Archivi categoria: Sanità e Welfare

Ospedale San Biagio: parte sabato la raccolta firme del PD

image Il circolo Pd di Domodossola con il coordinamento provinciale, invita tutti gli iscritti, i simpatizzanti e  tutti i cittadini a partecipare sabato 28 ottobre, dalle ore 9.30 alle ore 13.00, al  "GAZEBO"  di fronte al Comune di Domodossola.
Nell’occasione partirà la petizione con  RACCOLTA FIRME indirizzate al Presidente della regione COTA per chiedere la realizzazione della NUOVA ALA DI DEGENZA DELL’OSPEDALE S. BIAGIO. Di seguito il testo della petizione Al Presidente della Regione Piemonte ROBERTO COTA

Oggetto: Realizzazione di Nuovo Edificio per NUOVA ALA DI   DEGENZA del Presidio Ospedaliero di DOMODOSSOLA (S. Biagio).

Tenuto conto della

•    Ammissibilità al finanziamento 2008-2009-2010 per un importo di € 8 milioni, a fronte dei € 22 milioni richiesti (DGR n°49-8994 del 16.06.08).
•    Richiesta da parte del DG dell’ ASL VCO a procedere per il progetto integrale dell’ opera, ritenendo la copertura finanziaria di € 14 milioni garantita ai sensi dell’ art.13 L.R. n°28/08 (nota prot. n°81956 del 10.10.2008).
•    Previsione di far fronte alla restante somma di € 14 milioni, prevista negli anni successivi al 2010 ai sensi dell’ art. 13 della L.R. n°28/08 (Det. Dirigenziale n° 754 del 18.11.08, rettificata con DD n° 916 del 04.12.08).
•    Approvazione da parte dell’ ASL VCO del progetto esecutivo delle opere per un importo pari a € 22 milioni (atto n° 914 del 18.12.09).
•    Dichiarazione di Appaltabilità dell’ Opera trasmessa da ASL VCO al Competente Settore Regionale, onde ricevere il relativo “nulla osta” (nota n° 103180 del 29.12.09).

Preso atto della

•    Sospensione del Nulla Osta da parte del “Settore Politiche degli Investimenti Direzione Sanità Regione Piemonte” per una verifica da parte dell’ Assessorato sulla programmazione degli Interventi di Edilizia Sanitaria (nota prot. n°26148 del 07.09.10),

I sottoscrittori  della presente chiedono che

Venga sollecitamente concesso il “nulla osta” per consentire l’ appaltabilità dell’ Opera utilizzando, fin da subito, il fondo di € 8 milioni già stanziati nel triennio 2008-2009-2010 e venga  altresì predisposto quanto necessario per il proseguimento, ai sensi dell’ art. 13 L.R. n°28/08.

La verità sul San Biagio

imagePer chiarire meglio la situazione denunciata nel corso della conferenza stampa tenutasi lunedì davanti all’ospedale San Biagio di Domodossola, relativa alla costruzione della seconda ala del nosocomiuo ossolano e della mancanza del taglio dei fondi della giunta Cota, alleghiamo di seguito tutta la documentazione da cui potete tranquillamente veder chi dice la verita’.
Documentazione nuova ala ospedale San Biagio

Ospedale San Biagio: Bresso 22 – Cota 0

imageIl PD con un volantinaggio presso l’entrata dell’Ospedale San Biagio di Domodossola denuncia: Bresso 22- Cota 0. I democratici spiegano che la giunta Bresso aveva messo a bilancio 22 milioni di euro per la realizzazione della 2° ala del San Biagio. Nel disegno di legge del governo Cota per il bilancio 2011 zero investimenti in edilizia sanitaria e non solo per il VCO ma per tutto il Piemonte.  "La giunta Bresso aveva stanziato le risorse per la progettazione esecutiva della seconda ala del San Biagio – spiega il consigliere regionale PD Aldo Reschigna – l’azienda sanitaria ha affidato il progetto e la stesura del progetto esecutivo è stata predisposta. Poi aveva detto che l’opera sarebbe stata finanziata nel corso degli anni. l’opera è cantierabile – ha continuato Reschigna –  per il 2011 questo cantiere potrebbe partire, noi abbiamo rilevato che nella legge di bilancio per il 2011 che il presidente Cota ha consegnato al Consiglio Regionale ci sono zero euro per l’edilizia sanitaria e zero euro per l’ospedale di Domodossola. Lo vogliamo denunciare perchéa noi non interessano i proclami ma le cose concrete. Il gruppo regionale del PD nella discussione sia in commissione che in aula si impegnarà perché queste risorse siano assegnate e i lavori di quest’opera  (che È cantierabile) possano partire nel corso del 2011".
 

STOP AI BANDI PER I NUOVI DIRETTORI GENERALI. UNA DICHIARAZIONE DI ALDO RESCHIGNA

image La decisione della Giunta Cota di sospendere la procedura di selezione dei nuovi direttori generali delle ASL a bandi ormai chiusi è particolarmente grave.
Su un argomento così delicato sul piano politico e non solo, ci saremmo attesi un comportamento diverso e lineare. E’ chiaro che, a candidature già presentate e quindi note all’esecutivo, arrivare da parte della Giunta a una modifica dei bandi significa assumersi una gravissima responsabilità.
Non è per noi accettabile una scelta basata su logiche spartitorie, tendenti a riaprire i termini per nuove candidature o a ricostruire percorsi in grado di premiare alcuni concorrenti sugli altri. Per questo verificheremo i cambiamenti dei bandi tra la prima e la seconda stesura e su questa base avvieremo le iniziative necessarie.
Non possiamo per altro non evidenziare come la superficialità con cui è stato affrontato questo tema è simile alla superficialità con cui la Giunta ha in passato affrontato molte altre importanti vicende.
Ufficio Stampa Gruppo Consiliare Partito Democratico

Radioterapia: Cattaneo la smetta di fare l’opposizione; è la seconda volta che glielo chiedo.

image Pubblichiamo il comunicato stampa di Aldo Reschigna in risposta ai surreali annunci fatti da Valerio Cattaneo ieri agli organi d’informazione (clicca qui per vedere).
"Oggi mi sento di aggiungere che se vuole fare l’opposizione è il benvenuto ad una condizione: che la facciamo assieme nei confronti della politica sanitaria della Giunta Regionale del Piemonte.
Al posto di andare a presidiare l’ASL andiamo assieme a presidiare l’assessorato regionale alla sanità sino a quando non ci sarà dallo stesso assessorato, una risposta chiara in merito all’autorizzazione ai lavori del secondo acceleratore all’ospedale di Verbania.
La vicenda è molto chiara ed è così riassumibile.
Alla fine dello scorso anno accogliendo una mia proposta la Giunta regionale guidata da Mercedes Bresso autorizza lo spostamento di risorse dall’ex ospedale di Premosello all’acquisto del secondo acceleratore, alla sistemazione della dialisi all’ospedale di Verbania e per un intervento territoriale ad Omegna. Alla fine dell’anno scorso dopo la delibera viene fatta la determina che conferma lo stanziamento.
Ci sono poi le elezioni regionali e la nuova Giunta Regionale blocca il turn – over nelle asl ed emette le linee giuda per la definizione dei piani di rientro delle ASL all’interno delle quali vi è la precisazione che non possono essere avviate nuove attività od ampliate attività esistenti che comportino maggiori risorse.
Viene definito il piano di rientro tra Asl e assessorato regionale alla sanità nel quale non si dice nulla in merito al fatto se il secondo acceleratore rientri o meno nel divieto di aprire nuove attività o ampliare le esistenti.
L’ASL chiede formalmente all’assessorato regionale alla sanità di sapere se può andare avanti con le procedure di appalto per la radioterapia. Sapete quale è la risposta ad oggi pervenuta dall’assessorato regionale? Nessuna!
Per queste ragioni oggi ho presentato un’urgente interpellanza all’assessorato regionale alla sanità con la quale chiedo le ragioni di tale silenzio e richiedo un pronunciamento immediato e favorevole all’autorizzazione all’asl ad andare avanti con l’appalto dei lavori.
Per queste ragioni rinnovo al Presidente Cattaneo l’invito che se proprio questo deve essere lo strumento per farci ascoltare dalla Giunta regionale il presidio facciamolo all’assessorato regionale."

Aldo Reschigna
Presidente gruppo PD in consiglio regionale

Al Presidente del Consiglio regionale del Piemonte

INTERPELLANZA
ai sensi dell’articolo 18, comma 4, dello Statuto e dell’articolo 101 del Regolamento interno
a risposta orale in Aula

OGGETTO: Secondo acceleratore presso l’Ospedale di Verbania

Premesso che:
– nel corso del 2009, la Giunta regionale, accogliendo le sollecitazioni del territorio del VCO ha autorizzato lo spostamento di risorse dell’ex Ospedale di Premosello Chiovenda ad altri interventi, tra i quali l’installazione del secondo acceleratore presso il Centro di radioterapia dell’Ospedale di Verbania;
– l’Azienda Sanitaria Locale ha predisposto gli elaborati tecnici ed avviato le procedure per l’affidamento dei lavori citati;
– le Linee Guida dei Piani di rientro da parte delle Aziende Sanitarie Locali stabiliscono il divieto di apertura di nuove attività o di ampliamento di attività esistenti che comportino maggiori spese;
– l’Azienda Sanitaria Locale 14 ha richiesto, con lettera, l’autorizzazione a proseguire nelle procedure per l’affidamento dei lavori per il secondo acceleratore.

Considerato che:
– a tutt’oggi da parte dell’Assessorato regionale alla Sanità nessuna risposta è stata data all’Azienda Sanitaria Locale.
Ribadita
– la grande attesa da parte della Comunità del VCO in merito al Centro di radio-terapia.
INTERPELLA
Il Presidente della Giunta regionale e l’Assessore competente in materia,

Al fine di conoscere

– la volontà da parte dell’Assessorato regionale alla Sanità in merito al potenziamento del Centro di radioterapia dell’Ospedale di Verbania.

PRIMO FIRMATARIO Aldo Reschigna

PIANO DI RIENTRO PER LA SANITA’ NEL VCO: RIDERE O PIANGERE?

image La Regione Piemonte (Lega Nord e PDL) ha approvato il Piano di Rientro predisposto dal direttore generale Robotti ed esaminato dalla Rappresentanza dei Sindaci, l’organo collegiale di consultazione di cui fanno parte i sindaci dei Comuni di Verbania, Omegna e Domodossola. Tutto bene, tutto normale? No.  E non perché questo Piano di Rientro (leggi: tagli generalizzati di investimenti e servizi) e la logica che da Torino lo impone siano largamente contestabili.
Non c’è nulla di normale perché a Torino Roberto Cota e la Giunta di Destra e Lega Nord impongono tagli e, di conseguenza, scelte dolorosissime (e criticabilissime) alla sanità provinciale, mentre nel Verbano Cusio Ossola il consigliere regionale Pdl Valerio Cattaneo dirama alla stampa un alluvionale comunicato nel quale dichiara tutta la sua contrarietà al Piano di Rientro e invita (o intima?) Cota e la sua Giunta a non approvarlo. Con quale risultato? Che in Piano di Rientro viene approvato a tamburo battente, a conferma dell’autorevolezza di Cattaneo, Presidente del Consiglio Regionale! Delle due, l’una: o Cattaneo non conta nulla e a Torino Cota fa quello che vuole; o Cattaneo gioca a fare la maggioranza a Torino (dove il suo partito, il Pdl, sostiene il Piano tanto avversato) e l’opposizione nel VCO.
 Se prevale (come credo) la seconda ipotesi, allora la sceneggiata deve essere fatta con il botto. E infatti parte l’ordine di Cattaneo a Zacchera (ormai una consolidata abitudine) affinché quest’ultimo convochi l’Assemblea degli 84 sindaci dell’Asl Vco, per fare sentire alta e forte la disapprovazione del territorio. Poco importa che Zacchera abbia già dato il via libera consultivo al Piano di Rientro qualche settimana fa: il contrordine è contrordine! E infatti in un batter di ciglia il sindaco di Verbania obbedisce al capopartito e convoca l’Assemblea dei sindaci sul Piano di Rientro. Per far che? Evidentemente per contestare un Piano che la Regione ha prima imposto e poi approvato. Non contento, Cattaneo fa presentare alla Giunta Regionale un’interrogazione per avere rassicurazioni sulla temporaneità dell’accorpamento di Nefrologia e Cardiologia al “Castelli” di Verbania. E a chiudere, la dichiarazione-capolavoro di Gallina, neo-capogruppo Pdl in Provincia: “Ora, col nuovo Piano di Rientro, il Dottor Robotti propone ulteriori tagli. Cosa che non potrà che tradursi in uno scadimento aggiuntivo dei servizi ai cittadini del VCO.”. Ma qualcuno a Gallina gliel’ha spiegato che questo vituperato Piano di Rientro dell’Asl, proposto da Robotti, è stato approvato da Cota e dall’assessore Ferrero, e cioè da Lega Nord e Pdl?
Voler fare la maggioranza a Torino e l’opposizione a Verbania è un giochetto che suppone un elevato tasso di dabbenaggine nei cittadini. Cattaneo e Zacchera si assumano per intero le loro responsabilità, tra le quali c’è quella di avere voluto per il Vco un Piano di tagli, drammatiche riduzioni di servizi (attenzione a quello che sta succedendo all’Eremo di Miazzina e all’Auxologico di Piancavallo!) e rinuncia ad attività indispensabili (rinviata a chissà quando l’apertura di un centinaio di posti per anziani e di una ventina di “ricovero temporaneo”). E le interrogazioni il Presidente del Consiglio Regionale le lasci fare ad altri.

PD Ufficio stampa