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Forze di polizia: nel VCO mancano fondi per riparare le auto e per garantire la sicurezza

image IL PD propone di accorpare i Referendum e le elezioni amministrative di giugno in un’unica data, destinando i soldi così risparmiati (oltre 460 milioni, quasi mille miliardi delle vecchie lire) alle forze dell’ordine.
IL PD presenterà Odg nei Comuni e in Provincia e promuoverà una raccolta firme per sensibilizzare i nostri parlamentari locali (Zanetta, Zacchera e Montani fate qualcosa?)
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" Auto ferme in rimessa perché mancano i fondi per ripararle o praticamente quasi inutilizzabili per certi tipi di servizi perché hanno raggiunto ormai la soglia dei fatidici 200 mila chilometri percorsi; agenti sotto organico, pensionamenti o trasferimenti cui non seguono reintegri, e concorsi fermi al palo. E in più tagli economici sempre più pesanti: tutto questo in un momento in cui la gente chiede sempre più sicurezza e visibilità delle pattuglie sul territorio.
A Verbania 60 auto costituiscono il parco mezzi della Questura, ma solo 5 auto hanno i requisiti per poter svolgere servizi di controllo del territorio, le altre 55 (tra furgoni, Fiat Stilo e Punto) servono solo per servizi istituzionali. Diecimila euro i fondi stanziati per la loro manutenzione, una cifra che non basta.
In pratica una volante per ogni turno su tutta la provincia – dicono i rappresentanti sindacali – ma certo non si riescono a coprire tutti i quadranti. “
E poi l’organico: tra Verbania e Omegna mancano all’appello una ventina di agenti e due dirigenti.”

Non è nostra "demagogia". Sono le affermazioni di ieri delle forze di Polizia del VCO agli organi di stampa locali.
Come PD avevamo già protestato denunciando i tagli alle forze dell’ordine presenti nell’ultima legge Finanziara di Berlusconi e Tremonti. Evidentemente, il nostro è stato un segnale di preoccupazione sensato, visto il grido di allarme delle forze di polizia del VCO. Oggi però tanti soldi si possono trovare e destinare alle forze dell’ordine, anche del nostro territorio.
Infatti, il prossimo giugno gli italiani saranno chiamati a scegliere i propri rappresentanti in Europa e nelle amministrazioni locali. Pochi giorni dopo si dovranno recare di nuovo alle urne per il voto referendario.
La domanda che da tempo pone il PD è perché non accorpare in un unico giorno, l’election day, le due consultazioni, per risparmiare così oltre 460 milioni di inutili spese elettorali (e non far votare i cittadini per due domeniche di fila, addirittura tre se ci saranno i ballottaggi!).
Una proposta di buon senso, una risposta che è vicina alle persone in grande difficoltà con l’estenuante crisi economica.
In effetti, non pare che esistano valide motivazioni razionali per opporsi a questa richiesta se non quelle degli interessi di pochi, e di una persona in particolare, il cui obiettivo rimane quello di svilire l’importanza dell’istituto referendario e ricompattare una maggioranza sfilacciata. Detto in altri termini, a Berlusconi interessa solo evitare che il referendum ottenga il quorum necessario e poco importa se per ottenere il risultato siano bruciati 460 milioni di euro in pochi giorni.
Per questo presenteremo in provincia ed in molti comuni del vco (a partire dai più grandi come Omegna, Verbania, Domodossola, Gravellona Toce, Villadossola, ecc) un ordine del giorno che chiede ai parlamentari locali (Marco Zacchera, Valter Zanetta e Stefano Montani) di appoggiare questa battaglia per far svolgere in un unico giorno referendum ed elezioni amministrative.
Basterebbe un piccolo decreto legge (il governo ne ha fatti già decine) che il Parlamento sicuramente voterebbe in maniera bipartisan.
Inoltre ci mobiliteremo con una raccolta firme e nella campagna nazionale “Presidente, questa è un’emergenza” con cui il Partito Democratico chiede a chi non vuole l’ennesimo strappo al buon senso e un calcio al valore dei soldi, soprattutto quando ce ne sono pochi come in questo periodo di crisi, di inviare una cartolina di protesta contro la scelta di Berlusconi.
Con i 460 milioni che si risparmierebbero, il PD propone di potenziare con uomini e mezzi le Forze dell’Ordine, acquistare il carburante per le volanti, riparare quelle ferme perché rotte, pagare gli straordinari al personale e coprire i buchi nell’organico.
Altro che le ronde! Per la vera sicurezza dei cittadini servono soldi per le forze dell’ordine.

PD
Ufficio stampa

L’ineleggibilità del sig. BONETTI a presidente della S.p.a. Valle Ossola

Il conferimento al sig. Bonetti dell’ incarico di presidente della S.p.a. Valle Ossola è avvenuto in contrasto alle prescrizioni previste dalla legge “27 dicembre 2006, n°296” (legge finanziaria 2007), comma n°734.
Tale comma recita:
“Non può essere nominato amministratore di ente, istituzione, azienda pubblica, società a totale o parziale capitale pubblico chi, avendo ricoperto nei cinque anni precedenti incarichi analoghi, abbia chiuso in perdita tre esercizi consecutivi”.
Questa è la situazione nella quale si trova il signor Bonetti. Precisiamo subito che non vi è – da parte nostra – alcun giudizio censorio personale verso l’ eletto: sono note le difficoltà di bilancio di molte Società pubbliche. La successiva circolare “13 luglio 2007, cap. IV e V” dell’ allora ministro Lanzillotta introdusse una serie di chiarimenti applicativi che, tuttavia, non modificano lo spirito di questo comma, diretto ad introdurre un più stringente criterio di valutazione del curriculum del candidato, da compiersi al momento del conferimento dell’ incarico.
D’ altra parte, non conosciamo quali fossero gli obbiettivi contabili della programmazione gestoria dell’ Ente per i tre anni consecutivi di perdita, né se il risultato di ciascun esercizio sia stato al di sopra o al di sotto di tali obbiettivi.
In ogni caso, è da ritenere imprudente, per qualunque Amministrazione Comunale, doversi addentrare in simili valutazioni.
Noi esprimiamo un giudizio politico negativo su quelle Amministrazioni Comunali , che non hanno compiuto la valutazione di merito per la scelta del Presidente della S.p.a. Valle Ossola o, facendola, hanno adottato un criterio di colpevole leggerezza.
Si sono create le condizioni di rischio per la S.p.a. Valle Ossola di pervenire ad atti successivamente sanzionabili come inefficaci.
l’ inevitabile danno economico che ne deriverebbe si ribalterebbe sulle casse comunali.
Per questi motivi, sollecitiamo le rapide dimissioni del signor Bonetti per pervenire alla nomina di un nuovo presidente per il quale sussistano le condizioni di eleggibilità, oltre ogni ragionevole dubbio.
Pur non rientrando nello spirito e nella prassi di queste Amministrazioni Comunali, la consultazione dell’ opposizione sarebbe – nel caso – un segno di buon senso.

PD- Circoli dell’Ossola

Sani e salvi!

È partita lunedì 16 marzo una campagna d’informazione sul tema della sanità nel VCO. Una campagna (manifesti, spot tv, ecc) tesa a far conoscere il lavoro che la Regione Piemonte in questi anni, in stretto contatto con la Provincia, ha fatto investendo 45 milioni di euro sulla sanità nel Vco.
45 milioni di euro che hanno permesso di rispondere alla promessa elettorale fatta 5 anni fa con la scelta di tenere tre ospedali nel Vco, contro la proposta di ospedale unico a Piedimulera fatta dal centro destra.
Fondi che oggi permettono all’ospedale Castelli di Verbania di contare su un nuovo reparto di radioterapia, al Madonna del Popolo di Omegna di avere nuove strutture sanitarie, mentre sono stati finanziati i lavori della nuova ala di degenza del San Biagio di Domodossola.
Per tre ospedali ancora più moderni, più vicini ai bisogni dei cittadini. Tre ospedali sani e salvi.

Solidarietà alla redazione de La Prealpina

La notizia del piano di ristrutturazione del quotidiano La Prelpina che ipotizza la chiusura della redazione di Verbania e dieci esuberi fra i giornalisti di tutte le sedi, quasi un terzo dell’intero organico, è preoccupante.
Non solo per il dato semplicemente occupazionale che si aggiunge ai molti segnali di crisi, ma soprattutto per la possibilità che una voce della stampa locale della nostra comunità del VCO, venga ridimensionata o chiusa.
Il lavoro della redazione de La Prealpina del VCO, come per tutte le altre realtà editoriali e televise locali, si è dimostrata importante per far conoscere meglio ai cittadini del Vco i fatti e le realtà del nostro territorio.
 Nel dare il massimo di solidarietà e di sostegno alla redazione locale, ed ai giornalisti che hanno indetto tre giorni di sciopero, il Partito Democratico del Vco in stretto contatto con il coordinamento provinciale del PD di Varese darà il suo contributo per evitare un drastico ridimensionamento di questa realtà editoriale.
PD Esecutivo Vco

Paolo Ravaioli in merito alla polemica “Half Marathon”

image “Per il secondo anno consecutivo la Provincia ha sostenuto la “Half Marathon” perché riteniamo che questa manifestazione abbia un indubbio valore sportivo e turistico. Una bella festa di sport, che ha coinvolto, a diverso titolo, molte persone, tra l’altro in un periodo in cui il turismo non è certo ai massimi livelli. Insomma una giornata che ha confortato la scelta dell’Amministrazione provinciale di contribuire all’evento.
Sorprendono dunque le contrastanti prese di posizione del capogruppo del PdL in consiglio comunale a Verbania, che ha stroncato la “Half Marathon”, e di autorevoli esponenti della stessa compagine, che invece l’hanno sostenuta.
Invitiamo il centrodestra a mettersi d’accordo sull’importanza o meno di eventi come la “Half Marathon”. Per quanto ci riguarda, continueremo a sostenere manifestazioni di grande interesse che promuovono l’attività fisica e l’immagine della nostra zona, grazie anche alle decine di volontari che si sono impegnati in silenzio per far sì che tutto andasse bene”.

TRAVAGLINI: DALLA REGIONE 350.000 EURO PER I SACRI MONTI. 490 MILA A QUELLO DI DOMODOSSOLA

imageLa Regione Piemonte ha deliberato di destinare 350.000 euro ai sette Sacri Monti piemontesi, istituiti quali aree protette con legge e riconosciuti dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità, affinché vengano realizzati interventi per la messa in sicurezza” annuncia il Consigliere regionale del partito Democratico, Marco Travaglini.
“Si tratta di uno stanziamento importante – continua Travaglini – che ha lo scopo sia di tutelare il patrimonio religioso ed artistico della nostra regione che dovrebbe attrarre turisti ed estimatori dell’arte ed, invece, spesso viene rovinato e distrutto da atti vandalici, sia di garantire la sicurezza di chi è custode dei sette Sacri Monti: Sacro Monte di Crea, Sacro Monte di Orta, Sacro Monte di Belmonte, Sacro Monte Calvario di Domodossola, Sacro Monte di Ghiffa, Sacro Monte di Varallo e Sacro Monte di Oropa”.
Inoltre la Regione Piemonte ha previsto uno stanziamento di 490.000 euro a favore dell’Ente di gestione della Riserva Natura Speciale del Sacro Monte di Domodossola per un primo lotto di interventi di ristrutturazione del fabbricato da adibire a nuova sede polivalente e per la riorganizzazione dell’area esterna. Il costo complessivo dell’opera ammonta a 1.250.000 euro ripartibili in tre annualità ai tre lotti progettuali. “l’Ente di gestione della Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte di Domodossola – afferma il Consigliere regionale del Partito Democratico Marco Travaglini – ha acquisito dalla Provincia Italiana (Padri Rosminiani), con fondi trasferiti dalla Regione, un immobile e gli spazi esterni ad esso adiacenti, sito nel concentrico di Domodossola e collocato in una posizione strategica rispetto al Sacro Monte, in un’area pianeggiante e facilmente accessibile, in qualsiasi stagione, anche dagli autobus. Questo fabbricato e tutta l’area che lo circonda necessitano, però, di interventi di ristrutturazione e recupero e, pertanto, la Regione ha deciso di destinare un contributo importante per questi lavori”.
“Il nuovo fabbricato e la sistemazione dell’area esterna nella quale si possono collocare un parcheggio esclusivo dell’Ente Riserva e vaste aree verdi attrezzate – continua Marco Travaglini – rappresentano un modo per valorizzare il Sacro Monte di Domodossola, per renderlo maggiormente frubile da parte di turisti e visitatori e per creare un connubio importante tra l’aspetto artistico-culturale e quello naturalistico”.
 “E’ importante ricordare che, nello stabile in questione – conclude Travaglini – per decenni, ha operato il Circolo Cattolico che, con centinaia di soci, rappresenta un punto di riferimento ed un polo aggregativo e sportivo e che, al termine dei lavori, continuerà ad essere ospitato nell’edificio, rispondendo alle esigenze della collettività”.
Ufficio Stampa Gruppo consiliare Partito Democratico