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Le linee guida per l’amministrazione

Il Comitato di Coordinamento del Circolo di Villadossola ha definito le linee guida per l’amministrazione che intende proporre ai cittadini di Villadossola. Sono 7 punti che impegnano il Partito Democratico a caratterizzare l’Amministrazione secondo inequivoche direttive, ambiziose forse, ma sicuramente chiare.
Ogni punto di queste linee sarà ulteriormente specificato con schede di dettaglio che saranno via via elaborate e pubblicate durante le prossime settimane di campagna elettorale.
Il download delle linee guida è disponibile qui
 

Il Partito Democratico di Villadossola candida Marzio Bartolucci a Sindaco

Il Comitato di Coordinamento del Partito Democratico di Villadossola su una rosa di tre candidati che avevano dato la loro disponibilità ha definito la scelta con la quale proporrà ai cittadini di Villadossola il Sig. Marzio Bartolucci come Sindaco del Comune.

image Marzio Bartolucci è un giovane e conosciuto commerciante nel settore dell’abbigliamento. 38 anni, Marzio è la scelta che il Partito Democratico ha voluto fortemente innovativa, fuori dagli schemi che facilmente vengono utilizzati in politica per partecipare a dei confronti elettorali…La scelta del candidato Sindaco è stata fatta, pur dovendo rinunciare alle consultazioni “primarie” – per evidente motivo dei tempi a disposizione – e che statutariamente sono previste, ma con il massimo coinvolgimento possibile e una votazione democratica a scrutinio segreto sulla rosa di nomi disponibili da parte dell’intero Comitato di Coordinamento del Circolo di Villadossola. Non solo una bella prova di democrazia, ma anche un confronto utile per determinare le scelte programmatiche con le quali il Partito Democratico si presenterà alle prossime elezioni del 13 e 14 aprile prossimi.

«Ho sempre avuto interesse per la politica, ma questo non ha mai corrisposto a una vera stima per nessun politico o partito. Li ho sempre visti distanti da me, dal mio modo di intendere l’impegno per affrontare i problemi dei cittadini. La nascita del Partito Democratico e, soprattutto, le scelte di Veltroni, mi ha dato un’inaspettata voglia di mettermi a disposizione. Lo so che oltre all’entusiasmo ho anche inesperienza, ma confido che con l’aiuto di tutti nella lista che andremo a proporre nelle prossime ore e del Partito Democratico tutto, anche il mio impegno possa dare buoni risultati per Villadossola». Questa la prima dichiarazione di Marzio Bartolucci al quale non mancherà anche il sostegno degli altri candidati che con lui si sono rimessi con coraggio al giudizio del Comitato di Coordinamento in queste “mini-primarie” con le quali il Partito Democratico ha fatto questa sua prima scelta.

Inutile ringraziare Marzio per la sua sensibilità e responsabilità, meno scontato, ma al contempo altrettanto doveroso, è ringraziare tutti coloro che in questi giorni concitati si sono messi a disposizione per un lavoro che porti a un risultato positivo della lista che vedrà candidato Sindaco Marzio Bartolucci, a cominciare da Carlo Squizzi che declinando la proposta di guidare lui stesso la lista – per motivazioni legate alle sue particolari difficoltà familiari odierne – non ha avuto esitazioni a dare una disponibilità piena per un eventuale suo ruolo di consigliere, disponibilità che con entusiasmo possiamo già confermare come acquisita e che ci onora sinceramente.

Coordinamento territoriale
del circolo Villadossola-Pallanzeno
del Partito Democratico

GIORGIO GRAFFIETI
responsabile della comunicazione

 

Ho visto cose che voi umani…

«Io ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione…» no, non sono impazzito, sicuramente non è peggiorato il mio squilibrio psichico, solo che in questo frangente veramente mi sento come il biondo replicante Roy che nel famoso film di Ridley Scott pronuncia questo monologo.

Iniziando così sembrerebbe che voglia affrontare la questione di cui voglio trattare, in modo ironico e invece il mondo fantascientifico di “Blade Runner” e la società degradata lì rappresentata mi aiuta veramente a leggere quanto in basso nel mio paese è caduta la capacità di convivere e progettare il futuro.

Se non sapremo ritrovare le ragioni di stare assieme, non so, sinceramente, se Villadossola potrà davvero trovare la strada per ricostruire un tessuto sociale e una politica scevra di veleni che sappia “volare alto” come si usa dire…Da una dozzina d’anni la progressiva distanza che ho messo tra me e l’impegno in politica ha coinciso con una altrettanto progressiva involuzione della politica stessa e ciò di per se spiega le ragioni della mia scelta. Gli ultimi anni sono stati veramente sconfortanti. Ho visto la triste riproposizione di un costume spregevole che tanto spazio pare avere nella comunità di Villadossola e che vede l’affermarsi della “cultura” asfissiante della denigrazione, del pettegolezzo fondato su asserzioni anche palesemente false purché utili a “smontare” ogni proposta che non coincida con le proprie aspettative e ambizioni, incurante con ciò di gettare fango sulle persone.

Quello che è più sconfortante, però, è che quel costume non è caratteristica dei “politici”, nel paese in cui vivo pare essere “patrimonio” di larga parte della comunità. Pensavo avessimo toccato il fondo nella campagna elettorale precedente, dove nei confronti di una persona per la quale nutro stima e affetto come Carlo Squizzi era stata montata una disgustosa campagna di denigrazione, poi, dopo quasi quattro anni di “apnea” ho pensato che il disgusto per un certo modo di concepire la politica non potesse più intaccare le funzioni del mio stomaco, ma sono stato ancora smentito con la vicenda che ha visto vittima sacrificale il Sindaco Sarazzi e per la quale vicenda non è più possibile trovare aggettivi che la descrivano. Evidentemente il fondo ha una dimensione imperscrutabile.

Ho denunciato il Sindaco Sarazzi tempo fa e questo da la misura del fatto che non ho mai avuto e non ho stima del modo in cui Liliana Sarazzi ha interpretato e svolto quel ruolo, ma il rispetto, quello non è mai stato in discussione e questo spero lei lo abbia capito visto che sono stato tra quelli (troppo pochi) che nemmeno si sono sognati di dire la loro sulle sue tristi vicende familiari, eppure sono molti (troppi) che lo hanno fatto seppur paradossalmente oggi sembra che solo in undici non le esprimano solidarietà.

Oggi ho ripreso la speranza di poter contribuire a cambiare tutto questo, partecipando alla costruzione del Partito Democratico, e ho scoperto che molti altri stanno vivendo la mia stessa speranza. Ho scoperto che abbiamo storie e formazione culturale diverse, ma che abbiamo tutti gli stessi desideri.

Ho avuto modo di conoscere un ragazzo in gamba, che pensa di poter anche lui contribuire a cambiare il suo paese, che crede non si possa guardare al futuro con la testa rivolta all’indietro, che fa l’imprenditore in un paese la cui vocazione operaia è persa da tempo e un’altra non riesce a trovarla, che immagina riduttivo interpretare l’impegno sociale come esclusivo o di sindacalisti o di chi fa carità e assistenza, che vorrebbe vedere l’amministrazione del suo paese interessata ai suoi cittadini e non solo a uno. Ma, appena il suo nome è comparso nelle cronache come possibile candidato a Sindaco e benché non fosse ancora stata spazzata l’immondizia che ha “inzaccherato” il paese e del quale tutti, apparentemente, paiono non sentirsi responsabili, si è scatenata una “canea” di illazioni e disgustose volgarità sulla sua persona che nulla hanno a che fare con principi legittimi di critica politica. Illazioni che non meritano certo di essere riportate qui fosse anche solo per amore del buongusto, disarmanti perché chi le pronuncia forse non si rende nemmeno conto di quanto offensive e gravi siano. Cioè pare ricominciato imperterrito e senza pudore il “gioco” al massacro che a me preoccupa e che dovrebbe cominciare a preoccupare l’intera comunità di Villadossola. Perché troppo spesso si ripete, ormai senza soluzione di continuità.

Mi sento in dovere, benché non abbia titolo alcuno, solamente come cittadino che vuol bene al suo paese, di sollecitare l’intera comunità, ogni singolo uomo e donna, ogni ragazzo e ogni ragazza a ritrovare il bisogno di confrontarsi con l’altro, a sentire la necessità dell’ascolto per ricostruire il senso di una comunità. Una comunità che solo si può reggere sul rispetto delle persone prima e sopra ad ogni differenza che le divide nelle opinioni e nei punti di vista.

E non è una sollecitazione perché ho riconosciuto in Marzio Bartolucci una persona perbene, ma perché Villadossola è sempre più esposta al rischio che un clima politico così svilito di valori possa volgere la nostra comunità verso una “moltitudine di solitudini”, dove l’isolamento e “l’ognuno pensi per se”è norma, caratteristica che non è mai appartenuta alla Villadossola della partecipazione, alla Villadossola della condivisione, ma che è tragica realtà di tante situazioni urbane degradate.

Voglio contribuire a questo nel Partito Democratico, ma spero che altri sentano questa necessità anche fuori di esso. Io ci voglio provare nonostante tutto. A tutti coloro che come me sentono che questo è un progetto meritevole chiedo solo di farsi avanti.

Giorgio Graffieti

 

Show Room a Crevoladossola: serve davvero?

image A seguito della conferenza stampa in cui il PD di Crevoladossola ha denunciato lo stato d’abbandono della struttura "Show Room della Pietra" in Villa Renzi, l’amministrazione guidata dal Sindaco Della Pozza ha rilasciato una serie di interviste e dichiarazioni per giustificare le sue scelte.
Su queste esternazioni c’è molto da dire e da puntualizzare.
Ad esempio è evidente che si gioca sulle cifre quando si afferma che l’importo delle opere è di 266 mila e non 303 mila euro (chiunque ha un minimo di esperienza amministrativa infatti sa che alle opere si aggiungono sempre gli oneri di progettazione, oneri che in questo caso sono circa 38 mila euro – delibera 20/12/2006 N. 164 – rendiconto finale).Occorre inoltre rimarcare come si sia cercato, ancora una volta, di scaricare sull’amministrazione provinciale responsabilità che non gli competono e che la provincia ha giustamente rigettato pubblicamente con un comunicato stampa. Tra l’altro ricordiamo che è vero che il progetto è stato approvato e finanziato dalla provincia, (delibera n. 95 del 10 aprile 2003) ma in quel periodo la provincia era amministrata da una giunta di centro destra presieduta dal Dott. Guarducci e nella maggioranza del consiglio provinciale sedeva anche il Sig. Della Pozza, già allora Sindaco di Crevoladossola.
Premesso che non ci convincono le prese di posizione del sindaco e che confermiamo in blocco le nostre critiche, ci sembra giusto ragionare su un aspetto fondamentale che in tutta la vicenda non è emerso in modo adeguato: ossia la reale utilità dell’opera in questione.
Questo show room della pietra doveva "creare quei servizi aggiunti indispensabili per lo sviluppo e il mantenimento di mercati" ossia realizzare un ambiente espositivo multimediale a disposizione delle aziende private che vogliono valorizzare i loro prodotti; inoltre rendere disponibile a professionisti (architetti e ingegneri) degli strumenti per la progettazione con l’uso del prodotto lapideo locale (stampanti, software di progettazione et..).
Chiarito questo nascono spontanee alcune domande.
Aziende e professionisti hanno veramente bisogno di una struttura di questo tipo e soprattutto è giusto che una struttura di questo tipo sia finanziata con soldi pubblici?
Non è mai stato chiarito se le associazioni di categoria sono interessate o no a sfruttare la struttura o se questa è destinata ad essere la solita sala che si usa due volte l’anno,magari per scopi diversi da quelli originali.
Inoltre non si capisce se le aziende (che sono i beneficiari finali) sono pronte a contribuire alla gestione.
Altra questione: perché non si vuole ammettere che la struttura è stata collocata in locali non adatti in quanto un tempo utilizzati per rimesse e cantine e quindi umidi?
Il Sindaco afferma che si sta per risolvere il problema dell’impermeabilizzazione e si provvederà a tinteggiare, ma questi interventi che non sono gratuiti con quali soldi saranno pagati?
In sintesi ci pare che non ci sia stata, e non ci sarà, una grande attesa per l’apertura di questa struttura. E’ ovvio che se a qualcuno si offre una sala riunioni più che decorosa a costo zero, gli si fa un favore, ma è un favore che la collettività paga salata.
Ribadiamo che se si realizza un’opera di questo genere bisogna anche pensare che oltre ai costi di realizzazione occorre spendere soldi per riscaldarla, illuminarla e gestirne l’apertura e il tutto va rapportato alla sua reale utilità rispetto ai cittadini.
Quando poi si scopre che una delibera della giunta del comune di Crevoladossola (N. 24 del 2/3/ 2005 – approvazione proposte esecutive) approva le proposte esecutive del contratto di allestimento dello show room e che in queste proposte si trovano "tavoli realizzati da artigiani ad uso conferenza su disegno" che assieme ad un paio di scrivanie e qualche altro arredo realizzano un costo di 15.990 euro, a prescindere dalla realizzazione effettiva, si ha decisamente l’impressione che i soldi pubblici siano spesi con troppa leggerezza.

PD Crevoladossola
Ufficio Stampa
Pd Vco

Villadossola: verso le elezioni… amministrative.

Da pochi giorni il Partito Democratico ha definito la propria struttura organizzativa locale a Villadossola. Un coordinamento formato da 10 uomini e 10 donne con a capo nel ruolo di coordinatore Paolo Ravaioli, sta affrontando anche la difficile e contemporanea situazione amministrativa del paese.

Viste le numerose e incontrollate voci che attribuiscono al neonato Partito Democratico ora questa scelta ora un’altra ci pare giusto segnalare che:
– il Partito Democratico a Villadossola intende svolgere un ruolo di primo piano nelle vicende politiche del paese e non intende delegare a nessuno compiti che la partecipazione di una moltitudine di uomini e donne alla sua costruzione ha sicuramente così inteso;

– tra questi compiti c’è la volontà di costruire una lista che potrà raccogliersi sotto al simbolo del Partito Democratico così come di altro simbolo. Sarà il coordinamento che definirà democraticamente nella giornata di lunedì 3 marzo le caratteristiche di questa scelta;

– in ogni caso la lista promossa dal Partito Democratico potrà solo avere le caratteristiche di una compagine aperta al contributo di tutti coloro che intendono operare per un metodo amministrativo partecipato, innovativo, fuori da un’idea di formazione delle scelte frutto di contrattazione privata prima che di valutazione del bene pubblico;

– saremo pronti per tempo, pur nelle oggettive difficoltà a poterci confrontare ampiamente con i cittadini nel processo di formazione delle linee guida del nostro programma, a fornire agli stessi gli elementi di valutazione delle nostre proposte affinché essi possano adeguatamente considerare il loro voto il 13 e 14 aprile prossimi;

– le scelte di uomini e donne che saranno indicati a concorrere alle elezioni considereranno la necessità di produrre un cambiamento sostanziale della classe dirigente con prevalenza agli elementi di competenza, innovazione che quelle scelte esprimeranno;

– il coordinamento nella data indicata di lunedì 3 marzo esprimerà anche la proposta di candidatura a Sindaco, seguiranno nei giorni immediatamente successivi, anche in base alle determinazioni in materia di tipo di lista che sarà deciso di attuare, le indicazioni circa i componenti della lista;

– in questo momento gli organismi dirigenti del Partito Democratico, in modo trasparente, stanno raccogliendo le disponibilità di molte persone che ringraziamo sinceramente per la passione, il senso di responsabilità e la voglia che ci stanno dimostrando nel voler contribuire a dare a Villadossola l’amministrazione che le tradizioni democratiche della nostra comunità ci impongono;

– tutte le disponibilità espresse ed altre che probabilmente lo saranno nelle prossime ore, ivi compresa quella del Sig. Marzio Bartolucci che la stampa ha segnalato come probabile candidatura a Sindaco – a dimostrazione della trasparenza del percorso che stiamo seguendo -, ci sono state date con riserva, in attesa possano essere meglio concordate le linee programmatiche e quindi sottoscritte o meno dagli interessati e in attesa che gli organismi preposti possano esprimersi in totale libertà e in ossequio al loro ruolo per l’approvazione definitiva.

Abbiamo ritenuto doverose queste sottolineature visto il propagarsi di notizie a volte imprecise, comprendiamo l’esigenza di avere informazioni, soprattutto da parte dei cittadini di Villadossola, ma le regole della democrazia hanno delle necessità, e noi, pur riconoscendo che esistono altre strade praticate in politica, non ne vogliamo praticare altre.

Coordinamento territoriale
del circolo Villadossola-Pallanzeno
del Partito Democratico

GIORGIO GRAFFIETI
responsabile della comunicazione

 

7.Idee di lavoro

IDEE DI LAVORO
1. Costi della politica

2. L’identità della Comunità

3. Le risorse

4. Un territorio unico

5. Far tornare i conti

6. I cittadini

7. Da zero a cent’anni

DA ZERO A CENT’ANNI
• Politiche di “riuso” di materiale informatico proveniente dalla pubblica amministrazione stessa o da aziende private possono essere utilizzate per “adeguare” gli strumenti a disposizione della scuola; professionalità possono essere messe a disposizione per integrare proposte educative finalizzate alla formazione di una coscienza civica rispettosa dell’ambiente e degli altri, unico vero antidoto contro il “bullismo”.

• La formazione di una coscienza civica non riguarda solo i ragazzi. Azioni per ricostruire interessi verso il “bene comune” vanno ricercate anche partendo dalla fruizione più ampia di occasioni di incontro, momenti di festa, eventi sportivi.

• La Fabbrica, e altre strutture comunali come palestre o il campo sportivo, devono essere “produttori” di iniziative non solo “offrire un prodotto confezionato da altri”. Se per molti versi in campo sportivo questo succede già, in campo culturale ed in particolare ne “la Fabbrica”, non si è perseguita questa via per un’errata idea, che ne ha limitato il pieno utilizzo nella credenza che l’uso molto più intensivo ne avrebbe determinato l’aumento dei costi di gestione. Si è invece dimostrato che i costi non sono una variabile così dipendente dalla “quantità” di utilizzo della struttura, ma hanno incidenze strutturali fisse. Per questo è assurdo che iniziative musicali, di danza e teatrali promosse da associazioni che operano nel paese trovino sostanziali difficoltà a “produrre” ne “La Fabbrica”.

• Riteniamo positiva l’azione di coinvolgimento più organica nella gestione de “La Fabbrica” delle istituzioni provinciali e regionali, affinché questa struttura torni a essere nel “cuore” dei cittadini del territorio.

• Occorre improntare l’azione amministrativa ai valori fondanti dello stesso Statuto Comunale per quanto riguarda il sostegno alle manifestazioni di incontro popolare della festa Patronale, ma non solo: anche di tutte le occasioni tradizionali di festa che si svolgono nel paese. Parlando di sostegno non si intende solo e tanto una questione economica, quanto superare il carattere di delega con il quale un compito importante per l’identità di una comunità è stato sovente riversato senza aiuti tangibili, garanzie e tutela a persone di buona volontà.

• Un comune che persegua il senso civico, non può vedere nella presenza di persone anziane solamente gli aspetti problematici che ne possono derivare, ma deve farsi promotore dell’incontro tra le necessità e le caratteristiche delle diverse fasce sociali. Fare ciò significa mettere a disposizione del paese la provata esperienza che gli anziani sanno ancora offrire e allo stesso tempo prospettare loro occasioni di incontri sociali e di conoscenza ulteriori, consentire loro di essere animatori di momenti di incontro e di vacanza in soggiorni al mare o anche nelle nostre stesse montagne forse troppo trascurate e invece disponibili e attrezzate.