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Ruoli incompatibili o, almeno, inopportuni

(Riceviamo e pubblichiamo)
Molte persone, impegnate in politica, non si accontentano di un incarico, ma ne ricoprono molteplici; è un cattivo costume e anche un motivo della disaffezione dei cittadini verso la politica e addirittura verso la partecipazione al voto. I dati delle recenti elezioni (oltre a quelli del referendum) lo confermano.
Sia pure in modo discreto (forse avremmo dovuto insistere maggiormente) abbiamo sottolineato queste incongruenze nei confronti del neo eletto Presidente della Provincia Massimo Nobili, il quale continua a rivestire incarichi incompatibili con il suo attuale ruolo; non si tratta di incompatibilità giuridica (quella prevista dalle leggi), bensì di incompatibilità politica, ma anche funzionale e dunque sostanziale (è praticamente impossibile avere il tempo di occuparsi di altre cose quando si ha un incarico esecutivo in Provincia). Ribadiamo la necessità che Massimo Nobili si dimetta da subito (non alla cosidetta “scadenza naturale” ) da tutte le altre cariche ricoperte.  Nella nuova Amministrazione Provinciale ci sono però altri casi simili. Il più grave riguarda il vice Presidente Paolo Marchioni che, come è noto, oltre a tutte le deleghe ricevute, è uno dei cinque consiglieri di amministrazione della più importante azienda italiana che è l’ENI. Qui il problema rasenta anche l’incompatibilità giuridica in quanto l’ENI è azienda controllante della Syndial, ovvero del soggetto che dovrebbe operare la bonifica del sito industriale di Pieve Vergonte; come fa Marchioni, tra l’altro assessore delegato ai problemi legali, difendere la Provincia nelle cause aperte con Syndial, visto che deve anche difendere gli interessi di ENI?
Tra gli assessori provinciali ci sono inoltre altri casi (forse minori) di incompatibilità o inopportunità: ci riferiamo a Cottini e Preioni che sono anche Sindaci ed è difficile conciliare i due ruoli quando, ad esempio, si tratta di intervenire o non intervenire con iniziative della Provincia nei territori di quei Comuni.
Personalmente ritengo (e questo vale in maniera trasversale) che, in uno stesso territorio,  a meno che lo preveda espressamente la normativa e sia un compito d’ufficio, nessun amministratore dovrebbe sovrapporre più incarichi amministrativi anche se non vige un formale divieto di legge: invece molti sono contemporaneamente Sindaci, assessori o consiglieri in più enti; mi permetto, sommessamente, di chiedere loro di fare una scelta.
Sarebbe un bel segnale e, nel caso della Provincia, aiuterebbe anche a rendere credibile il ruolo che questo Ente ha e che molti stanno mettendo in dubbio!
Gianni Desanti, circolo PD Omegna.

Una proposta di legge per il potenziamento dei volontari dei vigili del fuoco

image “Nella nostra Regione, come del resto in Italia, il volontariato nell’ambito del Corpo dei Vigili del Fuoco si caratterizza, da sempre, per l’altro grado di professionalità e costituisce un elemento essenziale per garantire l’espletamento di un servizio di soccorso e supporto indispensabile per la comunità. Pertanto la nostra proposta di legge mira a promuovere il miglioramento delle risorse tecniche dei distaccamenti volontari presenti sul territorio piemontese”. Così i Consiglieri regionali del Partito Democratico, Aldo Reschigna e Marco Travaglini, commentano la proposta di legge da loro sottoscritta riguardante “Misure per il potenziamento delle risorse tecniche dei distaccamenti volontari del CNVVF siti nella Regione Piemonte”.
“In Piemonte – continuano Reschigna e Travaglini – sono numerosi i presidii retti soltanto da personale volontario che, tuttavia, si scontrano, quotidianamente, con una cronica carenza di risorse tecniche, di mezzi e di attrezzature.
La Regione, pertanto, si impegna a sostenere l’acquisto di mezzi ed attrezzature da assegnare, in uso gratuito, a tali distaccamenti, ad intervenire sugli immobili adibiti a sede dei distaccamenti volontari, nonché sugli oneri economici derivanti da accertamenti sanitari presso le ASL della Regione, previsti per l’iscrizione nei quadri del personale volontario che intenda prendervi servizio”.
“Per quanto concerne i criteri di assegnazione dei mezzi – affermano Aldo Reschigna e Marco Travaglini – e per tutti gli altri interventi stabiliti dalla proposta di legge viene costituita un’apposita Commissione regionale formata dall’Assessore regionale alla Protezione Civile, dal Direttore regionale dei Vigili del Fuoco e da un componente delle associazioni rappresentative dei volontari dei vigili del fuoco iscritte a livello regionale”.
“Per la’attuazione della presente legge – concludono i Consiglieri Reschigna e Travaglini – per l’anno finanziario in corso, è previsto uno stanziamento di 3.000.000 di euro ripartiti tra diverse unità previsionali di Bilancio.”.

Ufficio Stampa Gruppo consiliare Partito Democratico

Antonio Quaretta: solenne bocciatura (dai suoi alleati).

image Se a dare i giudizi negativi sono quelli della minoranza può essere vista come la solita diatriba tra opposte fazioni.
Ma quando a bocciare il lavoro del Sindaco sono i suoi stessi compagni di viaggio, il disastro della giunta di Antonio Quaretta è evidente.
Dopo due anni di amministrazione «troppe cose non vanno sia sul piano politico che amministrativo – dicono testualmente quelli della Lega Nord – per ben due volte è mancata la maggioranza, non per colpa nostra, e nessuno si è degnato di dare una spiegazione alla gente. Il sindaco deve chiarire la sua posizione: se è ancora rappresentante dell’Udc, se è indipendente o se è in altro partito.
Sul piano operativo in due anni non abbiamo visto risultati apprezzabili, è stato fatto un can can incredibile sulla giostrina dei giardini pubblici e dopo un anno e mezzo è ancora lì. Il sindaco mantiene la delega al bilancio e per due volte in poco tempo è stata aumentata l’addizionale Irpef. La città è ferma, in questi due anni non ci sono stati cambiamenti. No, non diamo la sufficienza a questa Giunta
». (dichiarazioni da La Stampa di oggi 23.06).
Un vero disastro insomma.
La logica della politica sana vorrebbe che la Lega se ne uscisse dalla maggioranza dopo frasi come queste. Ovviamente non sarà così. Gli assessori della Lega rimarrano ben inchiodati alle loro poltrone nonostante facciano parte di una Giunta inefficente e disastrosa.
Ovviamente a pagarne le conseguennze i cittadini di Omegna che si sono visti aumentare la tassa dell’irpef per due anni di fila e si tengono una Giunta inefficente.

Presentazione del libro “QUELLO CHE SIAMO STATE. Storia e memoria di donne in fabbrica.

Verrà presentato dall’autrice Virginia Paravati il giorno giovedì 25 giugno 2009 alle ore 17.15 il libro “Quello che siamo state. Storia e memoria di donne in fabbrica. Lo iutificio di Villadossola (1900-1950)”, all’interno dell’iniziativa promossa dal Comune di Villadossola e dalla Commissione Regionale per la realizzazione delle Pari Opportunità tra uomo e donna, “Più donne per una politica che cambia”, presso la Sala del Teatro La Fabbrica a Villadossola.
La partecipazione è aperta a tutti e gratuita.  A Villadossola, nella prima metà del secolo scorso, è esistita la più importante fabbrica con manodopera prettamente femminile di tutta l’Ossola. Si trattò di uno iutificio che sotto varie denominazioni, da Jutificio Ossolano a Sasa, diede lavoro a centinaia di giovani donne.
Ragazze, anche adolescenti, che tra le anguste mura di quella azienda ebbero modo di crescere e di costruire un’identità operaia fondata sulla dignità e il rispetto del proprio mestiere.
I ricordi del lavoro, dello stare assieme, dell’emancipazione individuale e di gruppo, delle lotte per una migliore qualità della vita sono gli argomenti del libro.
Dalle pagine di questa avvincente storia, che si concluderà con sette mesi di occupazione della fabbrica contro la sua chiusura, emerge il rilievo della cultura femminile del lavoro industriale e del contributo fornito dalle donne di una vallata dell’alto Piemonte.
La stampa del libro è stata finanziata dalla Consigliera di Parità provinciale Tatiana Giovanetti e dall’Assessorato alle Pari opportunità della Provincia del Verbano Cusio Ossola.

Poste: livelli occupazioni preoccupanti. Interrogazione del PD in regione.

image Pubblichiamo l’interrogazione, presentata ieri al consiglio regionale, riguardante i temi dei livelli occupazionali nelle Poste e le conseguenti garanzie del livello del servizio postale nel VCO, presentata da Marco TRAVAGLINI e Aldo RESCHIGNA
INTERROGAZIONE – OGGETTO: Occupazione nelle Poste e conseguente garanzia del livello del servizio postale nel VCO
Premesso che, nel 2008, Poste Italiane S.p.A., Società per azioni a partecipazione pubblica, ha chiuso il settimo bilancio positivo consecutivo con un utile netto di 720 milioni di euro ed è, pertanto, una delle poche società sane del panorama economico italiano, positività che deve essere mantenuta in preparazione alla liberalizzazione del mercato postale del 2011.
Appreso che il personale applicato a livello provinciale è in lento, ma costante calo e che il servizio di recapito viene garantito soltanto con la continua assunzione di personale flessibile e che per quest’estate, sono state richieste 31 assunzioni flessibili, a fronte delle 22 effettuate nel 2008 per l’intera Provincia del Verbano Cusio Ossola. Rilevato che, nella sportelleria, invece di assumere personale flessibile come gli altri anni per garantire servizi ai cittadini e ferie ai dipendenti si è preferito chiudere gli uffici postali a doppio turno e che ogni anno aumentano le chiusure in maniera lenta e costante, con conseguenti ripercussioni su un servizio importante per la popolazione.
Ritenuto fondamentale che si ponga un freno ad una situazione che sta penalizzando l’occupazione ed il servizio ai cittadini, proprio in un’azienda che chiede risultati in termini di ricavi per bilanci sempre più ricchi, ma che non intende reinvestire in risorse umane, prevedendo un piano industriale di sviluppo vero.
Sottolineato come sia necessaria la creazione di un Centro Secondario di Distribuzione anche a Domodossola, in zona baricentrica, come già fatto ad Intra ed Omegna, al fine di rendere più funzionale il servizio e rafforzare lo sviluppo anche occupazionale dell’azienda.
INTERROGA
la Giunta regionale e l’Assessore competente in materia
per sapere se sono a conoscenza della grave situazione sopra descritta e quali provvedimenti intendono adottare per cercare di risolverla.

PRIMO FIRMATARIO   
Marco TRAVAGLINI
Aldo RESCHIGNA

Omegna: luna park nel parco della Fantasia ad Omegna?

image Riceviamo e pubblichiamo questa nota.
Omegna da circa un decennio possiede un tesoro prezioso: è la Città dei Bambini.
Nella città dei bambini si trova un parco letterario – IL PARCO DELLA FANTASIA – dove ogni anno molti studenti possono sperimentare interessanti attività ludico-esperienziali volte a far conoscere il fantastico mondo del lavoro di Gianni Rodari.
L’ANFITEATRO e la PIAZZA DEGLI ARCOBALENI sono spazi utilizzati a corredo delle attività del parco letterario ma anche destinati ad eventi inseriti nel calendario delle manifestazioni cittadine:nei prossimi fine settimana di giugno e luglio per esempio si svolgeranno alcuni incontri dedicati alla divulgazione delle scienze tramite alcuni divertenti esperimenti.
Ultimamente però in città si mormora dell’incredibile decisione che l’Amministrazione Comunale di Omegna avrebbe assunto, di utilizzare il Parco della Fantasia come area destinata al Luna Park nel periodo delle festività di San Vito. Ciò vuol dire che per consentire le movimentazioni dei mezzi e la posa delle giostre il Parco della Fantasia dovrà essere quasi totalmente smontato (leggi distrutto). Si dice anche che la distruzione e si spera ricostruzione del parco sarà a spese dei giostrai (nessuno però è a conoscenza delle tempistiche e delle modalità). Immaginiamo lo scenario: la Piazza degli Arcobaleni viene completamente rasa al suolo, rimane in piedi l’anfiteatro. I Tir forse passando dall’area di cantiere delle scuole in costruzione, che per l’occasione potrebbe essere modificata, entrano nel prato del parco della fantasia che non è in piano ma in pendenza e le giostre vengono montate dopo aver realizzato i terrapieni per garantire la sicurezza e la stabilità delle strutture. In caso di pioggia il prato, già sufficientemente violato dai pesanti mezzi e dalle stesse giostre, si trasformerebbe in un tremendo pantano.
Molti cittadini si chiedono per quale ragione si sia scelta l’area del parco della fantasia e non per esempio quella del vicino campo sportivo della Verta, di più facile accesso, pianeggiante e non direttamente confinante con la strada. Qualcuno dice che sia perchéil campo viene seminato per essere pronto per il campionato.
Forse questo vuol dire che il parco della fantasia non verrà più ripristinato a verde? Oppure vuol dire che un grande sforzo economico che è stato assunto da precedenti amministrazioni sarà vanificato per soli dieci giorni di luna park?
È incredibile come spesso i nostri amministratori parlino di rilancio di Omegna, di ricerca di nuove opportunità e, per contro, non facciano una piega nel prendere decisioni suicide come questa.
Io, purtroppo da semplice cittadino in una scelta del genere leggo un’assurda volontà di distruggere ciò che altri hanno creato e in cui hanno investito risorse economiche e progettuali quali la promozione della città attraverso attività culturali.
Mi chiedo inoltre se questa amministazione faccia l’interesse economico dei suoi cittadini, smantellando e, speriamo bene, ricostruendo una struttura che è nuova e soprattutto utilizzata dalla popolazione e quando sarà nuovamente disponibile.
Mi viene inoltre da pensare come mai l’amministrazione comunale, che da anni sa di dover mettere in cantiere il polo liceale, non abbia mai pensato ad un’alternativa valida per le aree destinate alle giostre e debba ad un mese e mezzo da San Vito adottare scelte dettate solo dalla fretta, e quindi poco ponderate, come questa.
Distruggere ed occupare irrispettosamente uno spazio tutto dedicato ai bambini mi preoccupa e mi fa riflettere: chissà quale filastrocca avrebbe scritto in questo caso Gianni Rodari?
Cordiali saluti
LETTERA FIRMATA da un lettore del blog buarotti.it