Archivi categoria: Sanità e Welfare

Al via l’accorpamento dei reparti negli ospedali piemontesi: tagli al VCO in favore di Novara?

Una dichiarazione del capogruppo PD in regione Piemonte Aldo Reschigna.
Conseguente al piano di rientro concordato tra Regione e Governo, giunge ora nella sua fase operativa la ridefinizione dei reparti ospedalieri sulla base dei posti letto.
Con una circolare inviata il 30 settembre dall’assessorato alla sanità di Asl e ASO, viene richiesto ai Commissari straordinari di ridefinire entro il mese di ottobre la pianta organica sulla base di parametri ridefiniti nella circolare. In particolare per le strutture complesse, il numero minimo di posti letto necessario per poter mantenere una struttura complessa è 19.
E’ evidente il significato di questo parametro. Se applicato così come richiesto dall’assessore, porterà alla ridiscussione di numerosi reparti, soprattutto negli ospedali di dimensioni medio-piccole, con le evidenti conseguenze sul piano del servizio.
Nel VCO in particolare, considerando l’attuale dotazione di posti letto, saranno toccati i reparti di Cardiologia, Malattie infettive e tropicali, Nefrologia, Neurologia, Oncologia, Oculistica, Otorinolarigoiatria, Urologia, Pediatria, Psichiatria, Recupero e riabilitazione funzionale.
Ad un territorio che sta ancora oggi discutendo su dove collocare il laboratorio di emodinamica, rivolgo l’invito a guardare con molta più attenzione quello che a seguito della circolare del 30 settembre potrebbe accadere. Cioè la cancellazione di reparti in specialità indispensabili per i nostri territori e la consegna dei nostri ospedali a Novara.
Quando denunciammo, qualche mese fa, gli effetti della delibera addendum, fummo tacciati di fare del terrorismo. Ora il passaggio alla fase operativa conferma quei nostri timori.
Noi siamo favorevoli a una riduzione delle strutture complesse, intervento avviato già dalla Giunta di centrosinistra. Siamo invece contrari a introdurre tagli sulla base di esclusivi parametri numerici, senza considerare le specificità delle singole situazioni e le necessità dei diversi territori. Si sta compiendo una operazione simile a quella decisa con il taglio del personale, in modo indiscriminato, colpendo realtà meglio attrezzate sul piano del personale insieme con altre già ridotte all’osso, con conseguente caduta del servizio.
La logica dei tagli non si sposa con quella della riorganizzazione. Soprattutto quando manca con evidenza una visione di insieme. Oggi in Commissione è stata presentata una sintesi del piano sociosanitario così limitata e generica da poter essere applicata a qualunque modello sanitario. Aspettiamo un piano organico e più dettagliato, per poter discutere nel merito.

Ufficio Stampa Gruppo Consiliare Partito Democratico

Mobilitazione contro i tagli ai Ciss

Continua la mobilitazione degli operatori (e di molti utenti)  contro i tagli ai Ciss, ed in particolar modo a quello dell’Ossola contro le “scelte sciagurate fatte a livello regionale e nazionale” con le manovre economiche di questi ultimi mesi.
Tagli pesantissimi che hanno ricadute sia sul livello occupazionale degli operatori sia ovviamente sulle prestazioni offerte alle fasce più deboli  (anziani, disabili ecc).
Potete scaricare cliccando qui il [download id=”65″] da diffondere e far girare, e per avere più informazioni potete visitare la pagina facebook clicando qui.
Da questa pagina abbiamo preso il seguente testo che riassume alcuni dei tagli arrivati.

QUALI SONO I TAGLI?
SAD (Servizio Assistenza Domiciliare, rivolto in particolare agli anziani) : è prevista la riduzione del servizio per 185 ore settimanali (720 ore al mese). Considerato che ogni operatore lavora 138 ore al mese si perderanno 5 operatori, questo significa:
• che 5 operatori della Cooperativa potranno perdere il lavoro (oppure un numero maggiore avrà una proporzionale riduzione di ore);
• che 50/60 utenti perderanno il servizio (ogni operatore ne segue mediamente 10/12). t

SAP (Servizio Aiuto Personale) : Si tratta dell’aiuto che viene assicurato ad alunni con disabilità, al fine di garantire loro una frequenza dignitosa nelle scuole.
> Nel 2010 hanno avuto il servizio 46 bambini per un totale di 488 ore settimanali, impegnando circa 28 operatori.
• Nel 2011, a fronte di 48 richieste pervenute, ci saranno solo 300 ore settimanali a disposizione.

Servizio di Educativa Territoriale : è rivolto al sostegno e alla tutela di minori in difficoltà
e al supporto educativo delle loro famiglie.
• Attualmente è gestito da 5 operatori per 30 ore isettimanali ciascuno.
• Sarà garantito sempre da 5 operatori ma a 25 ore settimanali a testa.

Servizio Trasporti per persone disabili : garantisce l’accesso ai servizi, il trasporto degli utenti che vengono inseriti al lavoro, lo svolgimento delle attività esterne organizzate dai servizi.
> Si prevede la riduzione del 50% dell’orario lavorativo di un autista (da 38 ore a 19 ore settimanali).

Ludoteche :
ve ne sono in funzione 5, con 7,586 accessi annui (1.019 a Baceno; 1.265 a Varzo; 725 a S. Maria Maggiore; 2.698 a Villadossola; 1.879 a Piedimulera).
> Al momento vi lavorano 3 operatori per 24 ore settimanali ciascuno.
> Saranno tutte chiuse dal mese di agosto.

Spazio Neutro : consente gli incontri, vigilati da personale specializzato, fra genitori e figli, nei casi stabiliti dall’Autorità Giudiziaria.
> Si prevede la riduzione di 10 ore settimanali di presenza degli Educatoti Professionali messi a disposizione dalla Cooperativa.

Progetti specifici per persone disabili : sostegno domiciliare, interventi educativi sul territorio, weekend fuori casa, integrazione sociale, soggiorni.
> Per queste attività si prevede un taglio di 160 ore da settembre a dicembre. Si prevede inoltre una contrazione delle spese relative all’acquisto di alimentari e bevande per i servizi residenziali e seniiresiden

L’ASSESSORE MONFERINO RISPONDE AL CAPOGRUPPO PD RESCHIGNA SULL’INTERVISTA DEL SEN. MONTANI.

Aldo Reschigna

L’assessore regionale alla sanità Monferino ha risposto nel question time all’interrogazione del capogruppo regionale PD Aldo Reschigna in cui chiedeva l’opinione della Giunta sull’intervista a un settimanale locale in cui il senatore della Lega Nord Montani parlava di interessi del privato sull’ospedale Castelli di Verbania e indicava questa strada come quella da perseguire nella gestione della sanità.
“Non conosco ne ho mai incontrato il sen. Enrico Montani”, ha spiegato Monferino, “Non sono a conoscenza di specifici contatti con imprese private per collaborazioni con l’ospedale di Verbania. Non ho dubbi sul fatto che diverse imprese private possano essere interessate a sviluppare in forme varie rapporti di collaborazione con l’ospedale Castelli, riproponendo in questo modo un modello che ha già dimostrato di essere un modello di successo con l’esperienza di Omegna”.
Monferino ha spiegato che “eventuali iniziative con privati sarebbero di competenza dell’Asl Vco, ma chiaramente con la condivisione di indicazioni strategiche e con il supporto dell’assessorato competente”.
“E‘ evidente”, sostiene Reschigna, “nelle parole dell’assessore Monferino che l’intervento dei privati al Castelli, se non è all’ordine del giorno come sostiene il senatore Montani, è altamente probabile in un prossimo futuro. Su questo ci riserviamo il massimo di attenzione su eventuali sviluppo di un rapporto con il privato che non può essere considerato, come fa il senatore Castelli, la strada maestra per la riforma della sanità piemontese”.
“Rimane invece confermata la pesante invasione di campo del senatore Montani, che rappresenta chiaramente le intenzioni della Lega nord sul futuro della sanità piemontese”.
Aldo Reschigna

L’ospedale Castelli ai privati. Lo afferma il sen leghista Montani.

Enrico MontaniIl capogruppo regionale PD Aldo Reschigna ha presentato una interrogazione a risposta immediata sui contenuti di una intervista resa dal senatore Montani all’ “Ecorisveglio”.
Nell’intervista il senatore della Lega nord sosteneva, parlando del futuro del Castelli di Verbania, che “tutti i soggetti privati della sanità fuori e dentro la nostra provincia sono interessati al Castelli…questa è la strada che dobbiamo percorrere”. E più avanti, sostiene che il dissidio sulla sanità tra il sindaco Zacchera (pdl) e il commissario dell’Asl è determinato dal fatto che “il commissario dell’Asl è del Carroccio”.
“A che titolo parla il senatore Montani?”, si chiede il capogruppo regionale PD Aldo Reschigna, “Nessun esponente della Giunta regionale ha mai parlato di un ingresso del privato nella gestione della sanità pubblica e di un cambiamento di rotta così dirompente in una sanità che finora ha mostrato livelli di eccellenza riconosciuti da tutti. Eppure il senatore Montani ne parla come di una cosa evidente e perseguita metodicamente, almeno dagli uomini del Carroccio. Lo sa il presidente Cota e cosa ne pensa?”.
“Colpisce anche che, con la massima tranquillità, il senatore Montani parli del commissario dell’Asl come di un uomo del Carroccio, quando il presidente Cota si ostina a parlare sui giornali di una politica che deve stare fuori dalla sanità e di commissari scelti unicamente sulla base della loro professionalità. Che fosse una barzelletta era chiaro a tutti. Ora arriva la certificazione di un  esponente politico come il senatore Montani, che parla del commissario dell’Asl come se fosse un commissario politico al centro di trame tese da esponenti insieme alleati e avversari. In questo quadro é ben misero il futuro che si prospetta per la sanità del verbano”.
PD VCO
Ufficio Stampa

SANITA: ADESSO BASTA! IL CENTRO DESTRA HA FATTO LA SCELTA PER L’OSPEDALE PROVINCIALE SU UN’UNICA SEDE? LO DICANO!

L’incredibile lettera del sindaco Zacchera di oggi (clicca qui) segnala, se ma ce ne fosse bisogno, il grave dilettantismo del centro destra regionale e locale nel (non) governare un tema così importante e delicato come quello della sanità pubblica. (Clicca qui per le dichiarazioni sul fatto di cattrini)
Il piano regionale per la sanità del VCO invocato da tutti (compreso il PD) non è mai stato presentato dalla giunta Cota: in compenso abbiamo visto solo i tagli che hanno portato la sanità pubblica del VCO a livelli inaccettabili.
Ora, sembra, che questo fantomatico piano sia apparso “magicamente” in una cena riservata.
A parte il fatto che si son dimenticati il sindaco Quaretta di Omegna (ma sappiamo che Quaretta conta poco…) troviamo questo modo di operare assolutamente fuori luogo da parte del centro destra.
E’ ora che i cittadini del VCO conoscano quali siano le reali intenzioni di Cota, dell’assessore regionale Monferrino e dei consiglieri regionali del centro destra Marinello, De Magistrs, Cattaneo e dello stesso onorevole Zacchera loro collega di coalizione.
Basta riunioni più o meno riservate.
Zacchera scrive che il centro destra in regione, con l’assessore Monferrino, avrebbe deciso per avere una sola sede provinciale dell’Ospedale, chiudendo uno dei Due DEA, come noi del PD denunciamo da tempo!
Vogliamo sapere dalla regione se questo corrisponde al vero perché non si possono riaprire guerre di territorio, pena la sconfitta di tutti.
Infatti, per noi rimane invece valida e percorribile l’idea di un ospedale unico plurisede.

Adesso Basta.

Dicano e scrivano nero su bianco cosa hanno in mente.
Tutto questo sarà oggetto della conferenza stampa di domani a Intra (ore 10.30) del caporuppo del PD in regione Aldo Reschigna.

PD VCO
Ufficio stampa

NOMINA MONFERINO: La montagna ha partorito il topolino.

Aldo Reschigna

Due mesi di dibattito nel Pdl e tra Lega e Pdl si sono risolti con la nomina di Monferino a capo della sanità.
Quando un tecnico assume la responsabilità del più importante assessorato della Regione significa che la politica è debole.
Apparentemente la Lega potrebbe cantare vittoria. Ora al partito di Cota fanno capo tutti i principali assessorati. Il Pdl esce con le ossa rotte, incapace di superare i dissidi interni, paralizzato dai veti incrociati sui nomi da proporre. Lʼipotetico rimpasto è rinviato a settembre.  Se ci sarà, cosa non scontata, servirà ad aumentare il numero degli assessori e i costi della politica.
Dalla vicenda esce però sconfitto tutto il centrodestra, incapace di trasformare la necessità di un rimpasto nella occasione per dare risposte concrete alle inadeguatezze di governo emerse con chiarezza in questo primo anno e sottolineate non solo dallʼopposizione, ma anche da pezzi della maggioranza e della società civile.
I problemi della regione restano tutti. A noi il compito da settembre di ripresentarli allʼattenzione della politica regionale e dellʼopinione pubblica, alla ricerca di una soluzione.

Capogruppo Consiliare Partito Democratico
regione Piemonte