENTO
    Una strana “fame di cemento e mattoni” ci pervade, ma una migliore qualità di vita sarà possibile solo se con intelligenza troveremo anche altri modi per dare energia al nostro futuro.
  6. IL RISPETTO PER LE PERSONE, UNA RINNOVATA IDEA DI COMUNITÁ
    Assegnare un ruolo ai cittadini e garantire luoghi di partecipazione nel rispetto delle idee di ciascuno con il forte contributo dell’associazionismo e del volontariato.
  7. l’IMPERATIVO è CRESCERE, LO DOBBIAMO AI NOSTRI FIGLI
    Il benessere non è solo capacità economica. Senza una crescita sociale, culturale e del senso civico non c’è espansione economica, ma aumento delle disuguaglianze.

Schede di dettaglio illustrative delle singole attività nei campi di interesse dell’amministrazione cittadina saranno sviluppate e comunicate durante la campagna elettorale nelle iniziative di ascolto e contatto con i cittadini che si svolgeranno nelle prossime settimane.
Le caratteristiche della lista approvata sono riassunte nella volontà di rispettare la rappresentanza territoriale di tutto il paese e soprattutto nella forte idea innovatrice rappresentata da uomini e da tante donne che, in gran parte giovani, hanno inteso offrire la loro esperienza in campo organizzativo, del volontariato e professionale al servizio del loro paese pur provando, in molti casi, a cimentarsi per la prima volta in una amministrazione comunale.
La lista approvata è la seguente:

Carlo SQUIZZI (Capolista, Consigliere uscente di “Progetto Villa”)
Erica ARIOLI
Roberto BERTOLACCI
Monia BONZANI BARALE
Paola CASTELLARO
Fausta DE ROSA
Franco GIAMBENINI
Michele GRAFFIETI
Alessandro MARINO
Jessica MARRAS
Moreno MINACCI
Andrea PAGANONI
Marcello PERUGINI
Laura PRETE
Sergio SALSI
Massimo SVILPO

Il primo incontro ufficiale con i candidati del Partito Democratico e del Candidato Sindaco MARZIO BARTOLUCCI è fissato per venerdì 14 marzo alle ore 21:00 presso il Centro Culturale La Fabbrica.
 

La lettera del capogruppo Vanni alla stampa

Lettera del capogruppo consiliare del Partito Democratico di Domodossola, Giorgio Vanni, inviata agli organi di stampa il 4 marzo in seguito al comunicato della Unità di Crisi del Comune di Domodossola,
Nella riunione del 18/2 il Sindaco aveva messo al corrente la Commissione sull’intenzione della ASL di procedere a lavori di ristrutturazione delle sale operatorie e della Piastra dei servizi: ciò avrebbe comportato un trasferimento temporaneo di parte dell’attività a Verbania e Omegna.
In un secondo tempo sarebbe avvenuta la stessa cosa per Verbania dovendo anche lì procedere alla ristrutturazione delle sale operatorie. Il Sindaco aveva chiesto al Dott. Robotti di mettere per iscritto quanto annunciato verbalmente chiedendo anche garanzie sulla transitorietà dell’operazione.
Noi del gruppo del Partito Democratico abbiamo condiviso la linea d’azione del sindaco Marinello che si dichiarava non contrario a priori, ma che voleva un documento approfondito da valutare.
Venerdì 29/2 c’è stata un’altra riunione dell’Unità di Crisi. Erano presenti solo il Presidente Fernando Mingo ed  il rappresentante del Partito Democratico Raffaele Santopolo.
Quindi una riunione senza il previsto numero legale (8 rappresentati su 20).
Purtroppo è capitato altre volte che la validità delle Commissioni sia stata assicurata solo grazie alla presenza della minoranza. l’assenteismo di venerdì scorso potrebbe essere commentato in due modi: è così scarsa la preoccupazione per la salvaguardia della sanità in Ossola che la maggior parte dei gruppi consiliari non si è presentata oppure si è verificata una coincidenza di impegni inderogabili per numerosi consiglieri. Penso alla seconda ipotesi.
Lunedì 3/3 (ieri) verso le 14 la segretaria dell’Unità di Crisi mi ha chiesto telefonicamente un parere su un comunicato stampa redatto dal Presidente Mingo a nome della Commissione riunitasi il 29/2 (come già detto disertata dalla maggioranza dei gruppi consiliari).
Ero a Biella per partecipare ad una riunione di preparazione del capitolato per la gara di appalto triennale per la fornitura di ausili, carrozzine, ecc. alle quattro ASL dell’ex quadrante ora AFS.
Con la segretaria ho concordato un invio del comunicato attraverso fax a Biella ed ho assicurato che ne avrei preso visione appena possibile, non potendo sospendere la riunione né distrarmi durante i lavori (si tratta di un appalto attorno ai dieci milioni di euro quindi con importanti responsabilità in caso di errore).
Alle 16.30 ho telefonato alla segretaria per comunicare le mie osservazioni, a nome del gruppo,  ma ho appreso dalla stessa che il comunicato era già stato inviato agli organi di informazione senza  darmi,  quindi , la possibilità di esprimere alcun parere.
Ribadisco in sintesi la linea di azione del gruppo consiliare del Partito Democratico.
l’ospedale di Domodossola, tramontato il progetto dell’ospedale nuovo e unico, deve essere ammodernato attraverso la costruzione di una nuova ala e la ristrutturazione degli attuali edifici (in parte non a norma).
Il Direttore generale deve condividere il  percorso per concretizzare quanto sopra con le istituzioni, le forze sociali sindacali, gli operatori, le associazioni e i comitati.
La condivisione è possibile solo se da un lato c’è chiarezza negli obiettivi e nelle modalità per raggiungerli, e dall’altro viene bandita ogni strumentalizzazione (per esempio comportamenti da campagna elettorale permanente).
Credo sia possibile affrontare il problema con ragionevolezza.
Il 12/3 è previsto un incontro (già fissato precedentemente al comunicato di ieri) fra Direttore generale dell’ASL e Unità di Crisi allargato a tutti i consiglieri comunali di Domodossola.
Sarà un momento importante per chiedere impegni ufficiali alla ASL riferiti non solo al futuro dell’Ospedale San Biagio ma anche allo sviluppo delle attività territoriali (di cui troppo spesso ci si dimentica).
Garantire sicurezza ai cittadini, servizi più efficienti in modo da ridurre la necessità di rivolgersi altrove, ottimali condizioni di lavoro per gli operatori sono gli obiettivi da perseguire.
Se ciò comportasse  l’obiettiva necessità, dopo avere valutato ogni possibile alternativa interna, di ricorrere ad un trasferimento transitorio di attività (il più breve possibile), salvaguardando i diritti sindacali degli operatori e riducendo al minimo o se possibile evitando disagi per i pazienti, perché opporsi pregiudizialmente?  Ma se non venissero fornite spiegazioni convincenti e precise garanzie, allora sarebbe giustificata una ferma opposizione
Mi sembra invece che con la durezza del comunicato di ieri sia già iniziata l’ opposizione prima ancora di avere avuto l’auspicato e già previsto incontro con la Direzione dell’ASL.
Inoltre mentre si chiede all’ASL di ricercare spazi alternativi all’interno, il Comune pone ulteriori difficoltà chiedendo di liberare i locali attualmente occupati nell’ex Casa di Riposo: comprendo come gli stessi servano per iniziare i lavori per ricavare alloggi popolari, ma questa richiesta rischia di complicare la situazione.
Poco tempo fa si era riusciti, con il buon senso di tutti, a raccogliere l’unanimità attorno ad un  articolato e molto critico documento sul Piano di Riqualificazione e di Riequilibrio dell’ASL.
Ma la fretta ingiustificata di invio del comunicato di ieri (cosa sarebbe successo di irreparabile se si fosse aspettato un paio d’ore?), poco rispettosa del diritto dell’opposizione di contribuire al dibattito in corso sulla sicurezza sociosanitaria,  rischia di portare in altra direzione.
Fra l’altro non può essere una giustificazione il fatto che il tutto sarebbe conseguenza dell’incontro di Venerdì 29 andato pressoché deserto.
Sono però convinto che il cammino insieme possa essere ripreso , senza pregiudiziali e nel rispetto delle diverse opinioni.
Grazie. Buon lavoro.
GIORGIO VANNI Capogruppo del Partito Democratico Consiglio Comunale di Domodossola