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“Scappare” e non discutere: le priorità dell’amministrazione comunale di Verbania!

l’ordine del giorno del Consiglio Comunale di Verbania, convocato ieri sera 20 dicembre, prevedeva agli ultimi due punti la discussione di due ordini del giorno presentati dai gruppi di minoranza relativi al contributo da erogare all’Associazione ESOM di Verbania ed alla situazione che si era venuta a creare in conseguenza delle dimissioni di alcuni componenti del Consiglio Direttivo del Museo del Paesaggio.
Considerata l’urgenza e l’importanza dei suddetti argomenti il capo gruppo del P.D. Angelo Rolla chiedeva di anticipare la discussione, soprattutto dell’ordine del giorno previsto al punto 15 (Contributo ESOM). La richiesta è stata bocciata e alle ore 23,50, contrariamente a quanto da noi richiesto, dai banchi della maggioranza veniva richiesta la fine del consiglio comunale, senza che si sia potuto discutere gli ultimi tre punti.
Evidentemente era necessario andare a riposare per i consiglieri della maggioranza di  Zacchera
Ricordiamo che il nostro odg sull’Esom chiedeva alla giunta di liquidare con 12.500 euro l’associazione che si occupa di attività di educazione, formazione e sostegno e minori svantaggiati.  Infatti, nell’ultima variazione del bilancio era stato azzerato il capitolo di spesa che prevedeva il tradizionale contributo riconosciuto all’associazione.
Sono stati discussi e votati punti all’odg che tutto avevano tranne che carattere di particolare urgenza a discapito invece di quelli sulla situazione creatasi all’interno del Museo del Paesaggio e soprattutto quello sul contributo a favore dell’ESOM che doveva essere erogato entro il 31 dicembre.
Ci preme sottolineare che al di la di come la si pensi sui temi in oggetto, un’amministrazione comunale ha il dovere di affrontare i problemi urgenti e non fuggire davanti ad essi.
Soprattutto se si discutono questioni legate alle esigenze di un’associazione di carattere sociale come l’Esom che si occupa di attività di educazione, formazione e sostegno e minori svantaggiati.
Non il modo migliore certo per augurare Buona Natale ai bambini seguiti dall’Ente.

Circolo PD Verbania
Corrado De Ambrogi – coordinatore cittadino
Angelo Rolla – capogruppo consigliare

PD Ufficio stampa

Maggioranza con pochi voti alla Camera L’Onorevole Sindaco Zacchera come farà?

Abbiamo letto le dichiarazioni del Sindaco di Verbania On. Marco Zacchera rilasciate dopo che il governo Berlusconi, ovviamente grazie anche al suo voto ha ottenuto la fiducia anche alla Camera dei Deputati.
Non vogliamo entrare nelle diatribe tutte interne alla destra e alla vecchia famiglia di Alleanza Nazionale sul fatto dell’opportunità politica che il vecchio amico On. Fini si debba dimettere oppure no dalla Presidenza della Camera.
Non vogliamo neppure tornare sul fatto che il Sig. Sindaco solo il giorno prima abbia esternato l’amarezza di vedere tagliato dal governo che sostiene convintamene 800 mila euro alla sua città, ma ci domandiamo per il bene di Verbania come, visto che alla Camera il Governo è sì maggioranza, ma solo di pochi voti, l’On. Sindaco possa garantire la presenza costante anche nelle commissioni in cui siede. Già ci eravamo posti e abbiamo sempre criticato il suo doppio incarico, che alla prova dei fatti per Verbania non ha avuto nessun beneficio, ma oggi, a maggior ragione, ci chiediamo come potrà dedicare il tempo ai problemi della nostra città e del territorio.
Pensiamo che per il bene della Città, sarebbe opportuno che sia lui, il Sindaco/Onorevole, a doversi dimettere da un incarico.
Noi lo chiediamo da tempo con forza, purtroppo pensiamo di conoscere già la sua risposta e sappiamo anche che a rimetterci saranno i cittadini di Verbania.
Partito Democratico
Circolo di Verbania

LA DESERTIFICAZIONE DEL MUSEO DEL PAESAGGIO

Il Partito Democratico ha presentato con le altre forze di minoranza un Ordsine del Giorno sulla questione Museo del paesaggio. In fondo all’articolo trovate l’odg. Di seguito le considerazioni del consigliere del PD Claudio Zanotti.
La maggioranza di Destra e Lega Nord in un anno ha demolito decenni di lavoro dei soci e dei volontari del Museo. La deflagrazione di queste settimane, con le dimissioni dei vertici appena nominati, dimostra l’enorme potenziale distruttivo della “militarizzazione” politica delle istituzioni.
Eravamo stati facili profeti, nel numero scorso di questo foglio, ironizzando sul vuoto incartato nel nulla della risposta dell’assessore Mantovani ad un’interrogazione sul Museo del Paesaggio in Consiglio Comunale. Tempo due giorni, ed è scoppiata l’iradiddio.  l’attesa prima seduta del neoinsediato Consiglio Generale dell’Ente, convocata per il 4 dicembre, s’è chiusa con le dimissioni da presidente del critico d’arte Philippe Daverio, al termine di un aspro confronto con alcuni consiglieri. E subito dopo, su La Stampa, un’intervista durissima di Daverio contro coloro che sino a qualche mese fa hanno gestito l’Ente, accusati dalla meteora-Daverio di avere fatto del Museo del Paesaggio “la piccola Pompei del Piemonte”.
Un attacco violentissimo e ingiustificato, che chiude senza alcun rimpianto la fulminea (neppure due mesi) e ingloriosa presidenza del grande nome destinato a risollevare le sorti del nostro Museo. Che risponderà ai diretti interessati della fondatezza delle accuse che così elegantemente ha voluto consegnare ai media locali.
Ma la responsabilità principale del disastro del Museo del Paesaggio non sta certo negli schizzi di fango sollevati dalla fragorosa caduta del grande uomo. Sta a Palazzo di Città, ed in particolare nella sistematica azione demolitoria che da un anno la coppia Zacchera-Mantovani conduce con scientifico accanimento.
Si inizia nell’autunno del 2009, quando il sindaco chiama i consiglieri del Museo di nomina comunale a rendere conto della situazione economica dell’Ente, esibendo tra le “prove” anche  una lettera anonima; la riunione si chiude con la richiesta delle dimissioni anticipate di tutti i consiglieri, ad implicita ammissione della fondatezza delle accuse. Le dimissioni non vengono date.
Da quel momento parte una insistente campagna di delegittimazione e di disinformazione da parte della maggioranza PdL/Lega Nord, fondata sulla “bufala” del “buco di bilancio” del Museo (cfr. http://www.verbaniasettanta.it/?p=1098). Gli zelanti agit-prop di sindaco e assessore fanno il loro lavoro di disinformazia, che purtroppo rimbalza sui media locali screditando l’immagine dell’Ente. Nel gennaio 2010 esce il Bando per raccogliere i curricula di coloro che si rendono disponibili ad essere nominati dal sindaco per un quinquennio componenti (sono 14 su un totale di 20) del Consiglio Generale del Museo.
Mentre nelle precedenti tornate le candidature erano al massimo una ventina, questa volta si supera la cinquantina e molti nomi sono riconducibili al PdL e alla Lega Nord. Intanto il numero di soci del Museo aumenta rapidamente: prendono la tessera numerosi esponenti della maggioranza, nel tentativo di “scalare” l’Ente e far eleggere persone di diretta emanazione “politica” anche tra i 6 componenti del Consiglio Generale nominati dall’Assemblea dei Soci. La “battaglia delle tessere” si protrae sino a luglio e viene rintuzzata grazie alla compattezza dei soci “storici”. Il PdL non ci sta e in pieno agosto arma la penna del presidente della Provincia, Nobili, che minaccia azioni legali contro il Museo se non verrà inserito nel Consiglio Generale un suo rappresentante. Sempre a luglio il sindaco nomina i 14 consiglieri di sua spettanza, tagliando deliberatamente fuori gli amministratori uscenti. Ai primi di ottobre il Consiglio Generale del Museo nomina la nuova Giunta Esecutiva, formata dal presidente, dai due vicepresidenti, dal direttore e dal suo vice: nessuno degli ex amministratori viene eletto. La deliberata e immotivata estromissione di Gianni Pizzigoni, storico, prestigioso e generoso direttore dell’Ente, suscita sconcerto e indignazione; moltissimi cittadini e 6 parroci gli esprimono solidarietà e gratitudine (cfr. articolo finale).
Il resto è cronaca mortificante di queste settimane: le dimissioni del vicepresidente Scolari, che rifiuta gli attacchi personali a Pizzigoni e ai suoi collaboratori; la totale paralisi del Museo; lo scardinamento delle serrature dei magazzini prima della conclusione dell’inventario dei beni da parte del direttore uscente; la diffusione di informazioni completamente false sulla situazione patrimoniale e finanziaria dell’Ente. E adesso le dimissioni del grande nome, incapace di comprendere il valore del Museo del Paesaggio, comunità di persone prima ancora che patrimonio di beni artistici.
Questo è il Museo annichilito che la gestione Zacchera-Mantovani dopo un anno riconsegna alla città. Torna alla mente il Calgaco di Tacito: “Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant”. Laddove fanno un deserto, lo chiamano pace.

ORDINE DEL GIORNO

Il Consiglio Comunale di Verbania

Preso atto che tra i mesi di luglio e ottobre il Museo del Paesaggio, che secondo lo Statuto opera sotto “l’alto patronato” del Comune di Verbania, ha rinnovato il Consiglio Generale e la Giunta Esecutiva dell’Ente per il quinquennio 2010-2015;

Rilevato che dalla Giunta Esecutiva sono stati esclusi tutti i componenti uscenti, che pure si erano dichiarati disponibili ad assumere specifici incarichi di gestione;

Venuto a conoscenza che tra novembre e i primi giorni di dicembre si sono dimessi dall’incarico appena conferito sia il Vicepresidente sia il Presidente dell’Ente;

Considerato che le dimissioni sono state accompagnate da dichiarazioni e interviste dalle quali emerge una situazione gravissima che rischia di danneggiare gravemente una prestigiosa e importante istituzione cittadina come è appunto il Museo del Paesaggio;

Ricordato che da un anno ormai sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Museo vengono diffuse notizie incontrollate e in netto contrasto con la documentazione contabile ufficiale più aggiornata (Bilancio dell’Esercizio 2009);

Ascoltata la risposta dell’assessore Mantovani ad un’interrogazione sull’argomento del consigliere Scarpinato e giudicatala del tutto insufficiente in relazione ai gravissimi fatti accaduti dopo la seduta del Consiglio Generale dello scorso 4 dicembre e alla portata delle dichiarazioni del Sindaco pubblicate sul numero del 7 dicembre del quotidiano La Stampa;

IMPEGNA l’AMMINISTRAZIONE

a relazionare in maniera esaustiva e completa – in una specifica seduta di Consiglio Comunale aperta anche al contributo e al contraddittorio dei componenti del Consiglio Generale del Museo – su tutte le azioni amministrative assunte dal momento del suo insediamento (giugno 2009) alla data odierna;

AUSPICA

un radicale mutamento dell’approccio dell’Amministrazione Comunale alla vicenda del Museo del Paesaggio, da avviare con l’azzeramento delle nomine sindacali all’interno del Consiglio Generale.

Verbania, 09 dicembre 2010.

Eletto con il congresso di ottobre 2010 il nuovo gruppo dirigente del circolo

Eletto con il congresso di ottobre 2010 il nuovo gruppo dirigente del circolo che vede ora assieme Strea, Belgirate, Gignese e Brovello.
Coordinatore è Corrado De Ambrogi.

Eletti nel direttivo:

Cognome    Nome
Allevi    Raffaele
Angiulli    Saverio
Bevacqua    Assunta
Bianchi    Rachele
Bolognesi    Mariano
Bonzanini    Marco
Borsatti    Ornella
Boschi    Silvia
Bozzuto    Franco
Bozzuto    Anna
Brezza    Riccardo
Brignoli    Diego
Cappiello    Gabriella
Capra    Marisa
Cardoletti    Vera
Catena Cardillo    Alberto
De Ambrogi    Corrado
De La Fuente Castagneto    Barbara
Fumagalli    Pierantonio
Giani    Gianmaria
Grieco    Giuseppe
Guglielmi    Patrizia
Merletti    Vera
Palombini    Maria Teresa
Papini    Alessandro
Passera    Giovanni
Reschigna    Aldo
Rolla    Angelo
Sangalli    Giulia
Sulas    Paolo
Varini    Pier Giorgio
Vinci    Vincenza
Zanotti    Claudio

Eletto con il congresso di ottobre 2010 il nuovo gruppo dirigente

Eletto con il congresso di ottobre 2010 il nuovo gruppo dirigente del circolo che vede ora assieme Strea, Belgirate, Gignese e Brovello.
Coordinatore è Giovanni David.

Eletti nel direttivo:

Albertini    Alberto
Cabrini    Maria Consuelo
David    Giovanni
De Giovannini    Domenico
Minzoni    William
Padulazzi    Antonella
Paluan    Gaetano
Panzeri    Sonia
Poletti    Piero
Possi    Stefania
Riva    Gianna