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Incontro con il ministro Delrio in Ossola lunedì 30 maggio

del rioA causa di un improvviso impegno governativo Graziano Delrio  Graziano Delrio, Ministro alle infrastrutture e ai trasporti, visiterà il territorio del Vco lunedì 30 Maggio anziché venerdì 27 come originariamente previsto.

A Domodossola alle ore 12  sarà ospite di un aperitivo elettorale organizzato presso l’Hotel Corona a sostegno della candidatura a Sindaco di Mariano Cattrini.

Dopo pranzo alle ore 13.30 sarà a Villadossola al teatro la Fabbrica per un incontro pubblico sul tema “Investimenti e infrastrutture strategiche per lo sviluppo del territorio.
Con la presenza dei sindaci Mariano Cattrini, Giandomenico Albertella, Silvia Marchionini e Marzio Bartolucci, dell’on Enrico Borghi, del presidente della provincia Stefano Costa e del vice presidente della regione Aldo Reschigna.

Tutti i cittadini sono invitati a partecipare.

Nella mattinata, prima dei due impegni pubblici, il Ministro visiterà lo Scalo di Domo2 alle ore 11 con una delegazione di Sindaci e l’On. Enrico Borghi.

INCONTRO CON IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, INTERGRUPPO MONTAGNA E UNCEM: ESTREMA SODDISFAZIONE

mattarella borghiIl Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto ieri nel pomeriggio al Quirinale i rappresentanti dell’Intergruppo parlamentare per lo sviluppo della Montagna e l’ufficio di presidenza dell’Uncem per un incontro sui temi della montagna, delle sue problematiche e delle sue potenzialità in attuazione dell’articolo 44 della Costituzione.
La delegazione era composta dallOn. Enrico Borghi (presidente) Sen. Giovanni Piccoli (vicepresidente vicario) On. Roger De Menech, On. Albrecht Plangger, e dai vicepresidenti Uncem Andrea Cirillo, Oreste Giurlani, Alberto Mazzoleni.
“L’udienza che ci ha voluto dedicare il Presidente della Repubblica costituisce un passaggio importante per la ricostruzione delle politiche pubbliche per la montagna – commenta l’On. Enrico Borghi, Presidente dell’Intergruppo – abbiamo avuto modo di manifestargli i temi legati alla contingenza, dal riordino istituzionale alla riforma del Corpo Forestale dello Stato, i temi dei servizi di base per la nostra montagna, dalla scuola ai trasporti alla sanità e alle poste, nonché il grande tema dello sviluppo previsto dalla Costituzione per le zone montane che abbisogna di specifiche azioni politiche e di attenzioni da parte delle istituzioni pubbliche e private”.
“ Su tutti questi temi – continua Borghi – abbiamo trovato una grande attenzione del Presidente Mattarella che ha manifestato la  sua disponibilità, all’interno delle competenze e del ruolo attribuitogli dalla Costituzione, di vigilare affinché la Montagna torni ad avere un ruolo centrale all’interno delle politiche di sviluppo del nostro Paese”.
“A questo riguardo – conclude il parlamentare- è di rilevante importanza il fatto che il Presidente Mattarella abbia riconosciuto alla Montagna un ruolo fondamentale e imprescindibile per il rilancio del nostro paese, identificandola come una risorsa nazionale dalla quale ripartire per immaginare il futuro dell’Italia, e abbia assicurato che nel quadro delle sue competenze assicurerà attenzione e sensibilità. A lui va il nostro ringraziamento e la nostra gratitudine per questo gesto di attenzione alle realtà montane d’Italia”.

L’onda dei migranti, la sfida dell’Europa

immigrazione immigratiCome un fiume in piena, l’onda dei migranti risale la penisola balcanica . Affronta i pericoli, a volte incontra la morte, non si cura di bandiere e frontiere. Apre una pista nuova:la “Western Balkan route”. Ignora nei fatti le demarcazioni fra aree di libera circolazione (Shengen), i paesi dell’Unione europea e le altre nazioni.
Gli scontri di questi giorni sulla “hot line” tra Grecia e Macedonia e lo sgombero dell’accampamento di Calais,dove i migranti attendono di passare la Manica e raggiungere la Gran Bretagna. Siamo di fronte ad una enorme tragedia umanitaria.
Dopo il canale di Sicilia e le coste d’Italia sempre più spesso si sbarca in Grecia. Da lì l’onda umana esce per entrare in Macedonia; vi rientra dopo aver attraversato la Serbia. L’Ungheria  ha innalzato il suo muro.
Altre barriere e reticolati si stanno alzando, un pò ovunque. Gli accordi di Shengen sono ricusati da alcuni stati, mentre altri li hanno sospesi. C’è chi chiede che vengano messi in mora per uno, due anni. Forse per sempre. Segnando la fine dell’Europa che non può essere ridotta a vincoli, moneta, banche e un pò di burocrazia.
I profughi  mostrano volti e storie che non si possono spiegare con le parole. I controlli, i numeri chiusi, difficilmente li fermeranno. Le guerre, la miseria e la fame sono una spinta troppo forte. E troveranno, davanti agli ostacoli, altre strade.
L’Italia è una di queste, a partire dalle coste del Salento dove già nei primi anni ’90 arrivarono i migranti albanesi sui primi gommoni. L’immigrazione, o meglio la gestione di migranti e rifugiati (respingimenti compresi), è oggi la principale sfida dell’Unione. L’esplodere dei movimenti populisti che cinicamente la cavalcano  è sotto gli occhi di tutti.
Un fenomeno diffuso ovunque nell’Unione. Di fronte a un problema di questa portata, senza solidarietà e ripartizione d’oneri fra tutti rischia di saltare l’Europa e non saranno la moneta e la banca centrale a tenere insieme la fragile costruzione che oggi scricchiola sinistramente.Il tempo scorre ed è tiranno.
La crisi migratoria ci ricorda che occorre una nuova Europa. Basterebbe andare a Idomeni o a  Gevgelija, al confine della Macedonia con la Grecia ,dove ogni giorno transitano  migliaia di profughi provenienti da Afghanistan, Iraq e Siria,seguendo la “Western Balkan route”.
Non guardare quelle persone, chiudendo gli occhi, non è più possibile. E guardandole, non si può chiudere il cuore o nascondere la nostra coscienza di liberi cittadini europei.

 Marco Travaglini

Il PD del VCO aderisce alla giornata “Sveglia – E’ ora di essere civili”

sveglia italia  unioni civiliIl Partito Democratico Provinciale del Verbano Cusio Ossola ed il circolo di Verbania, come avvenuto per il PD regionale del Piemonte, aderiscono all’iniziativa nazionale di sabato 23 gennaio 2016 “Sveglia- e’ ora di essere civili”, che vede un appuntamento nel nostro territorio in piazza Ranzoni a Verbania Intra; iniziativa promossa dalle associazioni lgbt nazionali (Arcigay, ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno, Mit).

Riteniamo necessario porre l’attenzione sull’urgenza dell’ampliamento di diritti fondamentali a chi, fino ad adesso, ne è rimasto privo. Sulla base della Costituzione e dei principi ispiratori della Repubblica, riteniamo necessario e non più rinviabile il disegno di legge sulle Unioni civili che verrà discusso in Parlamento nei prossimi giorni. La riforma si pone come necessaria, secondo quel principio di eguaglianza, non solo espresso nella Carta fondamentale all’articolo 3, ma che deve sottendere all’azione di ogni amministrazione democratica.

Essendo un punto del programma del nostro partito, l’adesione è anche coerente con le scelte nazionali di portare in aula il disegno di legge voluto dal gruppo parlamentare del PD, e con quelle locali visto il voto favorevole del PD al registro delle Unioni Civili istituito pochi mesi fa dal Comune di Verbania.

Ricordiamo che L’Italia è uno dei pochi paesi europei che non prevede un riconoscimento giuridico per le coppie dello stesso sesso, ed è necessario compiere un passo in avanti verso l’estensione dei diritti.

Invitiamo gli iscritti ed i militanti del PD ad essere presenti all’iniziativa di piazza Ranzoni che si svolgerà dalle 10 alle 18 di sabato 23 gennaio a intra.

Antonella Trapani
Segretario provinciale

Riccardo Brezza
Segretario circolo Verbania

Partito Democratico
Coordinamento provinciale VCO
Via Roma 24, 28921 Verbania
Tel. 0323 401272

“Compagni”, il libro in cui rivive la storia dei Pajetta

compagni pajettaS’intitola “ Compagni” il libro scritto da Elvira Pajetta , pubblicato dall’editore Macchione . Il racconto di una “giovinezza tenace” e coraggiosa, vissuta nel desiderio di una libertànegata dal fascismo e nell’impegno politico comunista, un riferimento ideale mai venuto meno nella famiglia Pajetta e incarnato nei giovani Gian Carlo, Giuliano e Gaspare, i tre figli di Elvira Berrini (la nonna dell’autrice) e Carlo Pajetta, avvocato del banco San Paolo di Torino, emarginato per non aver voluto prendere la tessera del Partito nazionale fascista.
A loro si aggiunge il ritratto, al tempo stesso forte e delicato, della madre di Elvira, Claudia Banchieri. “ Come si poteva tenere vivo nel ricordo quel mondo di persone generose, attive che avevano ispirato la loro vita a ideali forti e vi erano rimaste sempre coerenti?”, scrive Elvira Pajetta. Aggiungendo: “Questi fogli rappresentano i giorni di un calendario che per me era necessario comporre”.
Quella raccontata in “Compagni” è una storia intima e pubblica allo stesso tempo che si gioca su più scenari. Sullo sfondo ci sono la Francia, pronta ad accogliere i tanti rifugiati politici italiani, la guerra civile in Spagna, l‘Unione Sovietica e l‘Italia di Benito Mussolini.
Una storia che in parte si svolge anche a Taino, in provincia di Varese, sulla sponda lombarda del lago Maggiore, dove Elvira Berrini e Carlo Pajetta hanno abitato fin dagli anni ’20 e luogo che terrà a battesimo la militanza comunista dell’adolescente Giuliano. Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale mise a dura prova i destini dei giovani Pajetta. Giuliano ,che si trovava Oltralpe, venne arrestato dai gendarmi francesi e trasferito, dopo la condanna, al carcere di Nimes da dove evase con un’azione degna di un romanzo di Dumas.
La figlia Elvira ripercorre molti anni dopo lo stesso cammino fatto dal padre verso l’Italia, un vero pellegrinaggio dove antiche ferite si riaprono per far scorrere la storia. Gaspare e il cugino Piero ( Nedo) cadono in combattimento: il primo il 13 febbraio del ’44 , al Cortavolo di Megolo, con altri undici partigiani guidati dal Capitano Beltrami ; il secondo un mese dopo in uno scontro in montagna con i fascisti. A sua volta Giuliano, dopo essere rientrato in Italia per partecipare alla Resistenza, conoscerà sia il carcere di San Vittore che il lager di Mauthausen, dove verranno internati migliaia di italiani.Nel racconto di Elvira c’è posto anche per molto altro: la felicità del 25 Aprile, giorno della liberazione dall’occupazione nazifascista, l’impegno di Giuliano Pajetta e del figlio Gian Carlo nel Pci del dopoguerraaccanto a Enrico Berlinguer, i rapporti con l’Urss, i fatti tragici di Ungheria, i ricordi di Roma e Firenze. Belle foto, in parte inedite, e un nutrito numero di documenti testimoniano tutti questi passaggi pubblici e privati. Un lavoro lungo, non facile, durato ben otto anni. “Negli ultimi anni tutto il mio mondo si era modificato”, dice Elvira Pajetta. “ Molte cose erano sparite del tutto e molte avevano cambiato posto o dimensione. Mio padre Giulianoera morto nel 1988. Il muro di Berlino, smantellato nell’anno successivo, era diventato un monumento alla Germania unificata. Il Partito Comunista Italiano, dove avevo abitato da sempre, aveva cambiato nome e ora avrebbe dovuto cambiare forma. Mi rendevo conto, certo, che da vent’anni le crepe nei muri di “casa mia” erano diventate sempre più visibili. La mia famiglia, “I Pajetta”, non era più quella che, come in un disegno infantile, mi ero tenuta dentro per tanto tempo: mia nonna Elvira e i suoi tre figli, Giancarlo, Giuliano e Gaspare, i comunisti. Raccontarla era necessario”.

Marco Travaglini

Ulteriori tagli ai costi della politica in Piemonte

tagliLa Regione Piemonte taglia ancora i costi della politica approvando una proposta di legge del Pd che produrrà risparmi per quasi 11 milioni. Il via libera questa sera in Commissione Bilancio, riunita in aula in sede legislativa.
“Era un impegno che ci eravamo assunti come maggioranza e lo abbiamo mantenuto”, commenta il segretario regionale del Pd e capigruppo a Palazzo Lascaris, Davide Gariglio, primo firmatario del provvedimento. “Il Piemonte – rimarca Gariglio – è tra le prime Regioni ad approvare una legge che anticipa la riforma costituzionale in discussione in Parlamento, che equipara il trattamento economico del consigliere regionale a quello del sindaco del capoluogo”.
Il risparmio sarà di 10 milioni e 891.750 euro a legislatura, di cui 5 milioni e 949.600 sul trattamento economico dei consiglieri, un milione e 20 mila sul funzionamento dei gruppi consiliari, tre milioni e 922.150 sugli staff di Giunta e Consiglio regionale.
Dal testo originariamente proposto dal Pd è stata stralciata la parte relativa al trattamento previdenziale dei consiglieri. La legge riduce l’indennità di carica del consigliere regionale da 5.940 a 5000 euro (lordi) a cui si aggiunge il rimborso, che passa da 4.050 a 3.500 euro. Quanto alla previdenza, tema oggetto di trattativa con l’opposizione, “la maggioranza – afferma Gariglio – riconosce il problema per coloro a cui non viene riconosciuto alcun contributo”. Ma per il momento, sottolinea, è stato deciso di approfondire con gli uffici tecnici regionali e con l’Inps, rinviando le scelte. Il provvedimento, conclude Gariglio, “è stato approvato in tempi brevi, raggiungendo l’obiettivo di risparmio prefissato, con un lavoro serio e approfondito, grazie alla collaborazione di tutti i gruppi”.