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Le stucchevoli dichiarazioni rese dall’assessore regionale alla sanità Icardi

Trovo stucchevole  che l’assessore regionale alla sanità arrivi a dichiarare, nel comunicato stampa ufficiale della Giunta che il VCO, secondo i parametri di legge nazionale, avrebbe diritto solo a “mezzo ospedale“. 
Non si affrontano temi così delicati con le battute che, peraltro, non trovano riscontro alcuno nelle norme di legge. 
Non è  vero come dice che “abbiamo individuato anche una nuova strada di finanziamento che sarebbe completamente a carico dell’INAIL“. Abbiamo chi?
Quando si sa benissimo che il finanziamento  INAIL è stato frutto del lavoro della precedente giunta regionale di Chiamparino. 
Quanto alla richiesta di tempo per approfondire questo problema, peraltro capibile, rende vera propaganda le certezze che la Lega aveva espresso durante tutta la campagna  elettorale.

Aldo Reschigna

Partito Democratico VCO

Continuare nella direzione del nuovo Ospedale baricentrico a Ornavasso.

A seguito della partecipata assemblea pubblica, convocata dal Sindaco di Verbania Silvia Marchionini, lunedì 8 giugno a Palazzo Flaim, nella quale è stato ribadito da numerosi tecnici, rappresentanze sindacali e cittadini che la scelta strategica migliore per la nostra Provincia, per dare una sanità di qualità ai cittadini, è rappresentata dalla realizzazione di un Ospedale unico e nuovo in posizione baricentrica, il Partito Democratico provinciale del VCO, plaudendo all’iniziativa, ribadisce con coerenza la posizione espressa sin dall’ottobre 2015.
La nostra Provincia, infatti, necessita di un un Ospedale nuovo, la cui collocazione è stata individuata dalla stragrande maggioranza dei Sindaci del VCO ad Ornavasso, per garantire a tutti i cittadini ed anche al personale ospedaliero una struttura che offra servizi e prestazioni di qualità. Ad essa saranno abbinate, per un supporto sanitario completo, le Case della Salute, in parte già avviate, che completeranno attraverso un servizio di prossimità l’offerta sanitaria per tutti i cittadini.
Riteniamo che chi ha il compito di amministrare, ad ogni livello, debba assumersi la responsabilità di scelte lungimiranti, in grado di tenere insieme il territorio senza favorire scontri e divisioni, specialmente su un tema così importante come la salute dei cittadini.

Segreteria Partito Democratico VCO

Ecco i documenti presentati alla partecipata assemblea pubblica, convocata dal Sindaco di Verbania Silvia Marchionini, lunedì 8 giugno a Palazzo Flaim

Sanità. No alle proposte del neo assessore regionale Roberto Rosso.

No alla privatizzazione dell’ospedale Castelli, no al Verbano e al Cusio succursali di Borgomanero(!), no al nuovo #ospedale a Domodossola. No alle proposte del neo assessore regionale Roberto Rosso.
Per il Verbano e il Cusio ospedale di riferimento Borgomanero, ospedale Castelli privatizzato e nuovo ospedale a Domodossola. Sono queste le incredibili parole dell’assessore della giunta piemontese, Roberto Rosso, pronunciate ieri nel VCO.
Come riportato da alcuni organi di stampa testualmente afferma, auspicando l’allargamento della Provincia del VCO all’alto novarese: “l’ospedale di Borgomanero polo di riferimento per Verbano e Cusio, Domodossola per l’Ossola. Verbania potrebbe essere parzialmente privatizzato come il centro ortopedico di quadrante di Omegna».
Una dichiarazione inopportuna questa dell’esponente di Fratelli d’Italia, che segue quelle analoghe fatte da alcuni esponenti della Lega in campagna elettorale.
Lo ribadisco con forza: no alla privatizzazione del Castelli, no al Verbano e al Cusio succursali di Borgomanero(!), no al nuovo ospedale a Domodossola.
L’unica scelta per rilanciare una sanità di qualità per TUTTI i cittadini del VCO è quella della costruzione del nuovo ospedale in zona baricentrica nella nostra provincia.
Mi batterò sino in fondo perché queste proposte assurde, di alcuni esponenti del governo piemontese guidato dal neo Presidente Alberto Cirio, non si realizzino.
In attesa di vedere lo stesso Presidente del Piemonte sul territorio e affrontare questo tema, invito gli esponenti di tutte le forze politiche e gli Amministratori,, a mobilitarsi e a far sentire la propria voce. 
Spero che anche gli alleati dell’assessore Rosso prendano al più presto le distanze da queste affermazioni.

Silvia Marchionini – Sindaco di Verbania

No alla privatizzazione del Castelli proposto dalla Lega. Si all’ospedale nuovo a Ornavasso

Dopo le dichiarazioni del commissario della Lega di Verbania (l’ossolano Preioni), sono arrivate le dichiarazioni del sindaco leghista di Omegna, in cui annuncia che il nuovo ospedale “si potrebbe realizzare in qualsiasi parte dell’Ossola, anche alle porte di Domo, tenuto conto che per il Castelli si potrebbe valutare la privatizzazione“.
Il candidato sindaco della destra a Verbania Albertella (dopo aver detto prima SI’ e poi NO all’ospedale nuovo !?), ora si arrampica sugli specchi per giustificare la posizione del suo alleato leghista che indica l’ospedale nuovo a Domodossola, con Verbania che perderà il DEA e sarà privatizzato.
Noi ribadiamo che va portata avanti con coerenza l’idea dell’ospedale nuovo a Ornavasso, in zona baricentrica, come deciso a grande maggioranza dall’assemblea dei Sindaci del VCO (compreso Albertella, autore poi di un incredibile voltafaccia sul tema).
Un percorso di modernizzazione affiancato dal supporto alla medicina territoriale, attraverso le Case della Salute, come quella aperta recentemente a Verbania e presenti sul territorio a Crevoladossola, Cannobio e Omegna.

Nicolò Scalfi, segretario del Partito Democratico Verbania, risponde al commissario della Lega Salvini, il quale aveva dichiarato che “quando la Lega guiderà la Regione Piemonte, lavorerà da subito per stoppare la folle ed inutile spesa di soldi pubblici per la realizzazione dell’ospedale unico a Ornavasso”, ed ancora “punteremo 
sulla riqualificazione del S. Biagio di Domodossola e su una collaborazione tra pubblico e privato per quanto riguarda il Castelli

valutato che a Verbania operano già dei privati e sulla scia dell’esperienza positiva in atto da anni a Omegna”.
Il Pd definisce tale posizione politica povera e fuori dalla realtà, in quanto fa leva sul timore delle persone che effettuare piccoli spostamenti sul territorio provinciale per raggiungere il futuro nuovo  ospedale all’avanguardia a sostegno di pazienti e personale, sia peggio rispetto allo status attuale di ospedali al centro delle città,  non sempre in grado di garantire interventi e cure sul posto e spesso in carenze di personale. 
E’ una posizione assurda, se pensiamo che rimanendo fermi nella situazione di oggi le attività medico sanitarie e di assistenza si accentrerebbero sempre di più su Novara, allontanandosi ulteriormente e impoverendo nel prossimo futuro  il nostro territorio.
L’ospedale nuovo è invece, un passo avanti, la scelta politica che va nella direzione di riorganizzare la sanità locale in modo efficiente e in linea con le disposizioni nazionali, che prevedono una riorganizzazione delle attività territoriali  per rispondere alle esigenze  di tutti i cittadini e soprattutto delle fasce più deboli.
L’ospedale nuovo che si deve realizzare è quella struttura in grado di invertire la tendenza, richiamando sul territorio professionisti sanitari in grado di garantire cure che rispondono ai bisogni della popolazione senza necessariamente dover migrare verso altre Asl.
Con l’ospedale nuovo verranno potenziate le Case della Salute per dare attenzione e sostegno ai cittadini in modo capillare su tutto il territorio.La scelta politica per  nuovo ospedale del territorio, valutata e progettata accuratamente anche in termini di investimento, è un’inequivocabile opportunità di crescita e di miglioramento dei servizi sanitari  per tutti i cittadini che vivono nel Vco.
La posizione della destra  non è solo assurda e povera di contenuti ma pregiudiziale, in linea con l’atteggiamento cieco e oppositivo verso opere come la Tav, solo che qua parliamo della salute dei cittadini e delle loro famiglie.


Video del nuovo ospedale. Inizio lavori entro l’anno.

Il video di presentazione del nuovo ospedale di Ornavasso fatto da ASL VCO.

“Mi auguro che i lavori per il nuovo ospedale di Ornavasso possano partire entro la fine del 2019” ha annunciato il vicepresidente regionale Aldo Reschigna al termine del suo intervento al convegno “La sanità del Vco vicina ai cittadini”, organizzato dal gruppo consiliare del Partito Democratico Piemonte lo scorso 18 febbraio 2018.
. “Auspico, inoltre, che non venga messa a repentaglio tale scelta per un pugno di voti – ha aggiunto –. Faccio fatica a capire perché fino a due anni fa qualche politico locale era paladino dell’ospedale unico, mentre oggi è fermamente contrario”.
L’ospedale di Ornavasso, il cui progetto è stato scelto e già parzialmente modificato secondo le esigenze degli specialisti, costerà 178 milioni di euro (la regione metterà circa 76 milioni), avrà 330 posti letto e si svilupperà su una superficie di 22mila metri quadrati e su 7 piani. “I tempi di realizzazione saranno di 4 anni, quindi se tutto andrà come previsto l’ospedale nuovo del Vco non nascerà vecchio, a differenza di quanto accaduto a Biella o a Verduno” ha sottolineato Reschigna, che poi ha tracciato lo stato dell’arte attuale: “A metà marzo verrà convocata la conferenza dei servizi e verranno valutati il progetto dell’ospedale e la viabilità. Poi, avvieremo la procedura di evidenza pubblica, lunga 4 mesi, per capire se ci sono soggetti che possano costruire l’ospedale con meno risorse. E così a fine anno dovremmo essere in grado di affidare i lavori e di aprire il cantiere”.
Ad inizio serata ha parlato il sindaco di Verbania Silvia Marchionini. “Se l’ospedale unico non si farà, si tornerà alla stessa situazione del 2014 quando di fronte avevamo lo scenario della chiusura di uno dei due Dea – ha detto –. In Italia ogni volta che cambia il colore politico le scelte vengono stravolte. Ricordo a tutti che l’idea di ospedale unico nel novembre 2015, quando fu firmato il protocollo d’intesa, venne condivisa da quasi tutti i comuni”.
La parola è stata data anche agli esperti. Alcuni hanno illustrato il funzionamento della macchina extra ospedaliera, comprendente i servizi socio-sanitari sul territorio, mentre altri hanno ribadito l’importanza di avere una nuova struttura. “Le competenze nell’Asl Vco ci sono ma sono sparpagliate. Bisogna concentrarle in un unico luogo per valorizzarle al meglio e per assicurare un’assistenza adeguata ai cittadini” hanno affermato i dottori Paolo Gramatica e Attilio Guazzoni .

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