Dal 2004 ad oggi, in tre anni, l’attuale Amministrazione provinciale ha investito 57.768.913 euro per diversi progetti già portati a termine o ancora in corso di realizzazione. “Una cifra notevole, alla quale vanno sommati i contributi di ‘ordinaria amministrazione’ assegnati ad enti pubblici ed associazioni per iniziative culturali, turistiche, ambientali, sociali e sportive” dice il presidente Paolo Ravaioli.La maggior parte degli investimenti è andata a migliorare e rendere più sicura la rete stradale provinciale. 8 milioni e mezzo sono stati investiti per le strade della Valle Cannobina, ma in tutte le zone si è lavorato per la viabilità: nel Cusio (1.800.000 euro), nel Verbano (2.480.000), in Ossola (6.990.000). un’altra importante fetta di investimenti si è concentrata sull’edilizia pubblica e le scuole, a partire dall’acquisto della sede provinciale a Tecnoparco (per 6.450.000 euro). E poi sono in cantiere la nuova sede dell’Istituto alberghiero di Stresa (7 milioni), del liceo di Omegna (6.450.000) e del convitto dell’Istituto agrario di Crodo (950.000). Sempre nelle scuole sono stati impegnati circa un milione e mezzo di euro per interventi strutturali e manutenzioni varie.
“Tutelare il territorio – anche ai fini della promozione turistica – è stata un’altra partita su cui si sono concentrati gli sforzi della Provincia” prosegue Paolo Ravaioli. Per il potenziamento delle fognature di Omegna e della Valle Vigezzo sono andati oltre 500 mila euro, ed 1 milione e mezzo è stato stanziato per migliorare la raccolta e la gestione dei rifiuti in molti centri abitati. l’istituto Dalla Chiesa di Omegna è stato dotato di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia ed è stato erogato un contributo (189.418 euro) ad un progetto per rendere potabile l’acqua del lago di Mergozzo. Sempre per coniugare al meglio territorio e turismo, la Provincia ha contribuito alla riqualificazione dell’accesso all’Alpe Devero e al Parco Valgrande da Corsolo Orasso, alla realizzazione di percorsi naturali, all’acquisto di minibus, al sostegno di diversi progetti turistici per oltre 3 milioni di euro.
Circa un milione e mezzo di euro sono stati destinati all’innovazione, all’università, alla ricerca ed ai beni culturali. Spiega il presidente Ravaioli: “Su questo fronte la Provincia lavora, ad esempio, per diffondere le migliori connessioni ad internet su tutto il territorio del Verbano-Cusio-Ossola e per innovativi corsi universitari”. 460 mila euro sono stati destinarti ai servizi alla persona e al sostegno delle persone svantaggiate, per iniziative studiate assieme ai Consorzi servizi sociali e ad alcuni Comuni.
Ufficio Stampa Provincia del Verbano-Cusio-Ossola
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Più risorse all’asl’14 dalla Giunta Bresso
In questi giorni , sia pur in presenza di difficoltà oggettive legate ad assenze di personale, alcune prese di posizione da parte di esponenti politici del centro destra hanno cercato di trasmettere un messaggio di disattenzione da parte della Regione nei confronti della nostra Asl chiamata unicamente a contenere i costi a discapito dei servizi.
Ma in questi giorni , ed in modo particolare lunedì 30 luglio la Giunta Regionale ha approvato il riparto dei fondi per le Aziende Sanitarie della nostra Regione per il 2007 ed il piano pluriennale dei trasferimenti sino al 2010.
Facciamo parlare i dati prima di svolgere alcune considerazioni .I trasferimenti della Regione alla nostra Asl sono stati i seguenti:
anno 2003 216.781.351 Euro;
anno 2004 235.000.000 Euro;
anno 2005 249.513.353 Euro;
anno 2006 260.290.665 Euro.
In quegli anni la nostra Asl ha accumulato notevoli perdite dovute dal divario tra i reali costi dei servizi e i trasferimenti avuti dalla Regione .
La attuale amministrazione Regionale ha assunto provvedimenti di copertura delle perdite sino al 31.12.2004 per complessive Euro 57.220.516 ed ha coperto gran parte delle perdite degli esercizi 2005 e 2006 con ulteriori trasferimenti che ammontano ad Euro 22.938.949 per l’anno 2005 e di Euro 19.014.864 per l’anno 2006.
Questa è la situazione che attiene al passato che possiamo certamente riassumere con la seguente affermazione :
poche le risorse trasferite dall’ Amministrazione Regionale di centro destra e certamente insufficienti per le reali esigenze dei servizi della nostra azienda ;
impegno rilevante da parte di questa Amministrazione Regionale a copertura delle perdite accumulate nel passato ed a quasi totale copertura delle perdite per l’anno 2006.
La deliberazione della Giunta Regionale di lunedì scorso fissa i trasferimenti per l’anno 2007 e per tutti gli anni successivi sino al 2010 e questa delibera contiene due elementi di grande novità rispetto al passato :
vengono per tempo comunicate al Direttore Generale i trasferimenti sino al 2010 , garantendo così una certezza pluriennale delle risorse ;
viene richiesto ai Direttori Generali di raggiungere entro il 2010 il pareggio economico dei propri Bilanci, anche attraverso la redazione di piani di requilibrio e riqualificazione annuali e pluriennali.
Quali sono le cifre in campo.
anno 2007 Euro 279.413.106 .
anno 2008 Euro 311.660.788;
anno 2009 Euro 317.153.032;
anno 2010 Euro 325.198.689.
Va precisato che l’entità dei trasferimenti per l’anno 2007 è influenzata dal fatto , che non essendo a conoscenza dell’entità dei rinnovi contrattuali , la spesa autorizzata ed i relativi trasferimenti non tengono conto dei costi dei rinnovi contrattuali che invece sono considerati nei trasferimenti a partire dal 2008.
Saremo ricchi ?
Non è questo il ragionamento che vogliamo evidenziare , ma certamente appartiene alla realtà , ed è un dato non contestabile , che anche per la nostra Azienda Sanitaria la attuale Amministrazione Regionale ha provveduto alla copertura delle perdite accumulate negli anni precedenti ed ha concretamente definito trasferimenti maggiori ed in modo significativo , rispetto al passato .
Questo consente di potere organizzare adeguatamente i servizi , raggiungere livelli di pareggio economico entro il 2010 e affrontare il tema dei servizi della loro efficacia e della loro qualità.
Le parole a volte riescono a trasmettere messaggi alterati rispetto alla realtà , i dati rappresentano invece qualcosa che non può essere stravolto.
I consiglieri regionali Ds Aldo Reschigna e Marco Travaglini
Approvata la legge a sostegno dei piccoli comuni!
Il Consiglio Regionale ha approvato la legge che introduce misure di sostegno a favore dei piccoli comuni. Una realtà importante, che rappresenta quasi il novanta percento ( 1078 su un totale di 1206 Comuni) delle municipalità della regione, con una popolazione residente pari a circa il trenta per cento dei piemontesi. Una realtà che trova conferma nel VCO, con 71 comuni su 77 sotto la soglia dei cinquemila abitanti. Spesso, le ridotte dimensioni demografiche hanno generato difficoltà, specie nel garantire l’esercizio delle loro funzioni.Ecco dunque, per rispondere a quest’esigenza,il sostegno finanziario della Regione, prioritariamente ai comuni con popolazione pari od inferiore a mille abitanti che recano evidenti situazioni di marginalità socio-economica o infrastrutturale, attribuendo a quest’ultimi un contributo annuale, in virtù della situazione di maggior disagio accertata. Un modo per evidenziare che la realtà dei piccoli comuni è tutta uguale: situazioni di forte disagio convivono, spesso, con vere e proprie aree di eccellenza. Così, il concetto di marginalità socio-economica ed infrastrutturale, sarà “misurato” sulla base di specifici indicatori (economici, finanziari, sociali, territoriali, demografici) individuati dalla Giunta regionale. E sulla base di questo “metro”verrà destinato un contributo annuale ai comuni che risultano in situazione di disagio. Come? Ridurre i fenomeni di spopolamento e di abbandono del territorio nei piccoli comuni, procedendo alla stipulazione di accordi con i soggetti erogatori di servizi di pubblica utilità, assicurando l’efficienza e la qualità dei servizi pubblici essenziali e di particolare interesse per la collettività. Viene anche introdotta una procedura semplificata per la rendicontazione dei contributi di importo non superiore a ventimila euro erogati ai piccoli comuni e si determina il principio secondo il quale, qualora la Regione intenda prevedere un onere di cofinanziamento a carico del bilancio dei piccoli comuni, singoli o associati, con popolazione pari o inferiore a mille abitanti, la misura massima a loro carico non può superare il dieci per cento dell’importo complessivo dell’intervento ammesso a contributo, proprio in considerazione delle ridotte risorse economiche disponibili. E, con il riordino normativo di tutte le disposizioni regionali vigenti che coinvolgono i piccoli comuni, saranno introdotte nuove ed ulteriori disposizioni di sostegno per lo sviluppo di quei territori, accompagnandole con aggiuntive misure di semplificazione. Per favorire il riequilibrio insediativo e il recupero dei centri abitati nelle piccole realtà montane, sono previste forme di incentivazione finanziaria, riferite in particolare alle spese di trasferimento ed al recupero del patrimonio edilizio esistente, a favore di coloro che trasferiscono la loro residenza e dimora abituale o la sede di effettivo svolgimento della propria attività economica da un comune non montano ad un comune montano con popolazione inferiore a mille abitanti, impegnandosi a non modificarla per un decennio. Analogamente, a sostegno delle attività commerciali nei piccoli più marginali e con meno abitanti, si prevede l’attivazione di agevolazioni tributarie e interventi volti al sostegno di queste attività. Per il 2007, a sostegno di queste misure, si prevede uno stanziamento di risorse pari a 3.000.000 di euro, dei quali 500.000 per interventi finalizzati all’incentivazione dell’ insediamento nei piccoli comuni montani. Una scelta decisa , tesa ad affermare stabilmente, anche a livello regionale, il riconoscimento dei piccoli comuni quale elemento portante del sistema delle autonomie locali.
Marco Travaglini, consigliere regionale