Archivi categoria: Politica generale

Contro la manovra economica di Lega e 5 Stelle il 12 gennaio il PD “in 1000 piazze” (anche nel VCO)

Contro la manovra economica gialloverde di Lega e 5 Stelle il 12 gennaio il Partito Democratico del VCO aderisce all’iniziativa “in 1000 piazze” #manovracontroilpopolo lanciata dal PD al livello nazionale.
Ci troverete nelle piazze e nelle strade, con del materiale divulgativo, per spiegare nel merito gli errori della manovra economica varata dal governo Lega – 5 Stelle che rischia di fare danni gravi al futuro del nostro Paese.
Una manovra che non mette un euro sui temi del lavoro, dello sviluppo, delle infrastrutture e a favore delle giovani generazioni che rischiano di pagare il peso delle scelte effettuate.
Ecco i comuni dove saremo presenti con il nostro materiale informativo.
1. Omegna, piazza XXIV Aprile,
2. Verbania, piazza Ranzoni Intra
3. Villadossola, via Vittoni
4. Gravellona Toce, Ipercoop
5. Domodossola
6. Baveno, piazza municipio  

Tornano le corse serali dei bus. Battaglia vinta dai Giovani Democratici

Partito Democratico Vco

Pubblicato da Alberto Nobili · 3 min · 

Giovani Democratici – VCO dopo un anno di intenso lavoro, di mobilitazioni e di dialogo con le istituzioni, sono felici di annunciare che la battaglia sui trasporti locali, per il momento, è stata vinta con il massimo risultato possibile. 
La Regione Piemonte, tramite l’agenzia della mobilità, ha stanziato i fondi per il ripristino di tutte le corse serali della tratta Verbania-Trobaso-Omegna a partire dal 1 gennaio. 
Inoltre a partire dalla stessa data verrà aggiunta una corsa notturna al venerdì con partenza da Intra alle 00.20. 
Se ne fa carico VCOTrasporti visto e considerato il successo della sua omonima del sabato. 
Ringraziamo le diverse centinaia si giovani (e meno giovani) che ci hanno sostenuto fin qui. 
Ringraziamo le amministrazioni locali (di Verbania,Gravellona Toce, Casale Corte Cerro e Omegna) che durante l’ultima riunione hanno sostenuto la nostra richiesta di ripristino delle corse.
Continueremo a lavorare al fianco di chi ha bisogno e di chi lotta per i propri diritti.
Cordiali saluti.
Mattia Nobili

Altro…

Una Regione più forte. Come è cambiato il Piemonte dal 2014 ad oggi. Il documento del PD

E’ arrivato il momento di iniziare a raccontare quello che è stato il grande lavoro svolto dal centro-sinistra alla guida della Regione Piemonte dal 2014 ad oggi.
Nel documento che trovate cliccando al link Una Regione più forte. Come è cambiato il Piemonte dal 2014 ad oggi. Ottobre 2018  abbiamo raccolto
i principali provvedimenti legislativi e le principali misure adottate dalla Giunta e dal Consiglio regionale per il buon Governo della nostra regione, per i cittadini piemontesi, per le famiglie e per le imprese. Non si tratta di un elenco esaustivo di tutte le norme approvate, ma una testimonianza di come, con le idee e l’impegno, si può fare la buona Politica, quella di cui la nostra regione ha bisogno.
Abbiamo volutamente deciso di non perderci  in fronzoli o in immagini suggestive, privilegiando  la scrittura, per cercare di spiegare al meglio le decisioni assunte.
Leggendolo Vi accorgerete che si è fatto tanto, ma molto è il lavoro che dobbiamo e vogliamo ancora fare. Ci impegneremo ad intervenire per quanto possibile prima della fine di questa Legislatura e, se avremo la fiducia dei cittadini piemontesi, abbiamo intenzione di proseguire con il medesimo impegno negli anni futuri, con l’obiettivo di garantire ai piemontesi servizi efficienti e nuove opportunità di sviluppo e competitività per il territorio.

Gruppo Consiliare PD Piemonte

Fondi statali a rischio per il palazzetto dello sport di Domodossola

Dopo la doccia fredda per Verbania, colpita dalla decisione del governo Conte di intervenire in sede di decreto Milleproroghe per definanziare il “fondo Periferie”, rischia di essere in arrivo un’altra brutta notizia per un’altra infrastruttura importante per il territorio del Verbano Cusio Ossola: il Palazzetto dello Sport di Domodossola.

Se n’è accorto il deputato ossolano democratico Enrico Borghi, che nel corso della discussione in commissione bilancio sul “Milleproroghe” ha approfondito la questione insieme con l’ex ministro allo sport Luca Lotti, facendo venire a galla una situazione particolare. Il DPCM di riparto del Fondo “Sport e Periferie”, sul quale il Comune di Domodossola nel dicembre 2017 ha fatto domanda, è stato adottato in via preliminare dal governo Gentiloni e inviato al Consiglio di Stato, il quale nel corso del cambio di governo ha provveduto a esprimere il previsto parere favorevole, mettendo sul tavolo del governo Conte il provvedimento finale che deve essere ora adottato in via definitiva.

Ma il governo giallo-verde non sta dando attuazione all’atto finale, e la cosa che ora insospettisce i deputati democratici risiede nel fatto che il governo ha dato parere negativo ad un emendamento (a firma Lotti) che impegna in governo in tal senso.

“Visto il precedente del bando periferie -commenta Borghi- siamo fortemente preoccupati del fatto che il governo possa fare il bis anche sul bando sport e periferie, causando in tal caso un grave danno a Domodossola che si verrebbe privata di una importante opportunità. Appare evidente la volontà della maggioranza di definanziare tutte le iniziative che si è trovata sul tavolo, da un lato per azzerare quanto fatto in passato e dall’altro per costituire un tesoretto utile per trovare una intesa all’interno della già litigiosa coalizione di governo in vista della prossima legge di bilancio. Un azzeramento del fondo sport e periferie sarebbe un altro gravissimo danno ai territori e alle amministrazioni comunali che su questo tema si sono impegnate con progettazioni e mobilitazioni, come nel caso di Domodossola, di risorse private che verrebbero disperse. Così come fatto sul decreto milleproroghe, ci attiveremo con ulteriori iniziative politiche e parlamentari per chiedere che il governo adotti in via definitiva il DPCM e dia opportunità concrete così come previsto”.

Nella foto la Stampa l’area individuata vicino al Curotti dove realizzare il nuovo palazzetto

Incontro con Marco Minniti sabato 15 settembre alle ore 10.30 a Verbania: si discute di immigrazione e sicurezza

Immigrazione e sicurezza nell’Europa dei nuovi nazionalismi è il tema dell’incontro pubblico con l’onorevole Marco Minniti, ex Ministro dell’Interno, che si svolgerà sabato 15 settembre alle ore 10.30, presso il foyer del centro eventi Il Maggiore Verbania.

Interverrà anche l’on. Enrico Borghi, con la partecipazione di Giuseppe Grieco segretario provinciale PD, Aldo Reschigna vicepresidente della regione Piemonte e Silvia Marchionini sindaco di Verbania.

Incontro a cui tutti i cittadini, le associazioni, le categorie economiche e sociali sono invitati a partecipare.

l dati e i numeri. Il punto sul flusso degli ultimi anni per dare maggiori strumenti per discuterne in questi giorni in maniera informata. https://www.ilpost.it/2018/06/12/dati-italia-immigrazione/

Il tema dell’Europa, dell’immigrazione e della sicurezza sono temi fonte di contrasti tra i paesi membri e di tensioni sociali che in molti casi sfociano in rabbia, paura e rancori.

Abbiamo voluto un dialogo con l’ex ministro perché consideriamo un valore il suo approccio pragmatico, capace di coniugare le esigenze di una società aperta con le richieste di sicurezza e protezione che evidenziano i cittadini.

Nel suo percorso al governo, Minniti ha cercato di salvaguardare i valori di umanità, libertà e sicurezza. Non si è abbandonato a false promesse come quella di azzerare l’immigrazione, «è impossibile e neppure auspicabile se non altro per i nostri evidenti squilibri demografici», ha affermato lo stesso ex ministro. «Però una democrazia ha il dovere di governare i flussi dell’immigrazione, gestire un elemento strutturale della vita del pianeta facendo appunto capire che non è un’emergenza e che ci sono due principi che in ogni democrazia, anzi in ogni persona, devono e possono convivere: il principio di accoglienza e il principio di sicurezza».

Proprio nei giorni in cui il nuovo ministro Salvini ammette «che di questo passo per rimpatriarli tutti ci vorranno 80 anni», smentendo le ennesime promesse fatte in campagna elettorale («ne rimpatrieremo 600 mila! »).

L’alternativa è che in Europa si affermi l’idea di una società chiusa ma si tratta di un drammatico salto nel buio. «Un baratro», ricorda Minniti, «che ci porta dove l’Europa negli ultimi settant’anni ha consentito che non si andasse più».