Archivi categoria: Scuola e Cultura
Borghi su agenda digitale: in comuni montani computer non puo’ sostituire insegnante. Governo rifletta
”Non possiamo pensare di superare il gap digitale con misure inadeguate, soprattutto in certe aree marginali del nostro Paese. E mi riferisco in particolare all’idea dell’insegnante che, a distanza, faccia lezione a pochi bambini accuditi da un bidello. Nei piccoli comuni montani l’insegnante elettronico non puo’ costituire una soluzione al problema della scuola. Un’azione di questo tipo, anzi, certificherebbe una didattica di serie B”.
Cosi’ il presidente della commissione montagna Anci Enrico Borghi commenta alcuni passaggi del decreto sviluppo bis che contiene la cosiddetta agenda digitale. ”Il computer – aggiunge Borghi – non puo’ sostituire l’insegnante, eventualmente integrarlo. E non e’ cosi’ che si ”trasforma l’Italia”.
Apprezziamo lo sforzo del Governo per colmare il gap tecnologico e infrastrutturale ma chiediamo maggiore attenzione per le necessita’ del territorio e in particolare per quei servizi, come la scuola, su cui non possono essere applicate fumose sperimentazioni”.
Ipotesi Liceo Sportivo a Verbania: non caliamo dall’alto qualsiasi scelta.
In merito alla presentazione della candidatura del Liceo Cavalieri di Verbania per l’istituzione del “liceo dello sport” il Partito Democratico precisa che tale proposta è meritevole solo se è intesa nell’ottica di un ampliamento dell’offerta formativa del territorio di Verbania e, più in generale, della provincia del VCO.
Teniamo però a precisare in modo chiaro che la questione non può e non deve essere calata dall’alto, ma deve essere condivisa con la dirigenza ed il collegio dei docenti del Liceo Cavalieri prima di essere portata in consiglio comunale, come richiesto in commissione dal nostro commissario Riccardo Brezza.
Questa è condizione necessaria al nostro sostegno alla proposta avanzata. Riteniamo che questa possa essere valida solo se ritenuta funzionale dalla scuola stessa e non se usata come slogan dall’amministrazione senza verificare nella realtà la fattibilità di questo progetto.
Per quanto riguarda il litigio, tutto interno al PDL, puntualizziamo che il nostro gruppo è basito dal comportamento del consigliere Fara Attalla che, regolamento alla mano, ha cercato di impedire la discussione del punto che è stato discusso solo grazie alla determinazione del consigliere Immovilli sostenuto da tutta la minoranza.
Purtroppo, spesso ai proclami del nostro sindaco, non sono poi seguite le azioni conseguenti. In questo caso il nostro gruppo pensa che, anche se l’argomento non è di stretta competenza dell’amministrazione comunale, questa non possa lasciare da sole le scuole in difficoltà, ed invitiamo l’amministrazione a proseguire l’impegno per fare avere al liceo cavalieri, in termini ufficiali e definitivi, la deroga che serve alla scuola per mantenere la propria dirigenza e quindi la propria autonomia.
Gian Maria Giani –
della segreteria provinciale del PD
responsabile Commissione scuola PD VCO
Crescere bene, crescere insieme
Domenica 20 novembre 2011, nella Giornata Mondiale per i Diritti dell’Infanzia, il Partito Democratico promuove la prima Conferenza Nazionale per le Politiche educative 0-6 anni “Crescere bene, crescere insieme”, in programma a Torino, nelle sale del Centro Congressi Lingotto
La Conferenza avrà inizio alle ore 9,30 con l’accredito dei partecipanti. Alle ore 10 si apriranno i lavori in assemblea plenaria con l’intervento del Sindaco di Torino, Piero Fassino. Successivamente si proseguirà in due sessioni: il primo gruppo di lavoro discuterà di “Definizione dei Livelli Essenziali dei Servizi e buone prassi”; il secondo gruppo di lavoro di “Servizi educativi per l’Infanzia e modelli di Governance pubblica”. La conclusione dei lavori è prevista per le ore 18.
Siamo convinti che solo un grande investimento sulla prima infanzia possa aiutare le giovani generazioni a recuperare gli svantaggi di partenza, offrendo pari opportunità a tutti e a tutte. Vogliamo una scuola che sappia praticare l’incontro tra le culture e l’inclusione sociale e che rappresenti la spina dorsale di un percorso per garantire ai bambini, agli adolescenti, ai giovani un pieno diritto di cittadinanza.
Dobbiamo contrastare le politiche del Governo, che tagliando i bilanci degli Enti Locali e ponendo vincoli sempre più stringenti con il Patto di Stabilità interno, mettono a serio rischio la sostenibilità delle politiche educative per la prima infanzia e nulla fanno per estendere le risposte ai bisogni dei bambini, delle bambine e delle loro famiglie.
Vogliamo rilanciare l’educazione 0-6, perché fornire servizi di buona qualità educativa è la risposta giusta per creare benessere e sviluppo integrale di ogni bambino, per sostenere la genitorialità, per favorire l’occupazione femminile e la conciliazione tra tempi di vita e lavoro.
Ulteriori informazioni o per iscrizionivisitate la seguente pagina
Centro islamico a Villadossola: la Lega Nord come al solito si contraddice.
Centro islamico a Villadossola: la Lega Nord come al solito si contraddice. a Villa non la vuole. a Omegna e Gravellona dove governano loro i centri islamici sono aperti.
Sugli organi d’informazione spunta la possibilità che a Villadossola nasca un luogo di culto per il mondo islamico.
Indovinate un po’ chi invece fa fuoco e fiamme contro questa possibilità?
Ovviamente i leghisti nostrani di Villadossola che al posto di provare a riparare ai disastri da loro fatti al Governo con la manovra di ferragosto non trovano di meglio che alimentare una bella polemica anti islam.
Per una volta lasciamo perdere l’aspetto democratico della polemica, di una forza politica che vuole impedire a delle persone di professare il proprio credo.
Vogliamo invece sottolineare la solita incongruenza e inaffidabilità leghista.
Basta, infatti, spostarsi di qualche chilometro, ed andare a Gravellona Toce o ad Omegna dove la Lega Nord è al governo per scoprire che in quelle città esistono, “miracolo”, centri di culto islamici.
Insomma come al solito la Lega Nord dimostra di essere “brava” solo a parole. Gonfiano il petto, strepitano, urlano ma come al solito non sono mai coerenti.
Perché a Gravellona Toce e ad Omegna, dove governano, questi centri islamici e/o luoghi di culto sono aperti? Perché non hanno mandato la loro “polizia padana” o qualche bella “ronda” a farli chiudere questi centri? (A proposito ma che fine hanno fatto le ronde? Qualcuno le ha mai più viste?)
Sono proprio e solo dei “quaquaraqua”. Gente che parla a vanvera.
A Villadossola urlano allo scandalo perché all’opposizione, a Gravellona Toce e ad Omegna, dove governano loro, i centri islamici continuano a svolgere la loro pacifica funzione.
La smettano perché i cittadini si stanno accorgendo di quanto le loro promesse e i loro proclami non siano mai seguiti dai fatti.
Noi sempliceme pensiamo che ogni espressione di fede, se vuole avere un luogo per pregare, deve trovare una sua sistemazione.
Segreteria PD VCO
Ufficio Stampa
A RISCHIO I FONDI PER LA SICUREZZA DELLE SCUOLE PIEMONTESI.
“Il Piemonte rischia di perdere la prima tranche di circa 30 milioni di euro destinati agli edifici scolastici e alla loro messa in sicurezza, mentre la seconda tranche di 11 milioni e 500 mila euro è stata distribuita direttamente dalla Commissioni parlamentari, senza tenere conto della graduatoria da cui risulta il livello di rischio di ciascuna scuola e senza coinvolgere gli enti locali, ovvero secondo una logica meramente clientelare. Una situazione che emerge con chiarezza anche nel VCO. Ci stupisce, però, che l’Assessore Alberto Cirio non si sia sentito in dovere di chiedere conto di tutto”.
La denuncia viene dal capogruppo regionale PD Aldo Reschigna, che riepiloga la vicenda: “Dopo la tragedia del liceo Darwin venne siglato un accordo istituzionale tra il Ministero, le Regioni e gli enti locali per addivenire a una mappatura completa degli edifici scolastici e determinare così, sulla base di una graduatoria del livello di rischio, quelli su cui intervenire per la messa in sicurezza. La Regione Piemonte risulta essere quella più avanti in tale lavoro di censimento, completato per circa il 97%”.
“Verso fine 2010 il Governo stralciò una serie risorse dai fondi Fas per avviare tali interventi, destinando al Piemonte 29.110.000 euro. La Regione, gli enti locali e i soggetti proprietari degli immobili (Province e Comuni) definirono 82 interventi da effettuarsi su altrettanti edifici. Ad oggi, però, non è stato fatto nessun intervento. Se entro il 30 dicembre non dovessero arrivare le risposte da parte del Ministero sugli interventi previsti e non venissero attivati i relativi bandi i 30 milioni della prima tranche andrebbero così persi”.
Ma non é tutto: “Il 2 agosto scorso”, prosegue Reschigna, “la V e VII Commissione della Camera dei Deputati hanno provveduto a individuare una seconda tranche, questa volta di 11 milioni e 500 mila euro per il Piemonte su 114 milioni complessivi, per nuovi interventi su altri edifici. La Regione, però, è stata scavalcata nell’individuazione dei siti, infatti la scelta delle strutture su cui intervenire è stata fatta dalle stesse commissioni con risultati clamorosi: i fondi sono stati stanziati ignorando la graduatoria regionale (e quindi i livelli di rischio) e le priorità delle singole Province”.
“Nel VCO, ad esempio solo una delle scuole finanziate, la Cantelli di Verbania, è nella graduatoria regionale. Le altre quattro, le elementari di Crodo e Gignese, la scuola dell’infanzia di Vignone e la materna di Beuracardezza, non sono neanche presenti in graduatoria. Non si capisce perché si é deciso di dare loro dei finanziamenti che andrebbero, secondo la graduatoria regionale, ad altri edifici scolastici bisognosi di interventi immediati. E’ un momento di scarsezza delle risorse, ed è una vergogna che queste vengano distribuite non in base a una programmazione sulle reali necessità degli edifici scolastici, ma sulla base delle volontà dei singoli parlamentari”.
“La situazione è simile a quella delle altre province piemontesi. Spero che la Regione faccia sentire la sua voce, in modo da ridiscutere una modalità per lo meno fantasiosa, di distribuire fondi su un capitolo così importante, come quello della sicurezza degli edifici scolastici, che, come recenti tragedie ci insegnano, possono costare la vita ai nostri studenti”.
PD VCO – Ufficio Stampa