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L’ennesima provocazione anti immigrati del Sindaco Pizzi. Le risposte degli amministratori regionali

Lucio Pizzi, sindaco di Domodossola

Bambini lontani dai migranti per la vaccinazione all’Asl. Lo chiede il sindaco di centrodestra di Domodossola, Lucio Pizzi, lo stesso che aveva chiesto il coprifuoco per i rifugiati: “I bambini non vengano vaccinati nella stessa stanza dei richiedenti asilo”, ha scritto nella lettera all’azienda sanitaria locale della provincia del Verbano-Cusio-Ossola.

Ovviamente l’ennesima provocazione populista per raccogliere (aihnoi) facili consensi (ndr).

Il direttore generale Angelo Penna, nominato alla guida dell’Asl del Verbano-Cusio-Ossola da appena due settimane, dimostra  che la polemica sollevata non regge: “Bambini e adulti partecipano a sedute vaccinali diverse. E’ vero che i locali sono gli stessi ma prima e dopo ogni sessione vengono sanificati e questo avviene per ragioni sanitarie indipendentemente dalla presenza di immigrati”. Il neo-direttore questo pomeriggio ha avuto un colloquio con il  suo responsabile delle vaccinazioni per farsi spiegare i dettagli: “Anzi ringrazio il sindaco per avermi dato l’occasione di spiegare ai cittadini come funziona il sistema. Ogni anno all’asl vengono vaccinate 25mila persone, esclusi i vaccini influenzali, i migranti sono circa un ventesimo”.  La lettera del sindaco parla di un rischio di  “promiscuità” e “contagio” ma, spiega Penna: “I migranti che sbarcano in Italia vengono visitato nei centri di accoglienza in cui vengono accolti, nel caso del Piemonte a Settimo dove è presente un centro di coordinamento regionale, e poi, se hanno dei problemi anche nei nostri ambulatori dedicati ai migranti. Chi si siede nelle sale d’aspetto in attesa del vaccino non ha malattie infettive”.

Reagisce duramente all’iniziativa del sindaco di Domodossola l‘assessora regionale alle Pari opportunità, Monica Cerutti: “Riteniamo assurda – dice – la posizione del sindaco Pizzi, che forse sogna di ricreare in Italia situazioni da apartheid. Il sindaco, forse per far parlare di sé, propone di creare spazi per i neri e per i bianchi. Vuole separare gli stranieri migranti dagli italiani. In un altro momento storico non avremmo dato peso alle sue parole deliranti, ma visto il clima che si respira nel Paese crediamo importante ricordare che anche un italiano potrebbe essere potenzialmente portatore di malattie contagiose: potrebbe magari averne contratta una durante un viaggio all’estero. Ritenere minacciata la salute dei bambini da parte dei migranti è semplicemente ridicolo”.

Anche l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, commenta l’uscita di Pizzi: “Ho appreso delle dichiarazioni del sindaco di Domodossola che chiede stanze separate per le vaccinazioni dei bambini e dei rifugiati. Mi auguro che non corrispondano al vero e siano frutto del clima (politico e non solo) surriscaldato di queste settimane: in ogni caso ho già avuto modo di ribadire al direttore dell’Asl Vco che, peraltro è perfettamente in linea con questa posizione, che il diritto alla salute va garantito a tutti senza discriminazioni, ancora più odiose trattandosi di minori”.

Il “sindaco sceriffo” Pizzi era già stato autore in passato di altre campagne tese a diminuire il numero di richiedenti asilo in città. Aveva anche chiesto al prefetto – senza però ottenerlo – un “coprifuoco” per imporre ai migranti di rientrare nei loro alloggi alle 20.

Testo da repubblica.it

Generazione Erasmus: incontro con Sandro Gozi a Domodossola

Di Europa bisogna parlare. In un momento di crisi istituzionale, dove Bruxelles è vista più come una minaccia e un limite che come un’opportunità, l’associazione Ossola porta d’Europa, vista la sua vocazione comunitaria, si sente in dovere di far capire qual è il valore, quali sono le possibilità che offre il continente unito alle nuove generazioni, per non distruggere un’idea che ha portato 70 anni di pace e progresso nel Vecchio Continente.
Appuntamento giovedì 21 di giugno 2018, alle ore 20.45, presso l’Hotel Corona a Domodossola.
Lo fanno parlando di Erasmus, con dei giovani che hanno partecipato ai progetti, di Intercultura, come simbolo di abbattimento delle barriere nazionali, di federalismo europeo, più in generale di quale futuro per il continente unito.
Moderati da Ivan Fossati, capo servizio di redazione di Verbania de La Stampa, interverranno Sandro Gozi, (dirigente nazionale PD, già sottosegretario agli Affari Europei e autore del libro “Generazione Erasmus al potere”) Davide Pozzo, presidente Intercultura VCO e Elias Salvati, presidente dei Giovani Federalisti Europei.

Sicurezza statale 34, siglato accordo di programma tra la Regione, l’unione del Lago Maggiore e Verbania

327mila euro stanziati dai Comuni, 100mila dalla Regione Piemonte. Il totale fa 427mila ed è quanto occorre per la redazione degli studi e delle indagini sull’assetto geomorfologico e dei primi progetti di messa in sicurezza dei versanti della SS34 da Cannobio a Ghiffa (nei tratti che non saranno interessati dalle 4 gallerie paramassi delle quali si occuperà Anas).
E così nei giorni scorsi la Giunta regionale ha approvato, su proposta del vicepresidente Aldo Reschigna e dell’assessore Francesco Balocco, l’accordo di programma tra la Regione Piemonte, L’unione del Lago Maggiore e il Comune di Verbania che dà il via ai rilievi. Soggetto esecutore, sarà l’Unione dei Comuni del Lago Maggiore, che proprio ieri, 24 maggio, aveva approvato l’intesa. Maggior contribuente, il comune di Cannobio (200mila euro); 41mila euro il contributo di Ghiffa, 40mila Verbania, 26mila Cannero e 25mila Oggebbio. La Regione, come già detto, contribuisce con 100mila euro.
Con l’accordo”, spiegano Aldo Reschigna e Francesco Balocco,passiamo alla fase operativa, il primo step per la messa in sicurezza strutturale della Statale. L’accordo fa seguito all’ultima riunione romana, di dieci giorni fa, presenti, oltre alla Regione Piemonte, anche il ministero e l’Anas, in cui si sono messi a punto i passaggi per accelerare i tempi degli interventi”. “Nei prossimi giorni provvederemo alla sottoscrizione dell’accordo e lo invieremo al Ministero delle Infrastrutture, al fine di definire l’intesa tra i Comuni, la Regione, ANAS e Ministero stesso sugli interventi complessivi”, concludono Reschigna e Balocco.

Articolo da Verbano News

Attacco alla Costituzione. Solidarietà PD al presidente Mattarella

Solidarietà al capo dello Stato da parte del presidente del Pd Matteo Orfini e del segretario reggente Maurizio Martina. Interventi anche di Paolo Gentiloni e Matteo Renzi: apprezzamento totale del suo discorso in difesa della Costituzione

Solidarietà al capo dello Stato da parte del Pd. Il presidente del Pd Matteo Orfini e il segretario reggente Maurizio Martina hanno condiviso la solidarietà verso il presidente Mattarella e dichiarato apprezzamento totale del suo discorso in difesa della Costituzione.

Anche Paolo Gentiloni su twitter e Matteo Renzi su Facebook sono intervenuti.

Il segretario reggente del Pd Martina ha scritto su Twitter: “Il presidente della Repubblica ha difeso il Paese, la Costituzione, l’interesse nazionale. È il garante degli italiani. Per 80 giorni Lega e Cinque Stelle hanno invece portato in modo irresponsabile l’Italia sull’orlo di una crisi senza precedenti”.

Nel pomeriggio, Martina, a margine di una iniziativa elettorale a Cinisello Balsamo, ha sottolineato che c’è chi vuol far rischiare all’Italia di diventare una nuova Grecia.
“Penso di sì – ha detto rispondendo a una domanda sul rischio Grecia – purtroppo qualcuno vuole che l’Italia rischi quello che ha rischiato la Grecia poco tempo fa. Devono stare molto attenti perché c’è il futuro del Paese in ballo. Altro che popolo contro Palazzo. Qui siamo alla partitocrazia pentaleghista contro gli interessi generali del Paese”.

Il presidente del Pd Orfini ha invece twitttato così: “Di Maio e Salvini avrebbero dovuto giurare sulla Costituzione. Che anche in questi istanti dimostrano di disprezzare”, mentre il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni sul social ha scritto: “Nervi saldi e solidarietà al Presidente Mattarella. Ora dobbiamo salvare il nostro grande Paese”.

“Di Maio e Salvini hanno preso in ostaggio l’Italia da tre mesi – ha esordito Renzi nel suo post su Facebook –  Dovevano governare ma fuggono dalle responsabilità: o non sono capaci o hanno paura. Nelle ultime settimane hanno bruciato miliardi di risparmi degli italiani con dichiarazioni scriteriate sull’Euro, sul debito, sul futuro”. E oggi, anziché far partire il Governo come avrebbero agilmente potuto fare, rilanciano contro il Presidente della Repubblica paventando la messa in stato di accusa. A loro non interessa cambiare l’Italia, ma vivere un conflitto permanente contro tutto e contro tutti, persino contro il Capo dello Stato. Sulle Istituzioni non si scherza: fermatevi, siete ancora in tempo.

“Noi stiamo dalla parte delle Istituzioni – ha ribadito Renzi – orgogliosi della nostra bandiera e della nostra appartenenza all’Italia e all’Europa. Faremo sentire la nostra voce, calma e coraggiosa, senza paura. Noi lo faremo in Parlamento, ma chiedo a tutti di farlo sui luoghi di lavoro, nelle sedi delle associazioni, negli incontri con gli amici. Se necessario nelle piazze. Perché oggi c’è bisogno di un popolo che dica no a chi vuole spaccare tutto, a chi usa alibi per non assumersi responsabilità, a chi gioca sulle ansie della gente. L’Italia è più forte e più grande di tutte le nostre paure.  Avanti insieme”.

Questo il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Martina: “Tre proposte del PD su lavoro, povertà e famiglie”.

Maurizio Martina

“PENSARE ALL’ITALIA.

In Parlamento e nel Paese facciamo vivere le nostre battaglie e il nostro impegno quotidiano per un’Italia migliore. Ripartiamo dalle nostre proposte concrete, confrontiamoci con i cittadini a partire dai loro bisogni e dalle loro aspettative. Lasciamo ad altri tatticismi, scontri personali e di potere. Noi pensiamo all’Italia”.

Lo scrive su Facebook il reggente del PD Maurizio Martina, che elenca tre punti: povertàfamiglie e lavoro“Ecco le prime tre proposte PD:

POVERTÀ.

Allargare il Reddito di Inclusione per azzerare la povertà assoluta in tre anni e potenziare le azioni contro la povertà educativa;

FAMIGLIE.

Introdurre l’assegno universale per le famiglie con figli, la carta dei servizi per l’infanzia e nuovi strumenti di welfare a favore dell’occupazione femminile, per ridurre le diseguaglianze e sostenere il reddito dei ceti medi;

LAVORO.

Introdurre il salario minimo legale, combattere il dumping salariale dei contratti pirata anche valorizzando il Patto per la Fabbrica promosso dalle parti sociali. Tagliare ancora il carico fiscale sul costo del lavoro a tempo indeterminato per favorire assunzioni stabili con priorità a donne e giovani, norme per la parità di retribuzione dei generi”.