Verbania: tema sicurezza

person-851209_1920Raramente rispondo o rispondiamo alle polemiche della minoranza e ancora meno ritengo di doverlo fare se le polemiche sono strumentali, come nel caso di quelle rilasciate dalla consigliera Mirella Cristina.

Trattandosi però di sicurezza la sensazione che ho avuto nel leggere le parole della capogruppo di Forza Italia è che la confusione regni sovrana.

Nel mettere ordine ritengo che la polemica sia sterile poiché l’evento è accaduto in un altro Comune e a riguardo il Sindaco di Verbania non può nulla.

E’ accaduto in una struttura che ospita rifugiati e non mi pare che la consigliera Cristina abbia chiesto ai gestori che cosa sia avvenuto. Io l’ho fatto, per cui se ha necessità di informazioni sarò lieto di aiutarla.

Infine partire da un elemento, la vetrina rotta, per strutturare una proposta di sicurezza non significa andare a riparare la vetrina o colpire solo chi rompe le vetrine, ma aumentare una attenzione su un tema, quello della sicurezza, che per fortuna è comunque in un contesto di convivenza civile alta. Non viviamo in una comunità in cui il problema sicurezza sia centrale, come invece capita in altre città del Paese.

Dobbiamo comunque concentrare l’attenzione sul tema per evitare che degeneri, da una parte sollecitando gli interventi da parte di chi è garante della sicurezza dei cittadini e dell’altra caratterizzando iniziative a sostegno delle realtà organizzate dei cittadini, commercianti in primis perchè non si sentano lasciati soli, e associazioni perché si sviluppino progettualità atte a rendere più viva e partecipata la nostra bella Città.

Questo sì che produce sicurezza.

Se la consigliera Cristina a riguardo ha proposte concrete noi ci siamo per lavorare insieme.

Davide Lo Duca
Capogruppo PD Verbania

Ospedale nuovo: il perchè di questa proposta.

sanitaLa proposta avanzata dalla giunta regionale in occasione dell’incontro tenutosi venerdì 16 ottobre di realizzare un ospedale pubblico, nuovo ed unico, di riferimento per il territorio dell’ASL VCO permette di fare un ulteriore passo avanti nella costruzione di un sistema sanitario più efficace ed efficiente nel VCO.

Si è giunti a questa proposta perchè con la giunta Chiamparino la gestione delle politiche sanitarie a livello regionale sta cercando di mettere a posto i conti della sanità regionale.

Il Partito Democratico del VCO ha sostenuto questo percorso con le proprie discussioni e con le delibere assunte in assemblea provinciale, facendo uscire il dibattito politico locale da una impasse che perdurava da molti anni e che non forniva soluzioni concrete e realistiche.

La nuova situazione della politica sanitaria regionale permette ora di avviare nuove iniziative, come richiesto dal PD-VCO nei mesi scorsi. Sta prendendo corpo la sperimentazione sulla medicina territoriale e sulla emergenza/urgenza, che ha ricevuto un’ulteriore spinta dalla decisione di costituire un unico distretto sanitario. Si stanno riaprendo le assunzioni di personale medico-infermieristico.

La proposta di un nuovo  ed unico  ospedale , a gestione pubblica, per il territorio del VCO è un ulteriore importante  tassello verso la realizzazione di un sistema sanitario al passo con i tempi, che possa fornire servizi di qualità a tutta la popolazione.

Non è un escamotage elettorale – ha ricordato il presidente della regione Sergio Chiamparinonon stiamo andando in tutte le Province a promettere un nuovo ospedale. Nel Vco salvare i due Dea vorrebbe dire solo allungare l’agonia di un sistema che non si regge più“.

Un progetto da circa 120 milioni di euro per una nuova struttura ospedaliera a gestione interamente pubblica costruita da privati con 300 posti letto in 36 mila metri quadrati. Ora l’Asl Vco spende 4,5 milioni l’anno di manutenzioni, 2,7 milioni di utenze e 6 di servizi appaltati: con un ospedale unico i risparmi sarebbero di circa 8-9 milioni di euro l’anno, somma che si userebbe per pagare il canone alla società che costruirà l’ospedale unico.

Il PD a livello locale continuerà a dare il proprio contributo ad un processo di cui è stato parte attiva, promuovendo nei consigli comunali l’approvazione di delibere a sostegno di questa proposta.

A questo scopo, alleghiamo una bozza di ordine del giorno, che può essere utile come base comune.BozzaDelibera-ConsCom-sanità-ottnov2015

Incontro sulla sanità

sanitaL’incontro sulla sanità svoltosi al Tecnoparco venerdì scorso certifica un passaggio nuovo rispetto al tormentato periodo apertosi un anno fa e che a questo punto possiamo lasciarci alle spalle.

I dati evidenti di questa svolta sono importanti e, alla luce dei commenti emersi, vorremmo sottolinearli.

In Piemonte ci saranno 5 nuovi ospedali: Novara e Torino con le città della salute; Alba (che finalmente vede in chiusura la sua tragica via crucis che ha intasato per un decennio una splendida vallata con una struttura mai compiuta); Asl TO5 che trova una quadra ora sull’ospedale unico e il VCO che è invitato ad uguale sforzo.

L’ospedale sarà costruito in funzione di un cronoprogramma stretto (circa 4 anni) e con una modalità di project financing: cioè chi costruirà avrà in gestione servizi accessori dell’ospedale.

I  Sindaci che sono intervenuti venerdì, a cominciare da Verbania, Omegna e Domodossola si sono riconosciuti con forza in questo percorso, mettendo da parte le difficoltà dell’ultimo anno e guardando al futuro con lo spirito giusto.

Ora è necessario che, rapidamente e con altrettanta determinazione, tutti i Consigli Comunali e i Comuni concordino sul progetto che nel breve il Direttore Caruso promuoverà presso l’assemblea dei Sindaci.

Noi confermiamo l’impegno a che il percorso sia il più rapido e fluido.

Riccardo Brezza
Segretario PD Circolo di Verbania
Davide Lo Duca
Capogruppo PD – Consiglio Comunale di Verbania

PD Omegna: un nuovo gruppo dirigente per ripartire con più slancio

Alessandro Buzio, Assessore Comune di Omegna
Alessandro Buzio, Assessore Comune di Omegna

Alessandro Buzio spiega come è nata la decisione di azzerare le cariche interne al Pd di Omegna.
Manca ormai un anno e mezzo alle prossime elezioni comunali ad Omegna ed è tempo di bilanci. Da parte nostra, come Pd, dopo aver duramente lavorato per mettere in ordine e in sicurezza i conti del Comune, è ora di concretizzare tutto quello che abbiamo messo in cantiere.
Siamo consapevoli della estrema delicatezza di questo passaggio politico-amministrativo, è la prova più alta ed ardua del quinquennio e abbiamo il dovere di non mancare il bersaglio.
D’altro canto, però, non si può negare il fatto che in questo partito plurale esistano molti punti di vista diversi tra loro (in questa sede ogni riferimento al livello politico nazionale, regionale o provinciale, sarebbe fuorviante rispetto ad una corretta analisi politica che riguarda la nostra comunità) che, in quanto segretario, ho cercato in questi anni di mediare, non senza notevoli difficoltà, sia per tenere insieme il partito che la maggioranza. Questo compito di mediazione, col passare del tempo, è però diventato sempre più gravoso e preferisco ora avere la possibilità di esprimermi sul piano politico più liberamente.
Per questo motivo nell’ultima assemblea di circolo del 1 ottobre abbiamo deciso, concordemente, di azzerare ogni incarico di partito e di intraprendere la strada di un confronto sereno e ragionato al fine di giungere alla formazione di  un nuovo gruppo dirigente in grado di pilotare il partito e l’amministrazione comunale al meglio fino alla primavera 2017.
Penso sia giusto rimanere a disposizione di amministrazione e partito ben sapendo che, più che per i problemi interni al partito o alla maggioranza, saremo giudicati sui fatti dagli omegnesi.
Credo in ogni caso che il PD omegnese dovrà dimostrarsi in grado di salvaguardare la propria autonomia rispetto all’amministrazione comunale e che comunque dipenderà solo da quest’ultima e dalla maggioranza che la sostiene portare a compimento gli obiettivi che ci siamo proposti. Esemplifico alcuni obiettivi, tra i tanti, per necessità di sintesi e priorità d’agenda:
1.    Personale comunale: ridurre la conflittualità con l’amministrazione e chiudere la partita della produttività
2.    Emblematico Cariplo: attuazione ragionata e condivisa a livello esecutivo
3.    Caso TERNA: interramento elettrodotto di Agrano
4.    Implementazione ricettività turistica (campeggio, ostello etc…)
5.    Lavori pubblici (illuminazione pubblica, pulizia, manutenzione di strade e piazze con particolare riferimento al centro urbano particolarmente degradato: es.: piazza Beltrami, via tito speri etc..)
6.    Unione Montana dei Comuni tra Omegna, Casale CC, Gravellona e Baveno: necessità di unificare i servizi comunali come esempio del ruolo che vuole e può avere Omegna sulle tematiche dell’area cusiana e provinciale
Alessandro Buzio
Segretario pro tempore PD Omegna Cusio

Rispetto al Consiglio Comunale di ieri sera

palazzo FlaimRispetto ai fatti del Consiglio Comunale di ieri sera è importante fare alcune precisazioni.

Una maggioranza deve sempre garantire il numero legale in Consiglio Comunale e quanto accaduto ieri segnala un problema che va affrontato e risolto con prontezza e decisione. Il gruppo e la segreteria che rappresento dovranno al più presto prendere decisioni in merito per evitare che situazioni spiacevoli come quella di ieri sera accadano nuovamente.

La minoranza ha giocato il proprio ruolo mettendo in scena il più antico tra i “teatrini” della politica. Far mancare il numero legale per fermare i lavori del Consiglio: nulla di nuovo sotto il sole, verrebbe da dire. Paladini della nuova politica che utilizzano metodi dal sapore antico. Qualcuno potrebbe dire che ognuno gioca la sua parte in Consiglio; è certo però che i rappresentanti della città non dovrebbero giocare.

I temi all’ordine del giorno erano importanti: il futuro di Casa Ceretti, interventi a sostegno del reddito, progetti a sostegno delle politiche giovanili in città, ristrutturazioni di scuole ed altre importanti iniziative. La minoranza con la sua assenza ha impedito il procedere di queste azioni, configurando così più un danno alla città che al nostro gruppo politico.

L’assenza di alcuni Consiglieri del Partito Democratico è da imputare a mere ragioni organizzative e non vi è alcuna logica politica alla spalle o assenza strategica per segnalare un dissenso, è comunque un fatto rilevante, che capita in ogni ciclo amministrativo, e che come ho già detto, non dovrà ripetersi.

Su alcuni giornali locali sono state attribuite al Sindaco dichiarazioni nelle quali si addosserebbe la colpa di quelle assenze al Capogruppo Lo Duca e al sottoscritto. Avendo affrontato con la stessa la questione sono certo che non si tratti di dichiarazioni autentiche ma di libere interpretazioni, ma so invece che né io né Lo Duca avremmo potuto evitare quanto accaduto poiché non siamo stati avvisati da alcuni Consiglieri rispetto alla loro assenza avvenuta per ragioni personali all’ultimo momento.

Detto ciò è sicuramente vero che la responsabilità politica della conduzione del gruppo PD e del Partito in città ricade sulle nostre spalle e su nessun altro, ed è quindi evidente che useremo questa responsabilità per prendere tutte le decisioni che riterremo opportune per superare questa situazione, in piena condivisione con il gruppo e con la segreteria che rappresento, ma anche nella piena autonomia che i nostri ruoli ci garantiscono.

Riccardo Brezza
Segretario PD Verbania