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Cronaca del primo consiglio provinciale

image Costruttiva, leale ma non dimessa. Così sarà l’azione nel nuovo ruolo di minoranza del Partito Democratico in consiglio provinciale: parola del suo capogruppo, Pino Grieco. Tre i punti ai quali fin da subito ha voluto chiamare l’attenzione della maggioranza: autonomia, gestione della crisi economica e del ciclo idrico integrato. Così, Pino Grieco: “sono i tre elementi in cui si ravvisano le principali diversità di vedute con le forze ora al governo della provincia e dunque i principali aspetti sui quali faremo maggiormente sentire la nostra voce”.
Pur permanendo nel PD, istituito un gruppo a sé stante dall’ex presidente Ravaioli per interpretare al meglio le istanze espressione della coalizione cui si è messo a capo nella gara elettorale. Da lui al nuovo esecutivo una sollecitazione: “senza le risorse aggiuntive che ci possono essere garantite da questi possibili margini di autonomia la sussistenza economica di questa nostra provincia è sotto minaccia. Basta una nevicata abbondante come quella di quest’inverno per farne saltare il bilancio”. ….
Da parte del consigliere di Rifondazione-Comunisti Italiani Scatamacchia e dalla democratica Graziobelli il richiamo all’inopportunità che il neo-Presidente rivesta altri incarichi di vertice in enti pubblici.
Il riferimento è soprattutto per la spa pubblico-privata SAIA, che Nobili vuole trasformare in un’agenzia di sviluppo per il VCO. “Mi dispiace che non solo in consiglio provinciale ma anche su alcuni organi di stampa da parte di altri esponenti del PD si siano manifestate queste considerazioni. Io però vado avanti per la mia strada, seria e corretta, per perseguire ciò che è meglio per il nostro territorio e per il futuro del Verbano Cusio Ossola”, ha sottolineato Nobili. I 25 consiglieri provinciali hanno poi eletto il loro presidente: immediata convergenza sul nome del gravellonese Rino Porini. A completare l’ufficio di presidenza i due vice: il domese Giuseppe Sterpone per le minoranze, l’omegnese Giulio Lapidari per la maggioranza. (dal sito di Tele VCO).
 

Ruoli incompatibili o, almeno, inopportuni

(Riceviamo e pubblichiamo)
Molte persone, impegnate in politica, non si accontentano di un incarico, ma ne ricoprono molteplici; è un cattivo costume e anche un motivo della disaffezione dei cittadini verso la politica e addirittura verso la partecipazione al voto. I dati delle recenti elezioni (oltre a quelli del referendum) lo confermano.
Sia pure in modo discreto (forse avremmo dovuto insistere maggiormente) abbiamo sottolineato queste incongruenze nei confronti del neo eletto Presidente della Provincia Massimo Nobili, il quale continua a rivestire incarichi incompatibili con il suo attuale ruolo; non si tratta di incompatibilità giuridica (quella prevista dalle leggi), bensì di incompatibilità politica, ma anche funzionale e dunque sostanziale (è praticamente impossibile avere il tempo di occuparsi di altre cose quando si ha un incarico esecutivo in Provincia). Ribadiamo la necessità che Massimo Nobili si dimetta da subito (non alla cosidetta “scadenza naturale” ) da tutte le altre cariche ricoperte.  Nella nuova Amministrazione Provinciale ci sono però altri casi simili. Il più grave riguarda il vice Presidente Paolo Marchioni che, come è noto, oltre a tutte le deleghe ricevute, è uno dei cinque consiglieri di amministrazione della più importante azienda italiana che è l’ENI. Qui il problema rasenta anche l’incompatibilità giuridica in quanto l’ENI è azienda controllante della Syndial, ovvero del soggetto che dovrebbe operare la bonifica del sito industriale di Pieve Vergonte; come fa Marchioni, tra l’altro assessore delegato ai problemi legali, difendere la Provincia nelle cause aperte con Syndial, visto che deve anche difendere gli interessi di ENI?
Tra gli assessori provinciali ci sono inoltre altri casi (forse minori) di incompatibilità o inopportunità: ci riferiamo a Cottini e Preioni che sono anche Sindaci ed è difficile conciliare i due ruoli quando, ad esempio, si tratta di intervenire o non intervenire con iniziative della Provincia nei territori di quei Comuni.
Personalmente ritengo (e questo vale in maniera trasversale) che, in uno stesso territorio,  a meno che lo preveda espressamente la normativa e sia un compito d’ufficio, nessun amministratore dovrebbe sovrapporre più incarichi amministrativi anche se non vige un formale divieto di legge: invece molti sono contemporaneamente Sindaci, assessori o consiglieri in più enti; mi permetto, sommessamente, di chiedere loro di fare una scelta.
Sarebbe un bel segnale e, nel caso della Provincia, aiuterebbe anche a rendere credibile il ruolo che questo Ente ha e che molti stanno mettendo in dubbio!
Gianni Desanti, circolo PD Omegna.

Una proposta di legge per il potenziamento dei volontari dei vigili del fuoco

image “Nella nostra Regione, come del resto in Italia, il volontariato nell’ambito del Corpo dei Vigili del Fuoco si caratterizza, da sempre, per l’altro grado di professionalità e costituisce un elemento essenziale per garantire l’espletamento di un servizio di soccorso e supporto indispensabile per la comunità. Pertanto la nostra proposta di legge mira a promuovere il miglioramento delle risorse tecniche dei distaccamenti volontari presenti sul territorio piemontese”. Così i Consiglieri regionali del Partito Democratico, Aldo Reschigna e Marco Travaglini, commentano la proposta di legge da loro sottoscritta riguardante “Misure per il potenziamento delle risorse tecniche dei distaccamenti volontari del CNVVF siti nella Regione Piemonte”.
“In Piemonte – continuano Reschigna e Travaglini – sono numerosi i presidii retti soltanto da personale volontario che, tuttavia, si scontrano, quotidianamente, con una cronica carenza di risorse tecniche, di mezzi e di attrezzature.
La Regione, pertanto, si impegna a sostenere l’acquisto di mezzi ed attrezzature da assegnare, in uso gratuito, a tali distaccamenti, ad intervenire sugli immobili adibiti a sede dei distaccamenti volontari, nonché sugli oneri economici derivanti da accertamenti sanitari presso le ASL della Regione, previsti per l’iscrizione nei quadri del personale volontario che intenda prendervi servizio”.
“Per quanto concerne i criteri di assegnazione dei mezzi – affermano Aldo Reschigna e Marco Travaglini – e per tutti gli altri interventi stabiliti dalla proposta di legge viene costituita un’apposita Commissione regionale formata dall’Assessore regionale alla Protezione Civile, dal Direttore regionale dei Vigili del Fuoco e da un componente delle associazioni rappresentative dei volontari dei vigili del fuoco iscritte a livello regionale”.
“Per la’attuazione della presente legge – concludono i Consiglieri Reschigna e Travaglini – per l’anno finanziario in corso, è previsto uno stanziamento di 3.000.000 di euro ripartiti tra diverse unità previsionali di Bilancio.”.

Ufficio Stampa Gruppo consiliare Partito Democratico

Antonio Quaretta: solenne bocciatura (dai suoi alleati).

image Se a dare i giudizi negativi sono quelli della minoranza può essere vista come la solita diatriba tra opposte fazioni.
Ma quando a bocciare il lavoro del Sindaco sono i suoi stessi compagni di viaggio, il disastro della giunta di Antonio Quaretta è evidente.
Dopo due anni di amministrazione «troppe cose non vanno sia sul piano politico che amministrativo – dicono testualmente quelli della Lega Nord – per ben due volte è mancata la maggioranza, non per colpa nostra, e nessuno si è degnato di dare una spiegazione alla gente. Il sindaco deve chiarire la sua posizione: se è ancora rappresentante dell’Udc, se è indipendente o se è in altro partito.
Sul piano operativo in due anni non abbiamo visto risultati apprezzabili, è stato fatto un can can incredibile sulla giostrina dei giardini pubblici e dopo un anno e mezzo è ancora lì. Il sindaco mantiene la delega al bilancio e per due volte in poco tempo è stata aumentata l’addizionale Irpef. La città è ferma, in questi due anni non ci sono stati cambiamenti. No, non diamo la sufficienza a questa Giunta
». (dichiarazioni da La Stampa di oggi 23.06).
Un vero disastro insomma.
La logica della politica sana vorrebbe che la Lega se ne uscisse dalla maggioranza dopo frasi come queste. Ovviamente non sarà così. Gli assessori della Lega rimarrano ben inchiodati alle loro poltrone nonostante facciano parte di una Giunta inefficente e disastrosa.
Ovviamente a pagarne le conseguennze i cittadini di Omegna che si sono visti aumentare la tassa dell’irpef per due anni di fila e si tengono una Giunta inefficente.

Presentazione del libro “QUELLO CHE SIAMO STATE. Storia e memoria di donne in fabbrica.

Verrà presentato dall’autrice Virginia Paravati il giorno giovedì 25 giugno 2009 alle ore 17.15 il libro “Quello che siamo state. Storia e memoria di donne in fabbrica. Lo iutificio di Villadossola (1900-1950)”, all’interno dell’iniziativa promossa dal Comune di Villadossola e dalla Commissione Regionale per la realizzazione delle Pari Opportunità tra uomo e donna, “Più donne per una politica che cambia”, presso la Sala del Teatro La Fabbrica a Villadossola.
La partecipazione è aperta a tutti e gratuita.  A Villadossola, nella prima metà del secolo scorso, è esistita la più importante fabbrica con manodopera prettamente femminile di tutta l’Ossola. Si trattò di uno iutificio che sotto varie denominazioni, da Jutificio Ossolano a Sasa, diede lavoro a centinaia di giovani donne.
Ragazze, anche adolescenti, che tra le anguste mura di quella azienda ebbero modo di crescere e di costruire un’identità operaia fondata sulla dignità e il rispetto del proprio mestiere.
I ricordi del lavoro, dello stare assieme, dell’emancipazione individuale e di gruppo, delle lotte per una migliore qualità della vita sono gli argomenti del libro.
Dalle pagine di questa avvincente storia, che si concluderà con sette mesi di occupazione della fabbrica contro la sua chiusura, emerge il rilievo della cultura femminile del lavoro industriale e del contributo fornito dalle donne di una vallata dell’alto Piemonte.
La stampa del libro è stata finanziata dalla Consigliera di Parità provinciale Tatiana Giovanetti e dall’Assessorato alle Pari opportunità della Provincia del Verbano Cusio Ossola.

Poste: livelli occupazioni preoccupanti. Interrogazione del PD in regione.

image Pubblichiamo l’interrogazione, presentata ieri al consiglio regionale, riguardante i temi dei livelli occupazionali nelle Poste e le conseguenti garanzie del livello del servizio postale nel VCO, presentata da Marco TRAVAGLINI e Aldo RESCHIGNA
INTERROGAZIONE – OGGETTO: Occupazione nelle Poste e conseguente garanzia del livello del servizio postale nel VCO
Premesso che, nel 2008, Poste Italiane S.p.A., Società per azioni a partecipazione pubblica, ha chiuso il settimo bilancio positivo consecutivo con un utile netto di 720 milioni di euro ed è, pertanto, una delle poche società sane del panorama economico italiano, positività che deve essere mantenuta in preparazione alla liberalizzazione del mercato postale del 2011.
Appreso che il personale applicato a livello provinciale è in lento, ma costante calo e che il servizio di recapito viene garantito soltanto con la continua assunzione di personale flessibile e che per quest’estate, sono state richieste 31 assunzioni flessibili, a fronte delle 22 effettuate nel 2008 per l’intera Provincia del Verbano Cusio Ossola. Rilevato che, nella sportelleria, invece di assumere personale flessibile come gli altri anni per garantire servizi ai cittadini e ferie ai dipendenti si è preferito chiudere gli uffici postali a doppio turno e che ogni anno aumentano le chiusure in maniera lenta e costante, con conseguenti ripercussioni su un servizio importante per la popolazione.
Ritenuto fondamentale che si ponga un freno ad una situazione che sta penalizzando l’occupazione ed il servizio ai cittadini, proprio in un’azienda che chiede risultati in termini di ricavi per bilanci sempre più ricchi, ma che non intende reinvestire in risorse umane, prevedendo un piano industriale di sviluppo vero.
Sottolineato come sia necessaria la creazione di un Centro Secondario di Distribuzione anche a Domodossola, in zona baricentrica, come già fatto ad Intra ed Omegna, al fine di rendere più funzionale il servizio e rafforzare lo sviluppo anche occupazionale dell’azienda.
INTERROGA
la Giunta regionale e l’Assessore competente in materia
per sapere se sono a conoscenza della grave situazione sopra descritta e quali provvedimenti intendono adottare per cercare di risolverla.

PRIMO FIRMATARIO   
Marco TRAVAGLINI
Aldo RESCHIGNA