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Eletto con il congresso di ottobre 2010 il nuovo gruppo dirigente del circolo.

Eletto con il congresso di ottobre 2010 il nuovo gruppo dirigente del circolo.
Coordinatore è Donatella Buratti.

Eletti nel direttivo di circolo:

Bertinotti Paola
Buratti    Donatella
Cristina Claudio
Giordano Antonio
Gnocchi    Maria Rosa
Manno Ida
Marasco    Angelo
Mattazzi Chiara
Nencioni Normanno
Paracchini Pierluigi
Zanelli    Monia

Dopo il no alla variante del cinema sociale, un NO ad un’area commerciale di 7mila mq a Pallanza.

image Le numerose e giuste obiezione che i cittadini, alcune forze politiche, i gruppi Consiliari di minoranza hanno in queste settimane sollevato sui contenuti dell’ormai famosa Variante Urbanistica n. 18 del “cinema Sociale” hanno portato a risultati concreti.
La Commissione Urbanistica, convocata nella serata di lunedì 25 ottobre, ha preso atto della volontà dell’Amministrazione di modificare la previsione sul cambio di destinazione d’uso dell’edificio del cinema Sociale di Pallanza: dunque, niente condominio di 5/6 piani, ma conservazione dell’attuale destinazione urbanistica (terziario per uffici, servizi e commercio) e interventi di riqualificazione e/o recupero affidati a uno specifico Strumento Urbanistico Esecutivo (Sue).
I rischi dell’approvazione di una Variante così importante erano stati sottolineati in due riunioni di Commissione Urbanistica nel mese di settembre dal Gruppo Consiliare del Pd che aveva posto il problema di alcune proposte di variante molto discutibili: il Sociale di Pallanza, il rudere di parcheggio sotto la Prefettura, l’area floricola Hillebrand in viale Azari, le nuove edificazioni a Biganzolo in via Statuto. Insomma non è solo il cinema sociale a preoccupare, ma il modo complessivo di agire sulle tematiche urbanistiche di questa amministrazione.
Quello dello stop alla variante del cinema sociale è solo un primo risultato. Sono anche altre le scelte che non possono passare sotto silenzio, che devono vedere una forte mobilitazione e consapevolezza dell’intera città.
La più importante e pericolosa è quella dell’area Hillebrand in viale azari: 7.000 mq ora inedificati e, per ora, a destinazione floricola, che potrebbero diventare – se la proposta di variante dei partiti di maggioranza PDL e Lega sarà approvata definitivamente – una nuova, imponente area ad uso commerciale.
Una scelta alla quale siamo assolutamente contrari, una scelta incoerente anche per una forza di maggioranza come la Lega Nord, che di tanto in tanto urla (senza mai combinar nulla) a difesa del piccolo commercio soffocato dai centri commerciali.
Invitiamo quindi tutti i cittadini, le forze sociali ed economiche di questa città a mobilitarsi con noi anche contro questa possibile scelta che, ancora una volta, stravolgerebbe il piano regolatore, apportando modifiche davvero inopportune.
Non vogliamo un enorme centro commerciale in centro città a Pallanza.
Corrado De Ambrogi
Coordinatore Circolo PD Verbania

PD VCO
Ufficio Stampa

MA CHE FINE HA FATTO IL PALATENDA DI VERBANIA?

Una struttura di rilevante valore economico è stata smantellata per supposta inagibilità e dopo un tortuoso giro è finita (barattata!!) a una cooperativa del novarese, che la destinerà proprio a quelle manifestazioni per le quali a Verbania la struttura era “inagibile”. Robe da matti.
Come un fiume carsico, ciclicamente torna nel dibattito cittadino il destino della tensostruttura di piazza F.lli Bandiera, smantellata sei mesi fa in fretta e furia da Destra e Lega Nord. Con una delibera confezionata addirittura dopo che lo smantellamento aveva avuto inizio, la Giunta ha ceduto gratuitamente la struttura all’ all’Ordine di Malta, "in considerazione di una migliore fruibilità del bene per l’utilizzo che l’organizzazione di volontariato intende farne in relazione alle peculiari attività di soccorso e prevenzione, attivate in diversi ambiti quali la prevenzione degli incendi boschivi, il soccorso in acqua, la ricerca delle persone disperse e la promozione della cultura del volo,con ricaduta a vantaggio della popolazione tutta….". Tutto diverso quello che è i realtà accaduto. Alberto Actis, rappresentante dell’Ordine di Malta e consigliere comunale PdL, incalzato da qualche giornalista per sapere che fine avesse fatto il tendone, ha comunicato che il tendone non è stato utilizzato – come pubblicamente annunciato – come hangar montare a Megolo (Pieve Vergonte) per ospitare i velivoli di prevenzione incendi, ma è stata barattato con la cooperativa La Formica di San Pietro Mosezzo, che lo userà per feste campestri, in cambio di un hangar ecc. ecc.
Insomma, il tendone rimosso perché secondo la Giunta non era più agibile per ospitare manifestazioni e costato centinaia di migliaia di euro a Banca d’Intra e Comune, è stato di fatto regalato ad una cooperativa del novarese per farci………..manifestazioni! Straordinario.
A noi, grazie alla genialità dell’Amministrazione di PdL/Lega, è rimasta la spianata di cemento in stato di progressivo degrado. Passati sei mesi di inerzia, ho proposto di destinare immediatamente l’area a parcheggio, cosa che non pregiudica né temporanei, diversi utilizzi ricreativi (pista di pattinaggio invernale o su rotelle…) né la ripresa del progetto Arroyo 1. La riqualificazione di piazza F.lli Bandiera sta infatti nel progetto del nuovo teatro: in attesa che vi ritorni, nessun intervento strutturale va fatto su quell’area. Dunque, piuttosto che lasciare il degrado indecente di quella spianata, si aprano rampe e cancelli, si tracci la segnaletica orizzontale e si utilizzi la piattaforma per aumentare la sosta libera: nessun inutile investimento, nessuna spesa pregiudizievole, limitazione dell’abbandono e del degrado. E il prima possibile la ripresa del progetto del nuovo teatro, il solo in grado di dare dignità, respiro, significato e futuro a quell’area.

aRTICOLO TRATTO DA VERBANIASETTANTA è un foglio virtuale di informazione prodotto da Claudio Zanotti, consigliere comunale di Verbania. All’indirizzo info@verbaniasettanta.it possono essere inviati contributi, riflessioni, testi, nuovi indirizzi di posta elettronica. Gli arretrati possono essere letti sul sito www.verbaniasettanta.it
 

Rimpasto di giunta a Verbania. Zacchera: ma ci prendi in giro?

image Chi si ricorda le motivazioni date dal sindaco Zacchera e da Paolo Preti per giustificare le dimissioni dello stesso Preti, qualche settimana fa, da assessore ai lavori pubblici di Verbania?
La giustificazione era che la nomina di Preti – in un consiglio d’amministrazione di Saia composta da 22 persone – era incompatibile con il fare l’assessore a Verbania.
Il PD aveva affermato che erano motivazioni risibili e le dimissioni erano dettate da altri problemi.
Il sindaco Zacchera aveva tuonato contro di noi affermando che il nuovo ruolo di Preti era davvero impegnativo e che dietro le dimissioni non c’era nessun problema politico/amministrativo.
Succede però che è stato nominato in queste ore assessore a Verbania Luigi Airoldi che di Saia ne è il Presidente.
Perché per il sindaco Zacchera Preti è incompatibile perche è entrato nel CDA di Saia e ha fatto bene a dimettersi da assessore, mentre Airoldi che di Saia è addirittura presidente l’assessore può farlo benissimo ed incompatibile non lo è? Incredibile. Sindaco Zacchera pensi di prendere in giro le opposizioni ed i cittadini di Verbania?
Sottolineando anche il problema del doppio incarico istituzionale (sempre da evitare se fosse possibile) la verità è che su Preti avevamo ragione.
La nomina in Saia era solo una scusa, e le sue dimissioni erano dettate da problemi politici e amministrativi che il sindaco Zacchera ha voluto e vuole nascondere.
Crediamo che sia ora che abbia il coraggio di dire la verità sul caso Preti, che di fatto è stato mandato via, altro che incompatibilità fasulla.
Inoltre questo incredibile balletto di sedie da assessore segnala la debolezza del Sindaco e della sua Giunta che, come a livello nazionale, è sotto il diktat leghista.
Sotto scacco della Lega come dimostrano le dichiarazioni del senatore Montani, in queste ore, che “spara” anche contro il teatro all’Arena.
Tutti segnali di una giunta e di un Sindaco in difficoltà. A Pagarne le conseguenze sono i cittadini di Verbania.

Circolo di verbania
Coordinamento provinciale

Ufficio Stampa PD VCO