Archivi categoria: Scuola e Cultura

TEATRO ALL’ARENA. COSTA GIA’ 1.000.000 IN PIU’ !

image In merito all’incredibile decisione della Giunta Destra/Lega Nord di trasferire paro paro il “nostro” progetto di nuovo teatro (quello disegnato da Arroyo per piazza P.lli Bandiera) all’Arena diamo ulteriori informazioni ricavate dai documenti ufficiali.
Se il progetto esecutivo affidato dalla Giunta di Centrosinistra lo scorso maggio all’arch. Arroyo prevedeva un costo di 349.000, l’incarico affidato qualche giorno fa dalla Giunta Zacchera costa 531.000 €.
Sì, avete letto e capito bene: la stessa opera trasferita otto mesi dopo da un posto all’altro costa di sola progettazione (preliminare e definitiva, cui si sommano le spese per un fantomatico “progetto culturale” di cui parleremo nei prossimi numeri) 182.000 € in più. Un affare straordinario! A questa cifra vanno aggiunti 350.000 € per l’acquisto del terreno (l’area Arena è infatti di proprietà demaniale, a differenza di piazza F.lli Bandiera, già comunale); e poi l’indennizzo (qualche centinaio di migliaia di euro) all’attuale gestore dell’Arena per le opere realizzate (nuovo bar, spiaggia, zona camper) e non ammortizzate e per il lucro cessante dell’appalto novennale. E poi le spese per il nuovo parcheggio, quelle per il nuovo pozzo geotermico, quelle per tutte le campagne di rilevazioni e sondaggi, quelle per il progetto esecutivo, quelle per imprevisti. Fate i conti: siamo già così vicini a un aumento di costi di 1.000.000 di €., senza avere ancora considerato che il costo delle opere (10.000.000 di € nel 2007) molto difficilmente potrà essere lo stesso nel 2012, data di una possibile gara d’appalto. Ma a questo aumento dovete sommare i costi di realizzazione del nuovo parcheggio, che non potrà più essere interrato di un piano (75 posti auto) come previsto in Sassonia, ma realizzato altrove (dove? Area ex Padana gas? Area San Bernardino?)
Una scelta insensata, promossa da chi ha imbastito nella primavera 2009 fa la propria campagna elettorale scagliandosi contro i costi troppo elevato del teatro in piazza F.lli Bandiera. E che ora si accinge a devastare un’area come quella dell’Arena, finalmente risanata, preservata e recuperata ad un’intensa fruizione pubblica, con un edificio concepito per tutt’altra zona della città. Spendendo già solo per partire un milione in più.
Claudio Zanotti, consigliere comunale

Universita del VCO: il presidente dopo appena 4 mesi si dimette.

image Non certo un bel risultato per il Presidente della provincia Massimo Nobili. Dopo appena 4 mesi e per mancanza di fondi, il presidente  indicato dall sua amministrazione si dimette. Riportiamo le sue dichiarazioni.
A quattro mesi dalla sua nomina Bruno Rota si è dimesso da presidente di Ars uni Vco. Prima di formalizzare l’abbandono Rota ha comunciato le sue intenzioni al presidente della Provincia Nobili. Nel pomeriggio è stata la volta dei consiglieri di Ars.Uni. Quello dell’oramai ex presidente è uno sfogo in piena regola: “Il nostro obiettivo – spiega – era quello di razionalizzare l’esistente e promuovere nuovi corsi ma con l’assoluta mancanza di fondi è già stato dificile a mantenere i corsi avviati lo scorso anno e far partire quello in Economia montana delle Terre Alte”. 
Le parole di Rota suonano amare all’orecchio di quanti in Ars uni avevano creduto. “Non si può andare avanti così, non voglio fare polemiche con nessuno ma basta dire che a gennaio arriveranno i soldi per pagare gli stipendi ai professori che hanno tenuto i corsi nel 2008. In questi mesi ho cominciato a proporre in giro per l’Italia Ars.Uni.Vco ed i suoi corsi di specializzazione, ma gli enti e le aziende con cui interloquivo mi domandavano quanto avevamo a disposizione per i singoli progetti. Avevo l’impressione di girare a vuoto. Penso che abbiamo fatto comunque delle cose importanti, come un taglio dell’11% delle spese dei corsi, con dispiacere però voglio ritirarmi dall’incarico”. (dal sito di televco)

Rinnovato il protocollo d’intesa tra il consiglio regionale e la casa della resistenza

image l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ha approvato il rinnovo del Protocollo d’Intesa con l’Associazione Casa della Resistenza di Verbania Fondotoce, prevedendo, questa volta, il prolungamento della durata da tre a cinque anni.
“Il Parco della Memoria e della Pace, del quale fa parte la Casa della Resistenza di Fondotoce – affermano i Consiglieri regionali del Partito Democratico Aldo Reschigna e Marco Travaglini – rappresenta uno dei luoghi della memoria più cari alla nostra comunità e più significativi della Lotta di Liberazione d’Italia e sorge all’interno di un Parco adiacente al luogo dove, il 20 giugno 1944, vennero fucilati dai nazifascisti 43 partigiani”. “Il Consiglio regionale, nel corso degli anni – continuano Reschigna e Travaglini – ha sempre provveduto a stipulare Protocolli d’Intesa con l’Associazione Casa della Resistenza che, muovendo dalla conservazione e valorizzazione di un luogo considerato importante per la Resistenza e la Lotta di Liberazione in Piemonte, ha istituito strutture museali didattiche, punto di riferimento per attività culturali, formative e di ricerca storica sul territorio. Il Protocollo regola i rapporti di collaborazione tra l’Associazione ed il Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale, prevedendo, in particolare, la realizzazione di almeno un’azione congiunta annuale e stabilendo l’erogazione di un contributo finanziario da parte del Consiglio regionale, attualmente fissato in 15.000 euro annui”.
“Quest’anno – concludono i Consiglieri Reschigna e Travaglini – l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, sia su sollecitazione dell’Associazione, sia valutando in modo soddisfacente i risultati ottenuti nel corso degli anni dalla collaborazione instaurata, ha deliberato un prolungamento della durata del Protocollo d’Intesa da tre a cinque anni, al fine di assicurare una maggiore continuità di rapporti con il Comitato Resistenza e Costituzione e consentire una più stabile programmazione delle attività comuni”.
– Ufficio Stampa Gruppo consiliare Partito Democratico

Reschigna e Travaglini (pd): “4 milioni di euro per gli oratori”

image Ammontano a 4 milioni di euro i contributi assegnati dalla Regione alle attività degli oratori delle parrocchie e degli altri enti di culto. E’ un fatto di grande rilievo che conferma il nostro impegno nel sostenere le attività svolte dagli oratori nell’ambito dello sport, della cultura e del tempo libero, dirette a prevenire e contrastare fenomeni di emarginazione sociale e di disagio. Gli oratori sono una realtà di aggregazione e di socializzazione importante ed è giusto sostenerli, valorizzandone le attività.
Aldo Reschigna e Marco Travaglini, consiglieri regionali del Partito Democratico

Mobilitazione studentesca venerdìa Verbania

image Venerdì 9 ottobre avremo anche a Verbania la mobilitazione studentesca indetta dall’Unione degli Studenti. La manifestazione partirà da piazza ranzoni, venerdì, dalle ore 08.00.
Pubblichiamo anche le rivendicazioni che accompagnano questa manifestazione:
1. Ritiro dei tagli all’istruzione e immediata reintroduzione sul posto di lavoro di tutte le precarie e i precari della docenza e del personale tecnico amministrativo;
2.Rimessa in discussione radicale del provvedimento di riordino degli istituti superiori che andrà in vigore dal prossimo anno e prevede un drastico taglio di ore al fine di risparmiare soldi; 3. Portare la spesa pubblica corrente sulla conoscenza e i saperi al 10 % del Prodotto Interno Lordo (contro il misero 3,9% attuale). Le risorse possono essere recuperate annullando la costruzione dei 131 cacciabombardieri f-14 del sistema d’arma Joint Strike Fighter (che il Governo italiano ha autorizzato a costruire per un valore di 14 miliardi di euro) e cancellando il piano di sviluppo infrastrutturale pari a 5 miliardi di euro in favore della dittatura libica di Gheddafi;
4. Riconversione totale dei circuiti telematici della rete scolastica dal sistema Microsoft al sistema operativo gratuito Linux, con conseguente impiego delle quote di risparmio nell’ ammodernamento delle strutture tecnologiche e nel loro impiego a fini didattici;
5. Legge quadro nazionale per il diritto allo studio: Pur essendo il diritto allo studio materia di competenza delle regioni, chiediamo che lo Stato individui dei livelli minimi di accesso allo studio (trasporti, libri di testo, mense, borse di studio, accesso alla cultura, ecc) ;
6. Istituzione del “reddito di formazione”, ovvero un reddito per gli studenti, garantito attraverso forme dirette, ovvero borse di studio distribuite a prescindere dal reddito, e forme indirette, ossia l’erogazione gratuita di servizi quali i trasporti, libri di testo, e tutto ciò che rientra nell’ambito della cultura. Abolizione della legge 30 che istituisce forme di precarietà devastanti e che impedisce, una volta concluso il ciclo formativo, di accedere ad un lavoro stabile e appagante;
7. Piano di finanziamento straordinario al fine di coprire l’assistenza totale per il recupero debiti (che il Ministro Fioroni nel 2007 aveva promesso e mai mantenuto per l’impossibilità delle scuole di coprire economicamente i corsi), attraverso sportelli settimanali che possano avviare percorsi individuali di risanamento delle lacune didattiche;
8. Istituzioni di Commissioni Paritetiche docenti-studenti in tutte le scuole secondarie di 2° grado che possano discutere i metodi e i contenuti delle lezioni (ormai vecchi di decenni, in molti casi) e creare un sistema di didattica partecipata e non schiacciata sulla discrezione dell’insegnante e sulla logica della lezione frontale;
9. Riforma della valutazione con conseguente ritiro dell’ultimo regolamento varato dal Ministero (che prevede la valutazione in decimi per tutte le scuole, la partecipazione degli insegnanti di religione cattolica agli scrutini in cui si definiscono i crediti formativi, la ammissione alla maturità solo per gli studenti che abbiano sei in tutte le materie, non garantisce gli studenti dal voto in condotta, ecc). Abolizione del voto in decimi e istituzione di un sistema di valutazione a giudizio come avviene nella quasi totalità dei Paesi Europei; abolizione voto di condotta; sistema di corsi di aggiornamento permanenti per il corpo docente e introduzione di un sistema di valutazione dell’insegnamento ;
10. Ritiro del PdL Aprea (che mira a privatizzare la scuola trasformando i consigli di istituto in consigli di amministrazione non garantendo la rappresentanza degli studenti) e apertura di un dibattito pubblico sul ruolo e la funzione degli Organi Collegiali e sulla governance scolastica che possa dare avvio ad un provvedimento di Riforma complessiva;
11. Cambiamento della materia di religione cattolica in “Storia delle religioni e dei culti”, il cui reclutamento del personale docente sia di totale competenza dello Stato e senza alcun peso specifico negli scrutini finali;
12. Ritiro immediato del “pacchetto sicurezza” e delle forze militari presenti nelle città con finalità di ordine pubblico e ritiro delle ordinanze che impediscono la mobilità dei cortei;
13. Libero accesso alle informazioni: copertura wi-fi nel 100% del territorio nazionale; potenziamento della Carta “Io Studio” al fine di garantire agli studenti gratuità a musei, cinema, monumenti, teatri e mostre artistiche nazionali e estenzione della carta anche agli studenti universitari;
14. Non vogliamo mica la luna;
15.  Vogliamo l’universo.

 DIAMOGLI UNA LEZIONE.

Basta alle dichiarazione di Casa Pound

image Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Alla luce delle dichiarazioni fatte da Giovanni Ceniti, coordinatore provinciale di Casa Pound, durante la conferenza stampa del 2 settembre ’09 e pubblicate da Eco Risveglio-Verbania nell’edizione N. 67 del 9 settembre ’09 a pagina 11, nelle quali Ceniti a nome della sua organizzazione ha affermato: "Noi non siamo di estrema destra, (…). Noi siamo fascisti. Non ci va bene nemmeno neofascisti. La nostra associazione si rifà alle tematiche sociali fasciste"; il sindacato studentesco locale, l’Unione degli Studenti VCO, si indigna e si preoccupa per tali esternazioni. Queste potrebbero essere di natura anticostituzionale, in quanto riconducibili al reato di apologia del fascismo. Ci teniamo a ricordare che l’apologia del fascismo è ritenuta reato dalla legge n. 645 del 1952 (Legge Scelba) che all’articolo 4 recita: “Chiunque fa propaganda per la costituzione di una associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità indicate nell’articolo 1 è punito con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da lire 400.000 a lire 1.000.000. Alla stessa pena di cui al primo comma soggiace chi pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche. (…). La pena è della reclusione da due a cinque anni e della multa da 1.000.000 a 4.000.000 di lire se alcuno dei fatti previsti nei commi precedenti è commesso con il mezzo della stampa.”
Chiediamo che Giovanni Ceniti ritiri le sue dichiarazioni perché oltraggiano le istituzioni democratiche tutte e infangano la memoria storica di uomini e donne che hanno pagato con la loro vita il prezzo di vent’anni di criminale dittatura fascista.
Inoltre chiediamo che Marco Zacchera, sindaco di Verbania, con la sua maggioranza, prenda posizioni pubbliche in merito a tali dichiarazioni e si scusi con la città per aver permesso la candidatura all’interno delle proprie liste di un esponente che appartiene a Casa Pound.
Unione degli Studenti VCO uds_vco@hotmail.it