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Situazione problematica della sanità nel VCO: serve un incontro sul territorio tra i Sindaci, Assessore regionale alla sanità, ASLVCO, sindacati e ordine dei medici.

Situazione problematica della sanità nel VCO: serve un incontro sul territorio tra i Sindaci, Assessore regionale alla sanità, ASLVCO, sindacati e ordine dei medici.

Prosegue l’attività del tavolo sanità della coalizione di centro sinistra di Verbania, che si è svolto martedì 8 ottobre, presso la sede PD.

Stupore e indignazione ha suscitato l’articolo de La Stampa, testata nazionale, pubblicato nei giorni successivi al nostro comunicato e agli articoli delle testate locali, con focus la situazione della Sanità locale e la poca chiarezza della delibera 677 dell’ASLVCO.
A detta degli operatori presenti l’articolo dal titolo “Verbania: medici in fuga, così muore la Sanità” del 4 ottobre contiene parecchie inesattezze sulle quali, sono intervenute le sigle sindacali dei medici ospedalieri e alcune associazioni che ruotano attorno al mondo sanitario.
La proposta che il tavolo intende fare è quella di trovare una strategia di intenti volta a salvare il diritto costituzionale ed inviolabile alla salute.

Chiediamo pertanto al Sindaco Albertella, al sindaco Pizzi, al sindaco Berio, a tutti i sindaci della provincia e a tutte le forze politiche di trovare una modalità istituzionale di confronto con le componenti coinvolte e la cittadinanza. Chiediamo inoltre che sia organizzato un incontro con gli organi responsabili (assessore regionale, direzione generale ASLVCO, sindacati, ordine dei medici) per affrontare concretamente le criticità della sanità pubblica nel VCO.
Il Partito Democratico, sostenuto dalla coalizione di Centro Sinistra intende procedere con la richiesta da parte del Presidente Mondino ad una commissione Sanità e Servizi al cittadino dove confrontarsi responsabilmente sulle strategie da mettere in campo per interloquire con la Direzione general ASLVCO, è necessario avere risposte che garantiscano il rispetto dei servizi presenti oggi, senza che nulla venga tolto o spostato penalizzando tutto il territorio.
Abbiamo necessità di capire, i sindaci prima di tutto quando partiranno i cantieri delle case di comunità.
Siamo sicuri che attraverso un lavoro di sinergia senza bandiere partitiche questo territorio potrà salvare il diritto alla sanità per tutti i suoi cittadini.

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Tour presso gli ospedali di Gianna Pentenero lunedì 3 giugno

Tour presso gli ospedali del territorio della candidata alla presidenza della Regione Piemonte, Gianna Pentenero lunedì 3 giugno 2024.

– Ore 12,30 ingresso Ospedale Castelli di Verbania, momento stampa con il candidato Sindaco Riccardo Brezza e i candidati PD in consiglio regionale Alice De Ambrogi e Reggiori Lucio, e confronto con gli operatori sanitari e cittadini.

– Ore 14,30 Ospedale S. Biagio di Domodossola – banchetto in Largo Caduti Lager Nazisti.

Il programma e le proposte 👉 https://www.giannapentenero.it/

Link materiale candidati e facsimile 👉 https://www.partitodemocraticovco.it/2024/05/20/i-volantini-dei-candidati-pd-alle-regionali-de-ambrogi-e-reggiori/

Si vota sabato 8 e domenica 9 giugno 2024.
Sabato dalle ore 15:00 alle 23:00, domenica dalle 7.00 alle 23:00.
Porta con te un documento d’identità e la tessera elettorale (se non l’hai più richiedila all’ufficio elettorale del tuo Comune).
Puoi scrivere al massimo due preferenze tra i candidati PD rispettando l’alternanza di genere.

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Canale #Whatsapp https://bit.ly/3RibH6b
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Annunci roboanti di rilancio ma la Sanità nel VCO è in profonda crisi.

🟢 In questi giorni si susseguono annunci di investimenti nelle strutture ospedaliere, con la sfilata dei canditati Cirio e Preioni sul territorio, come per la rianimazione e il minireparto di assistenza pediatrica a Domodossola.
Investimenti che sembrano prospettare un modello più efficiente ed efficace delle cure. Purtroppo, non è assolutamente cosi, perché non ci sono le relative dotazioni di personale come medici o infermieri. Si possono aprire interi reparti o installare nuovi macchinari, fare nuove sale operatorie o ambulatori con strumentazione all’avanguardia ma se poi manca il personale, si intuisce che non si risolve la crisi della sanità nel nostro territorio.
Tutti i cittadini, quotidianamente, fanno esperienza di tempi non più tollerabili per accedere al servizio sanitario; le risposte dal centro prenotazioni sono che mancano le agende, che alcuni esami si possono fare a giugno o luglio del 2025! (ad esempio, colonscopie o risonanze magnetiche) e i tempi di attesa medi nei casi in cui non vi è prescrizione di urgenza sono al limite dell’assurdo. E nemmeno i recenti finanziamenti annunciati dal Governo e dalla Regione hanno migliorato la situazione, se non in limitati casi, e con provvedimenti ed iniziative circoscritte nel tempo come ricorrendo all’ormai noto meccanismo dei gettonisti.
La Sanità deve essere organizzata per essere più vicina ai cittadini con tutti i servizi necessari. Invece, oggi la realtà e ben diversa: sono moltissimi i nostri concittadini del VCO che, per accertamenti o cure, devono rivolgersi alle strutture private, andando anche fuori Provincia o addirittura fuori Regione con disagi e costi elevati.
Questa è la realtà, e ci si può ritrovare nell’appello lanciato da molti scienziati e premi Nobel a livello nazionale sulla drammaticità della situazione nella sanità pubblica e quindi con un aumento del ricorso al privato, snaturando il ruolo del Servizio Sanitario Nazionale.
La candidata Presidente Gianna Pentenero mette al primo posto dei temi da affrontare proprio il rilancio ed il potenziamento della Sanità pubblica in Piemonte, garantendo un adeguato finanziamento e le assunzioni necessarie. Queste se non verranno fatte a breve, porteranno ad un ulteriore contraccolpo negativo sul sistema, anche in vista dei molti pensionamenti previsti entro il 2024 di medici ospedalieri, medici di famiglia e infermieri, Ci chiediamo: la regione ha già promossi i bandi per appaltare i servizi?
Nel frattempo bisogna anche pensare alle condizioni di lavoro del personale oggi occupato, sempre più sotto pressione ed in condizioni non ottimali, sia per loro ma anche per i pazienti.
Invitiamo il Consigliere, l’Assessore e il Presidente della Regione Piemonte a soffermarsi un po’ di più a constatare la drammatica situazione dei pronto soccorso invece di fare visite estemporanee, buone giusto per qualche foto in campagna elettorale.
Candidati alle elezioni regionali per il Pd nella circoscrizione VCO Azzurra TV
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Sanità: dalla grave realtà a progetti di salute. Incontro ad Omegna con A.Saitta ex assessore regionale sanità

Un incontro con Antonio Saitta, ex assessore alla Sanità della Regione Piemonte, e i candidati alle regionali per il VCO Alice De Ambrogi e Lucio Reggiori, in cui discuteremo le proposte del Partito Democratico Verbano Cusio Ossola per una migliore Sanità in Piemonte.
Il diritto alla salute è a rischio, messo a repentaglio dai tagli delle risorse del Servizio Sanitario Nazionale, dalla carenza di personale negli ospedali, dalle liste d’attesa lunghissime.
Per il Partito Democratico la difesa della Sanità pubblica è una priorità assoluta, e fondamentali per una svolta saranno le elezioni regionali.
Il centro destra in regione non è grado di garantire nemmeno i servizi sanitari pre-covid.
❗Liste d’ attesa interminabili
❗mancanza di medici ed infermieri
❗personale esausto che scappa dal nostro territorio
❗uso smodato di gettonisti
❗giri improbabili per tutta la regione per semplici analisi che si potrebbero fare qui.
La destra sta smontando la Sanità pubblica e ne va pure fiera.
Noi abbiamo un’ idea diversa e vogliamo condividerla con voi.
Ci vediamo il 19 aprile alle 21 al Forum di Omegna
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Sgarbo istituzionale e risposte zero ai problemi della sanità. A Verbania Cirio ha fatta solo l’ennesima passerella

Apprendiamo dagli organi di stampa della visita effettuata dal Presidente Cirio all’Ospedale Castelli di Verbania. Meglio tardi che mai, considerato che nei suoi ultimi giri lo aveva colpevolmente dimenticato.
Accogliamo con stupore però il fatto che il Presidente della Regione Piemonte abbia accuratamente evitato di invitare all’incontro la Sindaca di Verbania, Silvia Marchionini: uno sgarbo istituzionale intollerabile e ingiustificabile, che non fa altro che confermare l’atteggiamento di Cirio e della Sua Giunta nell’incontrare sui territori soltanto i Sindaci ritenuti amici, per non doversi confrontare nel merito sulle questioni lasciate irrisolte dall’Amministrazione regionale.
Nonostante le dichiarazioni pubbliche della Regione, infatti (sostenute da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia) il futuro degli ospedali nel VCO rimane estremamente incerto.
È importante ricordare che se l’appalto per il nuovo ospedale fosse stato avviato quattro anni fa, oggi sarebbe già in fase avanzata di costruzione, con un progetto sostenuto dalla maggioranza dei sindaci, medici e operatori sanitari della provincia.
Al contrario, ci troviamo solo di fronte a promesse vaghe di ristrutturazione senza azioni concrete che porteranno (nella migliore delle ipotesi) ad avere le strutture occupate da cantieri e lavori per i prossimi 8-10 .
È fondamentale sapere da quale ospedale inizieranno i lavori, quali servizi e reparti saranno disponibili (o se continueremo ad avere due ospedali a metà come ora), e se avremo personale sufficiente per entrambe le strutture, considerando il frequente ricorso ai gettonisti esterni e il sovraccarico nei confronti degli operatori strutturati.
La verità è che ci servono fatti, non un progetto vago per migliorare solo le strutture degli attuali ospedali, senza garanzie sui reparti e i servizi che saranno presenti a Verbania come a Domodossola, e nemmeno riguardo al mantenimento del DEA e all’inizio effettivo dei lavori.
Entro la fine della legislatura non vedremo dunque risultati tangibili, ma solo una prolungata campagna propagandistica: cinque anni di governo regionale di Cirio e della destra non hanno portato a fatti concreti, ma solo a slogan, utili in un contesto di campagna elettorale permanente ma assolutamente non in grado di risolvere i drammatici problemi dei servizi sanitari locali.
Tutto ciò mentre la ricerca di un medico di famiglia diventa sempre più difficile, la qualità delle cure nel settore pubblico declina a favore di quello privato, il coraggioso personale dei reparti è costretto a raddoppiare turni e impegni per far fronte alle esigenze della popolazione e prenotare una visita diventa un’impresa sempre più complessa.

Alice De Ambrogi
Segreteria Provinciale

Giacomo Molinari
Segretario circolo Verbania

Partito Democratico

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Sanità: Albertella e la destra che non si accorge del disastro dei servizi sanitari nel VCO e a Verbania

Leggiamo con piacere del “regalo” che Verbania Futura, e il suo perenne candidato sindaco Giandomenico Albertella, hanno riservato alle cittadine e ai cittadini verbanesi pubblicando il giorno della Vigilia di Natale un comunicato stampa quantomeno surreale sul tema della Sanità.

Un intervento a gamba tesa, squisitamente pre-elettorale ma che dimostra come la riflessione in atto nel centrodestra su un argomento di vitale importanza per chi vive in questo territorio sia decisamente fuori fuoco.

Nel giro di poche righe infatti il comunicato in questione rappresenta una situazione ai margini della realtà, magnificando come una “vittoria” il supposto stanziamento di risorse limitate (promesse in extremis dopo anni di totale disinteresse da parte dell’attuale Governo della Regione Piemonte) per l’Ospedale “Castelli”.

Un investimento fuori tempo massimo (se non per poter essere sbandierato nella prossima campagna elettorale) e decisamente insufficiente per affrontare le difficili questioni strutturali che impediscono a troppi nostri concittadini di vivere serenamente il rapporto con il proprio diritto alla salute: un contentino che non tiene conto della necessità di ripensare in maniera organica la relazione fra cittadini, presidi sanitari e territorio, che non tocca alcuni punti focali della questione (come la difficoltà di saper attrarre nelle nostre strutture nuovi professionisti), che non risolve le difficoltà quotidiane degli attuali dipendenti del sistema sanitario territoriale costretti a fare i salti mortali per cercare di assolvere al meglio ai propri compiti e non cita nemmeno lontanamente il problema costituito dalla diffusione su larga scala del fenomeno dei “gettonisti” (il cui costo può arrivare fino a 250 euro l’ora, contro i 45 di uno strutturato) lasciando sostanzialmente inalterata una situazione di totale difficoltà per i residenti verbanesi.

Sulla necessità di ripensare organicamente l’organizzazione della struttura della Sanità territoriale i riferimenti sono molteplici, basterebbe andare a leggerli: senza perdersi eccessivamente nei tecnicismi sarebbe sufficiente citare il documento AGENAS del 2021, che in accordo con la Mission 6 del PNRR stabilisce le linee guida per il riordino della sanità territoriale che la Regione Piemonte avrebbe dovuto realizzare con i fondi stanziati dall’Europa.

Quanto di queste indicazioni e finanziamenti è stato recepito dal Governo Regionale e destinato alla sanità del VCO? Zero.

Probabilmente è più facile riempirsi la bocca promettendo milioni (che arriveranno – se arriveranno – nei prossimi 8/10 anni) lasciando sostanzialmente inalterata una situazione di squilibrio di cui pagano tutti il conto: cittadine e cittadini, operatori sanitari, il territorio nel suo complesso.

Anche questa è una vittoria?

O forse è uno dei motivi che hanno spinto il Presidente Cirio, misteriosamente ricomparso in queste lande nelle scorse settimane, a decidere di evitare accuratamente di visitare la città di Verbania e il suo ospedale nel corso del suo ultimo giro elettorale?

Se si vuole lavorare seriamente sul tema della sanità territoriale, le cose da fare non mancano di certo: per questo motivo siamo stati – e continueremo a stare – nelle piazze per batterci assieme a cittadine e cittadini per risolvere il terribile problema delle liste di attesa che colpisce così duramente la sanità pubblica piemontese e verbanese.

Per questo motivo siamo stati – e continueremo a stare – al fianco di quei sindaci del territorio che si battono per cercare soluzioni che non siano di facciata ma strutturali: in questo un particolare plauso va rivolto all’Amministrazione di Verbania, pesantemente attaccata dal comunicato di Verbania Futura.

Per questo motivo abbiamo proposto – e continueremo a proporre – soluzioni innovative che mettano al centro il cittadino e il suo diritto alla salute, piuttosto che improbabili boutade elettorali destinate nella migliore delle ipotesi a mettere una pezza su una questione complessa che si trascina da troppo tempo.

Da ultimo, ci permettiamo di rivolgere un invito al signor Albertella e a chi ci invita a tenere un “decoroso silenzio”: più che pensare a zittire gli avversari, sarebbe meglio che il centro destra si preoccupasse di iniziare ad ascoltare le persone, proprio a partire da quei cittadini e operatori sanitari dei quali inopinatamente dice di voler prendere le posizioni.

Se lo facessero potrebbero più facilmente evitare figure barbine, come quella dell’Assessore Regionale alla Sanità Icardi, talmente amato da chi negli ospedali vive e lavora che si è visto gentilmente rifiutare la strenna natalizia con la quale pensava di accattivarsi i favori degli operatori sanitari, i quali hanno dignitosamente ricordato all’assessore che alla Sanità regionale occorrono nuove assunzioni e salari competitivi, non bollicine.

Il Partito Democratico, a differenza di questi signori, il tempo per parlare con i cittadini e gli operatori lo trova sempre, settimana dopo settimana: è da questi dialoghi che nascono le nostre idee e le nostre battaglie, anche e soprattutto su una materia come quella della Sanità, che sarebbe ore di togliere dalle rapaci mani di chi la usa solamente per fare propaganda e farla tornare al centro di un disegno complessivo di città e territorio, come i verbanesi meritano.

Giacomo Molinari
Segretario Circolo PD Verbania

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